Page 1 of 1

[MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Sun Jan 23, 2022 9:12 pm
by Edu
Traccia di mezzanotte: l'antipatico
Zoroastro si sbatté dietro le spalle la porta di casa, ma non prima di aver gridato alla moglie: «Vado a cercare l’uomo!»; questa, occhi al cielo, pensò: “non solo stronzo me lo dovevo prendere, pure ricchione!”.
Il profeta scese, sciabbattando, le perigliose scalette che dal villino portano alla città. Aveva una lanterna in mano e l’agitava rabbioso. «Dannato Volkswagen ID.4 GTX - Trazione integrale sportiva», andava imprecando agli Dei, «si scassa sempre quando ho voglia di attaccar briga». Manco una cazzo di torcia si ritrovava, solo la stupida lanterna di un antico trisavolo. Molto antico, a sentir parlare suo nonno, ma di sicuro tutte balle, giacché a lui pareva nient’altro che paccottaglia. O almeno la scritta made in China così lasciava intendere.
Arrivato alla spianata delle sacre libellule si imbatté in un serpente che, in mezzo ai preservativi, si mordeva la coda. Scrollando le spalle, Zoroastro passò avanti con fare oracolare. Il serpente in cuor suo lo maledisse: cazzo, dico io, lo vedi che sono un momento in difficoltà, pezzo di stronzo, potresti pure aiutarmi. Ah, gli uomini.
Zoroastro cercava l’uomo così conciato, e aveva il vaffanculo facile. «A casa, siete tutti morti!», sbraitava a chi gli capitasse a tiro. «Ma questo è scemo», rispondevano gli ignari e ignoranti villani, e più così loro facevano, più il Maestro si incazzava. «Capre!», ripeteva roteando al centro dell’agorà, e quelli, stolti, «Ma questo è scemo davvero!». «Donne, vi prenderò con la frusta», e le stupide signore: «Sì, vabbé, è arrivato l’arrotino e l’ombrellaio». «Voi non sapete chi sono Io! Io sono un punto e basta, io vi annuncio che il cielo e la terra sono sottosopra!», insisteva mentre ruzzolava a causa delle inadeguate calzature, «Socrate era un imbecille, e Caravaggio ha dipinto solo croste!».
Insomma, grande profeta e tutto, ma che caratteraccio. La sua veemenza, il suo filosofare col martello, lo portavano spesso a essere incompreso ed emarginato. Ragion per cui, esaspera e riesaspera le posizioni, il suo pensiero era diventato un tantinello misantropo e individualista. Erano tutti scemi tranne lui, che si sentiva un Superman, mentre uomini veri non ne vedeva manco a cercarli col lanternino.
In tal modo filosofando presso una siepe su un ermo colle, non si accorse che era giunto il crepuscolo, e le stelle affioravano sulla tela della notte. Apparve dapprima Aldebaran (il che astronomicamente è ben strano), poi Sirio l’enorme e poi Batman.
«Ho sentito forse qualcuno invocarmi al grido di “be the Man”?», chiese il noto eroe.
«Ma che cazz…», trasalì Zoroasto, che per poco non ci rimaneva secco.
Avete presente Batman? Un marcantonio di due metri coi due pettorali tanti si stagliava contro la luna vestito come i bambini a carnevale. Può fare un po’ impressione.
A Zoroastro, stranamente, era passata la voglia di insultare. Se ne rimaneva silente, sperando di non dover rivivere la stessa scena più e più volte ancora in altre vite, e
meditando la fuga. L’uomo in tutina attillata così parlò: «No, ma veramente, mi hai chiamato? È successo qualcosa? Supercattivi?».
«B-beh, no», fece Zoroastro, il quale non ci stava capendo una mazza. «Chi sei, tu?».
«Ma come chi sono? Ma dove vivi?».
Zoroastro sollevò l’indice a indicare l’eremo.
«Ah, beh, quand’è così tutto chiaro», disse Batman, e sembrò sorridere da dietro la mascherina. «Vabbe’, se era un falso allarme io vado che Alfred è di un ansioso…».
«No, no, ti prego, dolce amico mezzo uomo e mezzo cog… ehm, mezzo pipistrello. Ti prego, rimani. Parla con me. Percepisco nell’aria che non sei come tutti gli altri», lo trattenne il profeta.
«Te lo stavo a di’, so’ Batman! Mica cazzi».
«Ovvero?».
«Il cavaliere oscuro. Il giustiziere della notte. Quello che prende a pugni Joker. Mo se ne sono venuti che mi trombo Robin, ma non starli a sentire che quelli, i fumettisti contemporanei, sono strani, leggono troppi manga. Ah, no, mi confondo con la riscrittura di Superman, sorry… Eh eh eh, guarda tu i danni che fa l’omosessualità latente, ti credi un supermacho e invece…».
Zoroastro parve un po’ impallidire a quest’ultima considerazione, ma lasciò correre. La sua espressione diveniva sempre meno oracolare: «Oh grand’uomo, cosa ti rese così? Hai superpoteri?».
«No, sono l’unico supereroe come tutti gli altri. Potrei darti diverse risposte a diversi livelli, ma in ultima istanza ho perso i genitori da bambino e sento il bisogno di menar le mani. Direi che, in generale, quando ti vien voglia di tirar mazzate è sempre colpa dei genitori. Ne parlavo l’altro giorno col mio analista, il quale…».
«Capisco, capisco… Beh, allora pure tu sei come tutti gli altri!», considerò Zoroastro con disprezzo. Volse le rotonde terga e se ne andò sculettando.
Batman sedette al chiarore della Luna. “Ma guarda tu che epoca di pazzi isterici”, considerava, mentre sul gran corpo celeste protettore dei nottambuli si andava formando un’ombra a forma di pipistrello.

