[H2022R] La strega Omega

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Commento per postare: bonus da Laboratorio nr. 5

Traccia di Halloween -  Le spine: la sofferenza, il supplizio, la condanna.

pronuncia
La pronuncia corrente è «omèga»; «òmega» è invece di uso letterario, poiché è «della pronunzia greca e latina» (Gabrielli).
L’autrice ha scelto la prima,

[H2022R] La strega Omega


La strega Omega ha due facce: piena di tenerezza e spinta alla violenza. La sua maschera sociale è perfetta all'apparenza: una vecchina dimessa e fragile, inoffensiva, ma in realtà vendicatrice di soprusi e delitti impuniti, sulla base di un suo personale codice morale flessibile.
Per mantenersi, scrive bigliettini per una ditta dolciaria che fabbrica dolcetti per Halloween.
Queste le frasi che vanno per la maggiore:

Il male che incede deforma ogni piede.
Scarta le caramelle e le zucche guaste. Le prime son dolcetti, le seconde sono inetti.

Di ben altro tenore, nella sua vita parallela, quelli che fa circolare in certi ambienti per farsi una clientela mirata:

La strega Omega che spezza o che piega è fine stratega.
Tutti i servizi contro i tuoi vizi.
I falsi specchi stregati in bottega sono un optional per chi mi impiega.
La vendetta che si spiega te la servo d'ogni bega.


Sino a quel momento, tuttavia, non le è ancora capitato un vero e proprio cimento lavorativo. 
Ora sembrerebbe di sì. Riceve la visita di un uomo ancora giovane ma con lo sguardo al di là del bene e del male.
Lui le racconta la sua storia.
"Sono Coatto. Vengo dal paese del principe dei Soprusi, che dà il nome a ogni suo suddito e ha potere di vita e di morte su ognuno. I confini del paese sono invalicabili. Non gli si può sfuggire. Ho una sorella, Donata, di cui l'anno scorso si è invaghito e l'ha chiesta come concubina per il suo harem."

Il giovane s'interrompe per guardarsi intorno nella bottega della strega. Si mette di fronte a un supposto specchio e non ci si vede. Questo lo mette in ansia, rovescia certezze, muta di brutto le sue  prospettive. La parodia di uno specchio, un mancato riflesso.
"Com'è possibile?" chiede indicandolo alla strega Omega.
"La verità è intrinseca, è all'interno" sibila quella, bussando sullo schermo dello specchio, che risponde con un suono fesso.
"Non aspettarti che le cose siano come ti sono sempre apparse: apri la mente, pensa laterale. Come faccio io: tu hai trovato il modo di scappare. Ma vai con ordine nel tuo racconto. Prego."

" I nostri genitori erano in fondo onorati della proposta del principe Dolo, e stavano preparando Donata all'unione principesca, fissata al suo quindicesimo compleanno. Ma ignoravano il dramma che stavamo vivendo io e mia sorella. Qualche giorno prima della proposta del reale, un giorno, soli in casa nostra, è successo l'imprevedibile. Io, proprio io, il suo rispettoso fratello maggiore, l'ho deflorata in un parossismo di passione incestuosa che ci ha travolti entrambi sotto un velo di pazzia. Quando ci siamo ridestati dal folle ed entusiasmante sogno, abbiamo pianto disperati: non fosse bastata l'enormità dell'atto, lei aveva compromesso il suo futuro. Quando il principe l'ha vista, e se ne è invaghito, il suo destino era segnato."

Piange, nell'austera bottega, il meschino che spiega il fatto suo alla strega.

La strega Omega s'immagina il cruento non detto da Coatto. Vede Donata terrorizzata al pensiero di quello che l'aspetta, smarrita di fronte al crollo della figura del fratello, che non ha mezzi né risorse per portarla in salvo. Eppure lei provava fiducia in lui: la delusione le fa girare la testa, le dà attacchi di panico. La madre fraintende lo stato d'animo della figlia: la crede nervosa per il grande passo e prova a istruirla sull'accettazione del maschio e dei suoi voleri. Vede Donata ridere isterica tra le lacrime. 

La strega vede il pennacchio verde del messo del principe Dolo ondeggiare tra le messi, salendo verso la casa della prescelta. Forse Donata sviene e la madre la rianima mentre il padre con affettuoso orgoglio le sussurra parole di incoraggiamento. Vede il fratello terreo in volto che s'inginocchia accanto ai suoi familiari per abbracciarsi un'ultima volta tutti insieme. Uniti comunque, con le maschere delle gioie e delle colpe e delle paure terrificanti sospese.

Omega vede quello che Coatto può solo intuire e raccontare come sa. La terribile prima notte con la scoperta della mancata verginità della sposa. Donata trema, è terrorizzata, ma non fa il nome del fratello. Si finge ignara dell'imene, del dover versare delle gocce di sangue, ride come una demente, ma lo sposo ha già in mente una condanna terrificante, un supplizio continuo, un parossismo statico di sofferenza.

