Green pass
Gli uomini sono avidi e chi aveva ideato il green pass lo era più di tutti.
Lui li conosceva: non tanto i “lupi -finocchi” di Wall street che avrebbero gioito ancora una volta, con il crollo delle borse imminente, ma i mandanti, i veri lupi quelli che si radunavano due volte all’anno e che pranzavano ogni tanto con il Presidente e con il direttore dell’Agenzia, oltre che con i vertici europei e i cinesi.
Da quando aveva smesso di cacciare online ne era passata di acqua sotto i ponti: ora l’Agenzia aveva mezzi più efficaci pensò.
Si diceva che mettessero un chip nei vaccini, ma era certamente una fake news: i grigi analisti delle agenzia segrete avevano davvero bisogno di inoculare un liquido di contrasto nei vaccini per sorvegliare tutti con il satellite?
No davvero! Ormai i controlli elettronici erano ovunque. Video sorveglianza, carta elettronica e ora… il green pass.
Ormai non c’era più opposizione alcuna al controllo globale: la paura del virus faceva accettare tutto di buon grado.
Non servivano più neppure le superspie come lui, pagate bene per sedurre sul web. Nei forum di scrittura , nei social…
Che senso aveva ancora sedurre i militanti politici quando ormai tutti erano sotto controllo?
Ora che aveva lasciato da mesi il ruolo di mestatore e arruffapopoli del web, forse si sarebbe messo un gilet giallo, questa volta non come infiltrato, ma come manifestante vero. Avrebbe potuto finalmente solidarizzare coi milioni di lavoratori costretti a tornare sul divano, in cambio di un reddito di cittadinanza, e coi giovani del sud Europa, disoccupati da decenni e senza alcun futuro
O ancora coi Rider delle pizze, che si facevano investire in bici sotto la pioggia per tre euro all’ora.
“Dove vai? “ Gli chiese il figlio mentre usciva.
“A farmi vaccinare!“ Mentì , e provò una fitta di dolore una volta di più. Soffriva ogni volta che doveva mentire, nonostante fosse un professionista della menzogna.
Già da due anni si era vaccinato, con il vaccino sperimentale della Cia, ma poteva dire al figlio che sarebbe stato via tutto il giorno per comprare al mercato nero una semi automatica non registrata?
Presto sarebbero venuti a prenderlo: sebbene non usasse più internet da mesi chi doveva trovarlo lo avrebbe trovato.
Si perché lui sapeva! Sapeva chi c’era dietro Greta Thunberg, e dietro al Greenpass, e dietro a chi aveva mandato i provocatori tra i Gilet gialli. Conosceva i mandanti che controllavano i senatori, e che pagavano gli avvocati per convincere tutti che i diritti civili fossero il primo problema del Paese, e non vere e proprie armi di distrazione di massa…
Conosceva chi pagava i giornalisti per screditare i partiti populisti, gente che voleva bloccare la nuova via della seta, ravvivare il traffico di armi, tenere sotto scacco il governo con gli sbarchi clandestini…
Aveva fatto anche lui il loro gioco.
Si era finto LGBT su tutti i forum cattolici, per fomentare la discordia…
Bastava sapere dove andare, per ravvivare le più accese polemiche online, che poi venivano riprese dai principali social del paese , e così intanto, coperte dalla sua controinformazione, passavano in parlamento le leggi sulle armi, sulla droga, su tagli agli aiuti umanitari, sui licenziamenti in chat …
Si era finto una ragazza lesbica in transizione scacciata dalla famiglia, poi un ricercatore del Cnr che profetizzava la fine del mondo per gli effetti del riscaldamento climatico, un adolescente nero depresso e discriminato. Non mancava nessuna immagine del “politically correct” nel suo cv di bandito della disinformazione.
E era stato davvero consolante trovare fiumi di solidarietà online, in quelle scorribande.
Decine di donne e uomini di tutte e le età, centinaia di like. Il nuovo pietismo di massa, dei sacerdoti laicisti e i dioscuri del progressismo. Era talmente incoraggiante sentirsi dalla parte giusta, quella protetta del potere, quella che piaceva a donne e ragazzini...
Ma poi si ritrovava alla sera, a tarda notte a pensare alle migliaia di padri di famiglia che avrebbero perso il lavoro per via delle leggi sul clima, alle armi vendute grazie alla sua propaganda.
“Ci pensi mai ai bambini che si spezzano la schiena nelle miniere di cobalto, per le batterie della auto green che noi promuoviamo nell chat? muoiono nell’indifferenza di tutti “
Gli aveva chiesto un collega, un lupo del web come lui con il ghigno satanico che anche lui spesso temeva di avere.
E allora aveva detto basta.
I bambini che scavano a mani nude la terre rare per le Tesla dei radical chic, degli illuminati e ambientalisti, avevano l’età dei suoi figli dannazione!
Era fuggito.
La Cia non lo avrebbe mai più usato per i suoi scopi.
Più probabilmente lo avrebbe ucciso.