[MI167] Spifferi
Posted: Sun Apr 24, 2022 11:49 pm
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Traccia di mezzogiorno: Vacanza da incubo
Titolo del racconto: Spifferi
SPIFFERI
Alma e Giorgio attraversano la hall con il sorriso di chi si sta pregustando un piatto prelibato.
Dalla loro destra proviene il vociare spensierato di altri turisti che hanno scelto una vacanza all'insegna del mare e del sole. Due bimbi si rincorrono a zig zag aggrappandosi ai bermuda dei genitori, che in altri momenti si sarebbero arrabbiati per gli strattoni e invece ora mostrano un'espressione benevola.
Alma si accosta al bancone della reception.
"Benvenuti al Grand Hotel del Sole. I signori...?"
"Signori Lodi" risponde Alma, mentre il marito tira fuori i documenti.
"Camera 73, ecco la chiave. L'aperitivo di benvenuto sarà servito tra venti minuti in terrazza. Vi auguro un lieto soggiorno."
Il tempo di salire in camera per rinfrescarsi e raggiungono la terrazza in abiti leggeri.
Il sole è un semicerchio arancione appoggiato sull'orizzonte del mare. La brezza tiepida di fine giornata sfiora la pelle. Non resistono, appoggiano i bicchieri sulla balaustra e scendono in spiaggia. Affondano i piedi nudi nella sabbia ancora calda del sole diurno.
"Come doveva essere bella la Terra..."
"Già."
Per ripararsi dal sole basso del primo mattino, Giorgio appoggia la mano a coppetta sulla fronte e dà uno sguardo alla spiaggia. "Vieni, là mi sembra di vedere due lettini liberi."
"Eh, mica sono abituata a camminare con queste infradito. Arrivo!" Alma affretta il passo incerto.
Dalla borsa di paglia prendono due teli gialli e li stendono sui lettini.
"Che sudata! E solo per stendere questi. Chissà tra qualche ora."
Una donna seduta sul lettino a fianco si sventola il viso con un ventaglio. "Nelle ore più calde si arriva a 35°" dice. "Ben arrivati alla Baia del Sole. Invece, oggi per me è l'ultimo giorno di vacanza e domani ritornerò alla vita sotterranea."
"Ecco a voi. Per la signora, sauté di cozze e per il signore calamari in crosta. Buon appetito." Il cameriere fa un inchino e si allontana.
Giorgio prende la mano di Alma e le fa cenno di guardare oltre la balaustra. Il mare è calmo, la luna illumina una scia che collega la riva a un punto sull'orizzonte. È un quadro di una bellezza struggente.
Un brivido scorre lungo la pelle di Alma. "Che brezzolina fresca, non ti pare?"
"Come? La temperatura minima assicurata è di ventiquattro gradi. Non può fare freddo, qui."
Alma si stringe nelle spalle. Dev'essere il vestito scollato. È sempre stata un po' più freddolosa degli altri.
"Oooh, sempre che ti lamenti." Giorgio si siede rumorosamente al tavolo della colazione.
"Possibile che non mi credi?" Alma sbuffa.
"Ma si, dai, magari senti un po' meno caldo di quello che pensavi ed esageri a dire che è freddo. Ma non puoi dire che senti freddo come nelle città sotterranee."
"Guarda che non esagero, stanotte battevo i denti. C'erano degli spifferi... Non li sentivi?"
"Pure gli spifferi, adesso. Ma dai!"
"Ti dico che ho freddo!"
Quest'ultima battuta Alma l'ha quasi urlata, il cameriere della colazione si avvicina al tavolo. "La signora gradisce una bevanda calda?"
"Grazie, magari, sì."
Giorgio si volta di lato e rotea gli occhi infastidito.
Il cameriere dà disposizioni al garzone del bar ed esce in fretta dalla sala.
"Chiama Area Statica. Ripeto: chiama Area Statica" dice l'addetto dell'Area Ologrammi al microfono del suo nanotelefono.
Linea occupata. L'addetto dell'Area Statica sta parlando al telefono dei fattacci suoi.
"... E poi siamo andati al biliardo. Sai il nuovo locale sulla via che va verso..." Si stoppa. "OooH! Accidenti. Ti devo lasciare. Due chiamate perse dall'Area Ologrammi."
