[MI158] Ambra e Quarzo

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[MI 158] Ambra e Quarzo

Traccia di mezzogiorno: "Fuori dell'abitato di Malbork".


"Un odore di fritto aleggia ad apertura di pagina, anzi soffritto, soffritto di cipolla, un po' bruciaticcio, perché nella cipolla ci sono delle venature che diventano viola e poi brune...".
Mi chiedo quante persone avranno sfogliato questo libro di ricette, talmente usato da avere le pagine ingiallite e sbrecciate, e da avere assorbito gli odori dalle mani delle massaie.
Lo ripongo nel cassetto da cui l’ho preso, mentre la padrona della pensioncina entra in cucina.
- Buongiorno. Voleva prepararsi da solo la colazione?
- Buongiorno, signora Ludmilla. Mi scusi, ora mi siedo e aspetto.
- Come sta oggi, signor Piok? - mi chiede mentre si dà da fare ai fornelli.
Sa che mi chiamo così per via della targhetta sulla valigetta,  mentre io non so neppure se il bagaglio è mio.
Le do una risposta evasiva, come dev’essere quella di uno che è stato colpito in testa e si è svegliato sul treno in arrivo alla stazione di Malbork. Il capotreno mi ha consegnato al capostazione e da lì sono finito dalla pensione di Ludmilla. Con il ghiaccio sul bernoccolo e gli occhi chiusi per ricostruire la mia situazione senza interferenze esterne.
Intanto entrano altri pensionanti che si accomodano.
Tra di loro, la coppia che avevo intravisto a sera prima, con lei che si asciugava il recente  pianto, girando il volto, e lui rannuvolato.
Mi sto ancora chiedendo come ho fatto a giungere in questo paese datato, fermo al secolo scorso, in questi luoghi dai muri di spessa pietra e dagli abitanti che mi sembrano sbiaditi, con gli abiti fuori moda e fuori tempo. Ma con un enorme castello che vorrei visitare, sì.
Il mio treno viaggiava da Varsavia a Danzica, ed era sera. Se è il mio paese,  spiegherebbe il mio vestiario, e i soldi cuciti nella fodera della giacca. Le mie mani sono curate e senza calli, porto il pizzetto e i capelli cortissimi, e dimostro una quarantina d’anni.
Mi sono detto in viaggio per motivi di studio delle pietre preziose,  visto che qui hanno un museo dell’ambra, e un senso di comunanza con la gente del posto, qui in provincia,  mi fa sentire meno solo e in balia degli eventi. Non voglio che nessuno sappia delle domande che mi rivolgo.

Da dove vengo e chi sono? Cosa mi è successo?

Un certo gusto dell’avventura, che mi scopro di avere, mi induce a estraniarmi da questo triste caso umano e a guardarlo dall’esterno, magari con gli occhi del compagno della donna che ieri piangeva.
- Lei è un commerciante? - mi chiede lui in quel momento.
- No – taglio corto con un sorriso educato.
Lui si limita ad annuire con un’aria ragionevole.

Nella prima mattinata, faccio un giro per il paese. Mi accorgo della pubblicità della mini-crociera sul fiume Nogat con vista e approdo al castello. Decido di salire sull’imbarcazione. A bordo trovo la donna misteriosa della pensione, da sola. Mi siedo nel posto libero accanto.
Una voce al microfono spiega:

Il castello di Malbork risale al tredicesimo secolo. È  un classico esempio di fortezza medievale, ed è il più grande castello del mondo costruito in mattoni...


