[H2022R] Scappa

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La fiera: il pericolo, la fuga, la caccia

«Scappa» 
Singola parola, pronunciata dal nulla.
Anna ricordava un volto, pallido, due occhi ardenti. Un sorriso.
Correre.
Non aveva idea di dove. Non aveva idea del perché. Le gambe si muovevano da sole, i polmoni bruciavano.
Le stradine le correvano ai lati, Anna non le vedeva. Muri, porte, persone.
Correre.
Correre.
Correre. 
Anna non sapeva più fare altro. Alla fine, le gambe le cedettero. Ruzzolò sul selciato, l’asfalto le morse le mani tese davanti alla faccia.
Stille di dolore colarono, da palmi e occhi. Annaspò, ogni muscolo dalla vita in giù che bruciava, ardeva, si sfilacciava nell’ennesimo sforzo.
Correre. Anna doveva farlo. Scappare. Un bisogno che le si era impiantato nel cervello.
Più impellente di respirare, più essenziale di pensare.
«Di nuovo» 
Una risata aspra, gelida. Nessuna allegria, semplice compiacimento
«Scappa»
Anna non desiderava altro. Attorno a lei la città era scomparsa. Il mondo non esisteva.
Palazzi, semplici ostacoli o possibili rifugi. Strade, grandi zone dove correre. Persone, ostacoli.
Si tirò in piedi, riprese a correre. Ginocchia e caviglie fiamme di dolore, i muscoli strisce di fuoco nella carne.
Persone. Doveva raggiungere qualcuno. Se fosse stata in un luogo con tanta gente, forse l’avrebbero aiutata.
Forse sarebbe scappata.
Forse lui avrebbe scelto un’altra vittima.
Uscì dal vicolo, trovandosi in un grosso viale. Persone camminavano, si fermavano, chiacchieravano.
Anna latrò euforica. Un sorriso folle le salì al volto.
Salvezza. Libertà. Protezione.
Repulsione.
La vide dipinta sul coloro della prima persona a cui si accostò. Strisciò negli occhi della seconda. Fece urlare la terza.
Anna pianse, rigirandosi nella calca. Volti la fissavano, inorriditi. Non ne capiva il perché, non riusciva a riflettere.
In ginocchio, piangendo, si rigirava, tendendo le mani alla folla attorno a lei.
Versi le uscivano dalla bocca, richieste di soccorso, ignorate e non comprese dalla folla.
Dovevano aiutarla, difenderla. Salvarla.
Si dispersero attorno a lei, lasciandola sola. Correvano in tutte le direzioni, si stringevano tra di loro.
Anna venne evitata, allontanata. Corse dietro i gruppi più numerosi, implorò quelli più piccoli.
In ginocchio pianse davanti ai singoli.
Una mano si posò sulla sua spalla. L’ondata di speranza la travolse, ruotò il busto, piangendo di gioia.
Beffardo, pallido, sorridente. Occhi ardenti la fissavano.
«Ancora» la bocca masticò la parola, buttandola fuori come un grumo nell’aria «scappa»
Anna non ci riuscì.
La sua mente era svuotata. Il corpo era solo una massa di dolore.
La testa le scoppiava, gli occhi bruciavano.
Le ossa dello sterno scricchiolavano, mentre cuore e polmoni ci martellavano contro.
Le gambe erano in fiamme, ogni muscolo strillava la sua sofferenza.
«Ti prego» balbettò, le parole incomprensibili a lei stessa, altro dolore colò, misto a saliva, dalle labbra spaccate.
Rise. Un suono freddo, rabbioso, che grattò nelle orecchie di Anna come unghie su una lavagna.
«Scappa» labbra atteggiate a ghigno, zanne acuminate spuntavano appena.
Lei scosse il capo. Non ce la faceva, non voleva farcela.
Il sorriso si aprì, i canini luccicarono.

