[MI 160 ] Enzo e Cinzia
Posted: Sun Dec 12, 2021 11:42 pm
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Traccia di mezzogiorno
“Un uomo entra al bar e …”
“Enzo, ti devo parlare.”
“È come un tarlo, non mi viene più in mente come fa questa barzelletta.”
“Senti, volevo dirti che …”
“Cinzia, amore scusami. Non riesco a concentrarmi. Continuo a pensare a questa vecchia barzelletta. Ti ricordi come ti faceva ridere, tesoro?”
“Si, certo. Però adesso…”
“Ma tu te lo ricordi come faceva? Noi due eravamo qui. Era la sera che poi mi sono dichiarato e ti ho baciato.”
“Mi ricordo. Eravamo qui a questo tavolino. Il bacio. È stato bellissimo. Io però vorrei dirti…”
“Senti, vuoi bere ancora qualcosa? Potrei ordinare altre due birre e qualche patatina. La birra ti mette di buon umore e magari… Cameriere! Due birre e patatine, per favore!”
“Enzo guardarmi, smetti di fissare l’airone impagliato.”
“Ma Cinzia, lui ci ha fatto da testimone, è l’unico che si è reso conto che quella sera era nata la nostra storia. Eravamo così felici che non fosse una cicogna!”
“Smettila, Enzo! C’è una cosa importante che devi sapere. Non rendere le cose più difficili!”
“Non c’è niente di difficile fra noi. Io ti amo, tu mi ami e insieme non ci ricordiamo quella fantastica barzelletta con cui ti ho conquistato. Tutto qui. Dai, adesso concentrati!”
“Per favore, smetti di interrompermi. Sono seria.”
“Ma come faccio a prenderti sul serio con quei due baffi di schiuma che ti ritrovi. Appena riesco te li bacio via, così torni bellissima come sei.”
“Ti prego ascoltami!”
“Cinzia, rilassati! Brindiamo al nostro quinto anniversario e godiamoci la serata. Non fosse per l’uomo che entra in un bar e porca miseria! Mi da fastidio non ricordarmelo. C’è qualcosa che non mi suona.”
“Ho un altro!”
“Lo so. Forse iniziava in maniera diversa questa storiella.”
“Non è una storiella. Ci amiamo.”
“Non importa. Amavi anche gli altri, ami anche me. Però Cinzia, dai, dammi una mano, altrimenti stanotte non ci dormo.”
“Questa volta è diverso.”
“Dici che inizia in maniera diversa?”
“Dico che la mia relazione con questo uomo è diversa. E poi cosa vuol dire che lo sai. Cosa sai esattamente? Cosa credi di aver capito?”
“So che il non ricordarmi della storia dell’uomo che entra nel bar mi farà impazzire. So che ti amo e che non importa con quanti altri uomini vai a letto, finché torni a casa a fare colazione con me.”
“Enzo, io non posso più.”
“Certo che puoi. Fai uno sforzo. Concentrati!”
“Io non posso più stare con un uomo a cui non importa condividermi. Ho già preso quello a cui tengo, il resto non lo voglio. Ciao.”
“Cinzia, ma cosa fai? Te ne vai così? Senza dirmi altro?”
“Non era nel bar. Un uomo entra nel caffè.”
“Splash!”
Traccia di mezzogiorno
“Un uomo entra al bar e …”
“Enzo, ti devo parlare.”
“È come un tarlo, non mi viene più in mente come fa questa barzelletta.”
“Senti, volevo dirti che …”
“Cinzia, amore scusami. Non riesco a concentrarmi. Continuo a pensare a questa vecchia barzelletta. Ti ricordi come ti faceva ridere, tesoro?”
“Si, certo. Però adesso…”
“Ma tu te lo ricordi come faceva? Noi due eravamo qui. Era la sera che poi mi sono dichiarato e ti ho baciato.”
“Mi ricordo. Eravamo qui a questo tavolino. Il bacio. È stato bellissimo. Io però vorrei dirti…”
“Senti, vuoi bere ancora qualcosa? Potrei ordinare altre due birre e qualche patatina. La birra ti mette di buon umore e magari… Cameriere! Due birre e patatine, per favore!”
“Enzo guardarmi, smetti di fissare l’airone impagliato.”
“Ma Cinzia, lui ci ha fatto da testimone, è l’unico che si è reso conto che quella sera era nata la nostra storia. Eravamo così felici che non fosse una cicogna!”
“Smettila, Enzo! C’è una cosa importante che devi sapere. Non rendere le cose più difficili!”
“Non c’è niente di difficile fra noi. Io ti amo, tu mi ami e insieme non ci ricordiamo quella fantastica barzelletta con cui ti ho conquistato. Tutto qui. Dai, adesso concentrati!”
“Per favore, smetti di interrompermi. Sono seria.”
“Ma come faccio a prenderti sul serio con quei due baffi di schiuma che ti ritrovi. Appena riesco te li bacio via, così torni bellissima come sei.”
“Ti prego ascoltami!”
“Cinzia, rilassati! Brindiamo al nostro quinto anniversario e godiamoci la serata. Non fosse per l’uomo che entra in un bar e porca miseria! Mi da fastidio non ricordarmelo. C’è qualcosa che non mi suona.”
“Ho un altro!”
“Lo so. Forse iniziava in maniera diversa questa storiella.”
“Non è una storiella. Ci amiamo.”
“Non importa. Amavi anche gli altri, ami anche me. Però Cinzia, dai, dammi una mano, altrimenti stanotte non ci dormo.”
“Questa volta è diverso.”
“Dici che inizia in maniera diversa?”
“Dico che la mia relazione con questo uomo è diversa. E poi cosa vuol dire che lo sai. Cosa sai esattamente? Cosa credi di aver capito?”
“So che il non ricordarmi della storia dell’uomo che entra nel bar mi farà impazzire. So che ti amo e che non importa con quanti altri uomini vai a letto, finché torni a casa a fare colazione con me.”
“Enzo, io non posso più.”
“Certo che puoi. Fai uno sforzo. Concentrati!”
“Io non posso più stare con un uomo a cui non importa condividermi. Ho già preso quello a cui tengo, il resto non lo voglio. Ciao.”
“Cinzia, ma cosa fai? Te ne vai così? Senza dirmi altro?”
“Non era nel bar. Un uomo entra nel caffè.”
“Splash!”