Ciao
@Nightafter , uomo con la pipa.
Devo partecipare al contest per cui mi accanirò su di te, adesso.

Cominciamo dal titolo: splendido! Tra mille ti scelgo, senza nemmeno aver letto ancora il tuo nome: oggetti smarriti già apre un mondo, un immaginario, io pagherei per lavorare in un posto così, come quello descritto da te.
Allora, lo sai che di poesia ci capisco proprio poco, ma ho orecchie e cuore per cui posso dire cosa mi piace e cosa mi stona.
A me personalmente, nella prima strofa (credo sia una strofa) mi dà fastidio che tu dica:
Nightafter wrote: il colore perduto dei tuoi occhi
perché lo so che non stai parlando di me e allora preferirei "il colore perduto di occhi", così magari ci rientrano anche i miei

. So che sembra follia, ma non lo è. Cerco di spiegarmi: quando leggo una poesia (a differenza della prosa), devo sentire che quelle parole sono scritte anche per me. Non lo so perché (forse ho una malattia

) ; devo sentirla, deve arrivarmi, la poesia per me è un vestito da indossare, un brivido sulla pelle, una carezza del viso, una mano che mi stringe... e se gli occhi non sono i miei mi urta.
Nightafter wrote: e il tuo profumo seguito nei passi di altre
ecco, questa frase invece secondo me è spettacolo! Perché vuole dire mille cose contemporaneamente. Mille direzioni diverse e tutte scritte con quattro parole. E io davanti a frasi così mi incanto e mi fermo a pensare e a questo punto non mi interessa più capire chi segue chi, chi segui tu, chi vuole il poeta perché io sono immersa in queste parole e sto nuotando... ecco: questo è la poesia per me, un mezzo per raggiungere un'altra dimensione e ho bisogno di parole "Caronte"

Io su questa frase sarei capace di perderci una serata intera, ma non posso, c'è il contest di Natale e fra poco arriva pasqua se non mi sbrigo...
Nightafter wrote: mutevoli cieli di stagioni passate
e niente, anche nella seconda strofa, l'ultimo verso è il migliore. (Prova a fare una poesia di soli ultimi versi, secondo me ti esce IL capolavoro).
Nightafter wrote: lamenti di un rimpianto e altro pattume
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]ancora! Ma allora lo vedi che ho ragione? L'uomo con la pipa e la poesia degli ultimi versi...
qui mi piace moltissimo il contrasto tra la dolcezza del rimpianto e la parola pattume e ancor di più mi piace che il poeta consideri pattume un sentimento ch'era stato prezioso, forse vitale. [/font]
Nightafter wrote: l’ingiuria offensiva di albe radiose
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]ah no, qui è il penultimo... [/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Amo i tuoi contrasti, gli ossimori che usi perché sono quelli, secondo me, che fanno bella la vita e anche la poesia e tutte le cose.[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Sono gli inciampi che ci fanno distinguere il bene dal male e che a volte scegliamo, a volte ci toccano e basta.
[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Caro Nightafter, ne è passato del tempo. Ti avevo lasciato in over 18 e ti ritrovo qui, candido tra i poeti... [/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Mi piace molto questa tua nuova veste, ci sai fare, sei un buon traghettatore di anime, io ero lì con te in quel ufficio e ti vedevo togliere dalle scatole la tua vita. Il senso di malinconia permea tutta la poesia ed ora anche me, ma è una bella sensazione. Non fai male, culli nei ricordi, trasporti nella fine di un amore che si scioglie... che si scioglie, punto.
[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Grazie Nightafter per questa bella poesia e, se avrai bisogno di chiarimenti sul mio commento, sarò felicissima di darteli.[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Alla prossima. [/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]
[/font]