[RNT1] La guerra di Sara

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Traccia N. 4 1840. Guerra dell’oppio: la flotta inglese bombarda le difese navali di Canton. 

Personaggio: Sara Esperta di yoga e meditazione. Organizza dei corsi su questi temi e ha anche un canale su youtube moderatamente seguito. Carattere forte ma conciliante, è sempre positiva e costruttiva. Ha una passione per le culture orientali che si esprime nei tanti cimeli di cui si circonda, nelle sue scelte alimentari e nel suo stile. Scrive un diario di cui spesso condivide le riflessioni con il suo compagno: un sergente dell'esercito spesso in missione all'estero. Ama tenere con lui un fitto dialogo epistolare nel quale si raccontano i loro pensieri.

Commento https://www.costruttoridimondi.org/forum/viewtopic.php?p=19308#p19308

Inspira, espira. Inspira, espira.
A volte si manifesta con un tremito leggero, altre con un formicolio appena percettibile sotto la pelle. È una crepa sottile nel tumulto dei pensieri da cui filtra una chiarore che illumina il mio buio. È in quell’attimo di eternità che il corpo perde i propri confini. Senza la zavorra del tempo, sospesa e leggera, mi sento fluttuare come un granello di polvere cosmica; una nota che vibra in armonia nel pentagramma dell’Universo. Ma non oggi.
Inspira, espira. Inspira, espira.
Tremendi boati si susseguono senza sosta mentre torri d’acqua e spruzzi si elevano dal mare e investono centinaia di uomini, donne e bambini. 
Corpi umiliati dall’odio rotolano sulla riva, inerti come alberi delle navi spezzati dalla furia della battaglia.
Nella vasta distesa azzurra increspata da una pioggia insistente, una scia bianca e delicata come ali di farfalle è una ferita nel blu. Una miriade di fragili giunche sembrano strette dalla morsa di un gigante. Una possente nave sulla quale campeggia il vessillo della Compagnia delle Indie Orientali sbuffa vapore dalla ciminiera e sputa palle di cannone che devastano la debole flotta cinese.
L’orizzonte è illuminato a tratti da bagliori di fuoco. L’aria umida è una mistura irrespirabile di polvere da sparo, odore di sangue e decomposizione.
Inspira, espira. Inspira, espira.
Una ragazzina dai tratti asiatici, i capelli neri lucidissimi raccolti in uno stretto chignon  abbigliata con un grezzo qipao si avvicina allarmata e mi strattona.
«Signore, non qui. È troppo pericoloso!» dice invitandomi a entrare in una specie di  baracca fatiscente.
Indosso pantaloni larghi da yoga e una canotta. Il mio scherzo di seno e i capelli corti alimentano l’equivoco: deve avermi scambiata per qualcun altro.
L’interno del piccolo edificio è buio. La giovane orientale ispeziona a tastoni le pareti per assicurarsi di essere sola con me prima di sollevare un lembo della tunica ed estrarre, da un sacchetto cucito all’altezza della vita, una tazzina di porcellana finemente decorata.
Un colpo potente e ravvicinato fa tremare le pareti e fischiare le orecchie. 
Le labbra della ragazza sembrano muoversi al rallentatore.
«Dite al signor Bull che è tutto ciò che mi è rimasto» tende la mano per ricevere il proprio  compenso.
«Mi dispiace, ma non sono la persona che credi. Io non ho niente da darti.»
La mia voce non ha nulla di maschile, nel suo sguardo obliquo leggo paura e disappunto.
«Se devi punirmi fallo in fretta, signora.»
«Punirti? Non sono qui per fari del male. Non so neppure perché mi trovo in mezzo a questo delirio.»
La ragazzina mi guarda con sospetto, ma appare rasserenata. Le porgo la mano.
«Mi chiamo Sara.»
«Il mio nome è Yinuo.» 
«Yinuo, non ti preoccupare. Io sono solo un sogno. Si può avere paura dei sogni?»
«Eppure la pioggia ha inzuppato i tuoi abiti. Può la pioggia bagnare un sogno?»
«No. Non può farlo. Ma tu devi credermi.»
Di nuovo, un rombo potente ci fa trasalire.
Il respiro si fa corto e affannato. Cerco di mantenere la calma e di recuperare il ritmo con la forza di un naufrago che si aggrappa alla boa nel mare in tempesta.
«Devo scappare subito da qui. Se non morirò per mano tua saranno le armi degli inglesi a uccidermi.» La ragazza sta per abbandonarmi all’inferno.
«Yinuo, per favore portami con te. Io non so dove andare.»
Mi osserva dubbiosa. Insisto.
«Dimmi cosa posso fare per te. Voglio uscire prima possibile da questo incubo.» 
Yinuo mi fa cenno di seguirla.
La città si estende maestosa e solida come una grande quercia: il tronco radicato alla terra,  il delta del fiume è una selva di rami che abbracciano il mare.
