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[Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Sun Nov 17, 2024 3:59 pm
by Poeta Zaza
Laboratorio sull'INCIPIT.
Traccia: Danze.

[Lab15] Complice il vento, vortica la polvere


A non pensarli, i ricordi s'impolverano a strati finché... complice il vento, vortica la polvere.

Una canzone balza da una macchina che mi passa accanto e mi turbina addosso, scrollandomi dai pensieri del momento. Mi sovviene di colpo un'immagine sul mare con lui distante, sospeso sullo sfondo: silenzio a poppa, silenzio a prora...


***

Distesa sul divanetto di poppa a prendere il sole sulla barca all'àncora nei pressi dell'isoletta dove mi avevi portato, cullata dalle danza delle onde sotto la chiglia, dietro le lenti scure e la falda del cappello di paglia, a bocca e occhi chiusi, cadenzavo i versi laceranti di Mia Martini:

Del mio amore
di questo mio amore stregato
del mio amore ammalato
che cosa farò?
Io non posso curarlo
posso solo guardarlo
e lasciarmi portare
fino a quando il mio cuore

ce la farà...

Uscivo da una storia difficile e tormentata. Mi avevi visto in un angolo a piangere, di nascosto, e, passandomi vicino, quasi per caso, avevi appoggiato un attimo la mano sulla mia spalla, in un tentativo di consolazione: sterile, ma l'avevo registrato.
Avevi deciso che in qualche modo dovevi distrarmi e così, dopo reiterate richieste, alla fine mi avevi convinto (o meglio, mi avevi preso per stanchezza) ad un'uscita in barca con te. Arrivati all'Isola, senza scambiarci una parola, c'eravamo messi a prendere il sole: io a poppa sul divanetto, tu a prua, divisi dai nostri pensieri silenziosi, fino a sera, quando si rimetteva in moto l'imbarcazione e si tornava in porto.
E così tanti altri pomeriggi: tu ti eri innamorato, mentre io continuavo ad odiare tutti gli uomini, compreso te. Tu paziente attendevi... 
Quando arrivò il momento, mi promettesti che mi avresti sempre amata e difesa.
Ricordi? Venne l'occasione di difendermi... anche se non nel modo che potevamo immaginare.


Stavo dando da mangiare agli animali della fattoria quando Bruno, il caprone prepotente e irascibile, forse non soddisfatto del menu del giorno, mi caricò a sorpresa mentre ero china sulla mangiatoia dei capretti. Mi prese sul fianco destro e mi ruppe tre costole. Sentendo le mie urla di dolore, che avvertisti da lontano, tu arrivasti di corsa, pallido in volto, preoccupato.
Quando comprendesti quello che era successo dalle mie poche parole, ché a stento uscivano a causa del dolore lancinante, senza dire nulla, andasti nella stalla di Bruno e gli tirasti un pugno sulla testa, facendoti ovviamente più male tu alle nocche di quello che sentì l'animale.
Cosi andammo tutti e due al pronto soccorso, dove all'inizio pensarono a una storia di botte in famiglia. E ricordi gli sguardi scettici e severi del Personale sanitario verso di te? Dare la colpa a un caprone, comunque, non l'avevano ancora sentita! Dopo l'azione degli antidolorifici e un bendaggio fatto bene, riuscii a scagionarti con fermezza e a confermare l'aggressione da parte di un vero caprone, ai danni di entrambi, tra i risolini divertiti degli infermieri di turno!
Da allora, ebbi la definitiva conferma che le tue parole erano sincere e mi sentii finalmente tranquilla e in sintonia con il tuo amore.

***


Emersa dal vortice di sofferenze emotive e fisiche, ero stata investita dal vento del cambiamento, quello che fa maturare. Anche quando non scuote, o sembra fermo, lui si muove al ritmo della danza del tempo: sempre esiste, sempre respira.

E solleva la polvere che inceppa gli ingranaggi del crescere. Compresa quella che fa dimenticare i ricordi.

Complice il vento, vortica la polvere.

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Mon Nov 18, 2024 11:09 am
by Albascura
Ciao, @Poeta Zaza 
Ho notato che ti sei concentrata bene sull'incipit, del resto il racconto così breve aiuta l'elaborazione di un incipit conciso e incisivo. 
Però, non considererei come incipit la prima frase, infatti io la sposterei dopo, così:

Una canzone balza da una macchina che mi passa accanto e mi turbina addosso, scrollandomi dai pensieri del momento. Mi sovviene di colpo un'immagine sul mare con lui distante, sospeso sullo sfondo: silenzio a poppa, silenzio a prora...

A non pensarli, i ricordi s'impolverano a strati finché... Complice il vento, vortica la polvere.

L'aforisma ha la stessa funzione e introduce, secondo me, meglio la breve trama.