Poi, iniziamo a conversare.
Il marito, mi dice, aveva un incontro di lavoro qui in paese. Abitano a Varsavia, e tra pochi giorni torneranno a casa. Lei vorrebbe prima raggiungere Danzica per calcarne la spiaggia sul mar Baltico. La pietra dell’ambra si trova meglio dopo una tempesta, comunque non è raro trovarne con ogni clima e in ogni stagione, anche se spesso di piccole dimensioni. Lei vorrebbe cercarla.
- So che questa barca, volendo, ti porta a Danzica. Volevo andarci qualche giorno con mio marito ma a lui non interessa. Mi ha detto di visitare Malbork che ha le sue bellezze, e basta. - Nello sguardo rammaricato della donna, scorgo un luccichio di sfida. La raccolgo.
Vado da un addetto e chiedo lumi sugli orari.
Torno da lei con la bella notizia che possiamo andare sulla spiaggia di  Danzica e tornare in tempo per la cena.
Lei è felice come una ragazzina. Decide di chiamarsi Ambra e che io mi chiamo Quarzo.
- Perché Quarzo? - le chiedo.
- Come l’ambra, anche il quarzo è in Polonia, anche se non qui, ma altrove, proprio come sembri tu.
Mi è coetanea e parliamo concitati ed entusiasti come se stessimo facendo il giro del mondo coi nostri primi vent’anni. E come se non ci fosse un domani. E per me, se è per questo, neanche un ieri...
Riesco a parlarle come a un’antica compagna di scuola,  quando lei mi chiede: - Chi sei tu?
- Non lo so. Qualcuno mi ha dato una botta in testa ieri sul treno. Certo per rapinarmi, ma non ha trovato i soldi. Dalle apparenze giudico di essere abbiente. Sto bene di salute, e anche il mal di testa della botta oggi è passato. Ho deciso di lasciar passare un giorno o due prima di consultare un medico per l’amnesia e un commissario per trovare la mia famiglia. Voglio scoprire se l’estraneo che sono mi piace o meno. La ritengo un’avventura unica e da sfruttare. Sai, tra l’altro non mi ricordo di questo posto, e magari di Danzica sì.
- Peccato non aver preso una botta in testa anch’io come te…

Siamo sulla spiaggia di Danzica e c’è il sole.
Bambini e adulti passeggiano e raccolgono conchiglie e altro.
- L’ambra si riconosce dal calore che emana, anche d’inverno, mentre le altre pietre no. Se si strofina sulla lana, ha una carica elettrostatica.
Mi strofino una pietra sul maglione. Lei si avvicina coi capelli sciolti e… alcuni di questi ne vengono calamitati. Ho trovato la mia ambra ma non è mia.
La regalo a lei, in ricordo di un dove e di un quando in cui riessere giovani e spensierati.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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Poeta Zaza ha scritto: per via della targhetta sulla valigetta
Ciao @Poeta Zaza 
qui forse sarebbe meglio scrivere "valigia", per evitare la rima con targhetta. Non so, così ravvicinata mi sembra che stoni un po'. Opinione personale, eh!
Poeta Zaza ha scritto: che avevo intravisto a sera prima
refuso, manca una "l" :)
Poeta Zaza ha scritto: magari con gli occhi del compagno della donna che ieri piangeva
Alura, non c'è niente di sbagliato, qui, ma, secondo me, la frase ha poca musicalità. Sono sicuro che la puoi scrivere meglio, ecco :)

Allora @Poeta Zaza, più in generale il tuo racconto mi è piaciuto, bella la trovata dello smemorato in balia della sua deliberata scelta di non rivolgersi subito a un dottore, ma di limitarsi a vivere "alla giornata", per scoprire se "quell'estraneo" che è diventato gli piace.
Questa voglia di evadere, di avventura, giustifica una scelta che, altrimenti, risulterebbe poco realistica. 
Non c'è una vera e propria trama, né un finale chiuso (gli amanti dei finali chiusi resteranno un po' delusi. Be', io non sono tra loro), lo stile sempre delicato e preciso. Un buon lavoro
Piaciuto
Ciao

Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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ciao @Poeta Zaza prima di tutto grazie per il tuo supporto di ieri... mi è stato molto utile capire l'atmosfera di Malbork e la costruzione racconto/dialogo di Calvino. (y)

ma veniamo al tuo lavoro..