"Sììì?"
"Dove diavolo eri? Qui in Area Ologrammi un soggetto ha freddo."
"E che ci faccio, io?"
"Come che ci fai, idiota? Controlla i parametri!"
"Eeeh, calmati. Soggetto?"
"Coniugi Lodi. La donna."
"Vediamo... Temperatura d'immissione: 28°. Beh, in linea con le dieci del mattino, direi."
"Uhmm..." L'addetto dell'Area Ologrammi si gratta la barba al di sotto del passamontagna.
"Ma non è che sta covando un'influenza?" L'addetto dell'Area Statica butta lì un'ipotesi.
"Ma no, nessuna sintomatologia" taglia corto l'addetto dell'Area Ologrammi.
"Ehi, aspetta, quelli che ti ho detto sono i gradi di immissione, mentre quelli dentro la tuta sono 18! Vedo il corpo della donna tremare. Perché non sono scattati gli allarmi?"
"Eeh? 18°? Controlla subito l'integrità della tuta!"
"... Azz..! C'è una perdita di carico. Scansione... Il computer dice che la perdita è nella porzione di tuta a livello del gomito sinistro."
"E mettigli una toppa!"
"Un attimo, certo che gliela metto! Kit riparazione, kit riparazione, dove l'ho messo il kit di ripar...? Ah, sì, eccolo."
"È ancora lì, l'ologramma della donna? La vedi?" Chiede l'addetto dell'Area Statica.
"Sì."
"Fai uscire l'ologramma del cameriere e fallo avvicinare a lei. Quando te lo dico fagli urtare il gomito"
"In postazione."
"Ora!"
Il cameriere si sbilancia. "Ops, mi scusi!"
I lembi della toppa si autosaldano alla tuta. "Ok. Riparazione eseguita."
L'addetto dell'Area Statica si infila di nuovo il cappello che si era tolto nella concitazione, infila le mani nelle tasche termiche e guarda la donna. Non trema più e sorride. Le sue sinapsi sono connesse al casco della realtà virtuale, che le avvolge la testa in un intrico di cavi e tubi. Vorrebbe essere al suo posto, al sole e al caldo.
Il sole è alto. Alma e Giorgio saltellano sulla sabbia rovente per raggiungere la battigia.
"Stai bene, ora?"
"Sì, si vede che era un principio di influenza, ma ora sto bene."
"Sono contento, cara." Le lancia degli schizzi d'acqua. "Dai, tuffiamoci!"
Dopo una lunga nuotata ritornano ai lettini.
Giorgio inclina di lato la testa e la scuote "Sai? Deve essermi entrata dell'acqua in questo orecchio. Un sibilo fastidioso mi continua a tormentare."
"Andiamo in farmacia, magari ti danno qualcosa."
"No, figurati, passerà..."
La sera il sibilo aumenta e Giorgio inizia a sentire anche un po' di freddo. Ma non lo dice alla moglie. Dopo tutto quello che le ha sciorinato per i lamenti del freddo nei giorni scorsi!
Al terzo giorno di freddo, senza farsi vedere dalla moglie, avvicina il cameriere e gli chiede sottovoce il favore di fargli avere qualcosa per l'influenza.
"Area Statica?"
"Sì?"
"Coniugi Lodi. Verifica la tuta dell'uomo." Questa volta l'addetto dell'Area Ologrammi va dritto al punto.
"Cavolo! Sì, una perdita. Un'altra. La scansione dice che il foro si trova nella porzione di tuta corrispondente all'orecchio destro. Procedo con la riparazione."
"Prima controlla il lotto di produzione di 'ste tute, ..zzo! Non era mai successo in dieci anni e adesso due difetti nel giro di una settimana!"
"Dunque, sì. Tuta dell'uomo: lotto 37485. Quella della donna: 37485. Idem."
"Altri soggetti con tute di quel lotto?"
"Due soggetti. Ma che hanno già finito le vacanze. Nessuna lamentela."
"Speriamo. Fai una segnalazione, che venga ritirato il resto del lotto al più presto! Sai quanti soldi potrebbero chiederci di rimborso, per delle vacanze finite male?"
"Che dici se 'sti due li addormentassimo per sostituirgli la tuta difettosa?"
