[LP16] Odio

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https://www.costruttoridimondi.org/forum/viewtopic.php?p=16050#p16050

Traccia N. 3 Passioni

Mattoni frantumati di orgoglio
dispersi nel tumulto di un mare nero d’inchiostro
che tutto ingoia,
che sciacqua e agita
arma le mani e i cuori.
Le penne colano
parole che feriscono.
Razza, lingua ,religione 
immolati su altari di potere.
Dura, la legge dell’odio.
Vivido tormento di spada tagliente
come specchio riflette 
l’anima contorta che combatte
e uccide la parte migliore dell’umanità. 


Re: [LP16] Odio

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Wow, Monica! 
Hai cominciato dal fondamento primario dell'odio, che si prova verso chi ti frantuma l'orgoglio:
@Monica ha scritto: Mattoni frantumati di orgoglio
dispersi nel tumulto di un mare nero d’inchiostro
che tutto ingoia,
che sciacqua e agita
arma le mani e i cuori.
Hai proseguito con la similitudine dell'inchiostro col sangue che cola dalle ferite inferte:
@Monica ha scritto: Le penne colano
parole che feriscono.
Hai citato i contesti sociali dove pascola l'odio:
@Monica ha scritto: Razza, lingua ,religione 
immolati su altari di potere.
@Monica ha scritto: Dura, la legge dell’odio.
Vivido tormento di spada tagliente
come specchio riflette 
l’anima contorta che combatte
e uccide la parte migliore dell’umanità. 
La lama di spada che fa da specchio a chi la usa e ne riflette l'anima.

:)  Brava @@Monica!
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [LP16] Odio

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ciao @@Monica. Per fortuna siamo in pochi e possiamo permetterci un commento più articolato :D



Mattoni frantumati di orgoglio
dispersi nel tumulto di un mare nero d’inchiostro
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se hai usato l'idea del mattone frantumato, ci sarà un perché; io ci vedrei l'immagine del grattacielo a Gaza colpito dai razzi di Israele, che crolla distrutto dall'orgoglio, per finire nell'oblio. Purtroppo finirà così.
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che tutto ingoia,
che sciacqua e agita
arma le mani e i cuori.
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mi convinco sempre di più che vuoi simboleggiare questa tragica situazione, che arma i cuori e le mani.
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Le penne colano
parole che feriscono.
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parli di accordi scritti?
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l’anima contorta che combatte
e uccide la parte migliore dell’umanità. 

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Spero di non sbagliarmi, ma secondo me, sei rimasta colpita, magari lo sei da tanto, della insensibilità di chi comanda, di fronte ai morti di donne e bambini innocenti. La passione, che è la traccia che hai scelto, la vedo nella costanza di un popolo che non ha mai rinunciato alla propria identità.
Ciao a presto.
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [LP16] Odio

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Grazie del commento @bestseller2020. Le tue osservazioni mi hanno colpita. Odiare è un sentimento distruttivo e molto umano (purtroppo non siamo dėi) e quello che sta capitando in questi giorni è inevitabile che scavi dentro di noi. La poesia conosce la strada che va dall’anima alla penna e racconta di noi molto più di quanto a volte riusciamo a dire con parole ragionate.   :hug:

Re: [LP16] Odio

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Questa poesia mi parla in certe maniere, perché io sono fermamente convinto che l'odio abbia un posto nella vita di ognuno - prima o poi proviamo tutti ciò che questi versi hanno evocato, con immagini molto pregnanti e potenti. La terza traccia mi sembra molto ben sviluppata e l'accento è proprio sull'odio sin dal titolo, sembra una descrizione per analogie degli effetti dell'odio fuori, dopo la sua nascita. Anzi nell'incipit della poesia c'è proprio il momento in cui sgorga questa passione così forte, passando poi per dove rivola e soprattutto attraverso cosa, finendo per indicare dove finisce lo straripare di questo sentimento.

A livello stilistico mi è piaciuta un po' più la prima che la seconda parte: nei primi versi per esempio c'è una bella consonanza "mattoni, frantumati, tumulto" che rende bene l'idea di quanto sia sormontate questo sentimento che dà il titolo alla poesia. La seconda parte l'ho trovata un po' monocorde, ma c'è quel bel guizzo della consonanza "riflette"/"combatte" al posto della rima baciata, che è davvero bello.