La pioggia battente rende scivolosa la strada lastricata in pietra. Sono scalza e a malapena riesco a tenermi in piedi. Yinuo mi precede ondeggiando come un pendolo sui piccoli piedi deformati.
È notte fonda quando raggiungiamo una catapecchia umida, ma distante dal centro della battaglia. All’interno un’aria densa mi fa lacrimare gli occhi e irritare la gola. Non riesco a smettere di tossire.
Yinuo mi tappa la bocca con la mano. 
«Shhhh! Le guardie imperiali di Lin Zexu hanno occhi e orecchie dappertutto.»
Un flebile lamento lacera il silenzio.
Addossato alla parete al lato opposto dell’ingresso, sdraiato su un pagliericcio fetido, un vecchio si agita in preda a un tremito violento. Il volto è una maschera di cartapesta contorta in un ghigno sofferente. Yinuo si precipita al suo fianco, lo aiuta a sollevare il busto e lo fa appoggiare su un gomito.
«I... i  diavoli rossi ti hanno dato qualcosa per me?» balbetta l’anziano.
«Non ho avuto fortuna oggi. Riproverò domani. Perdonami, padre mio.» 
Yinuo avvicina al letto il tavolinetto dove è appoggiata una lampada ad alcol e l’accende. Con gesti esperti estrae da un recipiente una piccola quantità di una pasta marrone e l’avvicina alla fiammella per qualche secondo sorreggendola con dei bastoncini finché il composto prende fuoco e si gonfia.
Una pipa da oppio! Ecco cos’è questo odore... È simile a quella che ho acquistato in un mercatino a Istambul due anni fa. Livio non la finiva più di prendermi in giro.
Se ti arresteranno, io dirò che non ti conosco!”. 
Nessuna prigione, per fortuna. Adesso quell’oggetto è un curioso soprammobile accanto a un porta cioccolatini d’argento.
Yinuo avvicina il bocchino alle labbra del vecchio padre. Egli trattiene per un po’ “l’elisir di lunga vita” e poi lo espira lentamente dalle narici.
«Padre, fatti coraggio, vedrai ti sentirai subito meglio.» gli accarezza la fronte imperlata di sudore.
Non posso restare immobile a osservare.
«Ma cosa stai facendo?» Yinuo abbassa lo sguardo. La voce è un soffio.
«Lo so, sto rischiando molto, ma darei la vita per salvare mio padre dalla sofferenza.»
«No, Yinuo. Se gli vuoi bene devi smettere di fargli fumare questa roba.»
«Ti sbagli. Per i nobili il drago di fumo è solo un elisir contro la noia ma per i contadini come mio padre inseguire il drago è l’unico rimedio per spezzare la fatica.»
«L’oppio è una droga, se sai cosa vuol dire. È subdolo. Ti promette il piacere ma ti fa diventare suo schiavo. È molto più potente del tuo Imperatore Celeste, credimi.»
«È per la paura di perdere il potere che lo ha proibito? È per questo che stiamo versando tanto sangue?»
Un silenzioso fiume di sale le irriga il volto. È bella e coraggiosa Yinuo, fresca e pura come un alito di vento nella neve. «C’è una guerra qui fuori e non so a chi devo credere. Mio padre non è più in grado di lavorare e io preferirei morire piuttosto che finire a soddisfare i desideri di qualche funzionario corrotto. Ma ormai non ho più nulla da vendere.»
È forte il desiderio di stringerla tra le braccia e rassicurarla. Vorrei tanto una figlia così.
Inspira.
Livio... Dove sei amore mio? Mi manchi da morire. 
Espira.
«Sai Yinuo, anche il mio uomo sta rischiando la vita in una guerra.»
«È qui a Canton?»
«No. Si trova in Afghanistan.»
«Non conosco questo luogo.»
«È molto lontano.»
«Anche laggiù fanno la guerra a causa dell’oppio?»
«Non ci ho mai riflettuto prima... ma chissà, forse è proprio come dici tu.»
Il mugolare dolente del vecchio tiene incatenati i miei pensieri. Se il respiro dell’Universo mi ha portata qui deve esserci un motivo.
«Yinuo, forse posso aiutarvi. Hai mai sentito parlare dello yoga? È una specie di medicina che aiuta a ritrovare l’energia col potere del respiro.»
«Sara, guardati intorno. La guerra ha artigliato tutto quello che avevamo. Non avrei di che pagare.»
«Non ti costerà che un po’ di fiducia in me.»
«E guarirà le crisi di mio padre?»
«Per quello ci vorrà molto esercizio e tanta tenacia, ma di queste doti tu ne hai da vendere.Vero?»
Yinuo mi stupisce inginocchiandosi.
«È il Buddha che ti ha mandata da noi!»
«Se vorrai, ti insegnerò una posizione ogni giorno fino a quando mi sarà concesso di restare qui.»
Inspiro, espiro.
Il nostro abbraccio è più di una promessa. Siamo due combattenti e vinceremo la nostra guerra.
Sento scorrere l’energia, sono tesa come arco pronto a scoccare la freccia.
Il frastuono dei cannoni non è che un’eco lontana e non fa più paura.