Re: [H2022R] Scappa

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@Bardo96  
Fin dall'incipit il lettore rimane senza fiato correndo assieme alla protagonista.
Nelle prime righe non ha importanza perché si corre, si intuisce un ambiente urbano, ma quello che conta é la disperazione e determinazione della ragazza.
Man mano che si prosegue nella lettura, cresce l'ansia, si vuole capire chi é l'inseguitore cosí perfido e crudele.
La vista della folla risveglia un momento di speranza, ma il disgusto e l'indifferenza rendono la salvezza un'opzione impossibile.
In pochi caratteri hai reso benissimo l'idea della fuga, hai rispettato tutti i canoni che un racconto deve avere per catturare il lettore. Le battute dell'inseguitore in contrapposizione ai pensieri della vittima li caratterizzano molto bene.
La fine agghiacciante mi é piaciuta assai: il baluginare dei canini risolve tutto il racconto senza spiegoni e il lettore é grato di non essere al posto della ragazza.
Hai reso benissimo il gioco del gatto col topo, gatto che prima di mangiare deve divertirsi un po' per stimolare l'appetito.
Lo stile e il ritmo affannato del racconto, assieme ai dialoghi brevissimi, hanno contribuito a rendere l'atmosfera di ansia e suspence.

Bravo, bravo, bravo!

Re: [H2022R] Scappa

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Ciao @Bardo96. :)

Ti leggo per la prima volta (anche per via di una mia prolungata assenza da questi lidi). Mi ha fatto piacere leggere il tuo testo, breve eppure efficace nel disegnare e proporre una sequenza al cardiopalma. Ho percepito l'ansia e la sofferenza della protagonista, il suo tentativo disperato di raggiungere la salvezza, di ricevere aiuto. In tal senso, il passaggio che ho trovato più efficace è proprio il suo arrivo sulla strada frequentata da molte persone. Ci ho letto (ma qui potrei fare un volo che va oltre le intenzioni del testo) riferimenti a certi casi di cronaca che riguardano proprio situazioni del genere, ovvero quando una folla, più o meno numerosa, sceglie di non intervenire per difendere persone aggredite o in difficoltà.

Per quanto riguarda la lingua adottata, penso che la scelta di una forma paratattica sia adeguata all'intenzione di ottenere un ritmo sincopato di lettura, che in certi tratti quasi toglie il fiato. Si presta particolarmente bene a un testo come il tuo, molto improntato sulle sensazioni e con una trama minima e poco dettagliata, in cui siamo a conoscenza soltanto di una fuga dalle grinfie di una creatura, senza ulteriori informazioni di contesto.

Ti segnalo quello che ho notato come forse unico errore in termini linguistici del testo:
Bardo96 ha scritto: dom nov 06, 2022 8:15 amLa vide dipinta sul coloro della prima persona a cui si accostò.
Credo - correggimi se sbaglio - che quel coloro volesse essere in realtà volto, o qualcosa del genere.

Un paio di dubbi te li lascio qui, giusto per indicarti le impressioni di un lettore del tuo testo e per permetterti di ragionarci, se vorrai.

Nella parte iniziale, fai riferimento a "muri, porte, persone". Cose che lei non vede. Tuttavia, qualche riga dopo, quando ricomincia a scappare, è consapevole di dovere e volere trovare persone. Ho avuto quindi la sensazione che ne avesse già incrociata qualcuna, non curandosene.

Infine, e questo è l'aspetto che più mi incuriosisce, è la natura stessa della creatura che la insegue. Tu, come autore, hai scelto di non fornire dettagli, se non la rivelazione nell'ultima riga del racconto, che dà possibili spunti per capire di cosa si tratti. La creatura in questione sembra intenta a giocare con la sua vittima, invitandola a scappare, in quello che si configura come un gioco sadico in cui la vittima non ha scampo e il carnefice gode nel vederla patire.

Ti faccio il mio "in bocca al lupo" per il contest.
A presto!

Re: [H2022R] Scappa

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Ciao @Bardo96 , bentrovato.

