Costruttori di Mondi

Commento a "Come linfa in circolo" di Poeta Zaza

Le stelle hanno memoria?
Rimestano ricordi, nel loro cuore apparente?
Esiste una luce che riempie
gli spazi interstellari,
o è un’illusione?
E cosa porta con sé?
E, in cosa ci trasforma — la luce?

Quello che accade ogni giorno
è il dipanarsi dell’ora.
Di minuto in minuto,
di attimo in attimo.

Mi sono poggiato al sedile davanti
dell’aereo in volo. Sono andato
dove sono già stato.
Dovunque andiamo, dove andremo,
siamo già stati.

Papere circondano lo stagno.
Questo esala vapori. Le rane gracidano.
La natura è in quiete, indifferente
alla nostra ricerca d’oro.

Mi è parsa un modernissimo omaggio al Canto notturno, di cui rinnova, se non le domande, i tormenti. Originale l'accenno all'aereo, da cui pare che l'io lirico ragioni ed esponga i suoi pensieri, e vivido l'atto dell'appoggiarsi al sedile davanti: sottolinea in modo perfetto le vibrazioni dell'anima. 
Dallo spazio interstellare, attraverso l'aereo, scendiamo tra le papere e i vapori di uno stagno: degni gemelli della "greggia" che siede "all'ombra, sovra l'erbe", ed è "queta e contenta". Ho pensato anche al cigno di un'altra tua poesia.
Mi è piaciuta molto, @Domenico S. Grazie.

Ciao @Ippolita , ti ringrazio per il paragone, estremamente lusinghiero, con Giacomo Leopardi. Non molto tempo fa ho riletto i Canti del genio di Recanati, quindi può essere che qualcosa sia stata tradotta nella mia piccola poesia. A me non piace tantissimo l'ultimo verso, perché mi sembra un po' moralistico e non completamente centrato col resto della poesia, perciò ora sto cercando una chiusa migliore. Grazie mille!