Le buone intenzioni

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LE BUONE INTENZIONI

Quando Dio soffiò l’amore
nel fango
credeva di essersi liberato di noi

Si sceglieranno da soli
diceva
si mescoleranno
ne verranno altri
e io potrò tornare
a seminare stelle
a pettinarmi la barba
o a dormire per mezza eternità

All’epoca non si sapeva
che l’aritmetica è indecidibile
e che le frecce non tutte hanno punta
non c’era ancora la bonaccia
e nemmeno le sirene
per non parlare di alcune applicazioni per la messaggistica

Forse non è stata una buona idea
puntare tutto sull’amore

Come se fosse normale
tenere qualcuno in una vasca per pesci
tanto più
se non ha le branchie.
Scrivo qui: https://www.facebook.com/MilanistiLeopardiani
Pubblico qui: urly.it/393fb

In genere dormo.

Re: Le buone intenzioni

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Buon pomeriggio :sss: @danfit piacere di leggerti.

LE BUONE INTENZIONI
Preferirei un titolo in minuscolo

Quando Dio soffiò l’amore
nel fango
credeva di essersi liberato di noi
Domanda da lettore: perchè nel fango?

Si sceglieranno da soli
diceva
si mescoleranno
ne verranno altri
e io potrò tornare
a seminare stelle
a pettinarmi la barba
o a dormire per mezza eternità
Questo verso mi piace

All’epoca non si sapeva
che l’aritmetica è indecidibile
e che le frecce non tutte hanno punta
non c’era ancora la bonaccia
e nemmeno le sirene
per non parlare di alcune applicazioni per la messaggistica
Qui secondo me, il temine l'aritmetica è troppo pesante. Ti do un consiglio: e che le frecce Virgola, non tutte Virgola hanno punta

Forse non è stata una buona idea
puntare tutto sull’amore
Bellissimo verso

Come se fosse normale
tenere qualcuno in una vasca per pesci
tanto più
se non ha le branchie.
Questo verso mi piace ma non è facile da comprendere

Conclusioni:
Per me Dio è intoccabile :love3: detto questo, la tua poesia è piacevole ma nello stesso tempo è strana. Secondo me usi una struttura idonea e fluida. Inserirei la punteggiatura, per me è sacra all'interno di una poesia, oltre ad indicare una pausa, mi piace vederla stilisticamente. Il tema della poesia sembra la creazione dell'uomo, ma non sono certa. Il finale mi lascia il pensiero "muto come un pesce" riesco a sguazzare nella giusta direzione ma fatico a prendere il senso.
Ti auguro una buona continuazione.
:laughing-lettersrofl: :happy-smileyflower:

Re: Le buone intenzioni

3
Ciao Floriana, innanzitutto grazie per la lettura e per i tuoi consigli.

Cerco di chiarire qualcosa:

Domanda da lettore: perchè nel fango?

Mi sono riallacciato alla tradizione della Genesi, per la quale Dio plasmò l'uomo dall'argilla.

Qui secondo me, il temine l'aritmetica è troppo pesante.

È una scelta ponderata, nel senso che intendo far venire meno la possibilità, "positivista" se vogliamo, di poter prevedere tutto anche scientemente. Il riferimento è il teorema dell'incompletezza di Godel, per il quale proprio l'Aritmetica è basata su un sistema diciamo di "presupposti" che ne minano la consistenza "logica".

Ti do un consiglio: e che le frecce Virgola, non tutte Virgola hanno punta

Questa forma stilistica (l'assenza di punteggiatura) è venuta un po' fuori da sola. Credimi, questa è la prima poesia "completa" che scrivo in vita mia (mentre scrivo molto in prosa). La prima versione della poesia aveva punteggiatura, ma sentivo in qualche modo che costringesse la poesia. Da cui ho provato a rimuoverla e... mi è piaciuto :)

Questo verso mi piace ma non è facile da comprendere

Il finale vuole proporre un tema contrario a una dicitura comune per la quale l'amore è ragione e salvezza per tutti e tutto. Ritengo che questo possa essere vero ma non sempre, e gli ultimi versi parlano appunto di un amore tossico, che costringe, che affoga. Non tutto può sempre andare secondo i piani, da cui il titolo.

Grazie ancora davvero per il tempo che mi hai dedicato :)
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Re: Le buone intenzioni

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Ciao @danfit , piacere di leggerti soprattutto perchè ho trovato la tua poesia interessante dato che, secondo me, è inconsueta soprattutto come tema.

"Quando Dio soffiò l’amore
nel fango
credeva di essersi liberato di noi"
In questa strofa mi sembra che tu stia descrivendo un Padre assente che non si cura dei propri figli, anzi sembra se ne voglia liberare creando un'entità terza, l'amore, che nelle sue intenzioni dovrebbe sostituirlo nella gestione dell'umanità. Interessante che poni l'accento sul fatto che la natura umana sia fanghiglia, cosa di scarso valore.

"e io potrò tornare
a seminare stelle
a pettinarmi la barba
o a dormire per mezza eternità"
Qui rafforzi il concetto già espresso nella strofa iniziale, descrivendo un Dio alquanto egoista concentrato solo su se stesso che preferisce trastullarsi in cose futili piuttosto che seguire le sorti dei propri figli.

"All’epoca non si sapeva
che l’aritmetica è indecidibile
e che le frecce non tutte hanno punta
non c’era ancora la bonaccia
e nemmeno le sirene
per non parlare di alcune applicazioni per la messaggistica"
Questa è la parte della poesia che personalmente ho preferito, il verso riguardante la messagistica l'ho trovato ironico e originale come quello delle frecce spuntate, l'aritmetica indecidibile non so per quale ragione mi ha fatto venire in mente la solitudine dei numeri primi. Comunque questa parte della poesia mi è piaciuta molto.

"Come se fosse normale
tenere qualcuno in una vasca per pesci
tanto più
se non ha le branchie."
Nella chiusa diventi caustico, forse eccessivamente. L'umanità immaginata come una vasca di pesci mi sembra un'immagine un po' forte.
La poesia nel complesso l'ho trovata valida con alcuni momenti particolarmente riusciti, questo al di là dei concetti espressi che non condivido. Per crescere bisogna imparare a gestirsi e a organizzarsi da soli prendendosi le responsabilità delle proprie scelte. Una umanità condotta per mano non potrà mai elevarsi dallo stato di fanghiglia nella quale si ritrova.

Tanti cari saluti,

Mirko

Re: Le buone intenzioni

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Mi si perdonerà il commento ridotto (tanto più che non mi serve per postare) ma ho letto con molto piacere e simpatia questa poesia che ho trovato piena di dolce ironia. Un Dio barbuto compiaciuto di potersi dedicare a cose più grandi convinto di aver previsto e sistemato le piccole questioni umane. E dopo l'eloquio spunta la "messaggistica", spiazzando simpaticamente la lettura e richiamando ben note riflessioni sulla nostra modernità. In un balzo si passa dalla Creazione a Microsoft e similia e alla difficoltà di rapportarsi con gli altri. Ce la faremo! :super:
"Fare o non fare, non c'è provare." Yoda - Star Wars
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