Un racconto che suggerisce il senso di urgenza, ansia e paura della vittima di questa caccia.
Il testo, anche stilisticamente, gioca tutte le sue carte su una scrittura spezzettata, sulla descrizione di percezioni confuse e attenuate e sull'uso di pattern che si ripetono ossessivamente.  L'effetto è raggiunto, il lettore "sente" come Anna.
In tutta onestà, però, non posso dire di essere pienamente soddisfatto. Hai scelto di andare al risparmio. di parole e di motivazioni. Troppe le domande senza risposte e tropo poca la "storia" per poter parlare veramente di un racconto horror. Così com'è rimane un esercizio di stile, abbastanza riuscito, ma pur sempre solo un esercizio di stile.
A rileggerci.

Re: [H2022R] Scappa

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Ciao @Bardo96, ho letto il tuo racconto senza respirare, sei stato bravissimo nel fare percepire e aumentare l'angoscia nel lettore. Ho corso e visto con gli occhi della protagonista, hai rispettato pienamente la traccia della tua carta e il genere horror.
Devo però concordare con Pulsar, ci hai regalato solo le sensazioni di una storia che non ho potuto leggere.
Mi farebbe veramente piacere conoscere le caratterizzazioni dei personaggi e soprattutto il finale.
Ancora complimenti per lo stile e per le immagini che hai saputo raccontare.
<3

Re: [H2022R] Scappa

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Ciao,
il racconto è riuscito, rende bene l'angoscia e la corsa trafelata senza speranza. Ottima idea concentrarsi su panico e atmosfera, senza dettagli, cornice, antefatti, spiegazioni... pura paura.

Siccome sono una rompiscatole che ama fare le pulci, anche perché se no che commentiamo a fare, ti faccio due appunti, che mi sono sorti leggendo, naturalmente puoi non condividerli e ignorarli senza pensiero.
Uno è che a volte i lirismi tolgono un po' di efficacia alla tensione e all'immedesimazione. Ti faccio un esempio:
Bardo96 ha scritto: Stille di dolore colarono, da palmi e occhi.
le stille di dolore sono un'immagine poetica, ma secondo me qui non sono la scelta migliore, perché rendono un po' più artificiosa la scena, togliendo "veridicità" all'angoscia della vittima in cui il lettore dovrebbe immedesimarsi.

Il secondo mini appunto è di cercare di variare un po' le immagini perché quella del dolore che brucia, muscoli in fiamme ecc si ripete molte volte per un testo breve. È complesso, sia chiaro, lo so benissimo, ma se vuoi usare delle metafore per rendere l'ansia e la sofferenza devi cercare di variarle un po', riutilizzare la stessa troppe volte finisce per svuotarla un po' di significato.
Bardo96 ha scritto: i polmoni bruciavano
Bardo96 ha scritto: ogni muscolo dalla vita in giù che bruciava, ardeva,
Bardo96 ha scritto: Ginocchia e caviglie fiamme di dolore, i muscoli strisce di fuoco
Bardo96 ha scritto: Le gambe erano in fiamme,
Ripeto, sono le cose che mi hanno fatto pensare leggendo, magari sono fisime mie.

In ogni caso il racconto angoscia per bene: leggendo di queste persone che la guardano inorridite, a un certo punto mi ero immaginata che fosse lei stessa la bestia che scappa da sé stessa, angoscia allo stato puro. Per gli incubi, un'ottima lettura prima di dormire :)
I intend to live forever, or die trying.
(Groucho Marx)

Re: [H2022R] Scappa

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Bardo96 ha scritto: Nessuna allegria, semplice compiacimento
ti segnalo che manca il punto finale alla frase.
Bardo96 ha scritto: Palazzi, semplici ostacoli o possibili rifugi. Strade, grandi zone dove correre. Persone, ostacoli.
Ti consiglio l'uso dei due punti, quando si vuole spiegare un significato. Così:
Palazzi: semplici ostacoli o possibili rifugi. Strade: grandi zone dove correre. Persone: ostacoli.
Bardo96 ha scritto: Repulsione.
La vide dipinta sul coloro della prima persona a cui si accostò. Strisciò negli occhi della seconda. Fece urlare la terza.
Bellissimo questo pezzo. Bravo! @Bardo96  :)

