[MI158] Mezzogiorno d'aglio
Posted: Sun Nov 14, 2021 6:30 pm
Traccia di mezzogiorno. Fuori dell'abitato di Malbork
Un odore di fritto aleggia ad apertura di pagina, anzi soffritto, soffritto di cipolla, un po' bruciaticcio, perché nella cipolla ci sono delle venature che diventano viola e poi brune, e soprattutto il bordo.
Ho capito: sei in imbarazzo. Stai guardando il risultato di quell'attimo di distrazione. Ludmilla ti è passata vicino, nella sua vestaglia di seta, quella che ti ispira, alla mattina, il buonumore.
Ti sei fatto fregare dal fuoco troppo alto, dai minuti che passavano, dalle nudità celate e sfiorite di lei, e mentre fissi i suoi contorni, il tuo fritto di aglio è finito bruciato.
“ Se c'è un odore che mi piace alla mattina è questo ammazza vampiri del tuo paese”.
Ludmilla, da buona ungherese, ama l'aglio e un soffritto con cipolla neanche a parlarne. Così sei costretto a adoperarti affinché partecipi a impestare l'aria della città di Malbork.
“ L'aglio allontana il malocchio, ricordatelo bene! E poi dà a questi rospetti un gusto delizioso”, ti ha detto lei.
E già, in questo posto sfigato dove non ti può capitare un bel niente, ci hanno provato in tanti a esorcizzare la noia. Questa non ti riesce a eliminarla, intrisa com'è di quel vissuto cittadino quotidiano. Il commissario Grunck non arresta nessuno: è messo lì per figura. Il dottor Kramm non cura nessuno: è messo lì per tenere tranquilla la gente e per sfoggiare la sua assistente Efisiet, tutta culo e tette. Il tribunale è aperto una volta alla settimana, ma il giudice Dhepp non condanna nessuno: è messo lì per istituzione.
Siete usciti, alla fine, con addosso quell'odore di soffritto andato a male e siete andati in biblioteca a restituire i libri presi in prestito: Cucinare in tre mosse e Occhio alla fiamma.
“ Abbiamo appena ricevuto il nuovo ricettario di Saffert che parla di come salare al punto giusto”.
Non puoi fare a meno di sorprenderti. Finalmente il libro giusto per usare il sale al modo giusto.
Tu lettore stai pensando: ma che fesseria di libro è questo? Ma che serve un libro per usare il sale? Ma bisogna essere deficienti per leggere un libro del genere. Ma tu invece: “ ecco il libro che aspettavo da una vita. Ludmilla pare concordare. Dopo il libro per come non bruciare il soffritto, e tutti gli altri, tipo: Cento uova , Pere stracotte, Pesce senza testa, L'assaggio a mani nude... insomma, la cultura te la sei fatta.
“ Che noia, che noia. A Malbork non c'è neanche un ristorante dove mangiare, e all'unico bar, non sanno neanche cos'è un tramezzino. Ma che posto è questo, ti starai chiedendo. Un posto dove tutti cucinano con l'aglio al posto della cipolla, dove non capita niente e tutti non hanno una beata mazza da fare? Ma! Non lo so neanch'io.”
Mentre lui e Ludmilla tornano a casa, lui ha un sussulto: quando abbiamo finito di leggere tutti i libri di cucina che stanno in biblioteca cosa faremo nelle nostre giornate?
Non credo che i libri finiranno, lo sa bene Ludmilla, ci sono miliardi di varianti ai libri come Cuocere e ricuocere, Impastare e rimpastare, Condire e scondire.
Tu lettore ti chiederai a questo punto: Ma in questa biblioteca non ci sono altro che libri di cucina inutili? La risposta è sì!
Adesso i due pensano ai bei tempi in cui passavano le ore a guardare gli indici di borsa del mercato azionario, per vedere i guadagni realizzati, ore dal parrucchiere a parlare con le amiche, mentre qualcuna ti dava lo smalto alle unghie. Giorni di sui campi da golf a parlare tra un lancio e l'altro, di acquisizioni in giro per il mondo. “ Appena gli esquimesi saranno una valida forza lavoro li metteremo a fare microcip al posto di questi ingordi di africani”.