"Ma no, mancano solo due giorni alla fine della vacanza. Monitora gli spifferi."
Traccia di mezzogiorno: Vacanza da incubo
Titolo del racconto: Spifferi
SPIFFERI
Alma e Giorgio attraversano la hall con il sorriso di chi si sta pregustando un piatto prelibato.
Dalla loro destra proviene il vociare spensierato di altri turisti che hanno scelto una vacanza all'insegna del mare e del sole. Due bimbi si rincorrono a zig zag aggrappandosi ai bermuda dei genitori, che in altri momenti si sarebbero arrabbiati per gli strattoni e invece ora mostrano un'espressione benevola.
Alma si accosta al bancone della reception.
"Benvenuti al Grand Hotel del Sole. I signori...?"
"Signori Lodi" risponde Alma, mentre il marito tira fuori i documenti.
"Camera 73, ecco la chiave. L'aperitivo di benvenuto sarà servito tra venti minuti in terrazza. Vi auguro un lieto soggiorno."
Il tempo di salire in camera per rinfrescarsi e raggiungono la terrazza in abiti leggeri.
Il sole è un semicerchio arancione appoggiato sull'orizzonte del mare. La brezza tiepida di fine giornata sfiora la pelle. Non resistono, appoggiano i bicchieri sulla balaustra e scendono in spiaggia. Affondano i piedi nudi nella sabbia ancora calda del sole diurno.
"Come doveva essere bella la Terra..."
"Già."
Per ripararsi dal sole basso del primo mattino, Giorgio appoggia la mano a coppetta sulla fronte e dà uno sguardo alla spiaggia. "Vieni, là mi sembra di vedere due lettini liberi."
"Eh, mica sono abituata a camminare con queste infradito. Arrivo!" Alma affretta il passo incerto.
Dalla borsa di paglia prendono due teli gialli e li stendono sui lettini.
"Che sudata! E solo per stendere questi. Chissà tra qualche ora."
Una donna seduta sul lettino a fianco si sventola il viso con un ventaglio. "Nelle ore più calde si arriva a 35°" dice. "Ben arrivati alla Baia del Sole. Invece, oggi per me è l'ultimo giorno di vacanza e domani ritornerò alla vita sotterranea."
"Ecco a voi. Per la signora, sauté di cozze e per il signore calamari in crosta. Buon appetito." Il cameriere fa un inchino e si allontana.
Giorgio prende la mano di Alma e le fa cenno di guardare oltre la balaustra. Il mare è calmo, la luna illumina una scia che collega la riva a un punto sull'orizzonte. È un quadro di una bellezza struggente.
Un brivido scorre lungo la pelle di Alma. "Che brezzolina fresca, non ti pare?"
"Come? La temperatura minima assicurata è di ventiquattro gradi. Non può fare freddo, qui."
Alma si stringe nelle spalle. Dev'essere il vestito scollato. È sempre stata un po' più freddolosa degli altri.
"Oooh, sempre che ti lamenti." Giorgio si siede rumorosamente al tavolo della colazione.
"Possibile che non mi credi?" Alma sbuffa.
"Ma si, dai, magari senti un po' meno caldo di quello che pensavi ed esageri a dire che è freddo. Ma non puoi dire che senti freddo come nelle città sotterranee."
"Guarda che non esagero, stanotte battevo i denti. C'erano degli spifferi... Non li sentivi?"
"Pure gli spifferi, adesso. Ma dai!"
"Ti dico che ho freddo!"
Quest'ultima battuta Alma l'ha quasi urlata, il cameriere della colazione si avvicina al tavolo. "La signora gradisce una bevanda calda?"
"Grazie, magari, sì."
Giorgio si volta di lato e rotea gli occhi infastidito.
Il cameriere dà disposizioni al garzone del bar ed esce in fretta dalla sala.
"Chiama Area Statica. Ripeto: chiama Area Statica" dice l'addetto dell'Area Ologrammi al microfono del suo nanotelefono.
Linea occupata. L'addetto dell'Area Statica sta parlando al telefono dei fattacci suoi.
"... E poi siamo andati al biliardo. Sai il nuovo locale sulla via che va verso..." Si stoppa. "OooH! Accidenti. Ti devo lasciare. Due chiamate perse dall'Area Ologrammi."
"Sììì?"
