Inconsistenza

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Vivo un mondo - pof! - di immagini sbiadite
sfumate, equivalenti, intercambiabili
disposable - gulp! -, perfunctory
dove con lo stesso - tic - entusiasmo
estenuato, - waaah - indolente
abbraccerei - plin plin - anche un'idea qualunque
oppure la contraria
Un mondo - hop! - tutto bello
di palloncini di color pastello
che saltano, - bum - rimbalzano - poing -, sfiorandosi - swassshh - ,
intersecandosi - bong -, sovrapponendosi
in una folle danza - zum zum - senza posa
Come rimpiango - ach -, quanta nostalgia,
la stagione delle visioni - plof! - nitide
dei colori che fermavano - tum tum - il respiro 
delle passioni grandi, - stomp - inarrestabili
della - ahi - tagliente consapevolezza
di chi fosse il - buuu - nemico
Adesso non c'è più nessun nemico,
almeno - din din - così pare
di conseguenza, l'ultimo - hop - rimasto
sarà magari quello più insidioso,
più carogna - eeerk - e bastardo
nascosto in fondo - tunf - ad ognuno di noi
Ma quello, chi saprà mai immaginare
come affrontarlo - grrr - e vincerlo?

Commento: viewtopic.php?p=18220#p18220

Re: Inconsistenza

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Ciao @Gianfranco P 

Davvero insolito e originale, rispetto al genere di componimenti poetici che leggo solitamente, questo tuo esperimento di scrittura poetica.
Questi tuoi versi sono organizzati intorno alla struttura portante di un enunciato nel quale lamenti la difficoltà del nostro tempo a comprendere gli accadimenti e le idee che circolano nel mondo.
C'è un rimpianto per un periodo (forse la giovinezza) nel quale tutto era più facile nel rapportarsi con la società e le idee che la attraversavano.
Vi era maggior chiarezza nel senso delle questioni e si poteva con maggior facilità, formarsi opinioni, crearsi una propria scala di valori e di convincimenti.
Il "pensiero debole" della modernità ci ha sovente gettato in un marasma caotico di tesi e antitesi, di idee contraddittorie che ci rendono incapaci di comprender chiaramente ciò che ci è affine, o "amico" dall'opposto.

Il tuo esperimento letterario è stato di unire delle evocazioni onomatopeiche ai concetti che esprimi, accompagnando a ognuno di essi un suono di tipo "fumettistico".
La tua ricerca mi ha fatto pensare a quella che è stata la poesia Dadaista,

"Il Dadaismo è un movimento radicale, provocatorio e contrario al perbenismo e alla morale borghese. Parimenti rifiutati sono i valori e canoni dell’estetica classica. Si predilige una forma di anarchia espressiva, al di là di ogni convenzione. Il risultato è un’arte dissacrante, priva di ogni regola e principio."


Per dirla con Tristan Tzara, uno dei maggiori esponenti del dadaismo:
“Per fare una poesia dadaista”
Da Manifesto sull’ amore debole e l’amore amaro, 1921
Prendete un giornale.
Prendete le forbici.
Scegliete nel giornale un articolo della lunghezza che desiderate per la vostra poesia.
Ritagliate l’articolo.
Ritagliate poi accuratamente ognuna delle parole che compongono l’articolo e mettetele in un sacco.
Agitate delicatamente.
Tirate fuori un ritaglio dopo l’altro disponendoli nell’ordine in cui sono usciti dal sacco.
Copiate scrupolosamente.
La poesia vi somiglierà.
Ed eccovi divenuto uno scrittore infinitamente originale e di squisita sensibilità, benché incompresa dal volgo

La tua creazione non posso dire che mi abbia emozionato, del resto non credo fosse il tuo intento, ma ho apprezzato  il coraggioso gioco intellettuale che ti ha portato a concepirla.
Pertanto, riconoscendo l'originalità  della proposta mi complimento.

A presto rileggerci, un saluto.

Re: Inconsistenza

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Ciao @Nightafter,
è divertente la tua interpretazione :D .
Se guardi bene, togliendo le interiezioni "fumettistiche (tipo "gulp", "pof") rimane una poesia con una struttura abbastanza classica (endecasillabi, settenari ecc.), e così l'avevo scritta all'inizio. Poi mi è venuta questa idea di metterci le "interiezioni", un po' per divertirmi, un po' per prendere in giro i lettori (amichevolmente, s'intende :angelo: ) che mi conoscono come uno all'antica, "rigidamente ancorato agli schemi classici". 
Che questo possa dare un'impressione dadà, è divertente, nel senso che ho "dadaizzato" il dadà, prendendolo in giro nel tempo stesso in cui lo imitavo.
Il concetto che volevo esprimere, comunque, dovrebbe rimanere chiaro nonostante tutto. Viviamo in un mondo in cui, forse per l'usura a cui sono soggette le immagini che continuamente ci vengono proposte dalla pubblicità e dalla comunicazione, tutto si appiattisce in un chiacchiericcio continuo, un rumore di fondo che impedisce di vedere le differenze, sicché tutte le opzioni sono ugualmente accattivanti e ugualmente futili. Come dici tu:
[quote="Il \"pensiero debole" della modernità ci ha sovente gettato in un marasma caotico di tesi e antitesi, di idee contraddittorie che ci rendono incapaci di comprender chiaramente ciò che ci è affine, o "amico" dall'opposto."]
[/quote]
Chiaramente non è che il pensiero debole abbia modellato la realtà a questo punto, piuttosto è questa realtà (dominata dalla comunicazione, commerciale e politica) che ha prodotto il pensiero debole. E, quindi, il "nemico" è proprio dentro ciascuno di noi, che accettiamo questa realtà passivamente e non ci proponiamo più di cambiarla. 
Quanto al tuo giudizio su questa poesia 
La tua creazione non posso dire che mi abbia emozionato ha scritto:
sono perfettamente d'accordo, non la considero una delle mie poesie migliori e non ha emozionato molto neanche me. ;) 
A te un grande grazie per l'attenzione che le hai dedicato.
A presto! 

