Ciao @Poeta Zaza,
Molto molto piaciuto il contenuto antirazzista del tuo testo. Dolcissima la voce narrante, simpaticissimo Amir.
Forse a tratti il testo perde di fluidità, come se alcune frasi non fossero amalgamate in modo logico allo svolgersi della trama, anche se ogni episodio, preso a se stante, è decisamente godibile.
Sai benissimo che amo la poesia e apprezzo il tuo stile poetico, però, in questa storia forse avrei evitato di inserirne.
Talia
Re: [Caronte] Pagine di mondi
27Talia ha scritto: gio feb 04, 2021 9:54 pm Ciao @Poeta Zaza,Grazie del passaggio e delle tue parole, @Talia . Che bello il tuo sole felice!
Molto molto piaciuto il contenuto antirazzista del tuo testo. Dolcissima la voce narrante, simpaticissimo Amir.
Forse a tratti il testo perde di fluidità, come se alcune frasi non fossero amalgamate in modo logico allo svolgersi della trama, anche se ogni episodio, preso a se stante, è decisamente godibile.
Sai benissimo che amo la poesia e apprezzo il tuo stile poetico, però, in questa storia forse avrei evitato di inserirne.
Talia
Re: [Caronte] Pagine di mondi
28Cara @Poeta Zaza , ti ho letta, mi sei piaciuta molto e pensando che i ragazzini fossero alle medie mi è tornato tutto. Bello!
Poi, per renderti un servizio ho intervistato la mia consulente di fiducia (Sofia 12 anni e mezzo) che mi ha confermato che a sette, otto anni uno non ha peli sulla lingua e chiede qualsiasi cosa. Alle medie invece, nessuno scherzerebbe sul colore (i primi mesi di conoscenza), tranne i vari Lucio Bassi che ci sono sempre a tutte le età.
Per cui... tu hai ragione e io no. Brava!
In più, mi hai fatto venire in mente una cosa che mi ha sempre fatto molta tenerezza: un mio amico di colore, tantissimi anni fa, si trovava in piscina e una bambina gli si è avvicinata nuotando e gli ha chiesto: "ma tu sai di cioccolata? "
Grazie Poeta Zaza per la bella lettura.
Poi, per renderti un servizio ho intervistato la mia consulente di fiducia (Sofia 12 anni e mezzo) che mi ha confermato che a sette, otto anni uno non ha peli sulla lingua e chiede qualsiasi cosa. Alle medie invece, nessuno scherzerebbe sul colore (i primi mesi di conoscenza), tranne i vari Lucio Bassi che ci sono sempre a tutte le età.
Per cui... tu hai ragione e io no. Brava!
In più, mi hai fatto venire in mente una cosa che mi ha sempre fatto molta tenerezza: un mio amico di colore, tantissimi anni fa, si trovava in piscina e una bambina gli si è avvicinata nuotando e gli ha chiesto: "ma tu sai di cioccolata? "
Grazie Poeta Zaza per la bella lettura.
Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.
Re: [Caronte] Pagine di mondi
29 Grazie a te per il passaggio e le belle parole, cara @paolasenzalai
Re: [Caronte] Pagine di mondi
30Ciao, Mariangela, bentrovata. Sottoscrivo quanto detto da Bef. Una coppia di amici ha adottato dall'estero una bambina l'anno scorso e l'integrazione nel nuovo ambiente non è stata affatto semplice. Arrivare a chiamare mamma, un'altra donna, è un processo complesso che richiede tempo, così come lo è quello di parlare liberamente e con grande naturalezza del paese d'origine. O alzi l'età del bambino, e trasferisci la storia più in là, con protagonisti magari già adolescenti. Oppure fai in modo che il bambino keniota sia arrivato qui con la famiglia così esci da ogni impiccio e ha un margine più ampio di manovra. Sul linguaggio ti hanno detto già tutto, non mi ripeto. Ho apprezzato invece e molto la tematica e il solito garbo con cui l'hai affrontata. L'espediente poetico, per quel che mi riguarda, funziona bene e serve da filo rouge che unisce le parti in modo sapiente e curioso. Non tutti i versi sono chiari, nel senso che non sono immediati sempre, ma tutto sommato danno un tocco di classe alla storia. @Poeta Zaza, grazie per la piacevole lettura. A rileggerci. Un abbraccio!
Re: [Caronte] Pagine di mondi
31Emy ha scritto: mer feb 10, 2021 11:54 am Ciao, Mariangela, bentrovata. Sottoscrivo quanto detto da Bef. Una coppia di amici ha adottato dall'estero una bambina l'anno scorso e l'integrazione nel nuovo ambiente non è stata affatto semplice. Arrivare a chiamare mamma, un'altra donna, è un processo complesso che richiede tempo, così come lo è quello di parlare liberamente e con grande naturalezza del paese d'origine. O alzi l'età del bambino, e trasferisci la storia più in là, con protagonisti magari già adolescenti. Oppure fai in modo che il bambino keniota sia arrivato qui con la famiglia così esci da ogni impiccio e ha un margine più ampio di manovra. Sul linguaggio ti hanno detto già tutto, non mi ripeto. Ho apprezzato invece e molto la tematica e il solito garbo con cui l'hai affrontata. L'espediente poetico, per quel che mi riguarda, funziona bene e serve da filo rouge che unisce le parti in modo sapiente e curioso. Non tutti i versi sono chiari, nel senso che non sono immediati sempre, ma tutto sommato danno un tocco di classe alla storia. @Poeta Zaza, grazie per la piacevole lettura. A rileggerci. Un abbraccio!Ti ringrazio del passaggio, delle tue considerazioni, e rIcambio l'abbraccio, cara @Emy