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Traccia uno: Conflitto.
Stai sempre a palpitare voce del cuore
tu che mi conduci soave e dolce,
nel perdermi del ricordo
fuso nel fuoco del crogiolo,
che segue il passo
sicuro nel lungo viaggio
per vie libere da inciampi
senza mai rimpianti,
mentre un pensiero fugge
libero dalla mente,
lo senti crescere,
sfondare le tue resistenze,
forte come un desiderio acceso
non conoscere freno,
irrompere come un demone,
travolgere l'animo,
corrompere e ridere di te,
portarti al bivio
e come ti conviene,
dove hai paura di sbagliare,
nelle pene finire
o il cielo toccare
la mente o il cuore
dal deviar d'amore.
Re: [LP16] Deviar d'amore
2bestseller2020 ha scritto: Stai sempre a palpitare voce del cuoreMolto bello l'incipit.
tu che mi conduci soave e dolce,
nel perdermi del ricordo
fuso nel fuoco del crogiolo,
Tu ti rivolgi alla voce del cuore.
La punteggiatura in poesia non è certo obbligatoria, ma in questo caso metterei il vocativo tra due virgole e toglierei l'altra, così:
Stai sempre a palpitare, voce del cuore,
tu che mi conduci soave e dolce
nel perdermi del ricordo
fuso nel fuoco del crogiolo.
bestseller2020 ha scritto: Senza mai rimpianti,Cosa te ne sembra con il presente al posto dell'infinito? Non scorre ancora meglio?
mentre un pensiero fugge
libero dalla mente,
lo senti crescere,
sfondare le tue resistenze,
forte come un desiderio acceso
non conoscere freno,
irrompere come un demone,
travolgere l'animo,
corrompere e ridere di te,
ti porta portarti al bivio
A parte i miei suggerimenti, che spero incontrino il tuo favore, devo dirti che sei stato bravo a descrivere il conflitto, in amore, tra la mente e il cuore, quando la paura di sbagliare è tanta, perché ci sono in ballo l'inferno o il paradiso. @bestseller2020
Re: [LP16] Deviar d'amore
3ciao @Poeta Zaza , grazie per il passaggio e i consigli... in effetti è meglio così, come proponi. La virgola dopo palpitare, all'inizio l'ho messa, ma poi l'ho tolta. Dici bene, dà più importanza al resto che segue. Grazie per tutto..ciao
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [LP16] Deviar d'amore
4Ciao @bestseller2020, ma che vena romantica!
Condivido con @Poeta Zaza che un po’ di punteggiatura aiuterebbe... Però ho trovato questi versi molto efficaci nel descrivere il “dolce tormento” del cuore. E mi ha fatto piacere leggerti in questa veste così insolita.
Condivido con @Poeta Zaza che un po’ di punteggiatura aiuterebbe... Però ho trovato questi versi molto efficaci nel descrivere il “dolce tormento” del cuore. E mi ha fatto piacere leggerti in questa veste così insolita.
Re: [LP16] Deviar d'amore
5grazie @@Monica per le dolci parole. In effetti sono molto romantico, anche se a volte non sembrerebbe ciao a presto
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [LP16] Deviar d'amore
6bestseller2020 ha scritto: Stai sempre a palpitare voce del cuoreComunque piaciuta. Gran bel ritmo, quel finale. Se letta come si deve, credo renda molto bene. Ciao.
tu che mi conduci soave e dolce,
nel perdermi del ricordo
fuso nel fuoco del crogiolo,
che segue il passo
sicuro nel lungo viaggio
per vie libere da inciampi
senza mai rimpianti,
mentre un pensiero fugge
La poesia è bella e bello è l'incedere finale. Nella parte iniziale mi confondono i cambi di soggetto senza interruzione del filo narrativo. Ad esempio non sono sicuro a quale soggetto sia legato "che segue" , e comunque userei la punteggiatura o qualche stacco per dare fiato alla lettura.
libero dalla mente,
lo senti crescere,
sfondare le tue resistenze,
forte come un desiderio acceso
non conoscere freno,
Mi piace molto la successione di verbi all'infinito, danno un bel ritmo incalzante e in crescendo verso il finale, però siccome fanno tutti capo a quel "lo senti", non riesco a collegarci, a differenza di tutti gli altri verbi, quel "non conoscere". Cioè, voglio dire che se leggo insieme, come teoricamente dovrei poter fare, "lo senti non conoscere" mi suona male. Ma magari è solo una mia impressione.
irrompere come un demone,
travolgere l'animo,
corrompere e ridere di te,
portarti al bivio
e come ti conviene,
dove hai paura di sbagliare,
nelle pene finire
o il cielo toccare
la mente o il cuore
dal deviar d'amore.
Re: [LP16] Deviar d'amore
7cioa @Bob66, grazie del passaggio e del commento. Ti chiederei semmai una spiegazione su " lo senti non conoscere"; questa frase non c'è nella poesia, e quindi mi chiedo cosa intendi, dato che sono duro di comprendonio ...
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [LP16] Deviar d'amore
8bestseller2020 ha scritto: Ti chiederei semmai una spiegazione su " lo senti non conoscere"; questa frase non c'è nella poesia, e quindi mi chiedo cosa intendi, dato che sono duro di comprendonio ...Ma no, figurati. Probabilmente sono io quello duro a capire. Provo a spiegare meglio cosa intendevo: la mia impressione è che tutti i verbi all'infinito della parte finale si rifacessero a un unico soggetto e cioè "(tu) lo senti". Quindi se riporto quel soggetto davanti a ogni verbo che vi fa riferimento, funzionerebbe più o meno così:
bestseller2020 ha scritto: lo senti crescere,Ecco, in quest'ottica - ma, ripeto, forse ho interpretato male - "(lo senti) non conoscere" mi suona male.
