[MI166] Diversa
Posted: Sun Apr 10, 2022 9:17 pm
Traccia di mezzanotte: La strada.
[MI166] Diversa Prima
Anna indossa jeans e un golfino sulla maglietta a maniche corte per il fresco di quel mattino di fine primavera. Va sicura per la strada che conosce da sempre, tanto che potrebbe farla a occhi chiusi. Pensando invece a un’altra strada, sconosciuta, che ha percorso con troppa leggerezza anni prima.
Appena infila il Viale dei Tigli, dagli alberi le arriva alle narici la conosciuta fragranza che l’aria scuote dai grappoli dei suoi fiori, e poi spande in un profumo inconfondibile tra il cielo aperto e sovrastante e la terra sottostante, smossa e nuda.
Poi, il vocio dei bambini all’ora di ricreazione nel cortile della scuola, poco oltre sovrastato dallo stridio del martello pneumatico dei lavori in corso in una svolta del corso. Il suo udito raffinato si risente, per cui la donna affretta il passo, agitando un bastone davanti a sé.
Viene fermata da qualcuno che le tira la giacchetta. È il mendicante croato Luka, ed è il suo modo di catturare l'attenzione. Lei gli sorride porgendogli la moneta.
L’ostacolo
Più avanti, Anna non si accorge di un ostacolo sul suo cammino. Cade di testa, battendo la tempia destra. La stessa che aveva battuto nell’incidente stradale di dieci anni prima. Ma il suo fisico risponde diversamente da allora: si tira su da sola e si siede su un muretto. Riflessi dorati si accendono e si spengono come una prova-luci su un palcoscenico.
Sta per scoppiare di meraviglia.
Dopo
Anna è estremamente confusa ma sa attribuire al colpo preso l'effetto straniante della realtà che la circonda.
La testa le fa male. Subito, crede di sognare. Spalanca gli occhi e non riconosce la strada che ha davanti.
Però anche questa ha i tigli che le vengono incontro, con le foglie a cuore. Da tempo lei, per riconoscere le piante, segue i contorni delle foglie con le dita. Allora non è una via diversa? Le pulsa la tempia mentre i piedi avanzano sicuri. Poi si ferma di colpo… Ecco: il mondo antico è nelle sue corde: lei deve solo accoppiare i colori nuovi agli odori vecchi.
Il suo inconscio disattiva le orecchie al mondo esterno, che si mostra puro alla luce degli occhi. Come fosse un tesoro suo, custodito da qualcuno in una svolta del Viale dei Tigli, e del quale le sia stato restituito il legittimo possesso dal destino.
Mentre scoppia di meraviglia, si riabitua a poco a poco alla lucentezza dell’esplosione di colori che l’abbaglia.
Vertigini di luce.
La strada percorsa con la luce degli occhi è diversa.
Nota
Nota dell’autrice: nel sottofondo del racconto, mi sono concessa molta libertà sulla trattazione di un argomento di medicina.
Diciamo che, invece che una licenza poetica, mi sono presa una licenza prosastica (fattuale).
Diciamo che, invece che una licenza poetica, mi sono presa una licenza prosastica (fattuale).