Labocontest n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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Apro questo topic per la discussione generale e tutti i contributi sul tema proposto.

Come e quanto vi documentate?
Quando lo fate? Prima di iniziare a scrivere la vostra storia, oppure in corso d’opera, a seconda dei temi che volete approfondire?
Conoscete esperienze di scrittori di successo in merito a questo argomento?

Come sempre, alla fine del contest l’argomento verrà spostato in "Parliamo di scrittura" e rimarrà aperto come documentazione del lavoro svolto e come stimolo a continuarlo.

A voi la parola e grazie per la vostra partecipazione.

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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queffe ha scritto: Come e quanto vi documentate?
Ma, soprattutto, lo fate?  Perché io potrei raccontare di certe esperienze che...
Ma no, noi di CdM questo step lo abbiamo ben chiaro, perbacco!
Sì, vero?
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
https://www.instagram.com/marcellonucciarelli/
https://www.linkedin.com/in/marcello-nu ... -bbb4805b/

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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queffe ha scritto: Come e quanto vi documentate?
Quando lo fate? Prima di iniziare a scrivere la vostra storia, oppure in corso d’opera, a seconda dei temi che volete approfondire?
Prima di affrontare qualsiasi argomento, che sia di base storica o di tecniche di scrittura o altro, vado alla ricerca di informazioni di base in Wikipedia, poi mi "allargo" a una ricerca specifica sul Web di voci correlate.
La ricerca la faccio prima di cominciare a scrivere, e in corso d'opera, per evitare (per quanto possibile) anacronismi, stupidaggini, oppure per cogliere spunti, sempre sul Web. @queffe  :libro:   :si:

Marcello ha scritto:
Ma, soprattutto, lo fate?  Perché io potrei raccontare di certe esperienze che...
Ma no, noi di CdM questo step lo abbiamo ben chiaro, perbacco!
Sì, vero?
Certo, @Marcello:occhiali:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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Poeta Zaza ha scritto: Prima di affrontare qualsiasi argomento, che sia di base storica o di tecniche di scrittura o altro, vado alla ricerca di informazioni di base in Wikipedia, poi mi "allargo" a una ricerca specifica sul Web di voci correlate.
Anch'io, devo dirlo, faccio sempre un uso, almeno preliminare, di Wikipedia. Per questo, da qualche anno, ho anche deciso di fare una piccola donazione periodica alla fondazione che la gestisce. Scusate, questo potrebbe sembrare è un OT, lo so. Ma lo è fino a un certo punto: sono sicuro che non ci sarà un solo partecipante alla discussione che non la consulta e penso che una fonte di documentazione libera così comoda, utile e, tutto sommato, affidabile, meriti di continuare a sostenersi senza sponsorizzazioni, né altri legami pubblicitari.

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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Anche io faccio una donazione a Wikipedia, mi sembra corretto, dal momento che è uno strumento che uso molto, in diversi ambiti.

Per quanto riguarda le ambientazioni, a me piace acquistare libri sull'argomento subito dopo avere pensato vagamente alla storia che voglio narrare. Certo, all'inizio parto sempre con una ricerca sul web, ma poi mi accorgo di finire sempre lì :)
Spesso sono libri di illustrazioni delle città in cui ambiento le storie, le quali sono spesso accompagnate da commenti e ricordi dell'artista, che aiutano molto a capire in parte che tipo di rapporti ci sono tra gli abitanti di un certo quartiere o città. Inoltre, le illustrazioni sono una interpretazione della mano di chi le disegna, e anche questo può dire molto.
Poi cerco su Youtube dei documentari (forse il termine è desueto, credo abbiano un nome più specifico) 'silenti', dove c'è solo la telecamera montata da qualche parte (caschetto da ciclista, pianale deill'automobile, eccetera) che gira per le strade senza una meta precisa, con il solo scopo di mostrare la vita cittadina, senza commenti di sottofondo. Oppure cerco se sono stati girati dei film nei posti che mi interessano.
Quasi sempre trovo qualcosa che aggiunge veridicità ai miei deliri, e che può essere utilizzato come elemento narrativo.

