Bordeaux

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Commento a "Sei tu strano" di Bob66

I compiti nel giardino d’estate
la madre portava tè al limone
scorze gialle a nuoto fra i ghiacci
dentro l’acqua ambrata.

Più povero di loro, a disagio
sorridevo troppo, le spiegavo Marx
poi lei mi suonava la sua viola
finiti i compiti.

Non le piacevano i miei vestiti
ridendo molto me lo confessò
tranne quella mia camicia bordeaux
poi l’indossai sempre.

Per Marx, chi lavora è alienato
perché diviso dal suo prodotto
Sarà. I versi glieli tiro dietro.
Ora è architetto,

su Facebook ha sempre la stessa foto.
https://domenicosantoro.art.blog/

Re: Bordeaux

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Ciao @Domenico S. 

Questi tuoi versi, che trovo più prosa poetica che poesia, mo sono piaciuto molto. Più che altro è la resa dell’atmosfera che mi ha intrigata.
Uno stile asciutto, poche parole e immagini che lasciano spazio all’immaginazione. 
Mi sono seduta al tavolino, davanti a quel bicchiere di tè. 

Domenico S. ha scritto: I compiti nel giardino d’estate
la madre portava tè al limone
scorze gialle a nuoto fra i ghiacci
dentro l’acqua ambrata.
Il giovane laureando (o prof fresco di laurea) si guadagna da vivere dando ripetizioni a casa di una ragazza benestante. L’immagine della madre col vassoio del té mi fa percepire una sorta di “controllo” esercitato con garbo nei confronti della figlia e del giovane.

Domenico S. ha scritto: Più povero di loro, a disagio
sorridevo troppo, le spiegavo Marx
poi lei mi suonava la sua viola
finiti i compiti.
Qui l’imbarazzo si fa palpabile, il disagio è dichiarato. La liceale  oltre che a prendere lezioni di filosofia, studia musica. Il diverso status sociale è ben evidenziato. 

Domenico S. ha scritto: Non le piacevano i miei vestiti
ridendo molto me lo confessò
tranne quella mia camicia bordeaux
poi l’indossai sempre.
Tra i due c’è attrazione e lo fai percepire in punta di penna. Lei sorride con civetteria e lui indossa sempre la camicia che lei preferisce.

Domenico S. ha scritto: Per Marx, chi lavora è alienato
perché diviso dal suo prodotto
Sarà. I versi glieli tiro dietro.
Ora è architetto,

su Facebook ha sempre la stessa foto
Questa chiusa è la parte più criptica del testo.  Metterei un punto dopo prodotto perché poi inizi la frase con la maiuscola.

Non ho capito perché dovresti tirarle dietro i versi. Forse perché sei deluso? La ragazzina che sognava e suonava si è inaridita ed è entrata a far parte del sistema? 
su Facebook ha sempre la stessa foto 
è una chiusa perfetta. Lapidaria.

Re: Bordeaux

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Ciao @Domenico S., commento questa tua poesia perché partecipo ai Lampi, ma soprattutto perché mi ha lasciato un certo struggimento. Hai dedicato un testo a una persona che ti piaceva e con cui studiavi alternando due sensazioni difficili da sostenere: l’inclusione e il suo contrario.
La prima strofa avvolge i cinque sensi di chi legge e fin qui va bene. Sembrerebbe un momento sereno di partecipazione, ma hai scelto un articolo per la madre, “la” appunto, che non so se è stato casuale o voluto, ma mi ha suggerito freddezza e distanza definendo la strofa come un momento in cui il soggetto si sente escluso. Un’abile sottigliezza che già mette sul chi vive. Avresti potuto utilizzare “sua”, ma non l’hai fatto e mi è piaciuto.
La seconda quartina esprime e conferma il disagio, mentre nella terza la ragazza si apre rivelando i suoi pensieri e per un attimo i due sono vicini. La camicia bordeaux diventa un’elemento d’inclusione.
L’ultima strofa in cui accosti il pensiero di Marx al fatto che lei adesso è architetto, mi fa chiedere se anche oggi le tireresti dietro i versi. Infatti il verso finale in cui lei esclude di nuovo gli altri con la stessa vecchia foto, incuriosisce tristemente su quale sia stato il suo percorso. Forse davvero la cosa più bella resta quel momento in cui ha abbassato la guardia.
Non so se il mio giudizio è corretto, comunque il tuo testo mi ha lasciato delle emozioni complesse e mi è piaciuto. Dietro un’apparente semplicità l’ho trovato ricco di contenuto.
Grazie e alla prossima.
"Fare o non fare, non c'è provare." Yoda - Star Wars

Re: Bordeaux

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@@Monica Ciao, mi sembra tu abbia colto molto bene quello che volevo trasmettere con la mia piccola prosa poetica. Anche i versi su Marx, in effetti un po' oscuri e che forse dovrei rivedere. Più che a un prof pensavo a un compagno di scuola, ma anche la tua interpretazione non è male, se non migliore. Grazie.
@
@ElmoInverso Sono molto contento che il mio piccolo componimento abbia incontrato il tuo gradimento. Penso tu abbia colto esattamente ciò che volevo trasmettere. Sono sempre indeciso su quel tirare i versi o meno... Grazie!
https://domenicosantoro.art.blog/
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