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Sun Jan 23, 2022 9:12 pm
by Edu

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Mon Jan 24, 2022 9:49 am
by Almissima
Davvero antipaticissimo questo Zarathustra: ho letto con piacere e divertimento!

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Mon Jan 24, 2022 4:34 pm
by @Monica
Edu wrote: sciabbattando
Sciabattando

Ciao @Edu al secolo scassapupazzi. È un racconto autobiografico? :ballo:
 C’è tutta la tua straordinaria fantasia e capacità di osservare la realtà con ironia filtrata della tua mostruosa cultura. 
Però povero :batman:
Edu wrote: [font="Times New Roman", sans-serif]Volse le rotonde terga [/font][font="Times New Roman", sans-serif]e se ne andò sculettando.[/font] 
👏👏😂😂😂

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Mon Jan 24, 2022 5:56 pm
by Edu
Ciao, oh intaggabile @@Monica
@Monica wrote: È un racconto autobiografico?
beh, forse più di quanto non immagini io stesso. I parti veloci della fantasia grondano inconscio, e io in effetti ora mi sento un bizzoso Zoroastro, ora uno sconsolato Batman... Direi che hai colto molto in profondità, brava
@Monica wrote: C’è tutta la tua straordinaria fantasia e capacità di osservare la realtà con ironia filtrata della tua mostruosa cultura.
:arrossire: Così arrossisco. Grazie mille

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Mon Jan 24, 2022 6:03 pm
by Edu
@Almissima Gracias. Eh, sì, antipatico forte... del resto se leggi Così parlò Zarathurstra, da donna, ti assicuro che ti innervosisci sin dalle prime pagine. E io Nietsche lo amo, eh, ma credoche qualche problemino relazionale lo avesse  :fu:

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Mon Jan 24, 2022 6:11 pm
by Poeta Zaza
Che bello che ci sei, @Edu :saltello:


Non riuscendo a quotare le tue frasi, dato il tuo tipo di carattere tipografico, fonte di sans-serif-NewRoman, ti segnalo manualmente due verbi da correggere:

- Il profeta scese, sciabbattando sciabattando, le perigliose scalette che dal villino portano portavano in città.

Null'altro di tecnico. Solo ammirazione per la tua fantasia e humour abbinati a una grande cultura specifica.  :)

La frase che mi ha fatto ridere di più? 
Zoroastro passò avanti con fare oracolare.
Ti sei rivelato anche poetico, con: Le stelle che affioravano sulla tela della notte.

(Peccato che non mi sia riuscito di farti seguire la mia traccia con poesia finale... Difficile che si abbia un'altra occasione...)