Le ricerche su un argomento utilizzano a volte la tecnica a "rombo" (non ricordo la terminologia esatta, è un concetto che ho imparato frequentando un corso di pensiero creativo), che prevede una prima fase "piglio tutto", per poi passare alla seconda dove l'obiettivo è scremare ciò che non serve e
rimanere solo con le informazioni veramente utili. Il nome deriva appunto dal disegno di un rombo che prima si allarga dal primo vertice, e poi si stringe nell''ultimo.

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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Molto interessante e ben strutturato, utile ad essere riportato anche qui, il link del Blog "Penna blu" che fa addirittura un riepilogo, per noi, di articoli sulla documentazione  nella scrittura creativa:

https://pennablu.it/documentazione-scrittura-creativa/

Grazie @queffe   :libro:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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Penso che quando si scrive bisogna conoscere bene l’argomento. La conoscenza non sarà mai completa, non si può sapere tutto, ma dovrà essere più che sufficiente a rendere una buona idea.
Occorre redigere schede sulla biografia dei personaggi, non si tratta solo delle loro caratteristiche fisiche, ma intendo la loro vita: genitori, fratelli, scuole, esperienze di vita, matrimonio, figli, contrasti, problemi, drammi, credenze, opinioni e quant’altro. Conoscendo il passato dei nostri personaggi sarà più facile farli agire di conseguenza, senza inventare sul momento situazioni “ad effetto” ma bensì ben ponderate, frutto di un “vissuto”, utili per risolvere relazioni e  confronti con gli altri personaggi
Naturalmente in corso d’opera la scheda personaggi può/deve essere aggiornata in base a nuovi elementi che possono nel frattempo intervenire nella scrittura. Chiaro che non è possibile fare una scheda per tutti, intendo solo per i personaggi principali, accuratamente, i personaggi secondari per sommi capi, ma comunque dobbiamo sapere anche di loro, mentre per i comprimari, le comparse, basta un’infarinatura, quel tanto che non li faccia apparire come maschere o macchiette. E già questo lavoro è notevole.
 
Ma una scheda occorre anche per le ambientazioni. È utile sapere bene come e dove si muoveranno i personaggi, siano luoghi naturali come foreste, fiumi, montagne e deserti o costruiti dall’uomo come città, paesi, case, chiese, ambienti ristretti, comunità, tutto insomma.
Avendo una mappa, ricavando o costruendoci una piantina, sapremo far muovere al meglio i personaggi. Naturalmente, se non abbiamo ricordi a sufficienza, specie di luoghi lontani, la rete è una grande alleata, ma non dobbiamo basarci solo su descrizioni online; ad ogni modo dobbiamo attingere alla nostra memoria, al nostro spirito di osservazione.
Possiamo “incastrare” i nostri ricordi, magari di una costruzione, una trattoria, l'interno di una casa, una piazza, un luogo che conosciamo bene, “innestandolo” su immagini pescate in rete, “fondendole” in un certo modo e usando però i nostri ricordi personali, che saranno sempre i migliori per rendere quello che vogliamo esprimere con la scrittura.
 
Stessa cosa per epoche storiche diverse, paesi diversi. Il lavoro è davvero notevole. Bisogna avere una discreta conoscenza, non una semplice vista di sfuggita. Questo compito dura molto, ve lo assicuro e ci vuole molta passione. Purtroppo non tutti abbiamo la possibilità, il tempo di documentarci accuratamente, non possiamo impiegare anni in biblioteche, in manoscritti, in letture di libri e di saggi, nonché romanzi sull’argomento. Ma qualcosa si può comunque fare.
 
