Ai fiori non importa, incontro tra personaggi, parte 1
Posted: Thu Dec 28, 2023 8:01 pm
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Purtroppo devo dividere il capitolo in due parti, a causa della lunghezza, ma in ogni caso il “problema” è tutto qui; vorrei qualche consiglio sul capitolo, e magari anche sui nomi dei personaggi
Il generale si era presentato con meno sfarzo di quanto si aspettava. E Jingqiu lo aveva accolto con meno sfarzo del dovuto.
Era meglio mettere le cose in chiaro, sia al generale che al consiglio.
Per questo, Jingqiu aveva tenuto il tutto al minimo della cortesia necessaria: tavola semplice, un solo servitore, the di medio rango e liquore economico.
Il generale Han era venuto scortato da un solo sottoposto, con l’armatura e la spada al fianco.
Jingqiu lo aveva fatto accomodare, dopo essersi assicurato che né la madre né il fratello potessero interrompere. A giudicare dall’espressione del luogotenente, avrebbe fatto meglio a trovare una scusa per allontanare anche lui
«Pare» iniziò il generale «voi abbiate votato per la resa, senza duello»
Annuendo, Jingqiu si versò del the
«Si» disse, con voce atona «spero non lo fraintendiate come collaborazionismo»
Il luogotenente incrinò un poco la bocca, dondolando il peso da una gamba al’altra. Il generale rimase impassibile
«Difficile credervi un leale suddito, dopo il vostro voto»
Jingqiu si limitò a guardarlo negli occhi. Non era a suo agio, ma si trattava più di un mero fastidio; l’armatura a scaglie era semplice, la spada aveva l'elsa macchiata dall’uso. Quella era la sua tenuta da battaglia, non quella da parata con cui si era presentato alle porte della città.
Era venuto preparato ad uno scontro, segno che qualche voce doveva essergli già arrivata alle orecchie
«Siedo nel consiglio esterno dei mercanti» iniziò Jingqiu, posando la tazza «questo fa di me un funzionario del regno di Hu, anche se di basso rango. E compito di un funzionario, a prescindere dal rango, è tenere i cittadini al sicuro»
«Questo include anche il maestro che uccise vostro padre?» chiese il luogotenente.
Il generale si girò di scatto, folgorando il giovane qilin con lo sguardo; la reazione pareva genuina, anche se forse era solo l’opera di un eccellente attore
«Il maestro Bai era un cittadino di questo regno, un membro del consiglio dei maestri» disse Jingqiu, con lo stesso tono «quindi anche lui ricadeva sotto la mia… “custodia”»
Lo sguardo del luogotenente era imbarazzato e confuso, mentre il generale Han annuiva con convinzione
«Avrei voglia di capire perché un servitore così leale ha optato per la resa incondizionata»
«Semplice, era la scelta migliore» fece Jingqiu, come se stesse sottolineando un’ovvietà.
Aveva già dovuto spiegare il suo ragionamento a molti, troppi qilin, e molti più di quanti pensava lo avevano quasi bollato come traditore.
Perfino quella serpe di Liu, che nel consiglio aveva votato come lui, si era fatto avanti ad accusarlo. Non che gli importasse molto, ma faceva comunque male essere fraintesi a quel modo.
Almeno, dopo aver visto il duello, Feihua si era convinta delle sue intenzioni, anche se non dei suoi metodi
«Perché» quella del generale non era una domanda, ma solo voglia di sentire il suo ragionamento
«C'erano quattro possibili scenari, io ho solo cercato di andare verso il migliore possibile» Jingqiu si versò altro the «nel primo, il maestro Bai vinceva e vi uccideva» il luogotenente fece un furioso passo avanti, bloccato dalla mano irritata di Han. Jingqiu continuò
«I diecimila qilin del vostro esercito, e il vostro focoso luogotenente, sarebbero scomparsi? Ovviamente no. Avrebbero solo avuto una buona ragione per prendere la città con la forza. Mettiamo invece che il maestro Bai avesse vinto, tre settimane dopo, al massimo, voi, generale Han, sareste stato destituito, un altro generale avrebbe preso il vostro posto e avrebbero assalito la città. Oppure, uno dei vostri ufficiali avrebbe semplicemente guidato l’assalto al vostro posto»
Il generale Han continuava ad annuire, seguendo il suo ragionamento. Sul suo volto c'era la stessa confusione degli altri artisti marziali quando aveva spiegato le sue idee.
Sembrava ci fosse solo onore nelle loro teste, troppo perché si trovasse spazio per altro. L’unica soluzione erano pugni, calci e qualche testa rotta. Che lo stesso risultato si potesse raggiungere con altri metodi, era ben oltre la loro volontà di comprensione.
«Negli altri due scenari» iniziò il generale, versandosi a sua volta del the «io vinco, ma nel primo non uccido Bai»
Jingqiu annuì
«E cosa ci guadagnavate?»
«Evitavo la morte del maestro Bai» disse Jingqiu. Si trattenne dallo sbuffare, non ne poteva più di quella domanda.
Sembravano tutti convinti che avrebbe dovuto festeggiare ballando sul cadavere del maestro
«Quindi… non siete soddisfatto della sua morte?»
