[LP15] Bozzetto

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Traccia n. 3

La notte lava la mente.
Siamo ombre appese ad asciugare
come panni che il vento striglia.

Poi come sai
saremo fughe di piastrelle sbeccate
terrore di palpitazioni di piedi.

La notte fuggo dalle mie mani
      navigando dove il mare e il cielo sono palpebre.
Torno bambino che gioca con le onde
mentre nel cielo disegno nuvole
con la punta della randa.

Re: [LP15] Bozzetto

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Ciao @Intes MK-69 e grazie per averci regalato questi versi splendidi. 
Intes MK-69 ha scritto:     navigando dove il mare e il cielo sono palpebre.
Torno bambino che gioca con le onde
mentre nel cielo disegno nuvole
con la punta della randa.
questa immagine è intensa e mi ha fatto sentire immersa nel mare della vita accarezzata dal vento e dal profondo silenzio. A occhi chiusi posso sentire il “chioccolare” delle sartìe.
Mi è piaciuta moltissimo. 👏👏👏

Re: [LP15] Bozzetto

4
ciao @Intes MK-69 .

Belle immagini che non sono ben unite dalla struttura organizzativa. Ti segnalo " Poi come sai " che è una parte estranea, perché, in fin dei conti è un dialogo che spunta all'improvviso per perdersi in eguale tempistica. Ripeto che sono dei versi carichi di espressività, tipo [font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Torno bambino che gioca con le onde [/font][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]mentre nel cielo disegno nuvole [/font]con la punta della randa" ; però avresti dovuto organizzarli meglio. ciao  :D
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [LP15] Bozzetto

7
Caro @Intes MK-69,
ti giuro che non ti sto perseguitando, è che mi trovavo a passare di qua...  ;)
Ma lo vedi quanto sei bravo?
Immagini, film, dipinti, musica, questo sei tu.
Bellissima questa tua poesia, talmente bella che ti ho trovato una colonna sonora. Ti ho letto e l'ho vista; la vuoi sentire anche tu?
Sirens - Madrugada

Ah, non ti segnalo nemmeno cosa mi è piaciuto di più... è meravigliosa. Tutta.
Grazie per avercela regalata.
:)
Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.

Re: [LP15] Bozzetto

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Ciao @Intes MK-69,
piacere di incontrarti. È una bella poesia con bellissime immagini, ma ho scoperto un mio limite con la strofa centrale e, pur confermando i complimenti di chi mi ha preceduta, mi resta tuttora oscura quest'immagine e cosa volevi esprimere con essa nel contesto delle altre due strofe.
Poi come sai
saremo fughe di piastrelle sbeccate
terrore di palpitazioni di piedi.
Per di più il primo verso mi include, come lettrice, e mi fa sentire ancora più ottusa. Dimmi che è un tuo segreto e che non mi puoi spiegare, che non posso coglierlo, così mi sento meglio. Forse perché le fughe sono "lise" e con diramazioni improvvise dovute alle crepe? Mi dispiace, la sento slegata. La testa interferisce col cuore, che palpita a salterello sulla seconda strofa. Il mio tono non vuole essere ironico, evidentemente è un problema tutto mio. :arrossire:
Complimenti per il meraviglioso lampo nel lampo:
La notte fuggo dalle mie mani
      navigando dove il mare e il cielo sono palpebre.
:)
"Fare o non fare, non c'è provare." Yoda - Star Wars

Re: [LP15] Bozzetto

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Intes MK-69 ha scritto: Traccia n. 3

La notte lava la mente.
Siamo ombre appese ad asciugare
come panni che il vento striglia.

Poi come sai
saremo fughe di piastrelle sbeccate
terrore di palpitazioni di piedi.

La notte fuggo dalle mie mani
      navigando dove il mare e il cielo sono palpebre.
Torno bambino che gioca con le onde
mentre nel cielo disegno nuvole
con la punta della randa.
Ciao, Mirko. Felicissima di ritrovarti.
Il tuo componimento mi è parso diviso in due: nelle prime due strofe credo di  ravvisare considerazioni amare sulla natura umana, fragile e fugace; nelle ultime due l'io lirico mi pare si rifugi finalmente nel sonno, e quindi nei sogni che esso conduce.
Solo qui, pare ci dica, si può trovare ristoro: il sogno è l'unico spazio in cui tutto è possibile, in cui le palpebre chiuse diventano palcoscenico di mari e di cieli.

L'immagine iniziale dei panni stesi al vento è sempre suggestiva e qui molto azzeccata. Riguardo alle fughe delle piastrelle, nonostante il senso mi sia chiaro, modificherei forse il verso "terrore di palpitazioni di piedi". Le fughe delle piastrelle, metafora del nostro percorso vitale, formano reticolati chiusi in sé stessi, labirinti fastidiosi; diventano ancora più opprimenti se le piastrelle risultano sbeccate, vale a dire vecchie, lasciate a sé stesse, forse anche pericolose, e pertanto fonte di paura per i piedi che le calpestano.
Bello e dolente il verso introduttivo dei precedenti, "Poi come sai": come a dire che la consapevolezza del fatto che non vi siano alternative, e il destino umano è quello e non altro, si radica ben presto nell'uomo.

Grazie per la bella lettura, @Intes MK-69.
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Re: [LP15] Bozzetto

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Grazie @Ippolita , i tuoi commenti per me sono sempre ricchi di spunti e motivo di riflessione. In realtà le piastrelle sbeccate nelle mie intenzioni sono gli uomini  terrorizzati di essere schiacciati da altri uomini e/o dagli eventi (i piedi). Le piastrelle sono sbeccate perchè hanno già avuto in sorte delle ferite e quindi sanno quanto il destino possa essere maligno. Ho usato il termine palpitazione perchè mi sembrava unisse la palpitazione del cuore con lo sbattere dei piedi.

Saluti,

Mirko
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