Quando abbiamo raccolto materiale su personaggi, ambientazioni, epoche, ci accorgeremo di aver praticamente già scritto un romanzo ma è proprio da lì che dobbiamo cominciare.
Aggiungo anche che conoscendo i personaggi non dobbiamo limitarci a un loro avvicinamento, a un loro studio solo quando dobbiamo “lavorarci”. No. Dobbiamo “dialogare” con loro anche durante la giornata, quando siamo impegnati in altre incombenze, porgli delle domande, aspettarci risposte, reazioni e, cosa importante, far dialogare  i nostri personaggi fra di loro, vedere come si comportano. Quello che vedremo sarà molto veritiero quando lo riporteremo in un dialogo, in una situazione fra due o più personaggi ricordando altri dialoghi, altri comportamenti che sono intercorsi fra di loro precedentemente e che magari non compariranno nel romanzo, non si può scrivere tutto, è impossibile, ma le situazioni che descriveremo, ben vagliate, ponderate e vissute daranno davvero l’impressione di un vissuto pregresso, di una vita oltre la pagina.
Ma naturalmente anche solo questo non basta, ma sarebbe un buon modo per iniziare ad approcciarsi nello scrivere una storia, a mio parere.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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Anch'io cerco di documentarmi al meglio, il vero problema  è scremare le fonti. Anni fa, mentre scrivevo il mio primo romanzo, mi ero talmente incaponita da arrivare a spendere una trentina di euro per un libro universitario della facoltà di farmacia, per cercare un farmaco che mi serviva per un determinato scopo. Peccato che tutto il resto facesse schifo, perché quel capitolo era quasi perfetto. 
Già.

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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Questo è un argomento che mi interessa molto, perché la documentazione approfondita (parlo di romanzi storici) pare essere una delle cose che i miei lettori apprezzano di più. Mi piacerebbe partecipare almeno a questa tappa del contest, ma non so se riuscirò...
queffe ha scritto: Quando lo fate? Prima di iniziare a scrivere la vostra storia, oppure in corso d’opera, a seconda dei temi che volete approfondire?
Il mio modo di procedere è abbastanza semplice: quando un mio protagonista fa qualcosa che non sono certa fosse scontato nel periodo narrato, mi metto a cercare (e spesso mi perdo per delle ore). Menomale che c'è Wikipedia, ma di solito la uso solo come base, per avere un'idea di qualcosa che non conosco. Se il mio personaggio, negli anni '40, guarda l'orologio al polso, o usa un accendino, mi viene spontaneo cercare se quegli oggetti fossero d'uso comune. Per quelli di uso meno comune ho avuto difficoltà sia con Wikipedia che con google (o con le IA). A certe domande non sono proprio riuscita a rispondere e, malvolentieri, mi sono rassegnata (se non ci sono arrivata dopo ore di ricerche, dubito che lo farà un lettore).
queffe ha scritto: Conoscete esperienze di scrittori di successo in merito a questo argomento?
No, non ne conosco. Ma posso dire che le ricerche approfondite per scrivere un romanzo a cui tenevo mi sono poi tornate utili per buttare giù in fretta e furia un altro romanzo, che ha vinto un concorso. La cosa ha sorpreso me per prima, perché erano nozioni disponibili a chiunque, bastava solo volerlo. In generale, una buona documentazione è un punto a favore, e insieme a una buona grammatica e una discreta storia, può fare la differenza.