Re: [RNT1] La guerra di Sara

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@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 amInspira, espira. Inspira, espira.
A volte si manifesta con un tremito leggero, altre con un formicolio appena percettibile sotto la pelle. È una crepa sottile nel tumulto dei pensieri da cui filtra una un chiarore che illumina il mio buio. È in quell’attimo di eternità che il corpo perde i propri confini. Senza la zavorra del tempo, sospesa e leggera, mi sento fluttuare come un granello di polvere cosmica; una nota che vibra in armonia nel pentagramma dell’Universo. Ma non oggi.
Bellissimo incipit, brava!
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 am«Punirti? Non sono qui per fari farti del male. Non so neppure perché mi trovo in mezzo a questo delirio.»
Ottimo escamotage per spiegare il salto nel tempo.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 am
«Yinuo, non ti preoccupare. Io sono solo un sogno. Si può avere paura dei sogni?»
«Eppure la pioggia ha inzuppato i tuoi abiti. Può la pioggia bagnare un sogno?»
«No. Non può farlo. Ma tu devi credermi.»
Di nuovo, un rombo potente ci fa trasalire.
Il respiro si fa corto e affannato. 
Si susseguono le frasi poetiche e a effetto, con naturalezza.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 am
 Sono scalza e a malapena riesco a tenermi in piedi. Yinuo mi precede ondeggiando come un pendolo sui piccoli piedi deformati.
Mi chiedevo se il 1840 non fosse un'epoca in cui la pratica dei "gigli d'oro" fosse abbandonata da tempo, ma in effetti scomparve in Cina ufficialmente solo con un decreto imperiale del 1902.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 am«I... i  diavoli rossi ti hanno dato qualcosa per me?» balbetta l’anziano.
«Non ho avuto fortuna oggi. Riproverò domani. Perdonami, padre mio.» 
Descrivi lei come una ragazzina ma il padre come un vecchio: un piccolo appunto, anche considerando gli effetti devastanti dell'oppio.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 amInspira.
Livio... Dove sei amore mio? Mi manchi da morire. 
Espira.
«Sai Yinuo, anche il mio uomo sta rischiando la vita in una guerra.»
«È qui a Canton?»
«No. Si trova in Afghanistan.»
«Non conosco questo luogo.»
«È molto lontano.»
«Anche laggiù fanno la guerra a causa dell’oppio?»
«Non ci ho mai riflettuto prima... ma chissà, forse è proprio come dici tu.»
Ottimo anche questo "parallelo" tra le due esistenze. A mio avviso, il pezzo migliore.  :si:

Anche per il finale, con l'idea dell'insegnamento dello yoga, in più giorni, hai avuto una bella idea.


Che dirti in sostanza, @@Monica , se non che sei stata brava brava!?  (y)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [RNT1] La guerra di Sara

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Ciao @Poeta Zaza ! Che dirti se non grazie grazie 🙏🏻?  Mi fa piacere che ti sia piaciuto. Mi conforta il tuo giudizio perché non avevo idea se il mio  scritto fosse nella direzione richiesta.
Grazie davvero del tempo che mi hai dedicato e del bel  commento con annesse preziose correzioni.
Sono in viaggio ma ho già letto anche il tuo lavoro. Appena posso ti lascerò il commento ma ti anticipo che mi è piaciuto moltissimo. 
💖

Re: [RNT1] La guerra di Sara

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ciao @@Monica. Divido il mio commento in tre parti e credo che userò questo sistema anche per tutti i racconti in gara... :P

1)  Il salto temporale: mi appare blando, poco incisivo.
2)  Contesto storico: Buono, descrizione della battaglia ottima, con anche elementi di enfasi. Scarsa rappresentazione dei motivi che scatenarono la guerra dell'oppio.
3) Il personaggio e la trama: ottima descrizione delle scene e del rapporto con Yinuo. Buona anche la rappresentazione del rapporto con l'oppio, considerato l'efficienza sulla società di allora.

