@Poeta Zaza grazie, non sai con quale fretta ho postato (con mio marito che ogni due secondi ripeteva: andiamo? È Tardi, andiamo, ti muovi? E non si può partecipare così, ma ti ringrazio, l'occasione di partecipare è sempre bella. "Pacata, sensibile e profonda", non potevi farmi un complimento migliore di questo.
@Luca C. grazie per il tuo commento. Ti spiego, per me due cose sono indispensabili nella vita e sono: la libertà, ovvero quel po' tempo che ognuno deve avere per se stesso (come ha bene individuato
@paolasenzalai)
che metto in quell'ora d'aria lontana da doveri e responsabilità, cioè lavoro/casa (che non per forza indicano una vita difficile) e l'amore,che non deve mai farmi mancare baci e carezze. Poi, inevitabilmente in ogni vita ci imbattiamo nelle malattie (in maggior parte, durante tutta un'esistenza, superabili) e per questo dico che questa mia malattia (o malattia del momento) non chiamerò cattiva vita, cioè non disprezzerò la vita per un periodo in cui la malattia (mia o di chi mi sta accanto) mi toglie libertà e carezze.
Spero di averti chiarito, la poesia è stata un vero lampo, e ho ben capito i tuoi dubbi circa l'interpretazione.
Ippolita wrote: Notevole la perfezione con cui sei riuscita a inglobare il verso prescelto nei tuoi. Sembra davvero scaturito dal tuo poetare, tanto s'incastra al millimetro: quasi fosse la tessera mancante del puzzle.
Grazie Ippolita, in un contest con frase obbligata, riuscire a inserirla senza farla sentire come un'intrusione mi pare di primaria importanza, quindi il tuo complinento di gratifica tantissimo.
Ippolita wrote: Raffinato il gioco tra il significato di "ora" nei primi versi e nell'ultimo, e limpido (almeno per me) il significato profondamente cristiano della seguente affermazione dell'io lirico:
Altro complimento per il quale ti ringrazio. Sì, c'è l'affermazione di superare le difficoltà, una vita con difficoltà, che ho identificato con malattia, non dobbiamo mai definirla cattiva vita, tutto si supera e prima o poi riusciamo a risalire la china.
paolasenzalai wrote: "l'ora d'aria" è il tempo che la protagonista della poesia tiene tutta per sé. Non moglie, madre, figlia, lavoratrice, casalinga, multitasking, ma solo ed esclusivamente se stessa.
Con te ci capiamo sempre al volo. Grazie, sei l'unica che, in giro per il Web, mi chama Jole (così come mi chiamano in famiglia, ed ho detto tutto.) Ti ringrazio infinitamente, i tuoi commenti sono sempre galvanizzanti. La mia partecipazione nei fine settimana è sempre impossibile, ma come vedete non mi manca la voglia, solo il tempo.
Domani completo la lettura dei vostri testi.