Analisi dell'incipit:

Con il tuo stile poetico descrittivo, hai saputo creare un'atmosfera suggestiva e coinvolgente. 
Le immagini sono vivide e sensoriali: la canzone che balza e le turbina addosso crea un senso di movimento.
Il tono è riflessivo, forse malinconico e induce un vago senso d'empatia. È successo qualcosa tra quei silenzi a poppa e a prua. Il lettore è invogliato a scoprire di più.

Passiamo al testo:
  wrote:Poeta ZazaUscivo da una storia difficile e tormentata. Mi avevi visto in un angolo a piangere, di nascosto, e, passandomi vicino, quasi per caso, avevi appoggiato un attimo la mano sulla mia spalla, in un tentativo di consolazione: sterile, ma l'avevo registrato.
Col primo periodo introduci il conflitto, scaturisce l'immagine della donna che soffre per amore ma, non si tira indietro alla vita.
Immagino che con un racconto così breve, il lettore deve creare parte della storia; devo dire che non è sempre facile, ma nel tuo testo con poche parole raggiungi l'obiettivo: io vedo la protagonista trascinata a una festa suo malgrado; sta vivendo un momento difficile.  Il ragazzo la vede, con naturalezza si avvicina e senza malizia le offre sostegno. Bella immagine.

  wrote:Poeta Zaza io a poppa sul divanetto, tu a prua, divisi dai nostri pensieri silenziosi,
 Anche qui dimostri una genialità nella sintesi. 
  wrote:Poeta ZazaQuando comprendesti quello che era successo dalle mie poche parole, ché a stento uscivano a causa del dolore lancinante, senza dire nulla, andasti nella stalla di Bruno e gli tirasti un pugno sulla testa, facendoti ovviamente più male tu alle nocche di quello che sentì l'animale.
Cosi andammo tutti e due al pronto soccorso, dove all'inizio pensarono a una storia di botte in famiglia.
Il racconto qui prende una piega inaspettata, il tono triste e malinconico svanisce e tutto diventa comico, anzi la storia diventa solare e va verso un epilogo lieto.
  wrote:Poeta ZazaDopo l'azione degli antidolorifici e un bendaggio fatto bene, riuscii a scagionarti con fermezza e a confermare l'aggressione da parte di un vero caprone, ai danni di entrambi, tra i risolini divertiti degli infermieri di turno!
Da allora, ebbi la definitiva conferma che le tue parole erano sincere e mi sentii finalmente tranquilla e in sintonia con il tuo amore.
I medici e gli infermieri potevi rappresentarli più definiti, avrei apprezzato qualche loro battuta ma, va bene anche così. Immaginiamo quello che hanno pensato detto. 
  wrote:Poeta Zazamersa dal vortice di sofferenze emotive e fisiche, ero stata investita dal vento del cambiamento, quello che fa maturare. Anche quando non scuote, o sembra fermo, lui si muove al ritmo della danza del tempo: sempre esiste, sempre respira.

E solleva la polvere che inceppa gli ingranaggi del crescere. Compresa quella che fa dimenticare i ricordi.

Complice il vento, vortica la polvere.
Un po' troppo poetico il finale, per una questione di narrativa, credo, possa risultare fuori luogo, ma io, l'ho apprezzato moltissimo.


Hai fatto centro, Mariangela. Mi hanno lasciato un po' sorpresa i pochi caratteri ma il racconto è molto carino. Hai centrato l'incipit e la traccia in pieno, Complimenti.

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Mon Nov 18, 2024 1:41 pm
by Poeta Zaza
@Albascura  :flower:

Grazie del tuo accurato commento e dei suggerimenti che mi dai! 

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Tue Nov 19, 2024 8:57 am
by Adel J. Pellitteri
A mio vedere l'incipit ha un'ottima presa sul lettore, perché punta dritto sul nucleo del racconto: il ricordo riemerso
Poeta Zaza wrote: A non pensarli, i ricordi s'impolverano a strati finché... complice il vento, vortica la polvere.
La frase racchiude in sé tutta la trama del testo: i ricordi si possono coprire di polvere, ma basta una folata di vento e farli riemergere. Il vento, in questo caso, è molto rappresentativo, giacché è vero che basta un nonnulla, un odore, un sapore, un'inezia qualsiasi a riportare a galla antichi ricordi e nessuna metafora può rappresentarla meglio del vento.
Bravissima.
Naturalmente ho letto tutto il racconto, ma mi soffermo solo sull'incipit. Spero ti basti. 
(y)

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Tue Nov 19, 2024 10:59 am
by Poeta Zaza
Adel J. Pellitteri wrote: A mio vedere l'incipit ha un'ottima presa sul lettore, perché punta dritto sul nucleo del racconto: il ricordo riemerso