In conclusione, ritengo che il tuo sia un ottimo racconto, con la pecca di non aver curato e dato più incisività al salto temporale, anche se, non era per niente facile. Il tuo è un salto nel tempo che passa da un " espira e inspira"... magari ci può anche stare... :P ciao a presto
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [RNT1] La guerra di Sara

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@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 amInspira, espira. Inspira, espira.
A volte si manifesta con un tremito leggero, altre con un formicolio appena percettibile sotto la pelle. È una crepa sottile nel tumulto dei pensieri da cui filtra una chiarore che illumina il mio buio. È in quell’attimo di eternità che il corpo perde i propri confini. Senza la zavorra del tempo, sospesa e leggera, mi sento fluttuare come un granello di polvere cosmica; una nota che vibra in armonia nel pentagramma dell’Universo. Ma non oggi.
L'incipit è ottimo! trascina nel passaggio attraverso il tempo.
Complimenti, un ottimo racconto piaciuto moltissimo. :sss:

Re: [RNT1] La guerra di Sara

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ciao @@Monica. Stavo pensando a quanta fretta ho avuto per commentarti... :facepalm:
Sono molto stressato e credimi, questo contest mi ha fatto soffrire...
A mente fresca mi domando: siamo in appena sei e credo che ci meritiamo reciprocamente un commento più profondo. Ci meritiamo un po di coccole in più, sia per lo sforzo che abbiamo messo nel far sì che anche questa volta, noi scrittori, rappresentassimo il mondo dell'arte scritta... :P
A questo punto devo integrare il commento, sul punto 1, ossia, il salto temporale. @Anglares ci ha lasciati liberi di non parlare di come avverrebbe questo salto. Parla però, in modo più che preciso, di quel che è il mezzo per andare nell'epoca prescelta. Quindi tutto partirebbe dal mezzo di una macchina da scrivere o da un qualcosa che lo sostituirebbe. Lo scrittore troverebbe il mezzo per documentare un'epoca dal vivo. Ma io credo che forse Anglares, voleva che il viaggio nel tempo, combinato al protagonista fosse un tutt'uno. Certo, ci ha anche lasciati liberi di usare la forma che ritenevamo più efficace per documentare l'epoca e la storia del personaggio scelto. Mi sono domandato quali erano i modi per mettere a confronto il personaggio con il mondo a lui sconosciuto. Come poteva il personaggio, nel tuo caso Sara, a dialogare con una cinese del 1.840? come avrebbe vissuto questa esperienza confrontandosi con un stile di vita completamente diverso dal suo? A questo ho pensato della proposta di Anglares. Noi che ci confrontiamo, non solo con il contesto storico, ma anche con l'uomo del passato. Il tuo viaggio attraverso questo " inspira e respira" mancano questi elementi, certo che non erano richiesti, ci mancherebbe, ma io credo che forse andavano valutati. Poi penso anche, che forse sono stato io ad aver preso tutto molto alla lettera... :D  Chissà, se Sara avesse vissuto in Cina per un periodo, non avrebbe avuto problemi di lingua, e magari sarebbe stato un po più realistico e non basato sul piano metafisico... cia carissima e a presto....
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [RNT1] La guerra di Sara