La strega purtroppo vede il supplizio preparato per la ragazza prima che ne parli il fratello, o mentre questi ne descriverà gli esiti, perché ci ha già dovuto assistere e sa come funziona. Peggiore della morte, inteso a compensare l'affronto fatto al maschio-dio nell'essersi offerta a lui impura. La cottura del corpo condito con l'idratazione forzata interna.
I tempi e i modi inenarrabili del supplizio. La vittima in preda a sofferenze indicibili e che non può emettere un suono. Non può fare arrivare le mani a coprirsi gli occhi, o a strapparsi i capelli. Soffrire mille morti atroci senza un lamento. Svenire e, purtroppo, rinvenire. 

Questo le aveva fatto il principe, come condanna per l'insulto ricevuto:  la deformità causata dalla temperatura  - oltre il grado di bollitura dell'acqua – carne e pelle che si dilatano e formano sacche a pieghe. Si piega lo scheletro e si prende un aspetto simile, dal volto e collo con pappagorgia al tronco che scende sugli arti in un molle ammasso, a un orrido e pietoso pupazzo.
Irriconoscibili le fattezze originarie. Uno sfigurato essere umano, senza voce e senza identità, purtroppo mantenuto in vita durante il trattamento. 

Coatto e i genitori, ignari del destino di Donata, chiesero invano notizie e spiegazioni, e la cercarono senza posa. Travolti tutti dall'angoscia, il fratello aveva, come amaro sovrapprezzo, l'enormità della colpa che lo schiacciava e di cui non poteva rivelare l'origine ai genitori, salvo farli morire di dolore. 

Un giorno recente, in un circo, Coatto racconta alla strega di avere incrociato lo sguardo di una nana deforme, attrattiva esibita sotto il tendone. E, grazie alla lacrima che le scendeva da un occhio, e al suo sguardo al di là del bene e del male, l’aveva riconosciuta...

Il climax decelera in bottega mentre Coatto conclude il racconto:
"L'ho lasciata conciata così: io, la causa di tutto il male che si è riversato su di lei, tutto il male del mondo. 
Sono scappato da lei, annichilito dal dolore, dalla rabbia e dal rimorso. Col mio coltello a serramanico incerottato sotto i capelli, sono corso al palazzo per uccidere il principe, ad ogni costo, e così ho saputo che il folle, per la prima volta, non era a palazzo. La corte era sconcertata e incerta sul da farsi. Finché, questione di ore, siamo tutti venuti a sapere che la nostra prigionia era finita. Le frontiere si possono varcare: siamo liberi..."
Lo sguardo di supplica che rivolge alla strega Omega è più che eloquente. Tace, coprendosi il volto con le mani.

La strega raccoglie le idee e si ricompone, esausta. Poi si risolve a proporre il rimedio stregonesco per la situazione contingente. Nulla infatti che sovverta la situazione surreale  con apparente semplicità. 
Coatto la prega. 
La strega stratega non si nega. 
La manovra gli spiega: i fili collega.

"Conosco il procedimento" conclude con un sospiro. "Davvero vuoi che ti faccia assomigliare a tua sorella?"

... E l'infelice acconsente.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [H2022R] La strega Omega

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Carissima @Poeta Zaza
Forse possiamo convenire sul fatto che il genere horror non sia propriamente nelle tue corde. Non so se tu abbia mai frequentato nelle tue letture autore come Poe, Lovecraft o King. Certo che da loro ci sarebbe tanto da imparare.
E' un vero peccato, perché il soggetto non era niente male. La storia di una fanciulla destinata a un grande matrimonio, ma al tempo stesso ossessionata dall'amore incestuoso per il fratello. I due cedono alla tentazione del peccato e lei subisce il supplizio nel momento della scoperta del tradimento.
Al fratello non resta che la dannazione di una colpa inespiabile.
Bello..., ma...
Quello che a mio avviso non funziona è il modo in cui hai raccontato questa storia, nonché la presenza di quella strega poco credibile e, in fondo, poco significativa per il racconto.
Il climax di un racconto horror è giocato soprattutto sulla immedesimazione del lettore su un personaggio; Il dolore, la paura, lo spavento, la sorpresa, sono tutti elementi emotivi che devono essere vissuti. Spesso per ottenere questo risultato viene utilizzata la focalizzazione in prima persona proprio per poter trasmettere queste sensazioni; ciò non esclude che si possano percorrere anche altre strade, ma la presenza di questi elementi dovrebbe essere più significativa dei fatti stessi.
Poeta Zaza ha scritto: Riceve la visita di un uomo ancora giovane ma con lo sguardo al di là del bene e del male.
Lui le racconta la sua storia.
"Sono Coatto. Vengo dal paese del principe dei Soprusi, che dà il nome a ogni suo suddito e ha potere di vita e di morte su ognuno. I confini del paese sono invalicabili. Non gli si può sfuggire. Ho una sorella, Donata, di cui l'anno scorso si è invaghito e l'ha chiesta come concubina per il suo harem."
Solo qui introduci la vera storia. Tutto quello che viene prima non ha nulla a che vedere, né ha un seguito. Che senso ha?
Il vero protagonista si presenta, ma sembra uno che entra in banca per aprire un conto. Anzi, quando entro in banca sono molto più ansioso di lui.
Nella prima parte, quella della presentazione della strega, lasci intendere che ci troviamo in una realtà "normale"; parli ad esempio di
Poeta Zaza ha scritto: una ditta dolciaria che fabbrica dolcetti per Halloween.
Poi parli del paese del principe dei soprusi e ci catapulti in una dimensione completamente differente senza nulla che ci possa aiutare a comprendere come costui sia piovuto dal cielo.
Poeta Zaza ha scritto: La strega purtroppo vede il supplizio preparato per la ragazza prima che ne parli il fratello
Qui a mio avviso c'è un altro errore.
Se io ti racconto di aver visto un film che mi ha fatto molta paura, per quanto io possa essere dettagliato nel descriverti i particolari, non sarà mai come se tu vedessi quel film.
Le descrizioni che seguono, per quanto truculente possano essere, restano in superficie; come quando dovevo studiare anatomia patologica.
Però non scoraggiarti. Come ti ho detto, il soggetto è buono. Se fossi in te proverei a riscrivere tutto da capo cercando il registro giusto per valorizzarlo.
E' vero che questo non è il Labocontest, ma gli esercizi che propongo di là dovrebbero essere utili anche qua.
Alla prossima.