La frase racchiude in sé tutta la trama del testo: i ricordi si possono coprire di polvere, ma basta una folata di vento e farli riemergere. Il vento, in questo caso, è molto rappresentativo, giacché è vero che basta un nonnulla, un odore, un sapore, un'inezia qualsiasi a riportare a galla antichi ricordi e nessuna metafora può rappresentarla meglio del vento.
Bravissima.
Naturalmente ho letto tutto il racconto, ma mi soffermo solo sull'incipit. Spero ti basti. 
(y)
Mi basta sì e ti ringrazio del passaggio, @Adel J. Pellitteri :flower:

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Wed Nov 20, 2024 5:20 am
by @Monica
Ciao @Poeta Zaza 
Poeta Zaza wrote:
A non pensarli, i ricordi s'impolverano a strati finché... complice il vento, vortica la polvere.
Una canzone balza da una macchina che mi passa accanto e mi turbina addosso, scrollandomi dai pensieri del momento. Mi sovviene di colpo un'immagine sul mare con lui distante, sospeso sullo sfondo: silenzio a poppa, silenzio a prora...
Trattandosi di un racconto breve, trovo che l’incipit sia ben riuscito e funzionale a introdurre la storia creando un’atmosfera nostalgica. Personalmente avrei trovato più incisivo iniziare da “una canzone balza da una macchina che mi passa accanto ecc.” . Un inizio così sarebbe stato, a mio avviso, ancora più ficcante. A ogni modo funziona anche come lo hai strutturato. 
Devo dire, a onor del vero, che l’incipit mi ha catapultata in una storia d’amore in declino (uno a poppa e l’altro a prua) ma la premessa viene stravolta dal twist inatteso del racconto. Sono rimasta spiazzata dalla vicenda “caprone” (ma come riesci a creare situazioni tanto fantasiose?).
Dunque, per certi aspetti, dopo aver letto la storia, mi sono sentita un po’ “fregata” dall’incipit.
Mi aspettavo una storia e invece ne ho letta un’altra. Mi aspettavo un approfondimento sulle motivazioni della tristezza della donna invece tutto è svoltato verso una direzione opposta alla premessa. 
Nel finale recuperi la frase iniziale e riconduci con una vena super romantica il lettore alle sensazioni dell’inizio ma con più tranquillità visto il lieto fine della vicenda. È sempre interessante leggerti, cara Mariangela.  :sss: 

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Wed Nov 20, 2024 9:02 am
by Poeta Zaza
@@Monica  :flower:

Mi spiace che tu abbia travisato la storia d'amore qui:
@Monica wrote: ’incipit mi ha catapultata in una storia d’amore in declino (uno a poppa e l’altro a prua) 
perché la storia non era in declino, anzi, doveva ancora cominciare tra quei due in barca... perché lei era reduce da un'altra storia finita male e che andava rimestando ancora dentro di sé (vedi la canzone di Mia Martini) mentre lui, già innamorato, la portava in giro per distrarla e si accontentava di averla con sè.
@Monica wrote: Dunque, per certi aspetti, dopo aver letto la storia, mi sono sentita un po’ “fregata” dall’incipit.
Mi aspettavo una storia e invece ne ho letta un’altra. Mi aspettavo un approfondimento sulle motivazioni della tristezza della donna invece tutto è svoltato verso una direzione opposta alla premessa. 
Capisco di non essere stata sufficientemente chiara. Il fraintendimento ci può stare, e mi dispiace.

Grazie comunque di avermi trasmesso le tue sensazioni.  :)

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Wed Nov 20, 2024 10:41 am
by @Monica
Grazie a te @Poeta Zaza per la risposta.  La storia si chiarisce successivamente è vero. Il Lui della barca in realtà è il nuovo amore che avanza e che lei ancora mette in dubbio a causa delle esperienze negative precedenti, lo hai scritto in modo chiaro! Solo che all’inizio l’atmosfera mi è arrivata come quella di due persone che non comunicano per difficoltà di coppia. Ma, del resto, tra le funzioni dell’incipit c’è senz’altro quella di catturare l’attenzione del possibile lettore e invogliarlo a proseguire la lettura. E tu lo hai fatto bene.