Mi chiedo quante persone avranno sfogliato questo libro di ricette, talmente usato da avere le pagine ingiallite e sbrecciate, e da avere assorbito gli odori dalle mani delle massaie.
Lo ripongo nel cassetto da cui l’ho preso, mentre la padrona della pensioncina entra in cucina.
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mi sa che le scenette cordiali tra avventori ti piacciono tanto:D
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[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Mi sono detto in viaggio per motivi di studio delle pietre preziose,  visto che qui hanno un museo dell’ambra, e un senso di comunanza con la gente del posto, qui in provincia,  mi fa sentire meno solo e in balia degli eventi. Non voglio che nessuno sappia delle domande che mi rivolgo.[/font]
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forse volevi dire messo? però mi viene da pensare che benché ha sbattuto la testa e non ricorda, questo fatto di essere in viaggio per le pietre lo ricorda bene... ma sì! qualche squarcio di memoria ci può stare
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Mi sto ancora chiedendo come ho fatto a giungere in questo paese datato, fermo al secolo scorso, in questi luoghi dai muri di spessa pietra e dagli abitanti che mi sembrano sbiaditi, con gli abiti fuori moda e fuori tempo. Ma con un enorme castello che vorrei visitare, sì.
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hai fatto bene ad ambientare la storia nella città reale con il suo bel castello: se ne ricava un'atmosfera pregna di storia e mistero, come nella Malbork del racconto di Calvino..
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Da dove vengo e chi sono? Cosa mi è successo?
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questo è in effetti la trama svelata con poche parole in corsivo, e credo che hai fatto bene, anche perché eviti inutili preamboli che appesantiscono..
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Nella prima mattinata, faccio un giro per il paese. Mi accorgo della pubblicità della mini-crociera sul fiume Nogat con vista e approdo al castello. Decido di salire sull’imbarcazione. A bordo trovo la donna misteriosa della pensione, da sola. Mi siedo nel posto libero accanto.
Una voce al microfono spiega:
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Torno da lei con la bella notizia che possiamo andare sulla spiaggia di  Danzica e tornare in tempo per la cena.
Lei è felice come una ragazzina. Decide di chiamarsi Ambra e che io mi chiamo Quarzo.
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certo che come storia d'amore nasce sotto una buona pietra! :P  però non ci vedo l'idea della passione; semmai, una interessante storia naturalistica.
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Siamo sulla spiaggia di Danzica e c’è il sole.
Bambini e adulti passeggiano e raccolgono conchiglie e altro.
- L’ambra si riconosce dal calore che emana, anche d’inverno, mentre le altre pietre no. Se si strofina sulla lana, ha una carica elettrostatica.
Mi strofino una pietra sul maglione. Lei si avvicina coi capelli sciolti e… alcuni di questi ne vengono calamitati. Ho trovato la mia ambra ma non è mia.
La regalo a lei, in ricordo di un dove e di un quando in cui riessere giovani e spensierati.

