Tenero sonetto dedicato al compagno canino. Offri una immagine umanizzata della bestiola e dell’interazione comunicativa col padrone.
La prima quartina ABBA si apre con uno “scatto” mattutino
Poldo wrote: Ti guardo la mattina, con pazienza
attendo che ti alzi da quel letto,
lo sguardo mite, carico d'affetto
che vuol farti capire la mia urgenza.
È il cane che racconta al padrone il proprio risveglio. Ti guardo la mattina, con pazienza
Interessante l’uso della virgola che appare finalizzata a far combaciare la rima
Infatti quella “pazienza” ė relativa al verso successivo. “Con pazienza attendo che di alzi da quel letto”
Sembra di vederlo, lo sguardo mite e affettuoso. Molto “discreto” quel vuol capire la mia urgenza.
Poldo wrote: La strada percorriamo senza fretta
legati siam da un vincolo d'amore,
il naso mi rivela qualche odore
e lascio il marchio alzando la zampetta.
Bella e tranquillizzante l’immagine di quel lento percorrere la strada. Il ritmo accompagna la lentezza del movimento come due innamorati che si gustano il silenzio mattutino (legati siam da un vincolo d’amore) approfondisce il senso del verso precedente e lo completa. Poi di nuovo inserisci una virgola e ci lasci vedere un altro “spaccato” quotidiano sempre utilizzando un fraseggio elegante per descrivere la situazione.
Poldo wrote: Infine soddisfatta la natura
torniamo fiduciosi alla magione
accelerando un poco l'andatura.
in questa terzina aumenta il ritmo e la punteggiatura costituita solo dal punto alla fine mette anche visivamente fine alla passeggiata.
l’uso dell’aggettivo “fiduciosi” ė di nuovo una chiave che sottolinea il forte legame tra i due. Ci fa capire che solo,la passeggiata ė giunta al termine, ma il rapporto continua ed è forte. Trovo che quel sentimento di fiducia reciproco sia determinante per inquadrare tutta la poesia.
Anche questa è una terzina interessante. Quel “mio” guinzaglio ci parla della condizione di “subordinazione” dell’animale.
È come se il cane dicesse al padrone: mi tieni al guinzaglio ma potresti anche farne a meno perché tra noi c’è fiducia.
Dolcissima la chiusa.
Tu esci, (mi lasci solo ma tra noi c’ė fiducia e so che tornerai) e io m’accuccio al
tuo giaciglio. Tu esci ma io mi accoccolo e continuo a sentire il tuo calore .
@Poldo ho apprezzato molto questo componimento semplice solo in apparenza perché hai curato molto la scelta della punteggiatura, degli aggettivi, rispettando la metrica. Piaciuto molto.