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Thu Nov 21, 2024 9:29 pm
by Nerio
Cara @Poeta Zaza  eccoci a noi.
Cominciamo con l'incipit.
Poeta Zaza wrote:
non pensarli, i ricordi s'impolverano a strati finché... complice il vento, vortica la polvere.
Una canzone balza da una macchina che mi passa accanto e mi turbina addosso, scrollandomi dai pensieri del momento. Mi sovviene di colpo un'immagine sul mare con lui distante, sospeso sullo sfondo: silenzio a poppa, silenzio a prora...
Immagine molto poetica, quasi lirica. Apprezzo molto l'idea di mescolare lo stile prosastico a quello poetico anche se (questo tu lo sai benissimo) è sempre un enorme rischio. Quando si mescolano due registri linguistici così differenti il rischio è di creare un ibrido insipido, oppure di far prevalere più uno dei due. Questo incipit è convincente, da un punto di vista narrativo, perché evoca mistero e parla di sentimenti/ricordi in tono poetico. Tuttavia sono sicuro che avresti potuto renderlo ancora più efficace, magari scegliendo l'introspezione spinta di un bel flusso di coscienza. In quel caso la poesia vince alla grande e non ti costringe a essere troppo specifica: la narrazione e la poesia coincidono.
Questo per dire che sì, l'incipit mi è piaciuto, ma mi ha fatto l'impressione di qualcosa di già letto. Ed è un peccato, perché con pochi passaggi l'avresti potuto rendere epico.
Per esempio:

[Una canzone balza da una macchina che mi passa accanto. Balza, colpisce, mi turbina addosso. Mi scrollandomi dai pensieri. Mi sbalza fuori dal momento. E mi sovviene di colpo un'immagine sono sul mare. con E lui è distante. Sospeso. Sullo sfondo è silenzio. A poppa è silenzio, silenzio e anche a prora...]

Insomma: fai del tuo meglio, cara. Tu che di capacità poetiche ne hai da vendere ;)

Proseguendo.
Dunque, cominciamo con le cose interessanti del racconto. Quelle cose per cui, mi dico, varrebbe la pena leggerlo anche fuori dal contesto del Labocontest:
  • Tenta di raccontare una storia condensandola in poche, pochissime immagini. I caratteri dei personaggi sono tratteggiati e tanto basta: il lettore deve dedurre tutto da solo, come in una storia di detective.
  • Racconta il difficile lavoro di costruzione della fiducia fra una donna delusa dal genere maschile e un uomo che non si arrende, cedendo alla convenienza dei rapporti "facili". Questo potrebbe sembrare un pensiero banale, ma più passa il tempo, più leggo libri, più mi rendo conto che ci siamo fo77u7i il cervello con la comodità. Nella gestione quotidiana, così come nei rapporti sentimentali. Insomma, non è mai abbastanza motivare chi vuole fare la differenza.
Passo ora alle cose fragili o (io credo) migliorabili:
  • La storia così composta si condensa attorno a due scene principali: la barca e l'incidente con il caprone. Fuori e in mezzo c'è pochissimo, anzi praticamente niente.  Certamente il limite dei caratteri era un limite qui, ma se per mettere quelle due scene con tutti quei dettagli hai sacrificato la coesione narrativa, io credo tu abbia sbagliato. E' molto meglio descrivere meno (=meno dettagli), piuttosto che contestualizzare meno (=meno coesione fra i vari passaggi).
  • La storia sommersa della protagonista. Il grande assente di questa storia è l'incidente scatenante che è alla base della sfiducia della protagonista: chi l'ha tradita? E come? In che modo è stata ferita? Queste domande restano sospese e lasciarle senza risposta ha un senso, certo. Tuttavia per far emergere meglio la storia nei suoi punti cruciali (l'equivoco al pronto soccorso con i dottori e gli infermieri) sarebbe stato utile un confronto implicito fra prima(=storia disastrosa) e dopo(=fiducia pazientemente riconquistata).
Ho qualche dubbio sulla centratura del tema: l'idea della danza è marginale e sembra proposta solo in senso lato, metaforico. Ma dopo tutto chi se ne frega del tema :D 
L'unico scopo di questi esercizi dovrebbe essere di divertirci ed esplorare elementi narrativi nuovi.

E niente, questo è quanto.

In estrema sintesi: poteva essere MOOOLTO più potente. Potevi trasformarlo in un bel pezzo introspettivo alla Milan Kundera (i termini c'erano e come). Forse amalgamando meglio i pezzi fra prima e dopo, non so...

Con ciò spero di esseri stato utile ;)
A presto.  

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Fri Nov 22, 2024 11:29 am
by Poeta Zaza
Nerio wrote: Questo per dire che sì, l'incipit mi è piaciuto, ma mi ha fatto l'impressione di qualcosa di già letto. 
Mi preme di sottolineare subito una cosa: c'è pieno di polvere sui ricordi in letteratura, ma rivendico l'assoluta paternità originale del mio incipit.  :si:

Ci aggiorniamo per il resto del tuo utile e gradito commento, @Nerio  :)

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Fri Nov 22, 2024 7:14 pm
by Nerio
Poeta Zaza wrote: Mi preme di sottolineare subito una cosa: c'è pieno di polvere sui ricordi in letteratura, ma rivendico l'assoluta paternità originale del mio incipit.  :si:
scus  :bandiera:
Quello che volevo dire è "già sentito nelle tue poesie". Ovvero: è una piacevole digressione della tua vena poetica...

