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Mater Luporum

Posted: Thu Feb 04, 2021 5:48 pm
by Max91
Commento:
Ombre silvane sorgono su soglie
d’oro rosso e di tenebra, gli scudi
per pastori di genti e per vestali.
Temono il regno delle Figlie
nate in crepuscolari intrichi ignudi
sull’ara lorda di piaceri mortali.

Nella foschia di zefiri cupi,
in rimembranza di corrispondenza,
spettri in sospiri fendono la nebbia.
Le fronde posano la lira, lupi
di steppa cantano in cruda semenza,
in ululati affondano la nebbia.

Dalle guglie di piazza, questo cuore
scrutano gli occhi verdi dei sapienti
rigattieri e stringono i fabbri
il vergine giogo, scossi dal terrore
in vani fremiti rei e violenti,
ai boschi fermi e tersi come gabbri.

Ombre incognite sorgono sulle soglie
dell’anima incosciente, oltre il muro
sullo spirito. Sorge su quell’ara
di sangue nell’accolta delle sue Figlie
(devote e fiere nel palpito oscuro)
colei che il fiume impregna e rischiara.

Mater luporum leva i vivi occhi
dall’auspicio sbranato della prole.
Di linfa splendono gli antri silvani,
i busti eterni, gli intrichi e gli specchi.
L’autunno sanguina senza parole
percosso dai selvaggi organi arcani.

Ombre silvane sgorgano su soglie
che tremano, percossi i loro scudi.
Mater luporum mostra membra morte
fra le fauci divine delle Figlie
dimenticate dai tributi nudi.
I lupi irrompono attraverso le porte…