In generale, hai saputo trasmettere: ansia (in primo luogo) per il pericolo incombente, la fuga di Anna col cuore in gola e sotto  lo sforzo immane per non farsi raggiungere dalla fiera che le dà la caccia, dandole l'input di scappare per divertirsi come il gatto col topo.
Hai declinato con successo tutte e tre le voci della carta assegnata. L'horror manca sino all'ultima riga, che gela.  :aka:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [H2022R] Scappa

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Ciao @Bardo96 
Mancano degli ingrdienti fondamentali nella tua storia: L'ambientazione, dove siamo? in quale tempo? chi è Anna? una ragazzina? una donna...
Manca il perchè, per me è fondamentale che ci sia un accenno al prima, diverrebbe chiaro il motivo per cui nessuno la soccorre?
Ecco, una storia che genera solo tensione è uno stralcio, un pò come il trailer di un film, ma non è il film.
Per quanto il pezzo che hai scritto faccia venire voglia di leggere tutto il libro, devo prendere il tuo racconto per quello che è e cioè, un paio di scene e basta.
Buon contest, sono contenta che tu abbia partecipato.

Re: [H2022R] Scappa

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Ciao @Bardo96 

in genere non mi piace lo stile paratattico "esagerato", perché per i miei gusti sono in pochi a saperlo usare. Tu non solo lo sai usare, ma sai anche andare a capo spesso evitando l'effetto singhiozzo.  
Bravo, mi è piaciuto molto. Secondo me non c'è molto horror, ma non importa perché, se invece di questo:
Bardo96 ha scritto: Il sorriso si aprì, i canini luccicarono.
ci fosse un serial killer con un coltello in mano, funzionerebbe benissimo come thriller. 


Ti segnalo solo una forzatura (o forse ha un senso che non ho afferrato, e in tal caso potrebbe essere chiarito meglio):
Bardo96 ha scritto: Le ossa dello sterno scricchiolavano, mentre cuore e polmoni ci martellavano contro.
Grazie per la lettura, a rileggerti :)
Già.

Re: [H2022R] Scappa

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Pericolo, fuga e caccia. Possiamo affermare con convinzione che qui ritroviamo tutte e tre le tematiche espresse in modo chiaro.
Mi incuriosisce la scelta di una vittima ignara non solo del cosa la insegua, ma anche del perché. Chiunque si aspetterebbe un coinvolgimento emotivo più forte quando è noto il pericolo da cui si fugge (che però può essere ignoto al lettore), ma è evidente che qui si giochi a ribaltare le buone norme della costruzione di una storia – mi dev'essere sfuggita questa voce nel regolamento del contest.
Anche sulla questione delle "persone" vengono dei dubbi: se la fuggitiva ne incrocia fin dall'inizio, mi sfugge il senso del pensiero "PersoneDoveva raggiungere qualcuno" nato così, in un momento all'apparenza casuale.
Il linguaggio corre, nulla da eccepire. Gli ingredienti necessari ci sono.

Come dicevo, al netto di sbavature con un certo peso, lo stralcio cattura a dovere gli elementi di paura della carta.
Ora non resta che scrivere un vero racconto.

Re: [H2022R] Scappa

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Ciao. Vado un po' in controtendenza, ma devo dire che la partenza del racconto non mi ha presa. C'è qualcuno che scappa, e le molte frasi brevi e gli a capo sottolineano bene il ritmo frenetico, così come le sensazioni fisiche ben descritte e immediate, adatte a un horror.
Il problema, probabilmente solo mio, è che non sapendo nulla di questa Anna (chi è, dov'è, da cosa fugge) mi coinvolge poco qualunque cosa le stia succedendo. Hai padroneggiato bene gli strumenti stilistici utili per creare ansia, ma senza un contesto (anche svelato un po' alla volta) funzionano meno.
Il finale è quello che mi è piaciuto di più, e che dà un po' il senso a tutto il racconto. Se non ho frainteso ( e può benissimo essere), è lei a trasformarsi in una belva (per questo le persone scappano). In questo caso la suspense e il mistero creati trovano uno scopo, e sono molto ben costruiti, però aggiungerei qualche indizio per il lettore già prima, in modo che possa immedesimarsi di più.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: [H2022R] Scappa

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Bardo96 ha scritto: Una risata aspra, gelida. Nessuna allegria, semplice compiacimento
«Scappa»
Ciao Bardo!