Sigh, nessuno mi capisce  :facepalm:

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Fri Nov 22, 2024 7:28 pm
by Poeta Zaza
Nerio wrote: scus  :bandiera:
Quello che volevo dire è "già sentito nelle tue poesie". Ovvero: è una piacevole digressione della tua vena poetica...

Sigh, nessuno mi capisce  :facepalm:


Bastava che aggiungessi "di tuo" a quella frase:
Nerio wrote: l'incipit mi è piaciuto, ma mi ha fatto l'impressione di qualcosa di già letto (di tuo).
Sappi che c'ero rimasta male... E grazie per il pronto chiarimento.  :)

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Mon Nov 25, 2024 2:45 pm
by Modea72
Ciao @Poeta Zaza,
Poeta Zaza wrote: A non pensarli, i ricordi s'impolverano a strati finché... complice il vento, vortica la polvere
L'incipit "agguanta", a mio parere non va assolutamente spoiler sto nel titolo.
Poeta Zaza wrote: dalle danza
Refusino
Poeta Zaza wrote: Mi avevi visto in un angolo
Refusino
Poeta Zaza wrote: mi avevi convinto
Sbaglio io? Prima avevi declinato al femminile con 'distesa'.
Poeta Zaza wrote: Venne l'occasione di difendermi... anche se non nel modo che potevamo immaginare.
Come mai non riprendi questa anticipazione? Avevi ancora tanti caratteri a disposizione. Mi lasci in sospeso.
post_id=68135 wrote:
Hai scelto di scrivere un racconto brevissimo, per me troppo breve e incompleto per essere un racconto, ma incipit, inizio e fine, così come qui riportati... WOW... una bellissima poesia, splendide immagini. Anche le parole danzano.
Per quel che può valere il mio gusto, la rivedrei in quest'ottica.
Brava, con o senza la parte nel mezzo.
A presto.

