[LP 16] Eredi

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Traccia 1. Conflitto

EREDI

Dico: Montale ha torto, io lo so
perché temo custodisca la ragione
della storia con sé, della memoria
di ogni verso evocato che forgiò
la terra sotto questi tremanti passi
temendo i cocci nel limo nascosti,
come una chiglia su baffi bruttati
che crepitante sulla schiuma di ossa
si cala come corpo nella fossa.
E nella terra nera, lungo la terra morta
dagli infiniti occhi, nel rifiuto degli specchi.
Posano franti spicchi in pace nell’Ade brullo.
In pace, non in-quiete. Carezze di asfodeli
per gli occhi, per gli spicchi, non per questa chiglia.

Dico: Montale ha torto io l’ho visto,
non guardia sugli scogli, ma come ombra in-terrena
veste il viandante per l’ultima arena.
Ancora narra di Gadda e di Svevo,
che sono sempre lì
e distanti come il mondo
sulle pagine sorgenti,
come fruscii di serpi.
Come rovinano i frutti dell’Ade,
fra i rami rigogliosi di notturni!
E come sgrana, rado ogni suo passo
la terra cruda!

Dico: Montale ha torto lo vorrei,
ma nei passi dei versi mi rifletto
e distante dai cieli rimarrei.
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Re: [LP 16] Eredi

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Ciao @Max91 

il titolo della poesia é perfetto per la traccia che hai scelto. 
Hai preso in prestito versi meravigliosi e ne hai fatto una interpretazione personale che però non riesco ad apprezzare fino in fondo. 
Questa è la mia sensazione a caldo. Magari devo “digerirla” un po’ . La poesia è carica di suggestioni e di immagini forti e la tua penna è raffinata ed esperta. Forse ci tornerò sopra.

Re: [LP 16] Eredi

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Ciao @Max91  :)

ti confesso la mia ignoranza in merito al contenuto della tua bella poesia, di cui è indispensabile, per me,  conoscere le mosse dei versi (tutti tuoi o qualcuno "preso in prestito" dal Montale come intuito da Monica, per rivisitarli? E se sì, quali?).

Spero tu mi possa rivelare l'arcano. Così potrò, come desidero, commentarti a ragion veduta.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [LP 16] Eredi

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Grazie per i commenti ^ ^ 

In genere uppo la discussione dopo aver almeno scritto più di un paio di commenti, ma questa volta mi pare il caso.

@bestseller2020 certo che c'è stato chi è andata oltre: si chiama Amelia Rosselli ed era immensa. Io purtroppo o per fortuna, faccio ciò che posso!

@Poeta Zaza l'unico verso che ho preso in prestito è quello dei "fruscii di serpi"  ("frusci di serpi" da Meriggiare pallido e assorto), per il resto ho ripreso la "cacofonia" di certi ritmi di Ossi di Seppia e certe immagini, ma di versi interi no. Il centro del Conflitto è il mio rapporto con un poeta che sento così distante da me, ma la cui figura è così grande: noi Eredi non si scappa da loro quando si scrive.
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Re: [LP 16] Eredi

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Max91 ha scritto: @Poeta Zaza l'unico verso che ho preso in prestito è quello dei "fruscii di serpi"  ("frusci di serpi" da Meriggiare pallido e assorto), per il resto ho ripreso la "cacofonia" di certi ritmi di Ossi di Seppia e certe immagini, ma di versi interi no. Il centro del Conflitto è il mio rapporto con un poeta che sento così distante da me, ma la cui figura è così grande: noi Eredi non si scappa da loro quando si scrive.
Ti ringrazio di avermi dato la chiave per aprire la tua poesia, @Max91   :)
Tu vedi il Conflitto coi grandi poeti in quanto noi non facciamo altro che poetare su sentieri tracciati.
Tu pensi che un grande come Montale - ti cito sotto:
Max91 ha scritto: sab mag 15, 2021 7:06 pmMontale ha torto, io lo so
perché temo custodisca la ragione
della storia con sé, della memoria
di ogni verso evocato che forgiò
la terra sotto questi tremanti passi
non abbia lasciato a noi "eredi" la "ragione" dei suoi versi, di come si faccia a costruire da soli  - ex-novo - senza ricalcare passi altrui, che Montale non ci abbia lasciato la capacità di una matrice autonoma nel creare? E per questo abbia avuto torto?