(lo senti) sfondare le tue resistenze,
forte come un desiderio acceso
(lo senti) non conoscere freno,
(lo senti) irrompere come un demone,
(lo senti) travolgere l'animo,
(lo senti) corrompere e ridere di te,
(lo senti) portarti al bivio
e come ti conviene,
dove hai paura di sbagliare,
nelle pene (lo senti) finire
o il cielo (lo senti) toccare
la mente o il cuore
dal deviar d'amore.
Spero di essermi spiegato Poi chiaramente si fa per dire, dato che esiste sicuramente anche la licenza poetica e quindi si tratta in ogni caso di un particolare privo di importanza. Mai dare troppo peso alle mie osservazioni .Ciao.
Re: [LP16] Deviar d'amore
9ciao @Bob66, ho capito....
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [LP16] Deviar d'amore
10Ciao @bestseller2020
Presumo che il “lungo viaggio” sia la vita perché l’amore palpita quasi ogni giorno in cuore, o così dovrebbe essere penso; perché la mia concezione d’amore potrebbe essere estesa anche oltre l’amore terreno e allora sarebbero ulteriori patemi d’animo, quelli si davvero infiniti e irrevocabili.
Ma non sono esperto di amore né di poesia, interpreto le parole alla lettera anche se per istinto mi piace andare oltre.
Mi fa pensare il verso “per vie libere da inciampi”.
Certo non va letto estrapolato dal contesto, ma alla fine io posso presumere che alla fine della vita i ricordi d’amore si fondono e sembrano trasformarsi in una via tutta in discesa, facile e bella da percorrere? I vecchi hanno quasi sempre bei ricordi delle loro storie d’amore, anche se non tutti. Forse con il passare degli anni i dolori, gli ostacoli appaiono attenuati?
“e come ti conviene, dove hai paura di sbagliare, nelle pene finire o il cielo toccare”
Questo mi ha molto colpito. Tutto dipende da noi allora? A seconda di come può piacerci, farci comodo? Possiamo toccare il paradiso o finire nelle pene dell’inferno a seconda dei nostri atteggiamenti? A questo punto mi viene da pensare che il libero arbitrio dato all’uomo sia solo apparentemente una libertà. Secondo me è una condanna. Se il destino di un amore dipende solo dalle nostre menti materiali saremo sempre infelici.
Ma io sono pessimista, non farci troppo caso…
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)
(Apocalisse di S. Giovanni)
Re: [LP16] Deviar d'amore
11bestseller2020 ha scritto: Stai sempre a palpitare voce del cuoreWow. Nello scorrere furibondo dei versi, che vanno letti in apnea, imiti senza dubbio lo scroscio potente di una cascata, o le rapide d'un fiume. Il senso, pur attorcigliandosi tra le sillabe, ne esce chiaro, e ancora più chiara mi appare la passione che "irrompe" davvero "come un demone". Sia che la voce del cuore ci accompagni nella dolcezza del ricordo, sia che tenti di frenare un pensiero irrequieto che spinge fino ai confini del lecito, l'uomo non ha mai pace, ma è eterno teatro di conflitti laceranti.
tu che mi conduci soave e dolce,
nel perdermi del ricordo
fuso nel fuoco del crogiolo,
che segue il passo
sicuro nel lungo viaggio
per vie libere da inciampi
senza mai rimpianti,
mentre un pensiero fugge
libero dalla mente,
lo senti crescere,
sfondare le tue resistenze,
forte come un desiderio acceso
non conoscere freno,
irrompere come un demone,
travolgere l'animo,
corrompere e ridere di te,
portarti al bivio
e come ti conviene,
dove hai paura di sbagliare,
nelle pene finire
o il cielo toccare
la mente o il cuore
dal deviar d'amore.
Mi è piaciuta parecchio la tua poesia: come già ti dissi in occasione dei tuoi "Campi di grano", non temi di riversare sulla carta il fragore delle emozioni.
Ciao e grazie, @bestseller2020.
Re: [LP16] Deviar d'amore
12ciao @Alberto Tosciri grazie del passaggio e del tuo gradito commento. Hai ragione, siamo qui solo per soffrire. Io sono pratico d'amore, ma solo di quello che ti fa soffrire... ciao e a presto
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [LP16] Deviar d'amore
13ciao @Ippolita . Ti ringrazio per le belle parole alle quali non so neanche rispondere... ciao e grazie..
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [LP16] Deviar d'amore
14Questa è una bella poesia sul conflitto tra la mente e il cuore. Due strade che si sviluppano quasi senza toccarsi fino a che il cuore è incerto, ha un'esitazione: ed ecco che la mente prende il sopravvento, devia dal percorso e impone una scelta. Ma è anche il sentimento talvolta fragile che si giustifica dietro la sua ombra.
Il ritmo è incalzante fino alla fine, io non l'ho rispettato. L'ho letta più lentamente cercando di cogliere meglio le sfumature. Gli ultimi sei versi sono bellissimi. Sei sempre rapido, come se il soffermarsi fosse espressione di un prolissismo inutile, hai il tocco di un sasso che scheggia sulla superficie dell'acqua. È una tua peculiarità. Bella poesia, bravo Besty
Il ritmo è incalzante fino alla fine, io non l'ho rispettato. L'ho letta più lentamente cercando di cogliere meglio le sfumature. Gli ultimi sei versi sono bellissimi. Sei sempre rapido, come se il soffermarsi fosse espressione di un prolissismo inutile, hai il tocco di un sasso che scheggia sulla superficie dell'acqua. È una tua peculiarità. Bella poesia, bravo Besty
"Fare o non fare, non c'è provare." Yoda - Star Wars