A livello contenutistico mi è piaciuto come la poesia segua - fino alle rovinose conseguenze, la passione dell'odio sino alle sue più nefande conseguenze, di nuovo, preferisco la prima parte all'ultima parte - dove a mio gusto i versi diventano un po' troppo diretti e ne perdono ("altare di potere" è un po' pesante, l'altare è già di per sé un simbolo di potere), anche se le immagini rimangono molto forti - la mia preferita però penso sia sempre quella dei mattoni frantumati di orgoglio che rendono davvero bene lo scaturire, lo zampillare dell'odio. Mi piace di meno il pezzo della spada, che trovo un po' slegato dal resto - la miglior sintesi fra l'essere diretti e la metafora penso sia l'ultimo pezzo sullo specchio.

A parte tutto, mi ha fatto davvero piacere leggere la poesia e perdona la puntigliosità!
https://www.alkalina.net/

http://maxbarberio.com/

Re: [LP16] Odio

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Mattoni frantumati di orgoglio
dispersi nel tumulto di un mare nero d’inchiostro
Ciao @@Monica,
dopo aver letto tutto il testo ho dovuto rileggere i primi due versi che ho trovato stupendi. Nella prima lettura, al solito, li avevo colti slegati dal contesto. Il resto della poesia aiuta a collocare la definizione contenuta in questi due versi.
I mattoni sono tutti coloro che riversano fango e odio attraverso il mezzo espressivo, sono tutti mattoni frantumanti di orgoglio (io sono migliore e la tua esistenza mi offende!).
Un mare...
che tutto ingoia,
che sciacqua e agita
arma le mani e i cuori.
Questa parte tumultuosa fa davvero sentire senza speranza. È il tumulto di tutti, in piccola o grande parte, ad ogni livello. Il contenuto è universale.
Le penne colano
parole che feriscono.
La colata della penna lascia ancora sperare che si possa fermare, o possa formare parole che uniscono. È tutto in mano del verbo colare, un verbo lento, che non richiede sforzo, perché è tutto così facile, ma la traccia che lascia può distruggere.
Nella seconda parte invece sento un poco la mancanza di immagini altrettanto efficaci a livello di significato. In particolare, sento il tuo desiderio di trasmettere un'emozione ancora più forte negli ultimi quattro versi. Questa forza, però, sfuma nella metafora scelta.
Complimenti alla tua natura sensibile e a come fai colare la penna. :love:
"Fare o non fare, non c'è provare." Yoda - Star Wars

Re: [LP16] Odio

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Ciao @Monica
Per come ho capito io in questa poesia descrivi l’odio come qualcosa di connaturato nella stirpe umana, impossibile da eliminare. L’odio ha molteplici motivazioni, dall’alba dell’uomo si convive con l’odio umano. I mattoni frantumati dall’orgoglio, che può essere un cugino alla lontana dell’odio, possono essere le guerre, le distruzioni che un popolo causa a un altro.
Non riesco a descrivere le sofferenze o le ragioni solo da una parte della barricata perché per me non è giusto.
Il mare nero d’inchiostro sono i mass media presumo, più che altro una cloaca ideologizzata da non prendere in considerazione per come mistificano i fatti, anche quelli dei giorni che viviamo. Una parte lancia i missili e l’altra risponde. Chi attacca uccide e chi risponde all’attacco uccide. Chi ha ragione?  Le penne che colano parole sono una buona metafora di qualcosa di viscido, strisciante, tendente a indirizzare le menti verso una sola parte, quella che fa comodo, ignorando e colpevolizzando l’altra.
Razza lingua e religione sono l’assillo dell’umanità, dalla torre di Babele in poi. Non se ne verrà a capo, non come siamo messi adesso, a livello mondiale. E l’odio continuerà a mietere vittime innocenti che volevano vivere in pace e fratellanza.
Colpa delle penne che colano? Una rappresentazione dell’espressione, del sentimento di parte dell’umanità che indirizza un’altra parte, non si viene mai a un compromesso e l’odio salta periodicamente fuori. Non abbiamo via di scampo, apparentemente.
Naturalmente a farne le spese è la maggioranza, la parte migliore dell’umanità che non è in grado di reagire, ribellarsi.
Per il momento.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [LP16] Odio

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@Monica ha scritto: Mattoni frantumati di orgoglio
dispersi nel tumulto di un mare nero d’inchiostro
che tutto ingoia,
che sciacqua e agita
arma le mani e i cuori.
Le penne colano
parole che feriscono.