«In onestà, per un istante ho sentito la soddisfazione della vendetta» disse Jingqiu «non mi sembra la mia vita sia cambiata»
Purtroppo devo dividere il capitolo in due parti, a causa della lunghezza, ma in ogni caso il “problema” è tutto qui; vorrei qualche consiglio sul capitolo, e magari anche sui nomi dei personaggi
Il generale si era presentato con meno sfarzo di quanto si aspettava. E Jingqiu lo aveva accolto con meno sfarzo del dovuto.
Era meglio mettere le cose in chiaro, sia al generale che al consiglio.
Per questo, Jingqiu aveva tenuto il tutto al minimo della cortesia necessaria: tavola semplice, un solo servitore, the di medio rango e liquore economico.
Il generale Han era venuto scortato da un solo sottoposto, con l’armatura e la spada al fianco.
Jingqiu lo aveva fatto accomodare, dopo essersi assicurato che né la madre né il fratello potessero interrompere. A giudicare dall’espressione del luogotenente, avrebbe fatto meglio a trovare una scusa per allontanare anche lui
«Pare» iniziò il generale «voi abbiate votato per la resa, senza duello»
Annuendo, Jingqiu si versò del the
«Si» disse, con voce atona «spero non lo fraintendiate come collaborazionismo»
Il luogotenente incrinò un poco la bocca, dondolando il peso da una gamba al’altra. Il generale rimase impassibile
«Difficile credervi un leale suddito, dopo il vostro voto»
Jingqiu si limitò a guardarlo negli occhi. Non era a suo agio, ma si trattava più di un mero fastidio; l’armatura a scaglie era semplice, la spada aveva l'elsa macchiata dall’uso. Quella era la sua tenuta da battaglia, non quella da parata con cui si era presentato alle porte della città.
Era venuto preparato ad uno scontro, segno che qualche voce doveva essergli già arrivata alle orecchie
«Siedo nel consiglio esterno dei mercanti» iniziò Jingqiu, posando la tazza «questo fa di me un funzionario del regno di Hu, anche se di basso rango. E compito di un funzionario, a prescindere dal rango, è tenere i cittadini al sicuro»
«Questo include anche il maestro che uccise vostro padre?» chiese il luogotenente.
Il generale si girò di scatto, folgorando il giovane qilin con lo sguardo; la reazione pareva genuina, anche se forse era solo l’opera di un eccellente attore
«Il maestro Bai era un cittadino di questo regno, un membro del consiglio dei maestri» disse Jingqiu, con lo stesso tono «quindi anche lui ricadeva sotto la mia… “custodia”»
Lo sguardo del luogotenente era imbarazzato e confuso, mentre il generale Han annuiva con convinzione
«Avrei voglia di capire perché un servitore così leale ha optato per la resa incondizionata»
«Semplice, era la scelta migliore» fece Jingqiu, come se stesse sottolineando un’ovvietà.
Aveva già dovuto spiegare il suo ragionamento a molti, troppi qilin, e molti più di quanti pensava lo avevano quasi bollato come traditore.
Perfino quella serpe di Liu, che nel consiglio aveva votato come lui, si era fatto avanti ad accusarlo. Non che gli importasse molto, ma faceva comunque male essere fraintesi a quel modo.
Almeno, dopo aver visto il duello, Feihua si era convinta delle sue intenzioni, anche se non dei suoi metodi
«Perché» quella del generale non era una domanda, ma solo voglia di sentire il suo ragionamento
«C'erano quattro possibili scenari, io ho solo cercato di andare verso il migliore possibile» Jingqiu si versò altro the «nel primo, il maestro Bai vinceva e vi uccideva» il luogotenente fece un furioso passo avanti, bloccato dalla mano irritata di Han. Jingqiu continuò
«I diecimila qilin del vostro esercito, e il vostro focoso luogotenente, sarebbero scomparsi? Ovviamente no. Avrebbero solo avuto una buona ragione per prendere la città con la forza. Mettiamo invece che il maestro Bai avesse vinto, tre settimane dopo, al massimo, voi, generale Han, sareste stato destituito, un altro generale avrebbe preso il vostro posto e avrebbero assalito la città. Oppure, uno dei vostri ufficiali avrebbe semplicemente guidato l’assalto al vostro posto»
Il generale Han continuava ad annuire, seguendo il suo ragionamento. Sul suo volto c'era la stessa confusione degli altri artisti marziali quando aveva spiegato le sue idee.
Sembrava ci fosse solo onore nelle loro teste, troppo perché si trovasse spazio per altro. L’unica soluzione erano pugni, calci e qualche testa rotta. Che lo stesso risultato si potesse raggiungere con altri metodi, era ben oltre la loro volontà di comprensione.
«Negli altri due scenari» iniziò il generale, versandosi a sua volta del the «io vinco, ma nel primo non uccido Bai»
Jingqiu annuì
«E cosa ci guadagnavate?»
«Evitavo la morte del maestro Bai» disse Jingqiu. Si trattenne dallo sbuffare, non ne poteva più di quella domanda.
Sembravano tutti convinti che avrebbe dovuto festeggiare ballando sul cadavere del maestro
«Quindi… non siete soddisfatto della sua morte?»
«In onestà, per un istante ho sentito la soddisfazione della vendetta» disse Jingqiu «non mi sembra la mia vita sia cambiata»