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Ciao @@Monica, ricomincio da te. Ha ragione @bestseller2020, siamo stati temerari a partecipare e ci meritiamo due coccole reciproche.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 amA volte si manifesta con un tremito leggero, altre con un formicolio appena percettibile sotto la pelle. È una crepa sottile nel tumulto dei pensieri da cui filtra una chiarore che illumina il mio buio. È in quell’attimo di eternità che il corpo perde i propri confini. Senza la zavorra del tempo, sospesa e leggera, mi sento fluttuare come un granello di polvere cosmica; una nota che vibra in armonia nel pentagramma dell’Universo. Ma non oggi.
     L'incipit è ottimo, noi sappiamo dove sta andando e in questo caso, visto che siamo nel nostro contest, non importa molto se un ipotetico lettore si troverà spaesato. Nel caso tu volessi rivedere il testo, con più caratteri a disposizione, sarà eccellente.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 amNella vasta distesa azzurra increspata da una pioggia insistente, una scia bianca e delicata come ali di farfalle è una ferita nel blu. Una miriade di fragili giunche sembrano strette dalla morsa di un gigante
benissimo ora sappiamo che Teresa si trova dove la traccia ti ha imopsto di mandarla. La vedo osservae la battaglia, ne ha dato una descrizione molto bella, nella sua crudezza.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 am
«Signore, non qui. È troppo pericoloso!» dice invitandomi a entrare in una specie di  baracca fatiscente.
Indosso pantaloni larghi da yoga e una canotta. Il mio scherzo di seno e i capelli corti alimentano l’equivoco: deve avermi scambiata per qualcun altro.
L’interno del piccolo edificio è buio. La giovane orientale ispeziona a tastoni le pareti per assicurarsi di essere sola con me prima di sollevare un lembo della tunica ed estrarre, da un sacchetto cucito all’altezza della vita, una tazzina di porcellana finemente decorata.
Un colpo potente e ravvicinato fa tremare le pareti e fischiare le orecchie. 
Le labbra della ragazza sembrano muoversi al rallentatore.
«Dite al signor Bull che è tutto ciò che mi è rimasto» tende la mano per ricevere il proprio  compenso.
«Mi dispiace, ma non sono la persona che credi. Io non ho niente da darti.»
La mia voce non ha nulla di maschile, nel suo sguardo obliquo leggo paura e disappunto.
«Se devi punirmi fallo in fretta, signora.»
«Punirti? Non sono qui per fari del male. Non so neppure perché mi trovo in mezzo a questo delirio.»
La ragazzina mi guarda con sospetto, ma appare rasserenata. Le porgo la mano.
«Mi chiamo Sara.»
«Il mio nome è Yinuo.» 
«Yinuo, non ti preoccupare. Io sono solo un sogno. Si può avere paura dei sogni?»
«Eppure la pioggia ha inzuppato i tuoi abiti. Può la pioggia bagnare un sogno?»
«No. Non può farlo. Ma tu devi credermi.»
Tutta la parte dialogata mi inserisce nel contesto, ambientazione e azione. Secondo me è è perfetto, un esempio di ottima scrittura.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 amLo so, sto rischiando molto, ma darei la vita per salvare mio padre dalla sofferenza.»
Quello che mi piace e trovo ben riuscito, è che nella tua storia c'è una trama ( la ragazzina che cerca di aiutare suo padre) e una sottotrama (Teresa che vive la lontananza dellla guerra di suo marito come se fosse la sua guerra). Lo yoga, la meditazione e la confessione che lei stessa fa alla ragazzina,  sono un accenno di un'altra storia ma, in 8000 cadatteri è cosa molto rara riuscirci, invece tu l'hai fatto.
Mi complimento con te, per avermi portato indietro nel tempo e per non aver mai rallentato il corso della lettura.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 amIl nostro abbraccio è più di una promessa. Siamo due combattenti e vinceremo la nostra guerra.
Sento scorrere l’energia, sono tesa come arco pronto a scoccare la freccia.
Il frastuono dei cannoni non è che un’eco lontana e non fa più paura.
Ottiimo anche il finale che prelude una continuazione della storia. Magari nel fuoriconconcorso, come ha suggerito @Anglares  
Ottimo perché Teresa viaggia nel tempo, sicuramente, per uno scopo: porta con sè la sua esperienza a favore della bambina. Bello, ribadisco che mi è piaciuto un sacco.
Perdona il mio frettoloso commento di prima.

Re: [RNT1] La guerra di Sara

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Grazie @bestseller2020  e @Alba359 addirittura un doppio commento! 
Best, raccolgo la tua obiezione circa la debolezza del salto temporale. Io ho cercato di sfruttare la caratterizzazione dei personaggi che ci è stata fornita e dunque essendo Sara una appassionata di discipline orientali ma anche di oggettistica, cibo e altro mi è sembrata la persona giusta da catapultare nel periodo storico relativo alle guerre dell’oppio. Ho immaginato una seduta di meditazione durante la quale avviene questa connessione “cosmica” ecco il perché della respirazione.
Per il resto è difficile condensare tutto in poche battute senza rischiare l’effetto Wikipedia.  Ho preferito concentrarmi su un momento e attraverso quello tentare di comunicare cosa e perché. Gli inglesi acquistavano, tra l’altro, le porcellane cinesi pagandole in “oppio”. Yinuo ha venduto quasi tutto ciò che aveva per procurare il fumo di drago al padre (al mercato nero perché l’imperatore aveva proibito l’uso della droga e bruciato migliaia di casse di oppio che la Corona inglese coltivava nelle proprie colonie indiane e vendeva  Attraverso la compagnia delle indie a peso d’argento ai cinesi ormai indeboliti e assuefatti. Motivo per il quale sono scoppiate poi le guerre) a grandi linee. Tuttora le guerre in Afganistan hanno una origine economica e sono probabilmente sponsorizzate e sostenute dal cartello dei narcotrafficanti considerate le vaste coltivazioni di oppio (Da cui si ricavano eroina & co).
Grazie @Alba359 per il commento così bello. Sono contenta tu abbia letto con piacere.