Dopo "inchiostro" è il secondo riferimento alla parola scritta. Mi viene da pensare che l'odio di cui parli sia in primis di natura verbale. Bella questa associazione che vede la penna e le parole che ne fuoriescono come un'arma, ma anche come il sangue stesso che cola dalla ferita arrecata. Come se la penna stessa, usata in quel modo, soffrisse nello stesso momento in cui diviene causa di dolore. Scusa, mi piace interpretare e seguire il filo delle mie impressioni

Razza, lingua ,religione 
immolati su altari di potere.

Dunque potere in quanto entità principale al quale vengono subordinati gli altri fattori, come se fossero soltanto mere e ipocrite giustificazioni ufficiali per avallare il naturale istinto del genere umano, o parte di esso, di dominare sui propri simili. Non solo: potere come una sorta di divinità venerata alla quale tributare i segni distintivi della diversità altrui. Mi piace

Dura, la legge dell’odio.
Vivido tormento di spada tagliente
come specchio riflette 
l’anima contorta che combatte

Coerente con i versi precedenti. Di nuovo l'arma che diventa causa di sofferenza anche per chi la impugna. In questo caso il tormento di vedere riflessa la propria immagine distorta dall'odio

e uccide la parte migliore dell’umanità. 

E io sarei propenso a credere che entrambe le parti siano contenute e si fronteggino all'interno di ogni persona. Anche in quest'ultimo verso trovo conferma di quella che è stata la mia impressione iniziale, e cioè che l'odio che hai voluto mettere in evidenza è un odio pensato, parlato, scritto, prima ancora che portato alle sue estreme conseguenze. Quasi una scelta ideale, fondata su quegli istinti che fanno parte anch'essi della natura umana.
Bella poesia, Monica. Grazie della lettura e scusa se mi sono fatto trasportare nell'interpretazione.. Ciao :) .

Re: [LP16] Odio

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Mattoni frantumati di orgoglio
dispersi nel tumulto di un mare nero d’inchiostro
che tutto ingoia,
che sciacqua e agita
arma le mani e i cuori.
Le penne colano
parole che feriscono.
Razza, lingua ,religione 
immolati su altari di potere.
Dura, la legge dell’odio.
Vivido tormento di spada tagliente
come specchio riflette 
l’anima contorta che combatte
e uccide la parte migliore dell’umanità. 


A mio modestissimo avviso lo spunto è ammirevole e degno di lode, ma la resa poetica non uniformemente all'altezza dell'idea. Posso sbagliare, ma sono del parere che in poesia, soprattutto in casi come questo, in cui gli eventi tragici sono tra loro sovrapponibili, sia necessario guardare a qualcosa di minuscolo e ingigantirlo, altrimenti si rischia un effetto di genericità. Mentre la prima parte promette bene, la seconda esagera (sempre a mio modesto parere) in paratassi, col rischio che alcuni versi, prendendo il posto di verità incontrovertibili, sappiano più di "massime" che di poesia. 
Mi riferisco in particolare a 
"Razza, lingua, religione 
immolati su altari di potere.
Dura, la legge dell’odio".

Questo mio personalissimo parere non inficia in nessun modo la spinta empatica di tutto rispetto che ha dato vita ai versi e di cui ti ringrazio molto, @@Monica
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: [LP16] Odio

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@Bob66 ti ringrazio per il commento approfondito. È sempre molto interessante e istruttivo vedere quante interpretazioni possono scaturire dalle stesse parole. È una delle cose che amo di più della poesia. Il fatto che ognuno possa prendere dei versi e trasportarli nel proprio mondo. Non ci sono interpretazioni giuste o errate, quello che conta è regalare un’emozione.
Non può esserci risultato più soddisfacente.

@Ippolita  Grazie Ippolita della tua analisi e della tua opinione. Non sono una poeta di professione e tutto ciò che mi viene fatto notare lo prendo come un tesoro per migliorare. 😘 ❤️
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