[MI157] Pinocchio ha una sorella
Posted: Sun Oct 31, 2021 5:14 pm
Traccia di Mezzogiorno: Se ti incontrassi
[MI157] Pinocchio ha una sorella
So di essere in un mondo parallelo ma reale. So di essere io, ma ho solo nove anni, e sono in campagna e in compagnia di…
- Sei Pinocchio! - e stupita osservo le fattezze di chi ho davanti.
- C’era una volta un pezzo di legno…
- Ma lo sei ancora!
- Per poco, e tu chi sei?
- Sono tua sorella. Ma Geppetto, dopo aver visto com’eri venuto, ha cambiato idea.
Però gli sono rimasta in mente come bambina “finale”, come quello che tu diventerai alla fine: un bambino vero.
- Allora non sei diventata una burattina come me. E come ti chiami?
- Betulletta. Geppetto voleva ricavarmi da un ciocco di betulla, un legno chiaro a differenza del tuo ciocco di pino.
- Tu dici bugie?
- Noooo!
Pinocchio si mette a ridere: - Sei diventata rossa!
- Va beh. Senti chi parla. - sbuffo io.
- Mi sarebbe piaciuto avere una sorella – mi dice con un sospiro.
Qualcosa mi spinge a prendergli le mani nelle mie.
- Contatto per cambiare la storia - dico io con sicurezza.
Un vortice di tempo parallelo ci trasporta incolumi altrove.
***
Siamo due burattini nella cascina di mastro Geppetto. Ci stiamo fabbricando due maschere per Carnevale. Io mi sono fatta una maschera di gesso coi buchi per gli occhi e la bocca. Così mi ha consigliato mio fratello, per non far vedere che divento rossa quando dico bugie.
A lui, ho suggerito di farsi un sombrero con la veletta. Travestito da messicano con problemi di brufoli da sole sulla faccia, è autorizzato a celare il naso di qualsiasi lunghezza sia.
Ridiamo felici insieme, pensando all’effetto del nostro scherzo sul babbo, quando, all’improvviso, un altro vortice di tempo ci sposta alla metà di un dicembre, e deposita la neve intorno alla nostra casetta.
Stiamo aspettando il babbo, che è uscito stamane presto perché vuole regalarci un alberello per il Natale. Noi stiamo colorando tanti trucioli per le decorazioni e gli addobbi.
Il nostro cruccio è: Farà l’albero di pino o di betulla?
Ma ecco di ritorno Geppetto, scrollandosi la neve addosso sulla soglia.
Lui ha pensato a tutti e due, come sempre, e tra le braccia ha due grossi rami frondosi: uno di pino e uno di betulla!
***
Di nuovo un vortice di tempo ci trasporta nel giorno del compleanno di Geppetto.
Lui è fuori per una consegna di lavoro e Pinocchio e io ci interroghiamo sul modo di festeggiarlo.
- Non abbiamo da regalargli nulla… - dice lui.
- Vero – dico io. - Però, possiamo aiutarlo a lavorare meno, almeno oggi.
- Usciamo a cercare i ciocchi e i legnetti da bruciare nel camino, ché ce ne sono pochi. - Pinocchio mi spinge fuori.
Quando torna Geppetto, lo travolgiamo di coccole. Quando vede il nostro lavoro, ci chiede:
- Chi l’ha fatto?
- Io – dice Pinocchio, e il naso gli si allunga.
- Io – dice la mia Betulletta, diventando rossa.
Ci guardiamo di sottecchi, noi e il babbo, poi scoppiamo a ridere mentre gridiamo:
- Noi! Noi insieme! - con le facce tornate normali e sorridenti, mentre circondiamo il babbo.
***
Un altro vortice di tempo, e sono sola, ma un po’ più grande.
Pinocchio non c’è. C’è il suo amico Lucignolo, diverso da come lo ricordavo, con un sorriso sincero. Mi piace com’è adesso, anche lui diventato un ragazzo.
Forse è solo la mia fantasia. Infatti, poco dopo tutto sfuma, con gli incontri reali in un mondo parallelo.
Ma rimane nel mio mondo quella traccia, che alla sorella di Pinocchio si riallaccia.
Pinocchio ha una sorella, Betulletta,
porta tosta sugli occhi una frangetta,
e se Geppetto in fallo la sorprende
diventa rossa, è rossa quando mente.
Quando incontra un Lucignolo rifatto,
lei s’innamora, lui si sente attratto.
“Sembri un pezzo di legno, però" dice;
lei s’invermiglia nelle gote e in fronte
ma: “Quanto sei nel vero” non risponde.