Re: [RNT1] La guerra di Sara

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Ciao @@Monica, lascio qualche osservazione anche per il tuo racconto.

Trovo buona l'idea di intermezzare il racconto con il richiamo di un respiro. Hai sfruttato le competenze yoga della protagonista e in questo modo dai al racconto una dimensione "sognata", su questo argomento giochi anche durante l'incontro con la giovane cinese. Forse sarebbe stato interessante conferire a questo rimando un andamento ritmico nel testo: avrebbe dato l'impressione di un unico flusso meditativo.

«Punirti? Non sono qui per farti del male. Non so neppure perché mi trovo in mezzo a questo delirio.»
Qui ti segnalo un piccolo refuso.

Proseguendo ho trovato funzionale tutto il meccanismo narrativo che va a mostrare l'effetto dell'oppio nella popolazione. Non viene esplicitata la presenza e le forme degli occidentali in città, anche se il comportamento tra i due personaggi principali è in linea con la loro presenza: in diversi porti cinesi erano da tempo presenti molti uomini d'affari europei, la "politica delle cannoniere" impose un riconoscimento politico della presenza occidentale con concessioni territoriali e la presenza di guarnigioni. Il commercio dell'oppio fu il pretesto per imporre delle regole alla debole amministrazione imperiale.
Alla luce di quanto sopra è coerente che la ragazza veda in Sara una persona che può fornirle l'oppio e abbia verso di lei un atteggiamento di riverenza. È altresì giusto che tema i controlli della polizia locale in quanto l'imperatore stava tentando di opporsi alla circolazione dell'oppio.
Direi che le azioni narrate si svolgono in un contesto sufficientemente plausibile con il contesto storico.
Hai giocato molto bene anche l'aspetto del compagno di Sara che è un militare. Il parallelo con l'Afganistan e la riflessione sul ruolo della droga anche in questo conflitto è forse il passaggio che ho apprezzato di più.
Hai inserito molteplici spunti di riflessione nel tuo racconto giocandoti bene sia la traccia che il personaggio, ottenendo un racconto che mette in luce l'aspetto ambivalente di quegli eventi.
Democrazia e diritti civili sono argomenti che appassionato tutti e ad esempio oggi si osserva con una certa apprensione il destino di Hong Kong, il che è giusto e comprensibile. Bisogna però ricoradare che quell'isola divenne "occidentale" proprio a seguito di una guerra che imponeva il commercio di droga tra stati. Avere presente questa ambivalenza ci rende consapevoli della complessità di quei fili che tirano le maglie della storia.
In conclusione direi prova superata. (y)