Alberto Tosciri ha scritto: Dobbiamo “dialogare” con loro anche durante la giornata, quando siamo impegnati in altre incombenze, porgli delle domande, aspettarci risposte, reazioni e, cosa importante, far dialogare  i nostri personaggi fra di loro, vedere come si comportano.
I miei personaggi dialogano spesso tra loro nella mia testa, specie quando faccio qualcosa che non richiede grande attenzione. Pochi di questi dialoghi vengono poi inseriti in un romanzo, ma mi aiuta a distinguere le loro voci e la loro personalità. Credo però che sia qualcosa di spontaneo, difficile da suggerire ad altri, anche se sarebbe utile come esercizio. Io ho un rapporto molto personale coi miei personaggi. Ascolto una canzone, o vedo una maglietta o un soprammobile, e penso: questo sembra fatto apposta per X. So che X non è reale, ma ho comunque la tentazione di comprare quella maglietta...
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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Finalmente ho l'occasione di parlare con @Silverwillow   :)
In effetti l'idea di far dialogare i nostri personaggi nella nostra mente non è una cosa molto facile, ma viene poi naturale, specie se si soffre d'insonnia come me...
Per quanto riguarda la documentazione, specie per i romanzi storici, ma per tutti, è una cosa molto importante anche se purtroppo non sono moltissimi i lettori che amano romanzi storici... sarà una mia impressione, non ho la fortuna di essere addentro l'editoria.
Per quanto mi riguarda io cominciai a innamorarmi del romanzo storico intorno ai quindici anni, quando lessi uno dei tanti romanzi storici della magnifica Taylor Caldwell, Il leone di Dio, una biografia romanzata sulla vita di San Paolo. Mi piacque talmente che appena finito di leggere lo rilessi di nuovo e cominciai a documentarmi come potevo all'epoca, senza internet,  circa quel periodo storico che da allora non ha mai smesso di affascinarmi.
Non che prima fossi a digiuno, avevo già letto molti romanzi storici classici, sia italiani che stranieri, ma per me  Taylor Caldwell rimase una pietra miliare.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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Ritengo fondamentale informarmi prima d’iniziare a scrivere. Nei miei scritti quando possibile,  c’ė sempre un riferimento storico e per questo mi sento in dovere di documentarmi. Non uso solo Wikipedia, ma da wiki spesso parto per la ricerca, poi una ciliegia tira l’altra. Magari mi colpisce un argomento e allora cerco pubblicazioni (a volte pure in biblioteca) film, video YouTube, ecc. ma anche dipinti o musiche. 
Tutto mi serve per cercare di contestualizzare la storia e renderla più credibile (almeno ci provo). Per il resto, lavoro d’immedesimazione e fantasia.
Ma la Rizzoli Larousse di vecchia data che usavo quando ero ragazzina (e non esisteva internet) ancora oggi mi è preziosa… sarà per l’affetto e i ricordi che portano con sé quelle pagine. Quando si affrontavano argomenti di cui non sapevo nulla, facevo le corse e salivo sulla sedia per prendere il volume  e leggere le risposte sull’enciclopedia di “babbo”.
Roba da vecchi nostalgici, lo so.

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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Alberto Tosciri ha scritto: In effetti l'idea di far dialogare i nostri personaggi nella nostra mente non è una cosa molto facile, ma viene poi naturale, specie se si soffre d'insonnia come me...
Io non soffro d'insonnia, ma fin da ragazzina, prima di addormentarmi, immaginavo storie (che si evolvevano un po' alla volta) quindi le voci e i movimenti dei personaggi sono la cosa che mi riesce più facile. Ho più difficoltà con dettagli e ambientazioni, perché ci devo pensare in modo volontario.

In ogni caso, anch'io prendo spunto da luoghi già visti (dal vivo, o in documentari, film, ecc.) oppure da testimonianze altrui. Quando mi è possibile li visito di persona. Per i luoghi, google maps è utilissimo, perché oltre a fornire la distanza tra due luoghi permette di vedere una strada o una zona come se si fosse lì. Ovviamente per i romanzi storici è diverso, perché edifici e negozi cambiano (ma nel caso di centri storici antichi si può essere sicuri che non sono cambiati troppo negli ultimi secoli).
Alberto Tosciri ha scritto: Per quanto riguarda la documentazione, specie per i romanzi storici, ma per tutti, è una cosa molto importante anche se purtroppo non sono moltissimi i lettori che amano romanzi storici... sarà una mia impressione, non ho la fortuna di essere addentro l'editoria.
È vero che i romanzi storici non vanno tantissimo. Alcuni hanno più fortuna, ma di rado sono in cima alle classifiche. Io ne ho letti molti, ambientati nelle epoche più diverse (a partire dall'antica Roma fino a quelli sul '900) e devo dire che una delle cose che mi piace di più (a parte la storia, se è valida) è scoprire cose che non sapevo, o riuscire a immergermi senza problemi in una realtà molto lontana. Un romanzo storico scritto bene, però, deve essere coerente non solo nei dettagli, ma anche con la mentalità dell'epoca (e questa non si trova online, bisogna leggere altri romanzi o saggi, vedere film, ecc.).