Ma poi quel fuoco nucleare improvviso sceso dal cielo, a spazzare via la follia del mondo; padroni e servi, ricchi e poveri, sogni di un tozzo di pane e sogni di una villa con piscina a Bel-Air.
“Sono passati venti anni da quando abbiamo bruciato tutti i libri!”, ricorda Ludmilla.
Lui annuisce: “Però va bene che è stato giusto bruciare tutti i libri di romanzi, di storia, di tutta la letteratura mondiale, che il Governo ha ritenuto essere la causa della guerra, ma almeno salvare qualche copia di Playboi”.
“ Come al solito non pensi ad altro. Io avrei tenuto qualche copia di Vanity fair o di Vogue”.
“ Però non è stato male lo spettacolo della guerra termonucleare che abbiamo vissuto nella comodità del nostro bunker ”.
“ Peccato che non abbiamo registrato l'evento, l'avremmo potuto guardare comodamente sul divano, sgranocchiando crostini all'aglio, per poi ricordare quanto furono belli quei tempi!!”
“ Appena il Governo metterà fine a questo lockdown voglio tornare a giocare a golf e mettere su qualche SPA per fare un bel investimento di derivati”. “ Io, invece, ho proprio voglia di farmi fare le unghie, non da quelle ingorde, avide, ladre estetiste che mi prendevano 30 dollari. Voglio ritornare da quelle cinesine che mi facevano tanti complimenti per quanto ero bella ed elegante, e mi chiedevano il giusto: solo 5 dollari. Insomma, 25 dollari di troppo! Cosa mai ci facevano con tutti i nostri soldi guadagnati in giorni di duro lavoro a Walt Streatt? Se il mondo è saltato in aria è per colpa di questi incontentabili affaristi, fomentatori di rivendicazioni infinite.”
A Malbrok cala la sera. Le padelle stanno sul fuoco con il soffritto a base di aglio e rospetti.
Ancora clave, di nuovo le clave. L'uomo sapiens riparte nella sua costruzione della società della follia attorno al fuoco: per il momento.
Un odore di fritto aleggia ad apertura di pagina, anzi soffritto, soffritto di cipolla, un po' bruciaticcio, perché nella cipolla ci sono delle venature che diventano viola e poi brune, e soprattutto il bordo.
Ho capito: sei in imbarazzo. Stai guardando il risultato di quell'attimo di distrazione. Ludmilla ti è passata vicino, nella sua vestaglia di seta, quella che ti ispira, alla mattina, il buonumore.
Ti sei fatto fregare dal fuoco troppo alto, dai minuti che passavano, dalle nudità celate e sfiorite di lei, e mentre fissi i suoi contorni, il tuo fritto di aglio è finito bruciato.
“ Se c'è un odore che mi piace alla mattina è questo ammazza vampiri del tuo paese”.
Ludmilla, da buona ungherese, ama l'aglio e un soffritto con cipolla neanche a parlarne. Così sei costretto a adoperarti affinché partecipi a impestare l'aria della città di Malbork.
“ L'aglio allontana il malocchio, ricordatelo bene! E poi dà a questi rospetti un gusto delizioso”, ti ha detto lei.
E già, in questo posto sfigato dove non ti può capitare un bel niente, ci hanno provato in tanti a esorcizzare la noia. Questa non ti riesce a eliminarla, intrisa com'è di quel vissuto cittadino quotidiano. Il commissario Grunck non arresta nessuno: è messo lì per figura. Il dottor Kramm non cura nessuno: è messo lì per tenere tranquilla la gente e per sfoggiare la sua assistente Efisiet, tutta culo e tette. Il tribunale è aperto una volta alla settimana, ma il giudice Dhepp non condanna nessuno: è messo lì per istituzione.
Siete usciti, alla fine, con addosso quell'odore di soffritto andato a male e siete andati in biblioteca a restituire i libri presi in prestito: Cucinare in tre mosse e Occhio alla fiamma.
“ Abbiamo appena ricevuto il nuovo ricettario di Saffert che parla di come salare al punto giusto”.
