Il riflesso pallido della Luna di novembre...

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Commento a "L'infimo inizio" di Gianfranco P.

Il riflesso pallido della Luna
di novembre conduce lungo
un dedalo di case bianche.
Scoppi di risa. Migranti,
preparano una torta al lucore 
del neon di una cucina chiusa
da grate. Lungo le strade
cerchiamo l’uomo, il simile
dove vederci come in uno
specchio. Passi di danza
per le scale di un palazzo 
signorile. Vociare di ragazzi
che s’attardano a giocare
a pallone in un parco. Un 
altro secolo si sta preparando,
cento anni di meraviglie e orrori.
La maggior parte di noi lo trascorre 
di fronte alla luce azzurra
di uno schermo. Quando le
nubi la velano la Luna tace,
e tace il silenzio, tace l’ultimo
scalpitio sui gradini, prima
che il buio renda giustizia
a quello che è l’uomo.
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