Re: [H2022R] La strega Omega

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Poldo ha scritto: Il vero protagonista si presenta, ma sembra uno che entra in banca per aprire un conto. Anzi, quando entro in banca sono molto più ansioso di lui.
Non trovo giusto questo paragone: io l'ho introdotto scrivendo:
Poeta Zaza ha scritto: Riceve la visita di un uomo ancora giovane ma con lo sguardo al di là del bene e del male.
Inoltre, anche la fissità del presentarsi, andando al dunque senza preamboli, la normalità del narrare, l'ho scelta pensando ai fatti di cronaca nera nostra, alla normalità del fare con cui vengono descritti i protagonisti prima di...
Poldo ha scritto: Poi parli del paese del principe dei soprusi e ci catapulti in una dimensione completamente differente senza nulla che ci possa aiutare a comprendere come costui sia piovuto dal cielo.
Realtà romanzesca. Ho scelto di inserire la strega col suo quotidiano vicino al nostro, e di catapultare nella sua bottega un cliente proveniente da un paese "diverso", quasi come un immigrato sbandato perché libero. Non ho rinunciato neanche qui alle metafore che prediligo. E la strega mi serviva per il "procedimento" finale.  :si:
Poldo ha scritto: E' vero che questo non è il Labocontest, ma gli esercizi che propongo di là dovrebbero essere utili anche qua.
Ho pensato al tuo Laboratorio qui, ad esempio:
Poeta Zaza ha scritto: Non può fare arrivare le mani a coprirsi gli occhi, o a strapparsi i capelli. 
Ma potevo fare meglio, capisco il tuo giudizio @Poldo  ma credo eviterò il genere in futuro.  ;)

Ti ringrazio per la franchezza e l'incoraggiamento.  :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [H2022R] La strega Omega

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Ciao. Passo a darti la mia opinione, prendila per quella che è (non sono esperta di racconti horror).
Per cominciare "Strega Omega" io l'ho letto automaticamente con l'accento sulla "e", perché fa rima e suona bene, quindi la specificazione sulla pronuncia mi è risultata superflua ( magari non è così per tutti).
Ho apprezzato le tue escursioni poetiche come una nota stilistica personale (che mi avrebbero fatto capire che eri tu anche in un contest al buio, come è successo due anni fa ;)  ).
Sono però costretta a ripetere delle osservazioni già fatte: il contesto non è ben definito. La tua strega scrive di cose commerciali, come i dolcetti di Halloween, ma poi le capita un cliente che viene da tutt'altra epoca. Anche dopo aver letto la tua risposta a Poldo, non sono convinta: se la strega ha a che fare con magie che travalicano i confini del mondo attuale, ci può stare benissimo, ma andrebbe accennato da qualche parte, altrimenti crea confusione nel lettore, che non sa più in quale tempo o luogo si trova.
Poeta Zaza ha scritto: La strega Omega ha due facce: piena di tenerezza e spinta alla violenza. La sua maschera sociale è perfetta all'apparenza: una vecchina dimessa e fragile, inoffensiva, ma in realtà vendicatrice di soprusi e delitti impuniti, sulla base di un suo personale codice morale flessibile.
Io sinceramente odio il diktat "Show, don't tell" ma in questo caso la descrizione della strega non ha attinenza con la storia (non vediamo né il suo essere fragile e inoffensiva, né il suo essere vendicatrice, perché i suoi servizi sembrano in vendita, quindi vediamo solo il suo lato più cinico).
Poeta Zaza ha scritto: "Conosco il procedimento" conclude con un sospiro. "Davvero vuoi che ti faccia assomigliare a tua sorella?"