È una visione a cui non avevo mai pensato: noi ci si riflette nei versi dei grandi e si rimane distanti dai cieli.

E sul finale sei grande nello spiegarlo: 
Max91 ha scritto: sab mag 15, 2021 7:06 pmDico: Montale ha torto lo vorrei,
ma nei passi dei versi mi rifletto
e distante dai cieli rimarrei.


 
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [LP 16] Eredi

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Ciao @Max91, provo a commentare la tua poesia, perdona eventuali miei limiti.

La prima cosa che mi ha colpito è la distribuzione in tre strofe di diversa ampiezza (primo conflitto).
Nella prima strofa si parla di due chiglie (secondo conflitto), quella di Montale, abituata a strisciare nel torbido, carezzata dagli asfodeli (simbolo dell'Oltretomba) e quella dell'io narrante che se ne distacca, forse diffidando dei significati, che il poeta tiene per sé, che sottendono la storia e la memoria dei suoi versi. 
La prima chiglia si immerge come un corpo nella fossa, a suo agio, la seconda no (terzo conflitto).
come una chiglia su baffi bruttati
che crepitante sulla schiuma di ossa
si cala come corpo nella fossa
Bellissima immagine.
non guardia sugli scogli, ma come ombra in-terrena
veste il viandante per l’ultima arena
Nella seconda strofa Montale diventa "un'ombra che veste", influenza chi si cimenta nell'ultima arena, qui ho inteso ultima nel senso di più vicina al poeta, la poesia. Non guardia sugli scogli, la sua figura non si staglia per proteggere il viandante, ma lo veste, lo copre, ha un peso di significato. Montale si distacca dagli altri autori che con la loro poetica rischiano di annichilire i copiosi frutti dell'Ade (quarto conflitto).
Piacevole il dualismo di significato della parole in-quiete e in-terrena, come ho trovato bellissimo il seguente verso:
E come sgrana, rado ogni suo passo
la terra cruda!
da cui emerge il passo rado di un gigante, che sgrana la terra, che non è nera ma cruda. Cruda può avere molteplici significati: acerba, crudele, aspra, non lavorata.

La terza strofa chiude la poesia con un'aspirazione resa forse non realizzabile dal secondo verso (quinto conflitto):
Dico: Montale ha torto lo vorrei,
ma nei passi dei versi mi rifletto
e distante dai cieli rimarrei.
Anche l'impeto scema dalla prima strofa alla terza:
io lo so - l'io narrante declama una certezza,
io l'ho visto - l'io che mostra le prove,
lo vorrei - qui l'io "si nasconde" e non è più certo.

È un testo impegnativo ma con bellissime immagini. Hai interpretato la traccia con originalità , forza e coerenza. La prima strofa è potente, le altre sono decrescenti, come le sicurezze.
Spero di aver colto almeno in parte il contenuto che volevi esprimere con queste scelte. Complimenti. :)
"Fare o non fare, non c'è provare." Yoda - Star Wars

Re: [LP 16] Eredi

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Max91 ha scritto: Dico: Montale ha torto, io lo so
perché temo custodisca la ragione
della storia con sé, della memoria
di ogni verso evocato che forgiò
la terra sotto questi tremanti passi
temendo i cocci nel limo nascosti,
come una chiglia su baffi bruttati
che crepitante sulla schiuma di ossa
si cala come corpo nella fossa.
E nella terra nera, lungo la terra morta
dagli infiniti occhi, nel rifiuto degli specchi.
Posano franti spicchi in pace nell’Ade brullo.
In pace, non in-quiete. Carezze di asfodeli
per gli occhi, per gli spicchi, non per questa chiglia.