Un'altra cosa che faccio spesso, a volte per cercare qualcosa in particolare, è ascoltare musica dell'epoca e guardare video e fotografie. Ad esempio, facendo ricerche sulla Seconda guerra mondiale, ho ascoltato diverse canzoni e cercato negli archivi dei fotografi di guerra. Non era indispensabile (solo un paio di canzoni sono poi finite nel romanzo) ma hanno contribuito a ricreare la giusta atmosfera.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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Silverwillow ha scritto: Per i luoghi, google maps è utilissimo,
Fino a un certo punto... Può essere di grande aiuto, ma può anche farti commettere errori clamorosi se non conosci i posti.

Un esempio banale, prendi questa foto:
32421726376_af04f96ac3_b.jpg
32421726376_af04f96ac3_b.jpg (306.06 KiB) Visto 1831 volte
È la Kalverstraat ad Amsterdam; ora immagina che uno intenda ambientarvi una scena di un romanzo e descriva il protagonista che cammina dopo cena in questo mare di folla... Ecco, si coprirebbe di ridicolo: questa è la più grande arteria commerciale della città, sono tutti negozi praticamente: dopo le sette di sera è più deserta di una stradina periferica di Forlì...
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
https://www.instagram.com/marcellonucciarelli/
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Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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Non ho ancora iniziato a pensare al racconto, sono incasinato(issimo), ma dovrei fare in tempo. Intanto, porto il mio piccolo contributo alla discussione.
Per me la documentazione è una fase che, come ogni fase della scrittura, deve divertire. Ad esempio, documentarsi sul genere letterario. Se uno per scrivere un giallo si ritrova a dire: "okay, ora leggo i gialli più importanti della storia, così da poterne scrivere uno decente anche io", ha già sbagliato approccio in partenza. Si suppone che se uno scrive un certo genere, è perché ne è appassionato, e allora la "documentazione" su un certo genere sono anni di letture di piacere.
Lo stesso vale per la documentazione vera e propria su temi sconosciuti allo scrittore: se trova noioso quello su cui si sta documentando, dovrebbe lasciar perdere. Io difficilmente potrei scrivere un racconto storico ambientato in epoca moderna, perché la trovo noiosa. D'altro canto, mi piace giocare con la fantascienza, non tanto perché sia esperto di fisica quantistica - al contrario, non ci capisco una sega - ma perché mi diverto ad approfondire l'argomento.

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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Marcello ha scritto: È la Kalverstraat ad Amsterdam; ora immagina che uno intenda ambientarvi una scena di un romanzo e descriva il protagonista che cammina dopo cena in questo mare di folla... Ecco, si coprirebbe di ridicolo: questa è la più grande arteria commerciale della città, sono tutti negozi praticamente: dopo le sette di sera è più deserta di una stradina periferica di Forlì...
Guardando con attenzione la foto, si notano le luminarie natalizie (e che è una via di negozi), quindi va da sé che quell'affollamento non è per forza comune. Vale lo stesso per le vie principali di Trento: di giorno sono affollate, dopo le 8 di sera ci sono solo turisti che vanno a cena e spacciatori. Dopo le 11 c'è il deserto (per queste cose non servono ricerche, basta aver vissuto un po').
Io uso google maps soprattutto per le distanze (per sapere quanti minuti un personaggio può impiegare a percorrere un tratto di strada), ma le immagini (specie di edifici storici) sono utili se volessi inserire cosa uno vedrebbe appena svoltato un angolo, o quanto è ampia una certa strada. Ovviamente, facendo ricerche sul secolo scorso, ho cercato anche mappe dell'epoca, per sapere quali località esistessero e quali magari fossero sorte dopo. Quando possibile ho cercato anche di farmi un'idea del numero di abitanti di allora o dei servizi presenti (certe informazioni però sono molto difficili da trovare).
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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@Mina ciao.
La documentazione è d'obbligo. Non è possibile avere il totale controllo sui fatti che esponi, e che non possano essere scollegati a fatti già avvenuti.
Un racconto è pieno di attinenze a fatti storici o a fatti d'invenzione di opere letterarie, vedi i temi di Orwell. Anche libri distopici si fondano su elementi fattuali storici. La questione che vedrei evidente è che scrivere ricalcando i passi di altri viene naturale e facile. Costruire un racconto "originale" su lavori di pura "visione" è un'altra cosa! Ciao e buon lavoro a tutti gli amici. :asd:
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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queffe ha scritto: Come e quanto vi documentate? Quando lo fate?
Prima d'iniziare a scrivere, così da avere le idee chiare di cosa vado incontro. In corso d'opera posso poi approfondire ulteriormente.
Come qualsiasi lavoro, prima di farlo, ci si organizza e si procura tutto il materiale per poterlo svolgere al meglio.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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Permettetemi di dire la mia.