Comincio col farti notare un paio di sviste ma, credimi, sono solo poche sottigliezze  sottigliezza che non va a intaccare i pregi del tuo scritto.
Qui ad esempio manca un punto dopo "compiacimento"
Bardo96 ha scritto: Anna venne evitata, allontanata. Corse dietro i gruppi più numerosi, implorò quelli più piccoli.
In ginocchio pianse davanti ai singoli.
In questo passaggio ho apprezzato il ritmo incalzante delle frasi. Molto ben costruite, ogni singola parola è studiata e misurata per mettere tensione e ansia al lettore. Una competenza che in pochi hanno. Bravo!
Bardo96 ha scritto: Repulsione.
La vide dipinta sul coloro della prima persona a cui si accostò. Strisciò negli occhi della seconda.
Questo passaggio invece l'ho adorato. Sei riuscito a farci vedere proprio il disprezzo, quasi il disgusto negli occhi dei passanti, delle persone a cui Anna chiede aiuto. Sei bravissimo a mostrare, in questo sei davvero a un livello molto alto. Complimenti!
Bardo96 ha scritto: «Scappa» labbra atteggiate a ghigno, zanne acuminate spuntavano appena.
Qua invece forse sarebbe stato meglio andare a capo dopo "scappa".

In generale Il tuo, a mio parere, è uno dei racconti in cui la tensione la fa da padrona. Da questo punto di vista, obiettivo raggiunto alla perfezione! 
Il ritmo è la carta vincente del racconto. Frasi corte e sincopate che danno un ritmo sempre più veloce alla lettura e incalzano il lettore tenendolo con il fiato sospeso fino alla fine. Bravo! 
L'unica grande pecca è, a mio parere, che il tuo racconto non possiede una vera e propria trama. Anna scappa ma non si sa da cosa. Non si sa perché le persone la rifiutino e la trovino tanto repellente. E soprattutto non capiamo bene come finisce. Anna sembra arrendersi, rinunciare alla fuga. Ma non sappiamo cosa succede dopo. 
Peccato perché a livello stilistico il tuo racconto è davvero una bomba. Però rimane, appunto, un po' un'esercizio di stile che che forse avrei visto meglio in un Labocontest. 
Comunque una lettura davvero piacevole, grazie! 
Da scrittori con un livello tecnico come il tuo c'è solo da imparare. 