Dico: Montale ha torto io l’ho visto,
non guardia sugli scogli, ma come ombra in-terrena
veste il viandante per l’ultima arena.
Ancora narra di Gadda e di Svevo,
che sono sempre lì
e distanti come il mondo
sulle pagine sorgenti,
come fruscii di serpi.
Come rovinano i frutti dell’Ade,
fra i rami rigogliosi di notturni!
E come sgrana, rado ogni suo passo
la terra cruda!

Dico: Montale ha torto lo vorrei,
ma nei passi dei versi mi rifletto
e distante dai cieli rimarrei.
Max, più leggo la tua poesia (e in questi giorni l'ho letta tante volte) più mi pare splendida. Ammiro moltissimo chi domina a tal punto la metrica (qui in massima parte endecasillabi e doppi settenari, mi pare) da riuscire a infilare il pensiero nel metro in modo così elegante, perfetto, con enjambement di tale naturalezza: tutto risulta armonioso e pieno di senso. Il significato (vivace, profondo, anche piuttosto accorato) va dunque a braccetto con la forma e il risultato è sorprendente. 
Se la prima "chiglia" è Montale, e la seconda è l'io lirico, allora è ironico e affascinante il fatto che nomini i "cocci" (allusivo della poesia) affermando che la chiglia-Montale li teme, in quanto nascosti nel limo: come se il poeta temesse sè stesso. E il verso "come una chiglia su baffi bruttati" ci offre anche un'altra raffinatezza poetica: a parte l'allitterazione, che spargi a piene mani, vi noto un'ipallage. Difatti non sono gli spruzzi (baffi) ad essere sporchi di salsedine (bruttati), ma la chiglia. E la chiglia naviga su "schiuma di ossa": altro riferimento a Montale. La nuova chiglia, quella dell'io lirico, rifiuta quelle "carezze di asfodeli" (bellissimo), i fiori dell'oltretomba. E chi legge tira le sue conclusioni. 
Qui mi fermo, ma ci sarebbe da dire ancora tantissimo e soprattutto tanto da chiederti.
Grazie davvero per questa entusiasmante lettura, @Max91, e complimenti.
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Re: [LP 16] Eredi

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 Ciao @Max91 
Ti confesso (ma lo avrai capito) che io di poesia ne so poco o niente e se mi metto a scrivere di poesia è giusto per il piacere di provare qualcosa di nuovo.
Indubbiamente la poesia da delle sensazioni diverse dalla prosa.
Nei tuoi versi vedo come una sorta di pacata accusa verso i grandi poeti del passato che sembra abbiano creato dei paradigmi ideali dai quali è difficile discostarsi, ci si trova spaesati se lo si fa o incompresi. Ci si cala quindi nella fossa della nostra incapacità di emulare i maestri, ma non ci si rassegna.
Poi, mi pare di capire, in questo Ade metaforico dove ci auto-confiniamo, riemerge il canto dei maestri, rovinando i frutti degli alberi dell’Ade… Se mi sono avvicinato all’idea mi sembra una bella immagine.
Praticamente nell’apparente constatazione della nostra impossibilità di intraprendere nuove strade poetiche, nella nostra paura, pur in questa situazione di morte intellettuale vediamo i radiosi frutti del passato e paradossalmente ci danno la forza per venire fuori dal nostro immobilismo, ammiriamo e andiamo avanti.  Mi sembra una bella immagine. Se è quella che intendevi dare.
Scusami per questo commento un po’ così, però volevo pur dire qualcosa, vista la tua gentilezza nel commentare la mia poesia.
A rileggerti con piacere.
 
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [LP 16] Eredi

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@Poeta Zaza @ElmoInverso @Alberto Tosciri @Ippolita 

Non ho trovato il tempo per ringraziarvi dei vostri commenti ^ ^

Se c'era una cosa che speravo è di catturare il conflitto fra chi ci ha preceduto e noi tutti, che ne siamo Eredi - e questo è pur sempre il filtro con cui vivo io questo stare sulle spalle dei giganti. Ho preso Montale proprio perché ho sempre avuto un rapporto di amore (il primo Montale) e odio (il tardo Montale) con lui e in generale mi sento sempre sprofondare rispetto a certi grandi nomi!
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