“Quanto è bella costei perché arrossisce”,
pensa lui, ma la favola finisce...
[MI157] Pinocchio ha una sorella
So di essere in un mondo parallelo ma reale. So di essere io, ma ho solo nove anni, e sono in campagna e in compagnia di…
- Sei Pinocchio! - e stupita osservo le fattezze di chi ho davanti.
- C’era una volta un pezzo di legno…
- Ma lo sei ancora!
- Per poco, e tu chi sei?
- Sono tua sorella. Ma Geppetto, dopo aver visto com’eri venuto, ha cambiato idea.
Però gli sono rimasta in mente come bambina “finale”, come quello che tu diventerai alla fine: un bambino vero.
- Allora non sei diventata una burattina come me. E come ti chiami?
- Betulletta. Geppetto voleva ricavarmi da un ciocco di betulla, un legno chiaro a differenza del tuo ciocco di pino.
- Tu dici bugie?
- Noooo!
Pinocchio si mette a ridere: - Sei diventata rossa!
- Va beh. Senti chi parla. - sbuffo io.
- Mi sarebbe piaciuto avere una sorella – mi dice con un sospiro.
Qualcosa mi spinge a prendergli le mani nelle mie.
- Contatto per cambiare la storia - dico io con sicurezza.
Un vortice di tempo parallelo ci trasporta incolumi altrove.
***
Siamo due burattini nella cascina di mastro Geppetto. Ci stiamo fabbricando due maschere per Carnevale. Io mi sono fatta una maschera di gesso coi buchi per gli occhi e la bocca. Così mi ha consigliato mio fratello, per non far vedere che divento rossa quando dico bugie.
A lui, ho suggerito di farsi un sombrero con la veletta. Travestito da messicano con problemi di brufoli da sole sulla faccia, è autorizzato a celare il naso di qualsiasi lunghezza sia.
Ridiamo felici insieme, pensando all’effetto del nostro scherzo sul babbo, quando, all’improvviso, un altro vortice di tempo ci sposta alla metà di un dicembre, e deposita la neve intorno alla nostra casetta.
Stiamo aspettando il babbo, che è uscito stamane presto perché vuole regalarci un alberello per il Natale. Noi stiamo colorando tanti trucioli per le decorazioni e gli addobbi.
Il nostro cruccio è: Farà l’albero di pino o di betulla?
Ma ecco di ritorno Geppetto, scrollandosi la neve addosso sulla soglia.
Lui ha pensato a tutti e due, come sempre, e tra le braccia ha due grossi rami frondosi: uno di pino e uno di betulla!
***
Di nuovo un vortice di tempo ci trasporta nel giorno del compleanno di Geppetto.
Lui è fuori per una consegna di lavoro e Pinocchio e io ci interroghiamo sul modo di festeggiarlo.
- Non abbiamo da regalargli nulla… - dice lui.
- Vero – dico io. - Però, possiamo aiutarlo a lavorare meno, almeno oggi.
- Usciamo a cercare i ciocchi e i legnetti da bruciare nel camino, ché ce ne sono pochi. - Pinocchio mi spinge fuori.
Quando torna Geppetto, lo travolgiamo di coccole. Quando vede il nostro lavoro, ci chiede:
- Chi l’ha fatto?
- Io – dice Pinocchio, e il naso gli si allunga.
- Io – dice la mia Betulletta, diventando rossa.
Ci guardiamo di sottecchi, noi e il babbo, poi scoppiamo a ridere mentre gridiamo:
- Noi! Noi insieme! - con le facce tornate normali e sorridenti, mentre circondiamo il babbo.
***
Un altro vortice di tempo, e sono sola, ma un po’ più grande.
Pinocchio non c’è. C’è il suo amico Lucignolo, diverso da come lo ricordavo, con un sorriso sincero. Mi piace com’è adesso, anche lui diventato un ragazzo.
Forse è solo la mia fantasia. Infatti, poco dopo tutto sfuma, con gli incontri reali in un mondo parallelo.
Ma rimane nel mio mondo quella traccia, che alla sorella di Pinocchio si riallaccia.
Pinocchio ha una sorella, Betulletta,
porta tosta sugli occhi una frangetta,
e se Geppetto in fallo la sorprende
diventa rossa, è rossa quando mente.
Quando incontra un Lucignolo rifatto,
lei s’innamora, lui si sente attratto.
“Sembri un pezzo di legno, però" dice;
lei s’invermiglia nelle gote e in fronte
ma: “Quanto sei nel vero” non risponde.
“Quanto è bella costei perché arrossisce”,
pensa lui, ma la favola finisce...