"Dove diavolo eri? Qui in Area Ologrammi un soggetto ha freddo."
"E che ci faccio, io?"
"Come che ci fai, idiota? Controlla i parametri!"
"Eeeh, calmati. Soggetto?"
"Coniugi Lodi. La donna."
"Vediamo... Temperatura d'immissione: 28°. Beh, in linea con le dieci del mattino, direi."
"Uhmm..." L'addetto dell'Area Ologrammi si gratta la barba al di sotto del passamontagna.
"Ma non è che sta covando un'influenza?" L'addetto dell'Area Statica butta lì un'ipotesi.
"Ma no, nessuna sintomatologia" taglia corto l'addetto dell'Area Ologrammi.
"Ehi, aspetta, quelli che ti ho detto sono i gradi di immissione, mentre quelli dentro la tuta sono 18! Vedo il corpo della donna tremare. Perché non sono scattati gli allarmi?"
"Eeh? 18°? Controlla subito l'integrità della tuta!"
"... Azz..! C'è una perdita di carico. Scansione... Il computer dice che la perdita è nella porzione di tuta a livello del gomito sinistro."
"E mettigli una toppa!"
"Un attimo, certo che gliela metto! Kit riparazione, kit riparazione, dove l'ho messo il kit di ripar...? Ah, sì, eccolo."
"È ancora lì, l'ologramma della donna? La vedi?" Chiede l'addetto dell'Area Statica.
"Sì."
"Fai uscire l'ologramma del cameriere e fallo avvicinare a lei. Quando te lo dico fagli urtare il gomito"
"In postazione."
"Ora!"
Il cameriere si sbilancia. "Ops, mi scusi!"
I lembi della toppa si autosaldano alla tuta. "Ok. Riparazione eseguita."
L'addetto dell'Area Statica si infila di nuovo il cappello che si era tolto nella concitazione, infila le mani nelle tasche termiche e guarda la donna. Non trema più e sorride. Le sue sinapsi sono connesse al casco della realtà virtuale, che le avvolge la testa in un intrico di cavi e tubi. Vorrebbe essere al suo posto, al sole e al caldo.
Il sole è alto. Alma e Giorgio saltellano sulla sabbia rovente per raggiungere la battigia.
"Stai bene, ora?"
"Sì, si vede che era un principio di influenza, ma ora sto bene."
"Sono contento, cara." Le lancia degli schizzi d'acqua. "Dai, tuffiamoci!"
Dopo una lunga nuotata ritornano ai lettini.
Giorgio inclina di lato la testa e la scuote "Sai? Deve essermi entrata dell'acqua in questo orecchio. Un sibilo fastidioso mi continua a tormentare."
"Andiamo in farmacia, magari ti danno qualcosa."
"No, figurati, passerà..."
La sera il sibilo aumenta e Giorgio inizia a sentire anche un po' di freddo. Ma non lo dice alla moglie. Dopo tutto quello che le ha sciorinato per i lamenti del freddo nei giorni scorsi!
Al terzo giorno di freddo, senza farsi vedere dalla moglie, avvicina il cameriere e gli chiede sottovoce il favore di fargli avere qualcosa per l'influenza.
"Area Statica?"
"Sì?"
"Coniugi Lodi. Verifica la tuta dell'uomo." Questa volta l'addetto dell'Area Ologrammi va dritto al punto.
"Cavolo! Sì, una perdita. Un'altra. La scansione dice che il foro si trova nella porzione di tuta corrispondente all'orecchio destro. Procedo con la riparazione."
"Prima controlla il lotto di produzione di 'ste tute, ..zzo! Non era mai successo in dieci anni e adesso due difetti nel giro di una settimana!"
"Dunque, sì. Tuta dell'uomo: lotto 37485. Quella della donna: 37485. Idem."
"Altri soggetti con tute di quel lotto?"
"Due soggetti. Ma che hanno già finito le vacanze. Nessuna lamentela."
"Speriamo. Fai una segnalazione, che venga ritirato il resto del lotto al più presto! Sai quanti soldi potrebbero chiederci di rimborso, per delle vacanze finite male?"
"Che dici se 'sti due li addormentassimo per sostituirgli la tuta difettosa?"
"Ma no, mancano solo due giorni alla fine della vacanza. Monitora gli spifferi."