Re: [RNT1] La guerra di Sara

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Ciao @Monica
Mi è piaciuto come hai fatto entrare Sara in un'altra dimensione. Chissà, forse è davvero possibile a certi livelli di concentrazione.
Ho avvertito questo cambio di tempo dal silenzio iniziale, quieto, dove Sara esegue la sua meditazione, all’improvviso boato dei cannoni, della guerra. Un cambio repentino, che fa il suo effetto.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 am Nella vasta distesa azzurra increspata da una pioggia insistente, una scia bianca e delicata come ali di farfalle è una ferita nel blu. Una miriade di fragili giunche sembrano strette dalla morsa di un gigante. Una possente nave sulla quale campeggia il vessillo della Compagnia delle Indie Orientali sbuffa vapore dalla ciminiera e sputa palle di cannone che devastano la debole flotta cinese.
L’orizzonte è illuminato a tratti da bagliori di fuoco. L’aria umida è una mistura irrespirabile di polvere da sparo, odore di sangue e decomposizione.
Un’immagine molto poetica. Sembra di vedere un’antica stampa cinese.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 am «Mi dispiace, ma non sono la persona che credi. Io non ho niente da darti.»
La mia voce non ha nulla di maschile, nel suo sguardo obliquo leggo paura e disappunto.
«Se devi punirmi fallo in fretta, signora.»
Poiché per Sara questo viaggio temporale equivale davvero a un altro mondo e in considerazione che nella traccia si diceva in maniera esplicita che si parlerà e capirà la lingua del posto, avrei inserito qualche particolare in più a tal proposito. Il cinese è la lingua più difficile del mondo per un occidentale, deve essere un’esperienza coinvolgente poterla parlare di punto in bianco,  capire e farsi capire.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 amNon so neppure perché mi trovo in mezzo a questo delirio.»
Delirio esprime una sorta di fastidio, di intolleranza da parte di Sara, non mi sembrerebbe il termine più giusto, troverei qualcos’altro. Anche perché Sara dovrebbe essere consapevole di quanto sta accadendo. Però è anche comprensibile che quell’immersione temporale, come tutte, possa essere equiparata a un delirio.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 amVoglio uscire prima possibile da questo incubo.»
Se Sara parla così allora è entrata in quel tempo contro la sua volontà? Non l’ha scelto lei? Va bene che nella traccia non si specificava questo particolare.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 am Yinuo mi precede ondeggiando come un pendolo sui piccoli piedi deformati.
Un riferimento ai piccoli piedi, deformati anticamente fin dalla tenera età alle bambine cinesi avvolgendoli in fasce.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 am«Shhhh! Le guardie imperiali di Lin Zexu hanno occhi e orecchie dappertutto.»
Molto appropriato il riferimento a Lin Zexu, che contrastava il commercio di oppio inglese per ordine dell’imperatore. Peccato che abbia perso.
Molto commovente l’incontro di Yinuo con il padre, ormai devastato dalla dipendenza dell’oppio.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 amLivio... Dove sei amore mio? Mi manchi da morire.
@Monica ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 amSi trova in Afghanistan.
Posso immaginare. Ho conosciuto tanti ragazzi che avevano la loro donna a casa che li aspettava e bramava… Ne ho conosciuti anche parecchi che una volta tornati a casa avrebbero pagato per tornare nel deserto…
Il finale è una promessa, una bella promessa, per quanto credo sia difficile da mantenere. Non basteranno sette giorni per poter insegnare e usufruire dei benefici dello yoga. Però è una cosa bella e la storia può continuare con un appiglio.
Mi è piaciuta la delicatezza e la dignità di Yinuo, un po’ meno l’atteggiamento di Sara. Risalta l’atmosfera calma e ieratica dell’antica Cina, pur in un momento di guerra e nonostante il dramma di Yinuo sia appena sfiorato ma si sente.
Una bella rappresentazione.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [RNT1] La guerra di Sara

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grazie @Alberto Tosciri della lettura e del commento accurato. Non è stato affatto facile per me scrivere una storia di guerra e ti confesso che temevo molto il tuo giudizio. 
Ho preso nota di tutte le tue osservazioni. Per quanto riguarda ciò che mi hai suggerito rispetto alla possibilità di parlare e comprendere il cinese trovo che tu abbia proprio ragione. Non mi è affatto venuto in mente che lei potesse "gioire" per questa insolita possibilità ma sarebbe stata una bella "finezza" inserire qualcosa al riguardo.
Nella storia che ho immaginato, Sara non è consapevole del proprio salto temporale ecco il perché della parola "delirio" che non ti è piaciuta. Rifletterò anche su questo aspetto che mi pare molto interessante e potrebbe dare un taglio diverso al racconto.
Mi fa piacere di essere riuscita a trasmettere la dignità con la quale  Yiuno affronta la situazione. Credo tu abbia colto perfettamente l'immagine che volevo dare di lei. 

Re: [RNT1] La guerra di Sara

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  ha scritto:@Monicati confesso che temevo molto il tuo giudizio. 
No ti prego... non dire così, mi fai stare in apprensione... io esprimo pareri per come la vedo, sottolineo sempre che il mio parere è puramente soggettivo; ha valore in base alle mie esperienze, alle mie osservazioni, che sono certo diverse da quelle degli altri, ognuno ha la sua visione, la sua sensibilità ed esperienza. È solo uno dei tanti punti di vista che non vuole certo essere vincolante. 