... E l'infelice acconsente.
Detto ciò, la storia è spaventosa e adatta a un racconto horror, e lo stile è corretto e scorrevole. Il finale poi è del tutto inatteso e molto disturbante (il lettore si aspetterebbe che il cliente chiedesse una vendetta, invece...) quindi ti faccio molti complimenti per l'idea e la capacità di trasmettere emozioni destabilizzanti. Aggiusterei solo qualcosa nella presentazione della strega e nell'ambientazione, per rendere l'atmosfera del racconto più omogenea e tendente al dramma fin da subito.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: [H2022R] La strega Omega

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Grazie, @Silverwillow  :flower:

Mi hai fatto riflettere parecchio:
Silverwillow ha scritto: Per cominciare "Strega Omega" io l'ho letto automaticamente con l'accento sulla "e", perché fa rima e suona bene, quindi la specificazione sulla pronuncia mi è risultata superflua ( magari non è così per tutti).
mi faccio sempre riconoscere per la pedanteria, lo so.  :facepalm:
Silverwillow ha scritto: Ho apprezzato le tue escursioni poetiche come una nota stilistica personale (che mi avrebbero fatto capire che eri tu anche in un contest al buio, come è successo due anni fa ;)  ).
La cosa che mi fa più piacere è che mi si riconosca dallo stile, che ci siano o no dei versi. E che mi si legga.  :)
Silverwillow ha scritto: Sono però costretta a ripetere delle osservazioni già fatte: il contesto non è ben definito. La tua strega scrive di cose commerciali, come i dolcetti di Halloween, ma poi le capita un cliente che viene da tutt'altra epoca. Anche dopo aver letto la tua risposta a Poldo, non sono convinta: se la strega ha a che fare con magie che travalicano i confini del mondo attuale, ci può stare benissimo, ma andrebbe accennato da qualche parte, altrimenti crea confusione nel lettore, che non sa più in quale tempo o luogo si trova.
Capisco questa critica e me l'aspettavo. Però, ho voluto comunque attualizzare la strega e l'infelice cliente, quasi come due antichi mondi che si incontrassero oggi, con similitudine di contesti di orrori che non hanno epoca e dimensione. Soprattutto, la capacità latente nell'uomo di ogni tempo e luogo di saper punire, se vuole, un'offesa ricevuta "pesandola" con un "carico" di illimitato orgoglio ferito.
Silverwillow ha scritto: Io sinceramente odio il diktat "Show, don't tell" ma in questo caso la descrizione della strega non ha attinenza con la storia (non vediamo né il suo essere fragile e inoffensiva, né il suo essere vendicatrice, perché i suoi servizi sembrano in vendita, quindi vediamo solo il suo lato più cinico).
Come detto a Poldo, mi serviva la strega per il procedimento, ma ho voluto anche presentarla in quel modo, pensando (erroneamente) che si capisse che, mantenendosi coi bigliettini nei dolci, le sue tariffe nel secondo lavoro potevano variare a sua scelta e coinvolgimento nel cimento lavorativo.
Silverwillow ha scritto: Detto ciò, la storia è spaventosa e adatta a un racconto horror, e lo stile è corretto e scorrevole. Il finale poi è del tutto inatteso e molto disturbante (il lettore si aspetterebbe che il cliente chiedesse una vendetta, invece...) quindi ti faccio molti complimenti per l'idea e la capacità di trasmettere emozioni destabilizzanti. Aggiusterei solo qualcosa nella presentazione della strega e nell'ambientazione, per rendere l'atmosfera del racconto più omogenea e tendente al dramma fin da subito.
Ti ringrazio dei suggerimenti e dei complimenti, Laura. Lieta che tu stavolta ci sia.  :)
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Re: [H2022R] La strega Omega

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Ciao @Poeta Zaza, 
sono veramente contenta che ti sia cimentata in un genere che non ti è familiare, hai accolto la sfida e secondo non è andata male.
Non ho letto il tuo racconto propriamente come un horror, ma dei riferimenti decisamente inquietanti ci sono.
Hai usato uno stile che prende un po' le distanze dalle atroci sofferenze di Donata, quindi è difficile l'immedesimazione nel personaggio con relativa angoscia condivisa, credo che il medesimo racconto narrato in prima persona dalla ragazza sarebbe stato più funzionale per il genere richiesto.
Trovo comunque il racconto ben scritto e la traccia pienamente rispettata.
Alla prossima 
<3

Re: [H2022R] La strega Omega

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Modea72 ha scritto: Ciao @Poeta Zaza, 
sono veramente contenta che ti sia cimentata in un genere che non ti è familiare, hai accolto la sfida e secondo non è andata male.
Lieta di trovarti anche qui, mia cara epigona nei Contest di ogni genere e forma! :flower:

Non solo orrore, ma anche emozioni come paura, inquietudine e ansia sono, come dici tu:
Modea72 ha scritto: dei riferimenti decisamente inquietanti ci sono.
Certo, hai ragione, scritto in prima persona da Donata sarebbe stato più in tema e più raccapricciante, ma non ne sono stata capace.
Modea72 ha scritto: credo che il medesimo racconto narrato in prima persona dalla ragazza sarebbe stato più funzionale per il genere richiesto.
Modea72 ha scritto: Trovo comunque il racconto ben scritto e la traccia pienamente rispettata.
:)
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Re: [H2022R] La strega Omega

