Trame senza un "villain": come dare senso di progressione per giungere a un climax?
Posted: Fri Dec 01, 2023 12:43 pm
Approfitto ancora di questo spazio per chiedere consiglio, promuovere una discussione e nel frattempo trovare qualche idea per il mio romanzo.
La storia che ho in mente è un fantasy senza un "villain" nel senso stretto del termine: non c'è un Signore Oscuro da sconfiggere, un Impero da far cadere, una divinità da fermare per impedire la fine del mondo.
O meglio, ci sono alcuni di questi elementi, ma sono fuori dalla portata dei protagonisti che quindi non possono fare niente a riguardo.
Immaginatevi la solita storia di fantascienza apocalittica in cui i protagonisti non sono gli scienziati o i soldati che salvano la Terra, ma dei semplici passanti che vogliono evitare di finire spappolati/bruciati/fritti/ecc.
Con questo impianto in mente, ovviamente, non c'è un "villain" vero e proprio.
La "catastrofe" può coprire quel ruolo se esiste un modo per fermarla e i personaggi ne sono al corrente (es. Bruce Willis che va a disintegrare il meteorite in rotta di collisione con la Terra in Armageddon).
Tuttavia, quando questo non è possibile, manca un elemento molto usato per mostrare la progressione attraverso la storia, ovvero il conflitto con il "cattivo" che culmina poi nel climax con lo "scontro finale".
Quindi, mi chiedevo: come rendere avvincente il romanzo e mostrare progresso nella storia senza questo conflitto? Come costruire lo sviluppo per arrivare al climax? In alternativa, se non c'è climax, come dare al lettore un senso di chiusura e soddisfazione?
Nella mia storia ci sono antagonisti (non-villain), quindi i conflitti esistono, ma la scala è troppo piccola per permettere di accumulare tensione da risolvere in un climax. L'unica maniera che ho trovato sarebbe quella di far convergere la risoluzione di tutti i conflitti in un unico momento, ma data la struttura della mia trama, il risultato sarebbe forzato.
Ci sono anche elementi di crescita dei personaggi, e ovviamente anche quelli aiutano a dare senso di progressione, come in un romanzo di formazione, ma portano conflitti limitati.
Dal momento che la mia storia ha elementi "catastrofici" e "post-apocalittici", ho effettuato una ricerca su quei generi.
La maggior parte di essi costruisce tensione e giunge al climax in 2 modi:
Purtroppo nessuno dei metodi qui sopra è applicabile alla mia storia: non c'è modo di fermare la catastrofe, non esistono luoghi sicuri, e i personaggi non hanno alcun obiettivo plausibile a parte sopravvivere. E non voglio utilizzare flashback se non strettamente necessario.
Alcune storie di questo genere si focalizzano più sulla crescita personale, e non hanno un vero climax (penso a La strada di McCarthy).
Non sono contrario a questo approccio, ma preferirei qualcosa di più "tradizionale", perché ritengo che scrivere bene quel tipo di storie richieda parecchia tecnica, e io non penso di avere abbastanza esperienza.
Quindi, eccomi qui.
Conoscete altri modi che possano fornire senso di progressione e di accumulo di tensione da risolvere in un climax in una storia senza "villain", a parte quelli citati?

La storia che ho in mente è un fantasy senza un "villain" nel senso stretto del termine: non c'è un Signore Oscuro da sconfiggere, un Impero da far cadere, una divinità da fermare per impedire la fine del mondo.
O meglio, ci sono alcuni di questi elementi, ma sono fuori dalla portata dei protagonisti che quindi non possono fare niente a riguardo.
Immaginatevi la solita storia di fantascienza apocalittica in cui i protagonisti non sono gli scienziati o i soldati che salvano la Terra, ma dei semplici passanti che vogliono evitare di finire spappolati/bruciati/fritti/ecc.
Con questo impianto in mente, ovviamente, non c'è un "villain" vero e proprio.
La "catastrofe" può coprire quel ruolo se esiste un modo per fermarla e i personaggi ne sono al corrente (es. Bruce Willis che va a disintegrare il meteorite in rotta di collisione con la Terra in Armageddon).
Tuttavia, quando questo non è possibile, manca un elemento molto usato per mostrare la progressione attraverso la storia, ovvero il conflitto con il "cattivo" che culmina poi nel climax con lo "scontro finale".
Quindi, mi chiedevo: come rendere avvincente il romanzo e mostrare progresso nella storia senza questo conflitto? Come costruire lo sviluppo per arrivare al climax? In alternativa, se non c'è climax, come dare al lettore un senso di chiusura e soddisfazione?
Nella mia storia ci sono antagonisti (non-villain), quindi i conflitti esistono, ma la scala è troppo piccola per permettere di accumulare tensione da risolvere in un climax. L'unica maniera che ho trovato sarebbe quella di far convergere la risoluzione di tutti i conflitti in un unico momento, ma data la struttura della mia trama, il risultato sarebbe forzato.
Ci sono anche elementi di crescita dei personaggi, e ovviamente anche quelli aiutano a dare senso di progressione, come in un romanzo di formazione, ma portano conflitti limitati.
Dal momento che la mia storia ha elementi "catastrofici" e "post-apocalittici", ho effettuato una ricerca su quei generi.
La maggior parte di essi costruisce tensione e giunge al climax in 2 modi:
- trovare una soluzione alla catastrofe e metterla in pratica (es. il citato Armageddon, Il quinto giorno, ecc.)
- avere un obiettivo, solitamente un luogo sicuro, e fare di tutto per raggiungerlo (Bird Box, The Last of Us, ecc.)
Purtroppo nessuno dei metodi qui sopra è applicabile alla mia storia: non c'è modo di fermare la catastrofe, non esistono luoghi sicuri, e i personaggi non hanno alcun obiettivo plausibile a parte sopravvivere. E non voglio utilizzare flashback se non strettamente necessario.
Alcune storie di questo genere si focalizzano più sulla crescita personale, e non hanno un vero climax (penso a La strada di McCarthy).
Non sono contrario a questo approccio, ma preferirei qualcosa di più "tradizionale", perché ritengo che scrivere bene quel tipo di storie richieda parecchia tecnica, e io non penso di avere abbastanza esperienza.
Quindi, eccomi qui.

Conoscete altri modi che possano fornire senso di progressione e di accumulo di tensione da risolvere in un climax in una storia senza "villain", a parte quelli citati?