In quanto alla conoscenza del cinese del tuo personaggio... io non sono certo un linguista però saprai, a volte l'ho detto nel WD, che da giovane studiai l'arabo classico, parlato e scritto. Era un corso militare full immersion, cioè otto ore al giorno per due anni con  madrelingua in Italia e poi in Medio Oriente.
Dopo qualche mese mi resi conto che nei sogni parlavo arabo e sentivo qualcosa di strano in testa quando parlavo e anche quando scrivevo da destra a sinistra. Degli esperti mi dissero (io lo ripeto terra terra...) che il cervello umano era programmato per tutte le lingue del mondo come avere tanti canali. Noi sfruttavamo solo il nostro canale, la nostra lingua madre. Ma quando entravamo in un altro canale, seriamente, il nostro cervello ce ne rendeva partecipi, ci faceva sentire quasi la sensazione "fisica" dell'entrare in questo canale inesplorato. Una sensazione difficilmente descrivibile e certamente i termini che ho usato sono rozzi, ma spero mi avrai capito.
Io poi sono predisposto; ad Amman la mia grande gioia era di andare dove volevo e parlare  e farmi capire senza problemi. Parecchi, pur individuando che non avevo l'accento del luogo pensavano che appartenessi comunque a una nazione araba, e mi chiedevano quale fosse, anche perché d'estate, abbronzato, la mia pelle olivastra diventa ancora più scura...
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [RNT1] La guerra di Sara

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@MonicaX1974 "Fresca e pura come un alito di vento nella neve" 
Sei tu, ma facciamo finta di non saperlo, perché abbiamo da fare.
C'è una guerra e quell'alito di vento nella neve ci serve.
E' la spina dorsale di tutto il racconto, visto da dietro le quinte, in modalità Rosencrantz e Guildestern sono morti.
E c'è una guerra.
Guerra fuori, invasiva come il marcio dell'umido sui muri, putrida come un acquario abbandonato.
E quella dentro, quella di Sara.
Silenziosa, disperata e ostinata.
Guerra senza clamore e senza tempo. La guerra che tanti di noi combattono quando la vita di chi amiamo diventa accanimento umiliante.
Il Philip Marlow che mi tiene in ostaggio avrebbe voluto imbucare qualche soldato con le budella squarciate, ma l'ho sconsigliato.
Sbatterci in faccia la chiusa Siamo due combattenti e vinceremo la nostra guerra è decisamente più inquietante.
Brava.
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/gia ... /mens-rea/
https://www.facebook.com/profile.php?id=100063556664392
https://emanuelasommi.wixsite.com/manu

Re: [RNT1] La guerra di Sara

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Ciao @Monica il testo si lascia leggere bene e ha molti punti di forza : l'ambientazione ben  costruita , il personaggio credibile , i dialoghi  intensi, i paralleli temporali azzeccati in particolare quella con l'afganistan ti segnalo solo  alcuni spunti di miglioramento , secondo i miei gusti  ha scritto: ven lug 09, 2021 12:08 amCiao @Monica 

il testo si lascia leggere bene e ha molti punti di forza : l'ambientazione ben  costruita , il personaggio credibile , i dialoghi  intensi, i paralleli temporali azzeccati in particolare quella con l'afganistan 

ti segnalo solo  alcuni spunti di miglioramento , secondo i miei gusti 
 

È una crepa sottile nel tumulto dei pensieri da cui filtra una chiarore che illumina il mio buio. 
Questa frase mi pare  intrisa di linguaggio metaforico e barocco 
È in quell’attimo di eternità (idem anche qui attimo di eternità è un cliché) che il corpo perde i propri confini. Senza la zavorra del tempo, sospesa e leggera, mi sento fluttuare come un granello di polvere cosmica; una nota che vibra in armonia nel pentagramma dell’Universo. (idem)

Il mio scherzo di seno (metafora di troppo ? no  qui è davvero originale! :)  )e i capelli corti alimentano l’equivoco:

«No. Non può farlo. Ma tu devi credermi.»
Di nuovo, un rombo potente (è necessario l aggettivo potente?)
Il respiro si fa corto e affannato (è necessario affannato?). Cerco di mantenere la calma e di recuperare il ritmo con la forza di un naufrago che si aggrappa alla boa nel mare in tempesta.(non chiaro ..."forza" di cosa del respiro del naufrago? si tratta di resistenza più che di forza mi pare...)

Un flebile lamento lacera il silenzio. (mmm se è flebile come fa lacerare il silenzio?) 

 

Il mugolare dolente del vecchio tiene incatenati i miei pensieri. (cosa sono i pensieri tenuti incatenati? non sarebbe meglio usare un'espressione più  lineare? ) 
Sento scorrere l’energia, sono tesa come arco pronto a scoccare la freccia.(clichè

ecco spero tu apprezzi i miei commenti , come hai capito non amo la scrittura troppo fiorita e barocca ...ma sono solo i miei gusti 


per il resto 
davvero BRAVA!!!!









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