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Se hai inserito l'elemento dell'ambra in questo contesto reale devo credere che in effetti, per tali spiagge, si trovano queste resine solidificate. Sinceramente non lo sapevo. In definitiva, trovo che il tuo racconto sia buono come ambientazione, come idea di storia d'amore tra i due. 
La trama non è così convincente, ma è per via che non hai voluto andare oltre all'idea di una giornata particolare di vacanza. 
Andrà tutto bene e ciao a presto  :sss:
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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@bestseller2020  Grazie del passaggio e dell'apprezzamento.  :)
bestseller2020 ha scritto: [font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Mi sono detto in viaggio per motivi di studio delle pietre preziose,  visto che qui hanno un museo dell’ambra, e un senso di comunanza con la gente del posto, qui in provincia,  mi fa sentire meno solo e in balia degli eventi. Non voglio che nessuno sappia delle domande che mi rivolgo.[/font]
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forse volevi dire messo? però mi viene da pensare che benché ha sbattuto la testa e non ricorda, questo fatto di essere in viaggio per le pietre lo ricorda bene... ma sì! qualche squarcio di memoria ci può stare
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Volevo proprio dire "Mi sono detto in viaggio". Forse è un po' attorcigliata come espressione, ma volevo sottindendere "a chi me lo chiedeva"
che dicevo che ero in viaggio. Per esempio:
- la locandiera mi ha chiesto chi ero e io mi sono detto in viaggio per ecc. ecc.
bestseller2020 ha scritto: certo che come storia d'amore nasce sotto una buona pietra! :P  però non ci vedo l'idea della passione; semmai, una interessante storia naturalistica.
Non è una storia d'amore. Il protagonista si trova a vivere questa giornata di evasione con una persona estranea ma che lui, lasciandosi andare a uno spirito di entusiasmo giovanile, vede come una compagna di scuola, lo dico anche qui sotto:
Poeta Zaza ha scritto: Riesco a parlarle come a un’antica compagna di scuola,  quando lei mi chiede: - Chi sei tu?
:P Non ci sono colpi di fulmine in questa storia, caro Best, solo un cercare di ritrovare se stesso, con entusiasmo, nel lasciarsi andare in un bel posto, in buona compagnia.
Poeta Zaza ha scritto: Mi è coetanea e parliamo concitati ed entusiasti come se stessimo facendo il giro del mondo coi nostri primi vent’anni. E come se non ci fosse un domani. E per me, se è per questo, neanche un ieri...
Come ha detto bene  @m.q.s.:
m.q.s. ha scritto: bella la trovata dello smemorato in balia della sua deliberata scelta di non rivolgersi subito a un dottore, ma di limitarsi a vivere "alla giornata", per scoprire se "quell'estraneo" che è diventato gli piace.
Ultima modifica di Poeta Zaza il lun nov 15, 2021 12:28 pm, modificato 1 volta in totale.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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bestseller2020 ha scritto: Se hai inserito l'elemento dell'ambra in questo contesto reale devo credere che in effetti, per tali spiagge, si trovano queste resine solidificate. Sinceramente non lo sapevo. In definitiva, trovo che il tuo racconto sia buono come ambientazione, come idea di storia d'amore tra i due. 
La trama non è così convincente, ma è per via che non hai voluto andare oltre all'idea di una giornata particolare di vacanza. 
Andrà tutto bene e ciao a presto  :sss:
Sì, mi sono documentata per l'ambra e quello che ho scritto è conseguente.
Il quarzo c'è in Polonia, ma non in Pomerania, dove è ambientata la storia.

Grazie @bestseller2020  ;)
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Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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Loscrittoreincolore ha scritto: Un racconto molto bello, con questa trovata dell'amnesia che fa da guida lungo la narrazione. Anche la malinconia che si genera dall'incontro fra i due è molto toccante. Una prova davvero entusiasmante! Complimenti davvero anche per l'ottima documentazione sull'ambra <3 
Wow! G R A Z I E @Loscrittoreincolore   :)
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Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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Ciao carissima @Poeta Zaza 

Delicato e assai godibile questo tuo racconto.
Premetto di non conoscere il testo da cui si muove il tema del contest che hai scelto, ma questo è poco rilevante se ci si lascia cullare dal ritmo catturante della tua scrittura.

Mi è invece assai affine la seconda parte con l'incontro tra il protagonista e la donna sconosciuta.
Il tema della "sospensione ideale" delle identità e delle coscienze.
La creazione di quella magica congiunzione in cui, per un evento inaspettato, sia apre una parentesi nella quale due esistenze da prima estranee si ritrovano coinvolte in una esperienza emozionale che li coinvolge.
Li unisce a dispetto delle loro reciproche vite del momento, contenendoli sospesi all'interno di una bolla temporale che gli consente di vivere una sorta di vacanza dell'anima.
Non è necessariamente innamoramento, ma può essere una intensa sintonia di emozioni, anche solo una innocente trasgressione alla propria routine esistenziale.
Meglio ancora se sia immemori della propria identità e della propria precedente esistenza come il protagonista della tua storia.

Racconto bello e intenso. Brava. Un abbraccio.

Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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Nightafter ha scritto: Ciao carissima @Poeta Zaza 

Delicato e assai godibile questo tuo racconto.
Premetto di non conoscere il testo da cui si muove il tema del contest che hai scelto, ma questo è poco rilevante se ci si lascia cullare dal ritmo catturante della tua scrittura.