Io tendo a dividere il lavoro di documentazione in due: c'è il tema principale che voglio (dico meglio: "vorrei") affrontare, per il quale leggo prima (anche per anni! - non sono particolarmente prolifico :asd: - ) , per lo più libri. In questa fase raccolgo spunti per cercare anche fonti alternative (articoli di giornale e altre pubblicazioni periodiche). Questa è la fase che mi appassiona di più, perché sto approfondendo un tema che mi interessa particolarmente e sul quale, probabilmente, mi documenterei a prescindere dalle mie velleità di scrittura. La differenza è che mi documento in modo molto più "organizzato" e approfondito, producendo  tracce scritte che mi resteranno comunque (e che mi si fissano meglio in testa, rispetto ad argomenti approfonditi senza l'idea di scriverci su).
Alla fine mi ritrovo  con una quantità di pagine evidenziate, sottolineate, fotocopiate per aver spazio per le note scritte a mano sul retro della pagina, con apposizione di segnalibri (fatti con ritagli di post-it di vari colori che sbucano, allegri e in gran numero, dai tre lati non rilegati dei libri :D ).

Tutto questo, a un certo punto, diventa un file di word che identifico con il tag [WP] (= "Work in Progress"), e che contiene una vera e propria bibliografia  con citazioni essenziali (che può capitarmi di andare a riprendere sui testi originali) miste a commenti e idee. Spesso in quel file ci sono già primi profili di personaggi, qualche bozza di dialogo, qualche azione che mi viene in mente dall'analisi della documentazione sul tema...

Ecco, tutto questo, non per dirvi "come lavora il buon @queffe " (manco fosse Donato Carrisi :pat: ), ma perché è una fase che mi appassiona e mi coinvolge davvero tanto. Io la considero la fase più divertente dello scrivere.

Perché, poi, concretizzare scrivendo sul serio, provando anche a farlo bene, costa una gran fatica (almeno a me... :( ).
 
Una seconda fase di documentazione, che esula dal tema principale, ed è di approfondimento di qualche dettaglio (che so: localizzazione geografica e topologica, eventuali usi e consuetudini della vita al tempo della storia, nomi e personaggi reali, etnie, mestieri che possono comparire nel mio lavoro) viene, invece, durante la scrittura. Ed è una fase decisamente più orientata e puramente funzionale al rendere credibili i dettagli di ciò che sto scrivendo.

Piccolo aneddoto: in questo momento (e da oltre un anno) sono "al lavoro" sul tema dell'IA: ho raccolto e sono in lettura di diversi libri, ho una rassegna stampa abbastanza consistente e non perdo occasione per seguire news e forums online.
Il problema (in verità piuttosto frustrante, nell'ottica della scrittura creativa, dato che ho pure la presunzione di poter inventare qualcosa di originale e credibile nel genere sci-fi) è che si tratta di un argomento per il quale non riesco a stare al passo con l'evoluzione che il tema sta avendo negli ultimi mesi  :facepalm: .
Resta, in ogni caso, una fase appassionante, coinvolgente (in modo quasi totalizzante) e che mi lascerà qualcosa di utile, a prescindere da quelli che potranno essere i miei, più o meno modesti, risultati scrittevoli!