Re: [H2022R] Scappa

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Ciao @Bardo96  :)
Bardo96 ha scritto: Le stradine le correvano ai lati, A
sostituirei correvano con altro, perché il verbo correre è già connotato in queste poche righe e usarlo anche riferito ad altro ne smorza il tono
Bardo96 ha scritto: Alla fine, le gambe le cedettero.
il secondo le è da eliminare
Bardo96 ha scritto: Stille di dolore colarono, da palmi e occhi.
Quindi piange sangue? O lacrima dalle mani? Le stille sono piccole, invece, mi sembra che dopo una caduta del genere il dolore dovrebbe essere abbastanza importante. Mi suona anche strano la parola stille qua, la trovo fuori registro, troppo alta rispetto al resto del testo. Scelglierei qualcosa di diverso e rimarrei sulla scelta di dire le cose come stanno senza ricorrere a troppe figure o metafore a parte che non siano del tutto fisiche
Bardo96 ha scritto: Annaspò, ogni muscolo dalla vita in giù che bruciava, ardeva, si sfilacciava nell’ennesimo sforzo.
Annaspò. Ogni muscolo dalla vita in giù bruciava, si sfilacciava nello sforzo.
Benché sul momento sembri aggiungere enfasi, in realtà, ripetere gli aggettivi toglie potere alle frasi. Hai un testo corto e devi essere certo dell'effetto che vuoi ottenere, non puoi avere sbavature e lazzi poetici, devi essere tutto azione e parole che significano esattamente quello che vuoi dire. Se cominci ad allungare il testo con gli aggettivi, allora è meglio cominciare a pensare a una trama più complessa perché ti cadrebbe la tensione che invece hai costruito bene.
Bardo96 ha scritto: «Di nuovo»
manca il punto, o dentro o fuori dalle caporali, come preferisci
Bardo96 ha scritto: Forse sarebbe scappata.
Intendi che forse sarebbe riuscita a sfuggirgli? A scappare ci è già riuscita ora la sfida è rendere la sua libertà duratura, giusto? O forse capisco male?
Bardo96 ha scritto: La vide dipinta sul coloro della prima persona a cui si accostò.
mi sa che qui c'è una svista: coloro? Viso?
Bardo96 ha scritto: La vide dipinta sul coloro della prima persona a cui si accostò. Strisciò negli occhi della seconda. Fece urlare la terza.
trovo questa concatenazione molto bella e funzionale, credo che tu abbia raggiunto proprio lo scopo che ti prefiggevi qui
Bardo96 ha scritto: In ginocchio, piangendo, si rigirava, tendendo
non ripeterei il verbo rigirarsi. Non ne capisco l'uso nemmeno nella frase precedente, ma ritrovarlo subito dopo, secondo me, evidenzia ancora di più il fatto di trovarsi nel posto sbagliato. Rigirarsi a me fa pensare alle coperte, a una persona che non riesce a prendere sonno facilmente. Qui tu intendi che gira più volte sul posto? Magari cercando un volto con un'espressione diversa? Una via di fuga?
Bardo96 ha scritto: Si dispersero attorno a lei, lasciandola sola.
Si dispersero, lasciandola sola. Attorno a lei è superfluo. Loro si allontanano da lei, magari correndo in ogni direzione? Per questo, forse, hai usato dispersero?
Bardo96 ha scritto: La sua mente era svuotata.
La sua mente era vuota. Oppure: La sua mente si era svuotata.
Bardo96 ha scritto: Il corpo era solo una massa di dolore.
eliminerei solo perché sminuisce la forza della frase

Unltima nota che vorrei portare alla tua attenzione è il fatto che hai usato davvero molto spesso parole che hanno a che fare con il calore e, come dicevo sopra, comparire con tanta fredquenza toglie un po' del loro peso, ed è un peccato.
Trovo che tu abbia fatto proprio una bella prova, è difficilissimo scrivere racconti, ancora più difficile scriverne di tanto brevi e riuscire a comunicare le sensazioni che avevi intenzione di veicolare con la tua storia.
Sei riuscito a montare angoscia, paura, sfinimento, indifferenza, agonia, usando pochissime parole. Secondo me, se lavorerai ancora su questo pezzo, concentrandoti sulle parole e sul loro significato, ne verrà fuori un pezzo davvero terrificante.
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Linda e la montagna di fuoco

Re: [H2022R] Scappa

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Ciao @Bardo96 

Un piccolo capolavoro di tensione questo tuo racconto.
Coinvolge il lettore in questa corsa sfrenata, condita di disperazione e terrore cieco, alla fine della lettura ci si ritrova col fiatone o nella mancanza d'ossigeno per la lunga apnea.
Si tratta di pochi frame di una storia più ampia di cui nulla è dato di sapere, che apre uno squarcio visivo al lettore solo sulla sua drammatica conclusione, ma per questo si accresce lo smarrimento di chi si ritrova proiettato in una realtà incomprensibile e terrificante.
La fine del racconto in poche righe serrate, ci rivela che la protagonista è parte di un gioco sadico: una caccia delle quale lei è la preda predestinata.
Questo non esaurisce l'orrore, poiché scopriamo che tutta la società è partecipe di quel gioco, cosa che a lei è ignota, ma lo scopre con una nuova angoscia nel momento in cui cerca l'aiuto di estranei.

Complimenti! Un racconto raggelante, con un ritmo sincopato, un clima opprimente come un incubo.
Ottima prova orrorifica.

Un saluto.
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