Mi è invece assai affine la seconda parte con l'incontro tra il protagonista e la donna sconosciuta.
Il tema della "sospensione ideale" delle identità e delle coscienze.
La creazione di quella magica congiunzione in cui, per un evento inaspettato, sia apre una parentesi nella quale due esistenze da prima estranee si ritrovano coinvolte in una esperienza emozionale che li coinvolge.
Li unisce a dispetto delle loro reciproche vite del momento, contenendoli sospesi all'interno di una bolla temporale che gli consente di vivere una sorta di vacanza dell'anima.
Non è necessariamente innamoramento, ma può essere una intensa sintonia di emozioni, anche solo una innocente trasgressione alla propria routine esistenziale.
Meglio ancora se sia immemori della propria identità e della propria precedente esistenza come il protagonista della tua storia.

Racconto bello e intenso. Brava. Un abbraccio.
Che bel commento. Wow! G R A Z I E @Nightafter   :)
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Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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Poeta Zaza ha scritto: le pagine ingiallite e sbrecciate
Sbrecciate lo sostituirei con stropicciate (per esempio) lo trovo un termine non molto appropriato per le pagine di carta.
Poeta Zaza ha scritto: Voglio scoprire se l’estraneo che sono mi piace o meno. La ritengo un’avventura unica e da sfruttare
Questa è bellissima @Poeta Zaza 

Scusa se ho iniziato dalla piccola  “pulce” .

Trovo questo racconto ricco di fantasia, dolce e poetico anche se, in questo caso, non hai inserito al una rima. Mi hai trasportata nel mondo che hai saputo immaginare e il viaggio è stato appagante e divertente.  Con un tono leggero hai introdotto anche ottimi spunti di riflessione. 
Una bella botta in testa può servire, sai. 
Grazie per questa bella lettura 

Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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@Monica ha scritto: Trovo questo racconto ricco di fantasia, dolce e poetico anche se, in questo caso, non hai inserito al una rima. Mi hai trasportata nel mondo che hai saputo immaginare e il viaggio è stato appagante e divertente.  Con un tono leggero hai introdotto anche ottimi spunti di riflessione. 
Una bella botta in testa può servire, sai. 
Grazie per questa bella lettura 
Grazie a te che hai trovato il tempo di passare a lasciarmi questo bel commento, @@Monica   :)

Spero che tu ci sia al prossimo MI. Ci manchi!  :sss:
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Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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ivalibri ha scritto: Ciao @Poeta Zaza ,
Bel racconto! Mi è piaciuta molto l'atmosfera e l'ambientazione ma anche la delicatezza della storia. Ho trovato soltanto alcune parti un po' troppo spiegate. Ho l'impressione che se tu ampliassi il racconto dandogli maggiore respiro ne guadagnerebbe in scorrevolezza. Anche perché ne vale proprio la pena: è davvero un bel racconto!
Grazie dei complimenti e dei suggerimenti, cara  @ivalibri   :)
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Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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Ciao @Poeta Zaza 
Racconto molto delicato, con propensione a dialoghi delicati, dolci, del tempo che fu, o almeno non mi pare un’ambientazione nel caotico mondo iperconnesso di oggi.
L’uomo che ha avuto una perdita di memoria è interessante perché pur essendone consapevole non ha nessuna fretta di recuperarla, aspetta, vuole vedere fin dove può arrivare, cosa può scoprire di nuovo.
Questo è molto intrigante, si tratta di una vera e propria rinascita, come da traccia.
Chissà chi è quell’uomo veramente, ma forse è meglio non scoprirlo, e chissà se lui sarebbe davvero felice di riacquistare la sua memoria e personalità.
Mi piace pensare che forse era predisposto a questo provvidenziale colpo in testa, magari era infelice nella sua vera vita, mentre adesso sembra assaporare tutto. Mi sembra di vederlo in questo malinconico fiume Nogat, in un alba nebbiosa dell’Est, in questa barca, con queste persone che ammirano il paesaggio e discutono…
Bellissime atmosfere, scrittura evocativa.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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Alberto Tosciri ha scritto: Ciao @Poeta Zaza 
Racconto molto delicato, con propensione a dialoghi delicati, dolci, del tempo che fu, o almeno non mi pare un’ambientazione nel caotico mondo iperconnesso di oggi.
L’uomo che ha avuto una perdita di memoria è interessante perché pur essendone consapevole non ha nessuna fretta di recuperarla, aspetta, vuole vedere fin dove può arrivare, cosa può scoprire di nuovo.
Questo è molto intrigante, si tratta di una vera e propria rinascita, come da traccia.
Chissà chi è quell’uomo veramente, ma forse è meglio non scoprirlo, e chissà se lui sarebbe davvero felice di riacquistare la sua memoria e personalità.
Mi piace pensare che forse era predisposto a questo provvidenziale colpo in testa, magari era infelice nella sua vera vita, mentre adesso sembra assaporare tutto. Mi sembra di vederlo in questo malinconico fiume Nogat, in un alba nebbiosa dell’Est, in questa barca, con queste persone che ammirano il paesaggio e discutono…
Bellissime atmosfere, scrittura evocativa.
Mi piacciono tanto le tue considerazioni, anche perché sono le mie. E sì, ho colto le due tracce insieme, quella di Calvino e quella della rinascita.