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Mon Jan 24, 2022 11:02 pm
by Edu
Ciao carerrima, non so che cacchio combino con sta piattaforma quindi ti saluto qui in epigrafe  Poeta Zaza wrote: Ciao carerrima, non so che cacchio combino con sta piattaforma quindi ti saluto qui in epigrafe  :sorrisoidiota:




Poeta ZazaIl profeta scese, sciabbattando sciabattando, le perigliose scalette che dal villino portano portavano in città.
La prima hai perfettamente ragione. Laseconda, credo, se le scalette portano ancora in città al tempo della narrazione credo vada bene il presente. Ma quando ho di questi dubbi chiamo in causa @Marcello , lui ci cassazionerà  :si:
Poeta Zaza wrote: Peccato che non mi sia riuscito di farti seguire la mia traccia con poesia finale
Ma lo sai che non mi piace l'innesto...

Grazie carerrima per le tue parole sempre piene di complimenti  :love:

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Mon Jan 24, 2022 11:37 pm
by paolasenzalai
Ciao cattivissimo @Edu,
è bello bellissimo ritrovarti qui e leggerti  :love:
Che ridere.
Ma scusa, a parte te che scrivi, chi sarebbe l'antipatico? :asd:
Io con lo sculettante Zoroastro dall'espressione oracolare uscirei a cena anche adesso, anche dopo aver cenato. Riceno, che mi frega. Meraviglioso! 
Sei in gran forma caro Edu, il "solito" Edu, brillante, divertente e profondo.
Con immutato affetto  <3
Ciao.

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Tue Jan 25, 2022 12:44 am
by Marcello
Edu wrote: paccottaglia.
paccottiglia, tanto per iniziare: che non si pensi di chiamarmi in causa impunemente :tze: 

Poi ti ho editato il carattere tipografico (ci riesci anche tu, evidenziando il testo e poi premendo il terzo bottone in alto a sinistra: "rimuovi formattazione").

Quanto al motivo del contendere, non trovo alcuna ragione che giustifichi l'uso del presente: il villino è un luogo di fantasia, che ne sa il lettore delle sue vicende? Potrebbe essere stato abbattuto il giorno successivo alla conclusione del racconto... Portavano dunque, senza ombra di dubbio.
Diverso, e anche piuttosto controverso, sarebbe il caso in cui tu facessi riferimento a un luogo che il lettore sa essere tuttora esistente (perché famoso o perché tu lo avessi già affermato in precedenza), come in questo esempio:

Giulio uscì dal Colosseo e imboccò la strada che portava a Piazza Venezia, via dei Fori Imperiali.

Via dei Fori Imperiali esiste tuttora e conduce anche oggi dal Colosseo a Piazza Venezia, quindi che porta non potrebbe certo essere considerato un errore; tuttavia io preferisco anche in questo caso l'uso del passato per non uscire dal tempo storico della narrazione: ci interessa più seguire Giulio nella sua avventura che non rimarcare questa informazione; a mio avviso il racconto mantiene una maggiore unità se usiamo il passato (quando lui uscì dal Colosseo quella strada era lì, che lo sia anche oggi è di secondaria importanza per Giulio, che potrebbe anche essere morto trent'anni fa...). 
Qui comunque si tratta di gusto: entrambe le soluzioni sono corrette. Nel tuo caso invece devi usare il passato.

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Tue Jan 25, 2022 3:42 am
by Edu
Marcello wrote: paccottiglia, tanto per iniziare: che non si pensi di chiamarmi in causa impunemente :tze: 
era voluto  :tze: :saltello: :facepalm:
Marcello wrote: Nel tuo caso invece devi usare il passato.
Protesto protesto e prosterzo! Che ne sai che le scale del mio Zoroastro non sono altrettanto mitiche dei fori imperiali???!!!  :batman:
Le scale stanno ancora là e io le scrivo al presente, il resto è chiacchiericcio da kastaff! 
@
@Poeta Zaza, carerrima,  mi hanno cassazionato, hai vinto tu  :bandiera:

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Tue Jan 25, 2022 3:44 am
by Edu
@paolasenzalai ehi tu
tuuuuuuuuuuuuu
tu qoqe
ciao

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Tue Jan 25, 2022 6:54 pm
by bestseller2020
ciao simpaticissimo cane peloso mascherato da Jedi..

