Re: Uomini e topi

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Mario74 ha scritto: Torneremo ad accogliere
l’occasione di mescolare
I nostri corpi, umori, respiri.
Ciao @Mario74 
Mi ha incuriosita molto la scelta del titolo,  e devo dire che, nonostante in prima battuta non lo abbia trovato così carico di poesia, leggendo il testo ha acquisito il giusto senso.
Nella prima terzina, in modo molto semplice ma efficace ci proietti nel periodo pandemico. E lo fai aprendoti alla speranza 
molto bello l’utilizzo del verbo “accogliere” è un verbo che dà subito l’idea dell’apertura, del calore umano, della comprensione. È avvolgente.
Poi accade una cosa strana “torneremo ad accogliere l’occasione di mescolare”.  Qui c’è un significato profondo che rende perfettamente l’idea della paura del contatto umano che abbiamo sperimentato tutti. Ci piace mescolare i nostri corpi, gli umori, i respiri ma ne abbiamo timore. Ma la speranza è che torneremo ad accogliere questa “condivisione umana”. 
Molto interessante come costruzione e efficace il messaggio veicolato. Complimenti.
Mario74 ha scritto: Torneremo a baciare 
con trasporto e stringere mani
senza paura di ucciderci.
Nella seconda terzina il concetto si chiarisce in modo definitivo. 

È quasi didascalica e, personalmente, la trovo un po’ meno efficace. Anche la musicalità ne risente. È quasi prosa poetica.
Mario74 ha scritto: Torneremo a vivere 
come uomini
e non come topi
Ancora parole di speranza. Semplici. L’immagine dei topi rende alla perfezione l’idea della clausura che abbiamo vissuto. I topi si muovono in continuazione, sempre alla ricerca di qualcosa a loro agio nel buio dei luoghi chiusi. Non come gli uomini che necessitano di aria, di spazi aperti e di luce.


Una poesia semplice solo in apparenza. Complimenti 
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