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Mon Nov 25, 2024 7:13 pm
by bestseller2020
ciao @Poeta Zaza 
Complice il vento, vortica la polvere
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Ricordo anch'io una tua poesia (vincitrice del vecchio WD) che parla di polvere.
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A non pensarli, i ricordi s'impolverano a strati finché... complice il vento, vortica la polvere.
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La classica ramazzata per liberare le cose assopite. Quando vortica la polvere avviene la messa a nudo di quello che pensavamo di aver messo da parte, nel bene o nel male. L'esistenza che si risvolta come un calzino mettendoti in difficoltà.
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Una canzone balza da una macchina che mi passa accanto e mi turbina addosso, scrollandomi dai pensieri del momento. Mi sovviene di colpo un'immagine sul mare con lui distante, sospeso sullo sfondo: silenzio a poppa, silenzio a prora...
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A questo punto ho pensato a una storia con cornice marinara: ma non è così.
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Distesa sul divanetto di poppa a prendere il sole sulla barca all'àncora nei pressi dell'isoletta dove mi avevi portato, cullata dalle danza delle onde sotto la chiglia, dietro le lenti scure e la falda del cappello di paglia, a bocca e occhi chiusi, cadenzavo i versi laceranti di Mia Martini:
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Mi pare strano che lei accetti un giro in barca tanto per. Secondo me è la classica donna che dice sempre di no ma poi... :D
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Uscivo da una storia difficile e tormentata. Mi avevi visto in un angolo a piangere, di nascosto, e, passandomi vicino, quasi per caso, 
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Non spieghi ci sia questa persona; se è un vicino, un passante, il suo dentista, ginecologo, verduraio...
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(o meglio, mi avevi preso per stanchezza) ad un'uscita in barca con te. 
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Ci credo poco. Lei è già cotta di lui! :D
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Quando arrivò il momento, mi promettesti che mi avresti sempre amata e difesa.
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A quale momento si riferisce? Quando si mettono assieme? Senza neanche un bacio a stampo?
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Stavo dando da mangiare agli animali della fattoria quando Bruno, il caprone prepotente e irascibile,
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ecco lo stacco che ti dicevo sopra. Dopo le immagini del mare, delle gite in barca, ci ritroviamo in campagna: perché hai scelto questo connubio tra mare e campagna come teatro della disavventura di lei? Potevi creare la situazione pericolosa in mare. Magari venivano assaliti dai pirati, una cosa con attinenza ai mari tempestosi. L'avrei trovata più attigua al corpo del racconto. Però ai comandi ci sei tu e vai col timone dove ti pare.
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Sentendo le mie urla di dolore, che avvertisti da lontano, tu arrivasti di corsa, pallido in volto, preoccupato.
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Due cose che non tornano: una botta sulle costole ti tolgono il fiato e non puoi urlare.. Io cambierei con un SMS..
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Quando comprendesti quello che era successo dalle mie poche parole, ché a stento uscivano a causa del dolore lancinante, 
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Ecco! Qui è corretta e plausibile che lei non riesca a parlare..
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senza dire nulla, andasti nella stalla di Bruno e gli tirasti un pugno sulla testa, facendoti ovviamente più male tu alle nocche di quello che sentì l'animale.
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Non sono convinto, Mariangela. Un uomo che tira un pugno a un animale ha seri problemi. Mi distrugge l'idea che mi ero fatto su di lui: romantico e generoso, paziente e buono. Questo scatto di ira non va bene. Chi conosce le bestie sa bene che hanno queste reazioni, ma non per questo il fattore tira addosso sul cranio la pala.  Anche perché lei lo avrebbe dovuto ammonire per quello che ha fatto a Bruno ( la bestia ha un nome, lui no, perché?)
Se lei ha messo un nome alla bestia vuole dire che ci ha un rapporto amichevole, che ama quella bestia: come tutti quelli che vivono in campagna.
Per finire ti segnalo la inesistente difesa di lui in soccorso di lei. Quando lui arriva è già tutto finito e non vi è neanche bisogno di stenderlo questo povero Bruno. A questo punto mi chiedo come faccia lei a sentirsi protetta da lui. Solo perché ha preso a cazzotti una povera bestia?
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Cosi andammo tutti e due al pronto soccorso, dove all'inizio pensarono a una storia di botte in famiglia. E ricordi gli sguardi scettici e severi del Personale sanitario verso di te?
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Anche qui ti segnalo che appare flebile la scena sui sospetti. La prima cosa che ti chiedono è il rapporto di parentela, se si vive sotto lo stesso tetto.
Da semplice vicino e accompagnatore i sanitari non si mettono a sospettare. Altra cosa è certe situazione tra marito e moglie. ma senza segni in faccia, nessuno ti guarda e pensa a te.. 
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Da allora, ebbi la definitiva conferma che le tue parole erano sincere e mi sentii finalmente tranquilla e in sintonia con il tuo amore.
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Hai ragione: Dio ci fa e poi ci accoppia! Ma in conclusione devo riconoscere che hai realizzato una trama traballante. I due personaggi non hanno anima. Lui dipinto al contrario di quello che dimostra. Lei appare traballante nei sentimenti, senza carattere. Incapace di di valutare attentamente l'uomo con cui stringe rapporti. Ripeto che come storia d'amore non è stata ben congegnata. Ti salvi con i tuoi bellissimi versi. Ma l'indice è giù. Te lo dico sempre che devi curare meglio la trama.. Ciao  <3

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Mon Nov 25, 2024 8:12 pm
by Poeta Zaza
Grazie del tuo passaggio, @Modea72  :flower:

Rispondo prima alle note grammaticali:
Poeta Zaza wrote: Sun Nov 17, 2024 3:59 pmMi avevi visto in un angolo a piangere, di nascosto, e, passandomi vicino, quasi per caso, avevi appoggiato un attimo la mano sulla mia spalla, in un tentativo di consolazione: sterile, ma l'avevo registrato.
Avevi deciso che in qualche modo dovevi distrarmi e così, dopo reiterate richieste, alla fine mi avevi convinto (o meglio, mi avevi preso per stanchezza) ad un'uscita in barca con te. Arrivati all'Isola, senza scambiarci una parola, c'eravamo messi a prendere il sole: io a p
Nel caso di una donna che si rivolga a un uomo, sono certa si possa dire in entrambi i modi:

mi avevi vista oppure mi avevi visto (tu avevi visto me)

e, in modo analogo:

mi avevi convinta oppure mi avevi convinto (tu avevi convinto me).
Modea72 wrote: Mon Nov 25, 2024 2:45 pmHai scelto di scrivere un racconto brevissimo, per me troppo breve e incompleto per essere un racconto, ma incipit, inizio e fine, così come qui riportati... WOW... una bellissima poesia, splendide immagini. Anche le parole danzano.
Per quel che può valere il mio gusto, la rivedrei in quest'ottica.
Brava, con o senza la parte nel mezzo.
A presto.
Grazie, cara! 
Onde evitare equivoci, i versi in corsivo, lo ripeto, sono del brano Del mio amore, cantato da Mia Martini. 
In questo racconto non ci sono poesie mie, solo qualche richiamo messo in forma narrativa.  ;)

:ciaociao:

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Mon Nov 25, 2024 8:24 pm
by Poeta Zaza
@bestseller2020  