Non puoi fare a meno di sorprenderti. Finalmente il libro giusto per usare il sale al modo giusto.
Tu lettore stai pensando: ma che fesseria di libro è questo? Ma che serve un libro per usare il sale? Ma bisogna essere deficienti per leggere un libro del genere. Ma tu invece: “ ecco il libro che aspettavo da una vita. Ludmilla pare concordare. Dopo il libro per come non bruciare il soffritto, e tutti gli altri, tipo: Cento uova , Pere stracotte, Pesce senza testa, L'assaggio a mani nude... insomma, la cultura te la sei fatta.
“ Che noia, che noia. A Malbork non c'è neanche un ristorante dove mangiare, e all'unico bar, non sanno neanche cos'è un tramezzino. Ma che posto è questo, ti starai chiedendo. Un posto dove tutti cucinano con l'aglio al posto della cipolla, dove non capita niente e tutti non hanno una beata mazza da fare? Ma! Non lo so neanch'io.”
Mentre lui e Ludmilla tornano a casa, lui ha un sussulto: quando abbiamo finito di leggere tutti i libri di cucina che stanno in biblioteca cosa faremo nelle nostre giornate?
Non credo che i libri finiranno, lo sa bene Ludmilla, ci sono miliardi di varianti ai libri come Cuocere e ricuocere, Impastare e rimpastare, Condire e scondire.
Tu lettore ti chiederai a questo punto: Ma in questa biblioteca non ci sono altro che libri di cucina inutili? La risposta è sì!
Adesso i due pensano ai bei tempi in cui passavano le ore a guardare gli indici di borsa del mercato azionario, per vedere i guadagni realizzati, ore dal parrucchiere a parlare con le amiche, mentre qualcuna ti dava lo smalto alle unghie. Giorni di sui campi da golf a parlare tra un lancio e l'altro, di acquisizioni in giro per il mondo. “ Appena gli esquimesi saranno una valida forza lavoro li metteremo a fare microcip al posto di questi ingordi di africani”.
Ma poi quel fuoco nucleare improvviso sceso dal cielo, a spazzare via la follia del mondo; padroni e servi, ricchi e poveri, sogni di un tozzo di pane e sogni di una villa con piscina a Bel-Air.
“Sono passati venti anni da quando abbiamo bruciato tutti i libri!”, ricorda Ludmilla.
Lui annuisce: “Però va bene che è stato giusto bruciare tutti i libri di romanzi, di storia, di tutta la letteratura mondiale, che il Governo ha ritenuto essere la causa della guerra, ma almeno salvare qualche copia di Playboi”.
“ Come al solito non pensi ad altro. Io avrei tenuto qualche copia di Vanity fair o di Vogue”.
“ Però non è stato male lo spettacolo della guerra termonucleare che abbiamo vissuto nella comodità del nostro bunker ”.
“ Peccato che non abbiamo registrato l'evento, l'avremmo potuto guardare comodamente sul divano, sgranocchiando crostini all'aglio, per poi ricordare quanto furono belli quei tempi!!”
“ Appena il Governo metterà fine a questo lockdown voglio tornare a giocare a golf e mettere su qualche SPA per fare un bel investimento di derivati”. “ Io, invece, ho proprio voglia di farmi fare le unghie, non da quelle ingorde, avide, ladre estetiste che mi prendevano 30 dollari. Voglio ritornare da quelle cinesine che mi facevano tanti complimenti per quanto ero bella ed elegante, e mi chiedevano il giusto: solo 5 dollari. Insomma, 25 dollari di troppo! Cosa mai ci facevano con tutti i nostri soldi guadagnati in giorni di duro lavoro a Walt Streatt? Se il mondo è saltato in aria è per colpa di questi incontentabili affaristi, fomentatori di rivendicazioni infinite.”
A Malbrok cala la sera. Le padelle stanno sul fuoco con il soffritto a base di aglio e rospetti.
Ancora clave, di nuovo le clave. L'uomo sapiens riparte nella sua costruzione della società della follia attorno al fuoco: per il momento.