Re: Inconsistenza

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Ciao @Gianfranco P e ben ritrovato!
Sono rimasta colpita da questa tua coraggiosa poesia.  Devo dire che nonostante tu utilizzi delle non parole, il significato arriva tutto. Anche la musicalità c’è perché hai utilizzato delle assonanze. Il ritmo non è altrettanto fluido perché i suoni onomatopeici che introduci spezzano le frasi. 
Ho provato a leggerla a voce alta e la resa, pur faticosa è divertente.
Per rendere più agile la lettura potresti suddividerla in quartine o comunque introdurre degli spazi quando il testo lo richiede.
Alcuni suoni sono sottolineature dei concetti espressi e potresti asciugarli per non appesantire il verso, altri sono ben inseriti e scorrono senza interrompere il pensiero.
È un modo per esplorare, per tentare strade diverse e personali e io apprezzo molto chi riesce a lasciarsi andare. 
Gianfranco P ha scritto: Vivo un mondo - pof! - di immagini sbiadite
sfumate, equivalenti, intercambiabili
disposable - gulp! -, perfunctory
dove con lo stesso - tic - entusiasmo
estenuato, - waaah - indolente
abbraccerei - plin plin - anche un'idea qualunque
oppure la contraria
Alla parola contraria metterei un punto e lascerei uno spazio.
Il primo -pof! - potresti toglierlo. Le immagini sbiadite non hanno un suono e si resta un po’ interdetti.
Questa invece la trovo simpaticissima “[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]estenuato, - waaah - indolente”[/font]

Gianfranco P ha scritto: Come rimpiango - ach -, quanta nostalgia,
la stagione delle visioni - plof! - nitide
dei colori che fermavano - tum tum - il respiro 
delle passioni grandi, - stomp - inarrestabili
della - ahi - tagliente consapevolezza
di chi fosse il - buuu - nemico
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Al posto di ach avrei scritto acc[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]visioni  - plof! [/font][/font](plof non mi piace tanto accostato a visioni. Magari visioni puff)
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]della - ahi - tagliente consapevolezza (Qui per esempio ahi lo toglierei del tutto. È, come ti dicevo prima, un po’ ridondante. [/font][/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Ho notato che non utilizzi il punto. In un testo del genere ci può stare ma se inizi poi con la maiuscola io preferirei vederlo a fine della frase precedente.[/font][/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][/font][/font]
Gianfranco P ha scritto: Adesso non c'è più nessun nemico,
almeno - din din - così pare
di conseguenza, l'ultimo - hop - rimasto
sarà magari quello più insidioso,
più carogna - eeerk - e bastardo
nascosto in fondo - tunf - ad ognuno di noi
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Qui forse hai inserito troppi suoni. Per me rendono faticosa la lettura. Per esempio eliminerei il din din..[/font][/font][/font]

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][/font][/font]
Grazie per questa proposta e a leggerci presto.


[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][/font][/font]

Re: Inconsistenza

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Ciao @@Monica,
grazie per il commento. Volevi dire che ti sarebbe piaciuta di più cosi?

Vivo in un mondo di immagini sbiadite
sfumate, equivalenti, intercambiabili
disposable, perfunctory

dove, con lo stesso entusiasmo
moderato, indolente
abbraccerei un'idea qualunque
o anche la contraria

Un mondo tutto bello
di palloncini di color pastello
che saltano, rimbalzano, sfiorandosi,
intersecandosi, sovrapponendosi
in una folle danza senza posa

Ahimè come rimpiango, quanta nostalgia,
la stagione delle visioni nitide
dei colori che fermavano il respiro
delle passioni grandi, inarrestabili

della tagliente consapevolezza
di chi fosse il nemico

Adesso non c'è più nessun nemico,
almeno così pare

di conseguenza, l'ultimo rimasto
deve essere proprio quello più insidioso,
più carogna e bastardo
nascosto in fondo ad ognuno di noi

Ma quello, chi saprà mai immaginare
come affrontarlo e vincerlo?

Volevo partecipare a un contest in cui le tracce erano dei colori, e mi è venuta in mente questa, che avevo scritto qualche anno prima. Già che io non riesco a scrivere con l'assillo del tempo che passa, e col fatto di dovere seguire una traccia (mi blocca la fantasia). L'avevo salvata come bozza, poi non mi sono ricordato di postarla, e così... 
Anche oggi mi piacerebbe partecipare al contest, ma arriverei al massimo a riproporre qualcosa che avevo scritto prima, e forse non sarebbe neanche corretto; perciò mi sa che rinuncio. 
Però grazie del commento :)
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