Se non sono riuscita, in un racconto, brevissimo da leggere, con questa spiegazione del dramma di lei per il perduto amore e dell'ostinato amore unilaterale di lui che le sta accanto in silenzio finché arriverà il "loro" momento, vuol dire che non so scrivere? :grat:


Ecco il "succo" del racconto che risponde (per quanto possibile :si: ) a metà dei tuoi dubbi.
Poeta Zaza wrote: Uscivo da una storia difficile e tormentata. Mi avevi visto in un angolo a piangere, di nascosto, e, passandomi vicino, quasi per caso, avevi appoggiato un attimo la mano sulla mia spalla, in un tentativo di consolazione: sterile, ma l'avevo registrato.
Avevi deciso che in qualche modo dovevi distrarmi e così, dopo reiterate richieste, alla fine mi avevi convinto (o meglio, mi avevi preso per stanchezza) ad un'uscita in barca con te. Arrivati all'Isola, senza scambiarci una parola, c'eravamo messi a prendere il sole: io a poppa sul divanetto, tu a prua, divisi dai nostri pensieri silenziosi, fino a sera, quando si rimetteva in moto l'imbarcazione e si tornava in porto.
E così tanti altri pomeriggi: tu ti eri innamorato, mentre io continuavo ad odiare tutti gli uomini, compreso te. Tu paziente attendevi... 
Quando arrivò il momento, mi promettesti che mi avresti sempre amata e difesa.
:ciaociao:

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Mon Nov 25, 2024 11:20 pm
by Modea72
Poeta Zaza wrote: Grazie del tuo passaggio, @Modea72  :flower:

Rispondo prima alle note grammaticali: Nel caso di una donna che si rivolga a un uomo, sono certa si possa dire in entrambi i modi:

mi avevi vista oppure mi avevi visto (tu avevi visto me)

e, in modo analogo:

mi avevi convinta oppure mi avevi convinto (tu avevi convinto me). Grazie, cara! 
Onde evitare equivoci, i versi in corsivo, lo ripeto, sono del brano Del mio amore, cantato da Mia Martini. 
In questo racconto non ci sono poesie mie, solo qualche richiamo messo in forma narrativa.  ;)

:ciaociao:
Carissima...
chino il capo e cospargo di cenere.
Mia totale ignoranza, ho anche voluto verificare, tanto mi hai sconvolta. Hai assolutamente ragione: "quando le particelle pronominali ricoprono la funzione di complemento oggetto e si trovano prima del verbo, è possibile scegliere liberamente l'accordo sia per il genere (anche se il pronome indica una persona di sesso femminile), sia per il numero." Fonte web.
Ti ringrazio.
Per quanto riguarda il mio riferimento alla poesia, l'ho "percepita" nella sua accezione più moderna, nelle parti del racconto che ho inserito nel multiquote, con tanto di complimenti!
A rileggerti!

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Tue Nov 26, 2024 8:14 am
by bestseller2020
Poeta Zaza wrote: Ecco il "succo" del racconto che risponde (per quanto possibile :si: ) a metà dei tuoi dubbi.
Grazie, Mariangela, ma l'altra metà?
Poeta Zaza wrote: Se non sono riuscita, in un racconto, brevissimo da leggere, con questa spiegazione del dramma di lei per il perduto amore e dell'ostinato amore unilaterale di lui che le sta accanto in silenzio finché arriverà il "loro" momento, vuol dire che non so scrivere? :grat:
Ti ho solo fatto le pulci sul tuo lato debole: la trama e i suoi personaggi. Ciao  <3

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Tue Nov 26, 2024 10:47 am
by Poeta Zaza
bestseller2020 wrote: Non spieghi ci sia questa persona; se è un vicino, un passante, il suo dentista, ginecologo, verduraio...
Quando non è importante una conoscenza, come sapere che ruolo abbia questa persona (nella cerchia delle conoscenze di lei) e non c'è beneficio di lettura a saperlo, non ne parlo. 

Per questo, analogamente, non rispondo ad altre notazioni non pertinenti ma che accetto come da norme del forum.  :si:

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Tue Nov 26, 2024 8:23 pm
by Poeta Zaza
bestseller2020 wrote: Ti salvi con i tuoi bellissimi versi. Ma l'indice è giù.
Allora è uno sfacelo completo. Ben gentile.  :P

Pensavo di avere detto anche a te, oltre a @Modea72, che non sono miei! I corsivi, come li chiami tu, sono di Mia Martini, tratti dalla sua canzone (ne  è anche l'autrice e compositrice, col suo nome, Domenica Berté). Del mio amore.
L'ho detto, ovvio, nel brano, qui:
Poeta Zaza wrote: dietro le lenti scure e la falda del cappello di paglia, a bocca e occhi chiusi, cadenzavo i versi laceranti di Mia Martini:

Del mio amore
di questo mio amore stregato
del mio amore ammalato
che cosa farò?
Io non posso curarlo
posso solo guardarlo
e lasciarmi portare
fino a quando il mio cuore

ce la farà...
Comunque, ti ringrazio del complemento "indiretto", visto che hai pensato fossero versi miei.  :sss:

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Tue Nov 26, 2024 8:48 pm
by Modea72
Ehi ehi... Io ho fatto i complimenti con i fiocchi e la lode alle parti che ti ho evidenziato e sono tue.
Per me, vera poesia!