Grazie mille, @Alberto Tosciri  :)
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Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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Mi è piaciuto molto questo racconto: semplice, delicato, indefinito. Un valore aggiunto è proprio questa atmosfera di sospensione, suggerita dalla traccia calviniana, di cui è permeato il racconto. Mi piacciono molto le storie dove non si dice tutto e bisogna lasciare andare l'immaginazione e ti è riuscita molto bene.

Mi sembra che ci sia un refuso:
Poeta Zaza ha scritto: Lei è felice come una ragazzina. Decide di chiamarsi Ambra e che io mi chiamo Quarzo.
- Perché Quarzo? - le chiedo.
- Come l’ambra, anche il quarzo è in Polonia, anche se non qui, ma altrove, proprio come sembri tu.
Non dovrebbe essere:  mi chiede?

Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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Kasimiro ha scritto: Mi è piaciuto molto questo racconto: semplice, delicato, indefinito. Un valore aggiunto è proprio questa atmosfera di sospensione, suggerita dalla traccia calviniana, di cui è permeato il racconto. Mi piacciono molto le storie dove non si dice tutto e bisogna lasciare andare l'immaginazione e ti è riuscita molto bene.
Wow! Che bella recensione, grazie @Kasimiro   :)

Per il tuo dubbio sopra, è giusto "le chiedo".
Ti spiego. 
Poeta Zaza ha scritto: Lei è felice come una ragazzina. Decide di chiamarsi Ambra e che io mi chiamo Quarzo.
Lei decide i nuovi nomi per tutti e due: decide di chiamarsi Ambra e che lui si chiami Quarzo.
Poeta Zaza ha scritto: - Perché Quarzo? - le chiedo.
Lui le chiede il senso del nome che lei gli ha attribuito.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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@Poeta Zaza ciao!

Penso di aver letto una delle tue cose più belle.
Hai scelto di rappresentare la vera Malbork e mi ci hai pienamente, delicatamente portato. 
Una città da cortina di ferro, da immobilismo stanco. L'inizio di una stori d'amore... Adesso son curioso di spere come proseguirà il romanzo, perché gli elementi di un incipit romanzesco ci sono tutti!

Grazie del racconto e scusa la brevità di questo mio, ma in questo giro non posso far altro!

A rileggerti!

Re: [MI158] Ambra e Quarzo

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L ha scritto: @Poeta Zaza ciao!

Penso di aver letto una delle tue cose più belle.
Hai scelto di rappresentare la vera Malbork e mi ci hai pienamente, delicatamente portato. 
Una città da cortina di ferro, da immobilismo stanco. L'inizio di una stori d'amore... Adesso son curioso di spere come proseguirà il romanzo, perché gli elementi di un incipit romanzesco ci sono tutti!

Grazie del racconto e scusa la brevità di questo mio, ma in questo giro non posso far altro!

A rileggerti!
Mille grazie delle tue parole, @L'illusoillusore    :)
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