Ho letto il tuo racconto pensando al Maestro Zarathustra... ti giuro che ti scrivo proprio a caldo e pure a sangue freddo!! :D

Ma che fine hai fatto fare al profeta del " ritorno del Signore del cielo?"  .... mi hai proprio cannato! mi hai fatto pensare a qualcosa di religioso ma alla fine mi fai capire che il tuo racconto è la " totale dissacrazione" della religione, finita nelle mani degli super eroi odierni, alla stregua dei vecchi miti pagani da mandare all'aabominio dell'inferno divino... che casino che hai fatto... apprezzo il messaggio...però, gran arguto simpaticone.
P.S. però le credenze  Zarathustriane sono affascinanti.... e tu in realtà cosa ne pensi? ( a me lo puoi dire :asd)  :asd:

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Tue Jan 25, 2022 6:55 pm
by bestseller2020
@Edu scusami non ti ho taggato....  :P

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Wed Jan 26, 2022 4:12 am
by Edu
@bestseller2020 Ti rispondo seriamente come merita il tuo commento. Non sono nessuno per esprimermi sulle credenze Zoroastriane, perché, in realtà, non le conosco. Io conosco lo Zarathustra raccontato da Nietzsche, che è di un'antipatia unica: ti viene a dire delle grandi verità ma con nessun garbo. E, frammiste alle verità, ti mette anche delle grandi bugie, tipo che la donna è inferiore all'uomo e che l'elevarsi a pensieri più alti, più complessi di ciò che comunemente si crede, sia solo per pochi superuomini, e non per tutti. Io non credo nel messaggio di "Così parlò Zarathustra", anche se amo molto Nietzsche e lo reputo fondamentale e necessario per la storia del pensiero. Fortunatamente lo stesso Nietzsche, a mio avviso, ha scritto di meglio. Prendo il buono: l'abbattimento di false credenze e l'insegnamento di rimanere fedeli alla terra scegliendo da sé i propri volari. Altri, dopo di Nietzsche, hanno detto le stesse cose in maniera meno offensiva e soprattutto meno elitista: dai un'istruzione a chiunque e chiunque può essere un "superuomo/donna", cioè superare le credenze comuni creando sa se i propri valori per dire "sì!" alla vita. Non credo di aver risposto alla tua domanda se mi chiedi dell'originale Zoroastro, ma credo di aver risposto alla tua pertinentissima domanda sulla dissacrazion: sì, dissacro ogni religione preconfezionata col cellophane, e, sì, dissacro ogni supereroe, me stesso in primis, cane rosa jedi pulcioso! Credo avesse davvero ragione Zucchero.
Grazie per il bel commento, molto sincero e disinteressato, ma interessato ;-) 


Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Wed Jan 26, 2022 9:08 pm
by Albascura
@Edu , m'hai fatto tajà. Piegare in due dalle risate, insomma.
Io l'ho preso alla leggera il tuo racconto  e il tuo Zoroastro non è poi così antipatico. Alla fine, poveraccio!
Edu wrote: Volse le rotonde terga e se ne andò sculettando.
Un pò fuori luogo, semmai, in mezzo a gente che non lo considera nemmeno. Oracolando, oracolando se ne andava ma nessuno lo pigliava sul serio
Edu wrote: «Ma questo è scemo», rispondevano gli ignari e ignoranti villani, e più così loro facevano, più il Maestro si incazzava. «Capre!», ripeteva roteando al centro dell’agorà, e quelli, stolti, «Ma questo è scemo davvero!». «Donne, vi prenderò con la frusta», e le stupide signore: «Sì, vabbé, è arrivato l’arrotino e l’ombrellaio».
Poveraccio. Si, ma fa tanto ridere, e l'arrivo Batman è il colpo di genio.
Mi è piaciuto moltissimo, hai scritto una storia nel tuo stile e con la tua solita bravura.

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Wed Jan 26, 2022 10:19 pm
by L'illusoillusore
@Edu ciao!
Mi è piaciuto questo tuo funambolare tra miti, anti-miti e prosaiche umane debolezze. unica piccola cosa che mi stona con lo stile dell'intero racconto è, per me, Batman che parla in romanesco.
Ma nulla di ché, ovviamente
Ce se lege!

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Thu Jan 27, 2022 3:04 am
by Edu
@Alba359  :love:
Guarda che io a volte mi sento il Zoroastro del racconto, a volte il Batman. Preferisco il secondo perché il primo, per quanto lo comprenda, è antipatico forte

Re: [MI 161] Con chi parlò Zarathustra

Posted: Thu Jan 27, 2022 3:07 am
by Edu
L wrote: Batman che parla in romanesco.
Solo perché sei male informato. Batman era ragazzetto de vita de Torpignattara, capirai.
Ce se legge sì, 'tacci tua, a' illusò
:P