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Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 10:10 am
by Poldo
Apro la discussione generale

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 2:58 pm
by Albascura
Provo a dire qualcosa di intelligente:
Parlando in generale di originalità mi vengono in mente tanti libri famosi ma la cosa che mi è subito balzata in mente è la musica. Perché? Perché la musica è l'arte che oggi, più di ogni altra, è abusata e per niente originale da troppi anni. È solo una mia convinzione, forse , ma vi chiedo, come hanno fatto i Pink Floyd a essere presenti e formidabili fino a oggi? Io li amo, le mie figlie li amano e mia nipote anche, come è possibile che la loro musica non sia mai stata un confine tra generazioni ma un ponte?
Pink Floyd come esempio di originalità:
I Pink Floyd sono fra gli esempi più lampanti di originalità nel rock del XX secolo — per la capacità di coniugare atmosfere psichedeliche, sperimentazione sonora, coesione tematica su disco e un “timbro” riconoscibile che fonde luci, archetipi e inquietudine urbana.
Ma prima di loro c’era davvero “niente di simile”?
No. L’originalità dei Pink Floyd è una sintesi, io credo che sia stata un’inarrestabile evoluzione, non c'era un vuoto precedente. Molti elementi che i Floyd portarono al massimo grado esistevano già:
La psichedelia e la sperimentazione sonora erano esplorate negli già anni Sessanta da singoli pionieri;l’uso creativo dello studio come strumento (montaggio, effetti, sovraincisioni) era già sentito nelle  produzioni pop e progressive;il concept-album e le strutture tematiche avevano antenati. 
I Pink Floyd però hanno saputo combinare tutto  con rara coerenza estetica, con scelte tecniche distintive e attenzione maniacale. Fino a creare qualcosa che suonava davvero nuovo per il grande pubblico. Basta ascoltarli e ci si rende conto del motivo per cui sono unici.
In breve:
La musica dei Pink Floyd è un paradigma perché presero materiali sparsi nella loro epoca e furono capaci di tessere uno stile nuovo e duraturo: questa è la combinazione — idea + tecnica + coerenza estetica — questo crea il senso di «mai sentito» anche quando le singole parti hanno precedenti nell'immaginario collettivo.
Nella letteratura vale la stessa cosa?  A mio avviso si.
Prima di Cent'anni di solitudine:
Molti romanzi familiari e saghe realiste dell’Ottocento e primo Novecento, ad esempio I Buddenbrook (1901) di Thomas Mann, o i numerosi romanzi  minori che imitavano il modello ottocentesco avevano tutti la stessa idea di base, la decadenza di una famiglia borghese attraverso le generazioni. Molto prima aveva fatto ancora meglio Edgar Allan Poe con La caduta della casa degli Usher (1839) un racconto originale, indimenticabile, che ha la stessa idea di base: la decadenza di una famiglia. ho visto anche la serie su Netflix; molto ben fatta.

Il romanzo di Mann, pur essendo ben scritto, delineava una struttura genealogica già ampiamente usata da Balzac, Zola e altri. 
Molti testi minori si limitavano a ripetere lo stesso schema “ascesa e caduta della famiglia” senza introdurre nulla di nuovo. Risultato: opere che sembravano simili a troppe altre, prive di quella scintilla che le rende memorabili.
Il romanzo di Marquez è un' enorme tela dipinta che si crea nel cervello del lettore. Per precisare!

Qui mi collego al post di @sbatti in off topic:
Le fan fiction dimostrano che l’originalità non è solo “creare dal nulla”, ma anche ricombinare e reinterpretare. In questo senso, sono un laboratorio narrativo: chi scrive impara a gestire la propria voce, la struttura e i dettagli e spesso trova proprio lì la propria cifra personale.
Le fan fiction dimostrano che l’originalità non è un concetto assoluto: non si deve per forza inventare tutto da zero, l'originalità può emergere anche da testi che derivano da altri, sempre che tecnica narrativa (voce, struttura, tono) riesca a trasformare l’idea in qualcosa di inevitabile e riconoscibile. Che faccia esplodere il cervello al lettore.
Voi cosa ne pensate?

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 3:28 pm
by Strikeiron
Secondo me l'originalità non sta in quello che si scrive, ma in come si combinano i fattori. Prendo in prestito quello che dice Sanderson nei suoi corsi di scrittura creativa: siate chef. Il paragone è calzante. Si può fare una ricetta semplice e usare sempre gli stessi materiali, ma è come lo si fa che distingue un cattivo piatto da un buon piatto. La scrittura funziona in modo analogo. Ci sono scrittori che scrivono storie trite e ritrite, ma non appaiono tali. Faccio un esempio: la Rowling in uno dei suoi libri (non mi ricordo se il primo o il secondo) fa accadere l'evento scatenante all'inizio di una notte e fa terminare con risoluzione all'alba. È la stessa struttura dell'Inferno di Dante, ma scommetto che in pochi se ne siano accorti.

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 3:33 pm
by sbatti
Ciao @Albascura, grazie per il tag. Molto interessante tutto quello che hai scritto e mi trovi d'accordo :)
Albascura wrote: Le fan fiction dimostrano che l’originalità non è solo “creare dal nulla”, ma anche ricombinare e reinterpretare. In questo senso, sono un laboratorio narrativo: chi scrive impara a gestire la propria voce, la struttura e i dettagli e spesso trova proprio lì la propria cifra personale.
La mia compagna ha fatto la tesi di dottorato sulle fanfiction studiandole in equiparazione al mito, per il fatto che c'è una storia di fondo che è sempre quella ma ognuno aggiunge dettagli diversi e la tramanda così al prossimo, tanto che la linea tra ciò che è immaginato e ciò che è nel materiale di partenza si sfoca (spero di averlo spiegato bene). 

Personalmente la mia passione per la scrittura l'ho coltivata così perché mi sembrava impossibile creare qualcosa da zero pur avendo molte idee. Parlo principalmente di personaggi e ambientazioni. Nelle fanfiction non ci sono regole e puoi fare un po' quel che ti pare, anche portare due personaggi medievali nell'iperspazio, ma c'è un senso di sicurezza nel fatto che conosci già i personaggi, la loro storia, e non devi inventartela di sana pianta. Almeno per quanto mi riguarda. 

So che molti autori le bistrattano, tipo GRRM, e in generale non sono viste bene perché sono derivative. C'è un grande bias a riguardo, e se stessi a spiegare le ragioni faremmo notte ahah. Però spesso ci vuole più inventiva a ritorcere una storia già scritta rendendola sempre appetibile che crearne una nuova. 

Per aprire un'altra parentesi, si potrebbe dire quasi tutto quello che scriviamo ci è stato ispirato da altri, anche inconsciamente, ed è anche giusto sia così!

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 3:56 pm
by Poeta Zaza
Dico anche qui la mia, postata altrove:

Secondo me, parlando in linea generale, un testo è originale quando suscita sorpresa in chi lo legge.

Spesso, questa sorpresa è positiva per il lettore (che non se l'aspettava), e quindi è apprezzata.  :si:


Certo, di base bisogna avere ricercato, e essere sul cammino per trovare, anche deviando, la propria cifra, e diversificato mille punti di vista.

E sentirsi addosso l'entusiasmo di trasmettere qualcosa di originale e di nostro. 

:libro:

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 4:11 pm
by Albascura
sbatti wrote: Per aprire un'altra parentesi, si potrebbe dire quasi tutto quello che scriviamo ci è stato ispirato da altri, anche inconsciamente, ed è anche giusto sia così!
Certo, la cosa che occorre fare è saper cogliere l'ispirazione e creare qualcosa di unico. 

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 4:18 pm
by Poeta Zaza
sbatti wrote: Per aprire un'altra parentesi, si potrebbe dire quasi tutto quello che scriviamo ci è stato ispirato da altri, anche inconsciamente, ed è anche giusto sia così!
Per conto mio, sottolineo il "quasi" di cui sopra perché sono convinta (e a me succede) che si può scrivere, in un testo, il racconto di qualcosa che non è mai stato scritto da altri (o, almeno, qualcosa di cui siamo assolutamente convinti che sgorghi puro e unico dalla nostra fantasia).  :si:

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 4:22 pm
by Albascura
Strikeiron wrote: la Rowling in uno dei suoi libri (non mi ricordo se il primo o il secondo) fa accadere l'evento scatenante all'inizio di una notte e fa terminare con risoluzione all'alba. È la stessa struttura dell'Inferno di Dante, ma scommetto che in pochi se ne siano accorti.
E diciamo anche che Rowling non è la sola: la struttura “evento scatenante di notte, risoluzione all’alba” è un archetipo narrativo che attraversa secoli, da Dante a Stoker fino a Salinger e fino alla narrativa contemporanea. Da Camilla Läckberg a Don Winslow, da Veronesi a Bajani e Saviano, che utilizzano la scansione notte/alba come dispositivo narrativo.
La sua narrativa forza sta nel legare il ritmo naturale del giorno e della notte a un percorso simbolico di prova e rinascita.

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 4:28 pm
by Albascura
Poeta Zaza wrote: almeno, qualcosa di cui siamo assolutamente convinti che sgorghi puro e unico dalla nostra fantasia
Io sono talmente insicura che tutto quello che scrivo mi dà la sensazione di già visto. E allora mi ammazzo di ricerche sulla rete per vedere se le mie idee sono già state usate- Non mi è mai capitato naturalmente, come potrei scoprire se un personaggio o una ambientazione mi si è infilata nel cervello leggendo libri di altri? 
Per esempio nell'ultimo contest ho scritto una frase famosa senza rendermene conto.  Ma mi è stato fatto notare giustamente.  

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 4:39 pm
by Poeta Zaza
@Albascura  :)
Albascura wrote:
Io sono talmente insicura che tutto quello che scrivo mi dà la sensazione di già visto. E allora mi ammazzo di ricerche sulla rete per vedere se le mie idee sono già state usate- Non mi è mai capitato naturalmente, come potrei scoprire se un personaggio o una ambientazione mi si è infilata nel cervello leggendo libri di altri? 
La mia sicurezza nasce dal fatto che (quasi) tutti i miei racconti nascono da esperienze autobiografiche mie o di chi ha incrociato il mio cammino
in tanti (e devo sottolineare tanti) anni di vita, oppure nascono da aneddoti raccontati a me oralmente da altri (amici, parenti, conoscenze casuali, o di viaggio), storie di vita vissuta che non credo (ma per questo ammetto "mai dire mai") chi me li ha raccontati, o chi ho visto compiere quei gesti, sia poi andato a scriverne...).

Dalla vita e dai "miei" incontri (non letterari) nascono la metà dei miei racconti; l'altra metà, da una fantasia che non crede di avere duplicato qualcosa di deja vu... 

Non è presunzione la mia... se no sarei un'autrice di grido, no?  :P

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 4:49 pm
by bestseller2020
@Albascura io credo che le storie più originali siano quelle realmente vissute.. I percorsi narrativi per quanto possano essere uno dei fattori, come suggerisce @Strikeiron, non credo che bastino a sorreggere un buon libro..
Per esperienza devo dire che molti lettori, la maggioranza, cerca la storia mordi e fuggi di impatto. La novità in pillole.
Poi sono dubbioso sull'argomento "originalità" di questo lab-contest. Io partecipo sempre con storie originali, anche cercando un percorso di impatto.
Andare oltre a questo non saprei...
Poeta Zaza wrote: La mia sicurezza nasce dal fatto che (quasi) tutti i miei racconti nascono da esperienze autobiografiche (mie o di chi ha incrociato il mio cammino
in tanti (e devo sottolineare tanti) anni di vita, oppure nascono da aneddoti raccontati a me oralmente da altri (conoscenze casuali, o di viaggio), storie di vita vissuta che non credo (ma per questo ammetto "mai dire mai") chi me li ha raccontati, o chi ho visto compiere quei gesti, sia poi andato a scriverne...).
Quello che dico anch'io, anche se a te devo dire che oramai ti sei seduta su di un modo di scrivere che non dà nessuna sorpresa. Te lo dico affettuosamente! :)

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 5:02 pm
by Poeta Zaza
bestseller2020 wrote: Quello che dico anch'io, anche se a te devo dire che oramai ti sei seduta su di un modo di scrivere che non dà nessuna sorpresa. Te lo dico affettuosamente! :)
Caro il mio @bestseller2020  ;)

l'ultima volta che ho avuto l'onore di essere commentata da te, mi sono vista attribuire critiche su cose che "non" avevo scritto, o riportato dei fake a corredo di tue opinioni sul testo che dimostravano che non avevi letto "bene".
Quindi, il tuo parere non inficia le mie certezze sul fatto che la maggioranza, qui, di una cosa mi ha sempre dato atto: della mia originalità.  :P

Poi, la mia scrittura ha tanti difetti, ma non quello!  :libro:

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 5:07 pm
by Albascura
sbatti wrote: So che molti autori le bistrattano, tipo GRRM, e in generale non sono viste bene perché sono derivative. C'è un grande bias a riguardo, e se stessi a spiegare le ragioni faremmo notte ahah.
Ho comprato quel suo mattone gigantesco e non sono arrivata a pagina trenta! E ho preso pure la versione con copertina rigida e sovraccoperta col cuore pieno di aspettativa, mannaggia a me!
Il pregiudizio verso le fan fiction è grande e anche distorto secondo me. Come pure il pregiudizio per i fantasy in generale, che tutti si aspettano pieni di draghi ed elfi, ormai, ma non è sempre cosi. 
Siamo scrittori e lettori, per forza abbiamo la testa piena di idee degli altri mischiate alle nostre.
Insomma, tra mattoni che restano intonsi sul comodino e draghi che tutti si aspettano ma a volte non arrivano, proviamo a scrivere senza paura di mischiare. L’originalità non è un certificato di nascita e le idee non hanno pedigree, quello che conta è il modo in cui  e facciamo risuonare  come nuove. 

 

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 5:08 pm
by bestseller2020
@Poeta Zaza io non ti commento più proprio perché dimostri di non aver bisogno dei miei commenti. Poi, se tanti dicono che sei originale, questo è un fatto originale per davvero! Sempre con stima e affetto! 

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 5:10 pm
by Strikeiron
@Albascura non penso che te debba essere insicura. In generale a me questa cosa dell'essere originali a tutti i costi non "copiando" quello che hanno fatto altri prima di noi non ha mai convinto troppo. Giustamente si diceva prima che dei romanzi tratti da serie scritte da altri (come alchemised) hanno ottenuto successo oltre le aspettative. Sono originali? Certamente no, però sono di successo. Noi siamo quello che viviamo e il nostro scrivere è il risultato di esperienze, di cose che abbiamo letto o visto. Siamo umani.

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 5:12 pm
by Alberto Tosciri
Giusto per dire qualcosa, mi piace pensare che l’originalità, almeno per me, non sia quasi mai una questione di cosa si racconta, ma di come.
È vero:  quasi tutte le storie possibili sono già state raccontate: — amore, perdita, crescita, fallimento, riscatto… e l’elenco potrebbe continuare all’infinito. Eppure quel “quasi”, che non pone termine alla ricerca, mi affascina, perché lascia uno spiraglio aperto alla ricerca. Una ricerca che, credo, non avrà mai un termine.
Ogni volta che un autore si avvicina a un tema della vita porta con sé un bagaglio unico: esperienze, sensibilità, ossessioni, limiti. È questo filtro personale a generare originalità. E forse sarebbe già abbastanza, anche se tutto il resto — intenzioni, emozioni, casualità — rimane inevitabilmente soggettivo.
Per questo, a mio parere, non mi piace  considerare l’originalità come un inseguimento di idee bizzarre a tutti i costi.
Ma ben vengano idee bizzarre, ad ogni modo.
Ma una storia può essere “mai vista” e  risultare comunque vuota se chi scrive non si trova nel momento giusto per scrivere quella storia, con la mentalità adatta a darle forma. E stabilire quando quel momento arrivi è quasi impossibile; non lo si può programmare.
Al contrario, un intreccio semplice può diventare sorprendente se raccontato con una voce autentica. Penso che l’originalità nasca dall’onestà con cui si guarda il proprio materiale narrativo.
Una stessa storia può essere narrata in cento modi diversi, da innumerevoli angolazioni differenti, con sfumature che la trasformano del tutto.
Persino camminare in un piccolo cortile (il cortile è uno dei miei pensieri ossessivi ricorrenti), ogni passo fatto, la sua direzione, la sua lentezza o velocità, il dettaglio che rivela andando avanti, lo stato d’animo del protagonista, può generare una visione, un pensiero, un poema diverso ogni volta.

Forse esagero, e non darei torto a chi lo pensasse.
Ma quando mi metto a scrivere, ho sempre il timore di lasciarmi trascinare dentro labirinti che, pur affascinandomi da sempre, talvolta mi incutono un certo timore. I labirinti sono le strade che portano agli incubi, toccano la nostra anima.
Quanto alla voce dell’autore: credo debba essere presente senza diventare protagonista. Non si tratta di imporsi sul testo, ma di lasciar trapelare una sensibilità attraverso scelte coerenti di stile, ritmo, lessico, focalizzazione. La voce non dovrebbe oscurare la storia, ma farla parlare. Idealmente, dovrebbe parlare da sola. La storia deve parlare da sola.
Un’utopia bellissima, per me.
Quindi forse la domanda non è “come essere originali?”, ma:
“Qual è il mio modo unico di guardare ciò che racconto? E come posso trasmetterlo senza forzarlo?”

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 5:25 pm
by Albascura
Strikeiron wrote: Certamente no, però sono di successo. Noi siamo quello che viviamo e il nostro scrivere è il risultato di esperienze, di cose che abbiamo letto o visto. Siamo umani.
Giusto. Siamo umani. E scrivere una storia che nessuno ha mai vissuto nei secoli che appartengono all'umanità è quantomeno assurdo. 
Renderla unica e originale è la sfida. 
Se io scrivessi la mia storia personale non interesserebbe a nessuno ma potrei renderla unica e appassionante se sapessi essere originale. L'originalità come la vedo io è la banalità estrema resa.
I gesti quotidiani, le emozioni comuni, le situazioni che tutti vivono (una colazione, un litigio, un tramonto, una passeggiata). Sono cose che di per sé non hanno nulla di “inedito”. 
Il modo in cui vengono raccontate, invece,  Lo stile, la voce, la scelta delle parole, la prospettiva i dettagli …È la trasformazione di ciò che è ordinario in qualcosa che vibra di unicità. 

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 5:40 pm
by Albascura
bestseller2020 wrote: @Albascura io credo che le storie più originali siano quelle realmente vissute..
Ti cito qui,@bestseller2020  perchè nel commento sopra mi sono dimenticata: 
Albascura wrote: Se io scrivessi la mia storia personale non interesserebbe a nessuno ma potrei renderla unica e appassionante se sapessi essere originale. L'originalità come la vedo io è la banalità estrema resa.
Per quanto tragica o comica, la nostra vita interesserebbe a pochi se non sappiamo raccontare. È questo che voglio intendere. Non solo la trama conta, ma la nostra voce, il nostro registro, quello che sappiamo metterci di nostro in una storia. 
Io ho avuto una nonna molto speciale, ne ho parlato già qui nel forum. 
Lei era davvero originale, le sue storie non corrispondevano sempre alla realtà ma a lei piaceva raccontare per catturarci e non lasciarci andare facilmente, e sapeva farlo, poteva raccontare per ore una storia che l'indomani diventava ancora più avvincente e la volta dopo sempre di più, ma era sempre la stessa giornata di tanti anni prima che lei ci raccontava con odori, colori, e sensazioni nuove ogni volta. 
Certo eravamo bambini, ma a me, i suoi, sembravano davvero racconti diversi. Per anni ho ascoltato quelle storie, che uno potrebbe dire cheppizza ancora sta storia, ma non era così, lei era davvero Grande.
 

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 5:48 pm
by Albascura
Alberto Tosciri wrote: Persino camminare in un piccolo cortile (il cortile è uno dei miei pensieri ossessivi ricorrenti), ogni passo fatto, la sua direzione, la sua lentezza o velocità, il dettaglio che rivela andando avanti, lo stato d’animo del protagonista, può generare una visione, un pensiero, un poema diverso ogni volta
Perfetto, Giustissimo! È quello che volevo comunicare. Di quanti passi diversi potremmo raccontare senza essere banali ma creativi e originali. Con  quante leggere sfumature sul muro di quel cortile potremmo giocare rendendo la camminata  originale e unica?

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Sun Nov 16, 2025 6:25 pm
by Alberto Tosciri
Albascura wrote:  Di quanti passi diversi potremmo raccontare senza essere banali ma creativi e originali. Con  quante leggere sfumature sul muro di quel cortile potremmo giocare rendendo la camminata  originale e unica?
Un numero se non infinito, senz'altro notevole. Alla fine si smetterebbe di scrivere per stanchezza, non per aver esaurito l'argomento. Immagina una storia come un disegno su un grande tappeto o arazzo. Il disegno è composto da una moltitudine di fili colorati intrecciati fra di loro. Ecco: dobbiamo conoscere la storia e la posizione di ogni filo per giungere al disegno finale. Compito interessante. Pazzescamente interessante.

Ricordi il film "L'ultimo Samurai", con Tom Cruise?
Katsumoto, il capo dei samurai che lo cattura e lo tiene prigioniero nel suo villaggio, osservando i ciliegi in fiore del suo cortile, riflette sul fatto che ha dedicato la vita a contemplare quei fiori, alla ricerca del singolo esemplare perfetto. E conclude che, anche se ci volesse un’intera esistenza per trovarlo, quella vita non sarebbe stata sprecata.
Amo molto questa concezione delle cose. Questa pace.

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Mon Nov 17, 2025 11:32 am
by Arturo Ligotti
  Buongiorno e bentrovati.
Mi inserisco brevemente nella speranza di esser chiaro, in primo luogo a me stesso.
Nella tragedia greca gli argomenti sono tratti per lo più dalla mitologia, ad esempio nelle trilogie come l'Orestea o il ciclo di Prometeo di Eschilo o l'Edipo Re, l'Edipo a Colono e l'Antigone di Sofocle o ancora l'Elettra sempre di Sofocle o le identiche per tema Elettra, Oreste e le due Ifigenia di Euripide dell'altro ciclo quello degli atridi.  O ancora dalla guerra di Troia, con Elena e le Troiane di Euripide o l'Aiace di Sofocle. 
Gli argomenti tragici sono dunque tutt'altro che originali e si susseguono identici nella tragedia classica ma anche in quella moderna (l'Elettra di Hofmannsthal) in quanto ciascun personaggio rappresenta degli archetipi imprescindibili. Da Edipo travolto da un fato avverso che sembra inseguirlo qualunque cosa faccia e che tuttavia riesce attraverso il suo comportamento a essere d'esempio per le figlie e gli abitanti della città che pure l'aveva cacciato al Prometeo vittima della collera divina e che tuttavia vive l'espiazione del peccato senza piegarsi sicuro dell'esistenza di una giustizia superiore a quella di Zeus e di un fato che non è né nelle mani degli dei né in quelle degli uomini.
Esistono dunque degli argomenti archetipici che si rintracciano un po' ovunque nella storia della letteratura e che sono ripetuti spesso involontariamente dai moderni perché ormai introiettati e origine della comune visione del mondo. 
Come sono ripetuti gli schemi e la struttura di una narrazione. Non può dirsi certo un caso se fioccano le pubblicazioni di questo o quell'autore che provano a insegnare il come si scrive. 
L'originalità non è dunque un fatto positivo in sé, ma lo è se riesce a innovare, a produrre nuovi canoni, nuovi strumenti di lettura, costruzione, interpretazione. 
Ritorno al passato, ciascuno dei tre grandi autori tragici greci era originale nella capacità di codificare quei canoni drammaturgici che poi sarebbero stati ripresi da tutti gli altri autori.
Originalità come innovazione che costituisce un nuovo canone. 
Aggiungo un altro concetto, quello di autenticità, che non è sinonimo di originalità. Per me l'autenticità è il vedere con occhi nuovi un qualcosa di già noto a tutti. L'autenticità è un nuovo modo di interpretare la realtà. E, soprattutto, l'autenticità è il contrario di falsità.
Si può essere originali ma non autentici.  Quando Euripide riprendeva l'Elettra di Sofocle non era certo originale, tuttavia la sua interpretazione del mito era autentica, era vera. Come era vera e viva l'Elettra di Hofmannsthal, perché coglieva l'essenza dell'archetipo e lo restituiva al pubblico con la sua sensibilità e la sua ricchezza emotiva. 
Se le emozioni che l'autore riesce a suscitare sono autentiche anche la meno originale delle opere vive. 
Dunque gli archetipi, essi non possono essere originali, ma è il modo autentico con il quale vengono rappresentati a far la differenza. 
Autenticità legata all'essenza delle cose e quindi verità. Come tale ha sempre una connotazione positiva.
L'originalità è invece positiva se legata alla capacità di produrre un nuovo canone. Altrimenti è moda, ossia un cambiamento ininfluente, superficiale. 

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Mon Nov 17, 2025 11:59 am
by NanoVetricida
ah, ma vedo che è già cominciata la battaglia
ovviamente sempre colpa di quella testa calda di @bestseller2020 
insomma, nulla di originale  :D

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Mon Nov 17, 2025 12:14 pm
by Poeta Zaza
@Arturo Ligotti

Grazie! Hai scritto un post che mi ha illuminato!  :)
Benvenuto al CdM! Passa a presentarti qui, com'è d'uso tra noi, appena ti è possibile.viewforum.php?f=4

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Mon Nov 17, 2025 12:33 pm
by Almissima
Mi ricordo la prima lezione di fotografia sulla creatività e sull'essere originali. Il succo era che non c'era nulla da inventare, ma di guardare la realtà con occhi diversi per ricombinare gli elementi secondo la propria natura.
Secondo quell'insegnante, di cui non mi ricordo nemmeno più il nome, questa era l'unica via per produrre qualcosa di originale che però ancora parlasse alla gente.

Re: Labocontest n.18 - Discussione generale - Originale?

Posted: Mon Nov 17, 2025 7:45 pm
by Strikeiron
@Arturo Ligotti 
Ciao, io purtroppo ho una formazione filosofico scientifica e non ho mai avuto un'infarinatura di letteratura greca. Al tuo discorso però (cxhe andrò a rileggermi più volte) aggiungerei che se non ricordo male per i Greci l'obiettivo era la catarsi, ovvero la trasmissione di emozioni verso il pubblico che facevano sì che avvenisse una pulizia delle menti, un'igiene. E ora che lo scrivo mi sembra un concetto affine alla meditazione.