Re: Labocontes n.8 discussione generale - Documentazione, ricerche, bibliografie.

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Per scrivere qualcosa basandomi su fatti reali, ho capito da molto tempo che era necessario, doveroso documentarsi su quei fatti. Da ragazzino che iniziava sventatamente a scrivere me ne accorsi subito, perché a un certo punto non sapevo più cosa scrivere. Se, ad esempio, volevo scrivere di cavalieri medievali, mi rendevo conto di essere oltre che banale, molto elementare, approssimativo, poco credibile, per niente leggibile. Di un cavaliere dovevo sapere tutto prima di scriverne; della sua armatura, di chi l’aveva fatta e come e dove. Dovevo sapere dove nascevano i futuri cavalieri, la loro educazione, la visone dei loro paesaggi, i loro sogni, ambizioni, tradimenti…
Tutto questo comportava la lettura di una mole di libri, antichi e moderni, libri di storia, di pittura, di religione medievale, di vita nelle città del Medioevo, romanzi storici vari… non solo italiani ma anche europei e americani… tanta lettura per poi magari usarne molto poca, ma che mi consentiva di aver più chiaro quel mondo, di far vivere, far camminare, pensare e agire un cavaliere senza che sembrasse troppo un pagliaccio stereotipato vestito in maschera dei giorni nostri, con la nostra mentalità. No. Doveva pensare e agire con un'altra mentalità, quella che riuscivo a trasmettere più vicina alla sua.
Non ho mai scritto di cavalieri, era un esempio. Solo una volta o due ho scritto dei racconti di crociati, molto particolari, perché sulle crociate non mi documentai soltanto sullo pseudo fanatismo religioso, sui santi che anche ci furono, certamente, ma pure sugli innumerevoli lestofanti e marmaglia  che animarono quel mondo, degradandolo e coprendolo di vergogna e di infamia. E allora, se si è onesti, in un testo storico bisogna metterci tutto: luci e ombre.
Questo modo di scrivere, documentandomi sui pro e contro e mettendoci tutto, spesso mi ha causato problemi da parte di chi non è disposto a discutere, non è disposto a vedere, a capire che il bene non è solo da una parte e il male non è solo dall’altra. Sembra che oggi non si possa dire, chi lo dice è nemico di… una caterva di dogmi stereotipati (ambiente,  animali, diversità di genere, ideologie le più strampalate e varie, di tutti i colori… e quant’altro ci si inventa di giorno in giorno)
Guai poi a parlare di religione…
 
Tra l’altro, forse andando fuori tema ma non troppo: ma ci pensate all’enormissima incongruenza nel mondo odierno della cerimonia d’investitura del re Carlo III?
Per me è stato uno schiaffo in faccia per chi si vede e si crede nel duemila punto non so che numero odierno ci sia oggi. C’è argomento per mari d’inchiostro su tematiche di tutti i tipi. Se ne potrebbe fare un contest, ammesso e non concesso ovviamente. In un continente, in una nazione come l’Inghilterra, all’avanguardia di tutte le modernità, di tutte le ideologie nuove, delle controtendenze, della cosiddetta cancellazione culturale, della cancellazione religiosa cristiana in atto dappertutto a piè sospinto, ebbene proprio nella patria di tutto questo viene attuata una cerimonia cristiana medievale totale. Trovo tutto questo assolutamente indicativo e assolutamente pazzesco, nel senso che per quanto si vogliano costringere gli uomini a rinnegare, dimenticare, deridere il proprio passato e poi spunta fuori, eclatante e mondiale una cosa come questa… a me fa pensare che forse, certe ideologie e certi personaggi, per quanto minacciosi per l’essere umano, siano in realtà crudeli giganti d’alluminio con i piedi di cartone.
Alla prima pioggia sprofondano in un mare di ridicolo.
Ok. Scusate la digressione, ma gli avvenimenti mi parevano degni d’attenzione. Se ne potrebbe addirittura ricavare qualcosa... a livello di scrittura naturalmente.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)
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