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Modea72 ha scritto: O_-  Epigona? Perché  :aka:

Gli Epigoni, figure della mitologia greca, sono i figli dei sette capi che combatterono contro Tebe. Il nome "epigoni", dal greco ἐπίγονος, significa "coloro che vennero dopo", ossia una generazione successiva. Il termine "epigono" conserva, in italiano, il significato di "continuatore"/"imitatore"

cara @Modea72 nella connotazione esclusivamente positiva che ti cito sopra, ti vedo simile a quella che ero all'inizio,
anni fa, quando mi sono subito buttata nei Contest di ogni genere. Tu, entrata in questo forum in una "generazione successiva", mostri il mio stesso spirito di intraprendenza e di entusiasmo. Questo volevo dire: che mi riconosco in te.  :)
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Re: [H2022R] La strega Omega

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Ciao @Poeta Zaza,
Sei stata brava a tuffarti in un genere a te non congeniale, hai esplorato nuove zone e sensazioni creando una trama inquietante. 
Ho trovato ottima la storia ma ho sentito poca tensione nella lettura. La sensazione è che ci sia una sorta di filtro tra il contenuto e chi legge. In parte è dato dalla scelta di far narrare la storia da uno dei personaggi, in parte, secondo me, da dettagli che tendono a distrarre dalla storia principale. Ad esempio la parte sui dolcetti di Halloween, ma anche una certa atmosfera fiabesca che non aiuta la sospensione dell'incredulità (elemento fondamentale in un racconto che crei immedesimazione nel lettore, pur nella presenza di elementi fantastici o sovrannaturali).
Poeta Zaza ha scritto: Coatto la prega. 
La strega stratega non si nega. 
La manovra gli spiega: i fili collega
Anche la presenza di questa parte, volutamente musicale e che ricorda una filastrocca, non aiuta a focalizzarsi sulla storia. Almeno a me ha dato più l'idea di atmosfera fiabesca che inquietante.
L'impressione generale è quella di un testo indeciso tra il genere della fiaba (in stile fratelli Grimm) e una storia più decisamente horror.
Comunque una lettura interessante.
Ciao!

Re: [H2022R] La strega Omega

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ivalibri ha scritto: Ciao @Poeta Zaza,
Sei stata brava a tuffarti in un genere a te non congeniale, hai esplorato nuove zone e sensazioni creando una trama inquietante. 
Ho trovato ottima la storia ma ho sentito poca tensione nella lettura. La sensazione è che ci sia una sorta di filtro tra il contenuto e chi legge. In parte è dato dalla scelta di far narrare la storia da uno dei personaggi, in parte, secondo me, da dettagli che tendono a distrarre dalla storia principale. Ad esempio la parte sui dolcetti di Halloween, ma anche una certa atmosfera fiabesca che non aiuta la sospensione dell'incredulità (elemento fondamentale in un racconto che crei immedesimazione nel lettore, pur nella presenza di elementi fantastici o sovrannaturali). Anche la presenza di questa parte, volutamente musicale e che ricorda una filastrocca, non aiuta a focalizzarsi sulla storia. Almeno a me ha dato più l'idea di atmosfera fiabesca che inquietante.
L'impressione generale è quella di un testo indeciso tra il genere della fiaba (in stile fratelli Grimm) e una storia più decisamente horror.
Comunque una lettura interessante.
Ciao!
Però anche Cappuccetto rosso dei Grimm è un horror, se salti il finale...  :asd:

Grazie del passaggio e delle note, cara @ivalibri :flower:
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Re: [H2022R] La strega Omega

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Poeta Zaza ha scritto: La strega Omega ha due facce: piena di tenerezza e spinta alla violenza. La sua maschera sociale è perfetta all'apparenza: una vecchina dimessa e fragile, inoffensiva, ma in realtà vendicatrice di soprusi e delitti impuniti, sulla base di un suo personale codice morale flessibile.
Per mantenersi, scrive bigliettini per una ditta dolciaria che fabbrica dolcetti per Halloween.
Queste le frasi che vanno per la maggiore:

Il male che incede deforma ogni piede.
Scarta le caramelle e le zucche guaste. Le prime son dolcetti, le seconde sono inetti.

Di ben altro tenore, nella sua vita parallela, quelli che fa circolare in certi ambienti per farsi una clientela mirata:

La strega Omega che spezza o che piega è fine stratega.
Tutti i servizi contro i tuoi vizi.
I falsi specchi stregati in bottega sono un optional per chi mi impiega.
La vendetta che si spiega te la servo d'ogni bega.
Halloween, una parola che colloca la storia nell'immaginario di chi legge. Sono certa che una ditta dolciaria esiste anche nella fantasia. Ma la festa di Ognissanti è reale. Questo riferimento andava eliminato purtroppo.
Il racconto mi è piaciuto molto, a me ha ricordato l'atmosfera surreale dei racconti di Giambattista Basile ( Lo cunto de li cunti)
dei quali si riconosce lo stile.
Quello che mi colpisce, ogni volta che leggo qualcosa di tuo, è che il tuo stile  va al di là di ogni genere letterario.
Poeta Zaza ha scritto: La strega Omega s'immagina il cruento non detto da Coatto. Vede Donata terrorizzata al pensiero di quello che l'aspetta, smarrita di fronte al crollo della figura del fratello, che non ha mezzi né risorse per portarla in salvo
Qui invece di fargli immaginare i fatti potresti farglieli vedere in una palla di vetro.
Poeta Zaza ha scritto: La strega raccoglie le idee e si ricompone, esausta. Poi si risolve a proporre il rimedio stregonesco per la situazione contingente. Nulla infatti che sovverta la situazione surreale  con apparente semplicità. 
Coatto la prega. 
La strega stratega non si nega. 
La manovra gli spiega: i fili collega.

"Conosco il procedimento" conclude con un sospiro. "Davvero vuoi che ti faccia assomigliare a tua sorella?"
Il finale è eccellente, complimenti @Poeta Zaza 
 

Re: [H2022R] La strega Omega

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Alba359 ha scritto: Il racconto mi è piaciuto molto, a me ha ricordato l'atmosfera surreale dei racconti di Giambattista Basile ( Lo cunto de li cunti)
dei quali si riconosce lo stile.
Non li ho mai letti ma lo farò: mi hai incuriosita Vuoi dire che il mio stile te li ricorda? Perché il mio zazaismo non copia nessuno.  :si:
Alba359 ha scritto: Quello che mi colpisce, ogni volta che leggo qualcosa di tuo, è che il tuo stile  va al di là di ogni genere letterario.
Mi fai arrossire dal piacere.  :arrossire:
Alba359 ha scritto: Qui invece di fargli immaginare i fatti potresti farglieli vedere in una palla di vetro.
Sì, hai ragione: era un espediente più show don't tell dell'immaginare.
Alba359 ha scritto: Il finale è eccellente, complimenti @Poeta Zaza 
Grazie, carissima @Alba359 :flower:
Di sabbia e catrame è la vita:
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Re: [H2022R] La strega Omega

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Cara @Poeta Zaza 
mi hai sorpreso con tutte quelle crudeltà. Non avrei mai sospettato che tu ti potessi immaginare tali torture per di più in un contesto incestuoso.
Pur essendoci un crescendo nella storia, non ho sentito la tensione. Mi ha dato più l'idea della favola noir, come del resto anche il mio racconto, nonostante il finale triste e destabilizzante.
Le tue descrizioni e gli interventi in rima rendono ancora più piacevole questa storia.
L' ho letta con piacere, grazie

Re: [H2022R] La strega Omega

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Almissima ha scritto: Cara @Poeta Zaza 
mi hai sorpreso con tutte quelle crudeltà. Non avrei mai sospettato che tu ti potessi immaginare tali torture per di più in un contesto incestuoso.
Pur essendoci un crescendo nella storia, non ho sentito la tensione. Mi ha dato più l'idea della favola noir, come del resto anche il mio racconto, nonostante il finale triste e destabilizzante.
Le tue descrizioni e gli interventi in rima rendono ancora più piacevole questa storia.
L' ho letta con piacere, grazie
Non avrei mai pensato, da sola, che a una tortura simile si potesse sopravvivere. Ma mi è rimasta, di certo per la fortissima impressione, la reminiscenza di una vecchissima lettura.


Grazie del passaggio, cara @Almissima      :flower:
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Re: [H2022R] La strega Omega

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Ciao Mariangela,
bentrovata :)

Secondo me, quello che non convince appieno è il contrasto tra una vicenda assolutamente disgustosa e terrificante, e una forma narrativa che usa i crismi della filastrocca. Non dico che non si possa fare una "ballata" horror, i cantastorie dovevano raccontarne sicuramente, però in quel caso penso che avresti dovuto davvero calcare la mano in quel senso: come un troubadour moderno dirci "oye, oye, venite gente ascoltar l'infame vicenda della bella Donata" (è per capirci, non dico che avresti dovuto cominciare proprio così, eh XD), magari dare al tutto proprio la forma di un cantico o d'una ballata, anche giocando sulle rime a fine frase...
Perché così l'effetto è un po' incompiuto, tra gli scherzetti dei bigliettini all'inizio, la forma da fiaba innocente, delle cose atroci ma raccontate senza che viviamo il pathos dei protagonisti.
Ho letto le tue obiezioni, ma anch'io trovo che la descrizione della strega, il suo lavoro eccetera calzino poco con la storia narrata. Se la cosa ti serve solo a giustificare la proposta di sortilegio finale, dato che la povera Donata è trasformata in fenomeno da circo e il fratello/amante è lì che l'ha vista, potresti ambientare tutto nel circo. La strega ci lavora come veggente o quello che vuoi tu, Coatto entra nella sua tenda per chiederle un servizio disperato, le racconta la storia, e la cornice è chiusa.

Queste sono le mie considerazioni, fanne quello che vuoi, puoi anche buttarle nel pentolone della strega ;)
In ogni caso, dovevi scrivere di sofferenza e supplizi, direi che hai obbedito a fondo, un'apoteosi di mostruosità e orrore :noo:

un saluto.
I intend to live forever, or die trying.
(Groucho Marx)

Re: [H2022R] La strega Omega

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Grazie e bentornata a te, @Bef  :flower:

Dici cose molto utili nel tuo commento. In effetti, ti avessi avuto in tasca in sede di stesura del mio horror, avrei cambiato tante cose... E sì, volevo farne tipo una fiaba horror da cantastorie.
E pensa che, in principio, avevo scritto lo stesso horror col lieto fine, con la strega Omega che guariva Donata...  :facepalm:
Poi mi sono imposta di stare sul pezzo horror e questo è stato il risultato finale: così è se vi pare.   ;)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [H2022R] La strega Omega

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Ciao mia diletta @Poeta Zaza 

Più che un racconto horror, direi che questo tuo racconto è una fiaba horror: il trattamento narrativo che hai impiegato è sicuramente quello della favolistica.
Le premesse della storia e le vicende accadute ai suoi diversi protagonisti sono quelle classiche di questo “genere”: 
Un regno immaginario come location, un re malvagio, una giovane fanciulla a lui promessa in sposa, contro il volere della stessa, un fratello/amante che dovrebbe eroicamente salvarla (in funzione di Principe Azzurro).

Il tono stesso del racconto ha quel filtro di “mito”, di distante dal reale e dal presente che sono propri della fiaba e come tali il lettore li legge e recepisce.

Certo qui si tratta di una favola per adulti, poiché vi entra l’elemento “proibito” dell’incesto, benché fin dalle favole contenute nelle Sacre Scritture, fatti di questo genere non manchino (anche tra padri e figlie).
Così come nelle favole per bambini non manca l’elemento cruento come l’omicidio e la tortura, come nei due esempi che riporto:

Barbablù - Charles Perrault
Uxoricidio

Una giovane fanciulla sposa un uomo ricco e crudele, detto Barbablù per il colore della barba, che ha già avuto sei mogli scomparse tutte misteriosamente. Al momento di partire per un viaggio d’affari, Barbablù lascia alla moglie le chiavi della casa. Con un unico divieto: non aprire per nessun motivo una determinata porticina. La giovane infrange il divieto e scopre che nella stanza proibita sono conservati i resti delle precedenti mogli di Barbablù. Per l’orrore la chiave le cade in una pozza di sangue che sarà impossibile lavare via. Così al ritorno il marito scopre l’imbroglio e tenta di ucciderla, ma la fanciulla sarà salvata dall’arrivo tempestivo dei suoi fratelli.

Cappuccetto Rosso - Charles Perrault
Pedopornografia, zoofilia, cannibalismo

Il lupo divora la nonna, si traveste per assumerne le sembianze, inganna e divora Cappuccetto Rosso e alla fine arriva il taglialegna che lo uccide e “tira fuori” nonna e nipote dalla sua pancia. Ma della fiaba esistono infinite versioni. In quella di Charles Perrault, per esempio, non c’è il lieto fine: la bimba viene mangiata dal lupo e la storia finisce così. In altre, il lupo-nonna offre a Cappuccetto Rosso un delizioso piatto a base di resti della povera vecchietta. In altre ancora, il lupo chiede alla bimba di spogliarsi completamente e di mettersi sotto le coperte insieme a lui. Una scena a dir poco equivoca fra un grosso lupo peloso e un’innocente bambina.


In sostanza il racconto non entra a tutti gli effetti nel genere definibile come “horror”, ma come fiaba nera sarebbe perfetta.
O meglio, lo sarebbe se uscisse dalla incertezza del “genere”.

Dovendo rilevare una critica, te la farei nella debolezza della prefazione:

“La strega Omega ha due facce: piena di tenerezza e spinta alla violenza. La sua maschera sociale è perfetta all'apparenza: una vecchina dimessa e fragile, inoffensiva, ma in realtà vendicatrice di soprusi e delitti impuniti, sulla base di un suo personale codice morale flessibile.”

Ecco, questa prefazione prometteva una presenza partecipativa della strega di una certa rilevanza, cosa che però nella storia non è poi avvenuta, salvo che per la chiusa finale, indebolendo le aspettative che
il lettore si attendeva dalla protagonista che dona il titolo al racconto stesso.

Se dovessi consigliarti: sgombrerei il campo dalla classificazione horror, darei alla storia una definita identità di fiaba per adulti, amplierei la presenza attiva della strega in oggetto.

Un saluto e un abbraccio. <3

Re: [H2022R] La strega Omega

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Nightafter ha scritto: In sostanza il racconto non entra a tutti gli effetti nel genere definibile come “horror”, ma come fiaba nera sarebbe perfetta.
O meglio, lo sarebbe se uscisse dalla incertezza del “genere”.

Dovendo rilevare una critica, te la farei nella debolezza della prefazione:

“La strega Omega ha due facce: piena di tenerezza e spinta alla violenza. La sua maschera sociale è perfetta all'apparenza: una vecchina dimessa e fragile, inoffensiva, ma in realtà vendicatrice di soprusi e delitti impuniti, sulla base di un suo personale codice morale flessibile.”

Ecco, questa prefazione prometteva una presenza partecipativa della strega di una certa rilevanza, cosa che però nella storia non è poi avvenuta, salvo che per la chiusa finale, indebolendo le aspettative che
il lettore si attendeva dalla protagonista che dona il titolo al racconto stesso.

Se dovessi consigliarti: sgombrerei il campo dalla classificazione horror, darei alla storia una definita identità di fiaba per adulti, amplierei la presenza attiva della strega in oggetto.

Un saluto e un abbraccio. <3
Grazie dei tuoi utili consigli, caro amico di penna @Nightafter  <3
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Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [H2022R] La strega Omega

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Vorrei innanzitutto ringraziare l'autrice per aver chiarito in anticipo le questioni sulla pronuncia: è stato fondamentale per la corretta fruizione del testo.
Siamo di fronte a un racconto dell'orrore in senso molto più ampio, in cui compaiono così tanti elementi superflui che, nella lettura, si ha il timore di incontrare il successivo, con la costante sensazione d'essere ingannati. Il medesimo discorso è applicabile a uno stile volutamente inadeguato e indigesto, congegnato per alimentare il dolore del lettore nel progredire da un paragrafo al successivo.
Gli avventori riuniti attorno al fuoco, però, sono riusciti ugualmente a scovare l'elemento orrorifico, vale a dire l'episodio della donna stuprata e sfigurata, e ne consegue che l'autrice non è riuscita fino in fondo nel suo intento di depistaggio. Forse l'unica pecca del racconto.

Re: [H2022R] La strega Omega

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edgardo ha scritto: uno stile volutamente inadeguato e indigesto, congegnato per alimentare il dolore del lettore nel progredire da un paragrafo al successivo.
La carta delle Spine, ca va sans dire... a beneficio del lettore masochista.

Un testo spinoso che ti ringrazio di avere maneggiato con i guanti, Edugardo   :libro:

:asd:
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Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [H2022R] La strega Omega

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@Poeta Zaza. Passo per un veloce commento. Secondo me, è il tipo di registro usato che non può essere utile a suscitare paura. Il tuo racconto, per certi versi, ha vari elementi diversi tra loro. Ma accomunati da una voce narrante che è troppo "teatrale": commediante. Tale impostazione ha reso il racconto come una sorta di novella. Per il resto, ho notato tanto impegno nella costruzione della trama: forse in alcuni momenti mielosa al confronto con gli altri tratti horror. Volevi fare un connubio? Un qualcosa di mai tentato? ;)

Ciao.
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [H2022R] La strega Omega

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bestseller2020 ha scritto: @Poeta Zaza. Passo per un veloce commento. Secondo me, è il tipo di registro usato che non può essere utile a suscitare paura. Il tuo racconto, per certi versi, ha vari elementi diversi tra loro. Ma accomunati da una voce narrante che è troppo "teatrale": commediante. Tale impostazione ha reso il racconto come una sorta di novella. Per il resto, ho notato tanto impegno nella costruzione della trama: forse in alcuni momenti mielosa al confronto con gli altri tratti horror. Volevi fare un connubio? Un qualcosa di mai tentato? ;)

Ciao.
Sì caro @bestseller2020  :) . A me piace sperimentare. Un misto tra la ballata noir, di cui parla @Bef , e la fiaba horror.
Un misto di orrore e raccapriccio inserito nella routine di una strega senza tempo, con clienti senza tempo. 
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Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [H2022R] La strega Omega

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Poeta Zaza ha scritto: "Sono Coatto. Vengo dal paese del principe dei Soprusi, che dà il nome a ogni suo suddito e ha potere di vita e di morte su ognuno.
Ciao Zaza! passo velocemente per dirti le mie impressioni. Innanzitutto... certo che il Principe dei Soprusi doveva avere avuto proprio una giornata storta per appioppare un nome simile al poveretto.  :D

A parte gli scherzi, Principe dei Soprusi lo scriverei tutto maiuscolo...
Poeta Zaza ha scritto: Sino a quel momento, tuttavia, non le è ancora capitato un vero e proprio cimento lavorativo.
O "sino ad ora (a questo momento) non le è ancora capitato..." oppure "sino a quel momento non le era ancora..."
Poeta Zaza ha scritto: un supplizio continuo, un parossismo statico di sofferenza.
Qui eviterei di ripetere il concetto così tante volte. Risulta un po' ridondante. 

Che dire? Una sorta di favola horror scritta in rima. Hai mantenuto il tuo stile molto raccontato, tipico della fiaba appunto, che purtroppo però, a mio parere, mal si presta a un racconto horror. Un po' manca la tensione, però devo dire che durante la descrizione del supplizio inferto alla povera malcapitata ho provato un moto di ribrezzo. Quella parte è abbastanza ben riuscita.
E mi hai stupito perché non pensavo che certi argomenti crudi come l'incesto e la tortura ti fossero congeniali.

Brava per il coraggio e la voglia di sperimentare che dimostri ogni volta! 
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