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Tue Nov 26, 2024 8:52 pm
by Poeta Zaza
Modea72 wrote: Ehi ehi... Io ho fatto i complimenti con i fiocchi e la lode alle parti che ti ho evidenziato e sono tue.
Per me, vera poesia!
Scusami, non mi ricordavo. Vero, e le tue parole mi sono molto gradite.  :arrossire:

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Thu Nov 28, 2024 11:29 am
by aladicorvo
@Poeta Zaza, stavolta me la sono goduta per davvero. E mi hai stupito: non pensavo avessi queste frecce al tuo arco.
Poeta Zaza wrote: A non pensarli, i ricordi s'impolverano a strati finché... complice il vento, vortica la polvere.
Incipit perfetto, promette senza svelare la sequenza di accadimenti e suggestioni che ci cattureranno, quelli sì, vorticosi e irresistibili.

Molto interessante la convivenza di elegia romantica e attacchi di montoni infoiati, immagino che il nome sia lo stesso di colui che tanto fece soffrire la fanciulla. Ma un’idea così originale, secondo me, andava perseguita fino in fondo.
Per esempio usando la giustapposizione piuttosto che la mescolanza dei registri con l’effetto di corroborarne la sulfurea vena comica.
Poeta Zaza wrote:
silenzio a poppa, silenzio a prora...
Immagine bellissima, dall’apparenza placida, e invece colma di sguardi furtivi, di trame pazienti ma determinate. Da ambo le parti.
La vedo chiaramente, lei
Poeta Zaza wrote: Distesa sul divanetto di poppa a prendere il sole sulla barca all'àncora nei pressi dell'isoletta dove mi avevi portato, cullata dalle danza delle onde sotto la chiglia, dietro le lenti scure e la falda del cappello di paglia, a bocca e occhi chiusi (ma non troppo) 
Lui che alla fine non ce la fa più e si gioca il jolly:
Poeta Zaza wrote: mi promettesti che mi avresti sempre amata e difesa.
E lo fa, a modo suo, ma lo fa. Tanto che prima corre a punire con una mazzata in capo la bestia scriteriata, e solo dopo si occupa di portare la malconcia al Pronto Soccorso.
E qui altra scena saporitissima. Lo scetticismo dei medici, una chicca, che da sola avrebbe potuto sostenere un cammeo di battibecchi rossiniani, magari sedati da un annoiato poliziotto.
Infine la resa all’amore, che la fanciulla  garbatamente finge inaspettato ma che, diciamocelo, dopo tanta barca, avrebbe arpionato, cascasse il mondo.
Poeta Zaza wrote: Da allora, ebbi la definitiva conferma che le tue parole erano sincere e mi sentii finalmente tranquilla e in sintonia con il tuo amore.
Ora, immagina l’effetto di queste scene, costruite con una prosa asciutta, anche ruvida, contrappuntate dai ritmi e le eufonie che tu sai maneggiare con mano fatata.
Poeta Zaza wrote: Mi sovviene di colpo un'immagine sul mare con lui distante, sospeso sullo sfondo: silenzio a poppa, silenzio a prora...
Poeta Zaza wrote: vento del cambiamento, quello che fa maturare. Anche quando non scuote, o sembra fermo, lui si muove al ritmo della danza del tempo: sempre esiste, sempre respira.
Ah, @Poeta Zaza , se solo avessi voglia di rimetterci le mani...  <3

Re: [Lab15] Complice il vento, vortica la polvere

Posted: Thu Nov 28, 2024 11:50 am
by Poeta Zaza
@aladicorvo
aladicorvo wrote: Incipit perfetto, promette senza svelare la sequenza di accadimenti e suggestioni che ci cattureranno, quelli sì, vorticosi e irresistibili.
Grazie! :flower:
aladicorvo wrote: @Poeta Zaza, stavolta me la sono goduta per davvero. E mi hai stupito: non pensavo avessi queste frecce al tuo arco.
Ho le frecce giuste ma non so fare l'arciere: non riesco a centrare il bersaglio.  :noo:

Però c'è chi vede oltre, come te, e sa leggermi come se l'avessi centrato; qualcuno sa immaginarlo. Ed è già tanto per me.  :si: