Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

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Amilcare, l'uomo verso il quale il doberman si stava scagliando, ringrazia me e l'altro uomo per essere stati pronti ad aiutarlo. Sorrido, facendo cenno che non c'è bisogno di ringraziamenti. Lo sguardo mi cade sul foglio che il giardiniere gli ha dato: non riesco a leggere cosa c'è scritto, ma dall'espressione di Amilcare c'è qualcosa che lo turba.
Come è evidente il turbamento del giardiniere: è troppo agitato. O nasconde qualcosa o ha visto qualcosa che lo ha spaventato. Tutta questa fretta di andarsene mi insospettisce.
La domestica, conoscente di Amilcare, è sconvolta: dalle sue parole sembra che nella jeep ci sia un neonato. E il giardiniere vuole che stiamo lontano dal vecchio mezzo. Il comportamento è sospetto. Direi anche qualcosa di più: ci sono diverse cose da chiarire e lui può avere delle risposte.
"Qualsiasi cosa di strano notiate, fuggite anche voi" ha detto.
No, non può andarsene così alla svelta. Mi sposto, tagliandogli la strada vedendo che spintona via i due che ho davanti.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

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Mattia

il comportamento di questo giardiniere è molto sospetto, ma non me ne preoccupo. Come e perché sia morto La Fontaine non è esattamente in cima ai miei interessi, e sembra che il resto della combriccola sia molto più incline ad indagare del sottoscritto. Mi annoto velocemente la poesiola dell'astrologo, in particolare la parte sull'ombra scura potrebbe essere utile come pubblicità, qualche cliente credulone lo si trova sempre 

<<Si figuri, meglio che le cose si siano risolte in modo pacifico>> rispondo all'uomo che stava per essere aggredito, porgendogli la mano <<come detto, Mattia Bailardo, libraio. Sembra che siamo attesi, magari vogliamo andare?>> dico, rivolto in particolare a quella che pare la domestica, indicando il retro della casa col capo

Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

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Questa poi! Deve essere la prima volta che qualcuno mi chiama "signora". Non me la prendo, ci mancherebbe altro, anche perchè si stanno affannando tutti intorno all'altra donna, che mi pare di aver capito conosca bene questa casa e i suoi occupanti. Preferisco non rintronarla ulteriormente di chiacchiere, ma faccio come mi ha chiesto. Per il momento tengo la macchina fotografica a tracolla ma senza impugnarla, sorrido e faccio un cenno incoraggiante all'altra donna per farle intendere che ho capito il suo messaggio. A tempo debito cercherò di scusarmi con lei: non sopporto avere conti in sospeso con altre persone, anche se appena conosciute. Claire dice che sono troppo buona, forse ha ragione lei. 
Mi concentro anche sul messaggio che ha mandato il nuovo arrivato, quello che si è qualificato come giardiniere. Davvero c'è un cadavere là dentro? Sarebbe la prima volta per me, finora mi hanno mandata a eventi mondani, inaugurazioni, fiere, cose così. D'altra parte, la curiosità prende il sopravvento, e poi, se ci fosse qualcuno bisognoso del mio aiuto, vivo o morto che sia, non mi potrei tirare indietro. Come dice mio fratello Gilbert, una volta che sei in ballo bisogna ballare. Rimango vicina alle altre presone, mi metto in ascolto e mi preparo a seguire chiunque decidesse di entrare nella villa. Sempre con discrezione e prudenza. 
Tanto la notte capirà: http://www.argentovivoedizioni.it/scheda.aspx?k=capira
"Anna, non fare come quelle band che mi parlano del loro secondo disco quando devono ancora pubblicare il primo!" (cit.)

Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

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Non può essere un neonato... il dispiacere e la stanchezza mi stanno confondendo. Mi sento sospesa, come se fluttuassi in una bolla: non è mai semplice avere a che fare con la morte, soprattutto se di natura violenta.
Il vetro della jeep è sporco e appannato, e non riesco ad aprire lo sportello: è incastrato. Se fosse soltanto uno di quei bambolotti animati che Gabriel portava ai bambini africani? Forse ne è rimasto uno nella jeep, dimenticato per sbaglio... ma sì, di certo è andata così. Piu tardi tornerò a controllare. Ora mi sembra preferibile seguire l'invito di Balthazar ed entrare dal retro: è nervoso, come al solito, e insofferente. Chissà se ha visto qualcosa di sospetto.
Un giovanotto gentile – libraio? ho capito bene? – sta palesemente aspettando che qualcuno gli faccia strada. Sì, forse è bene che entriamo tutti, qui si gela e non c'è motivo di rimanere.
Mi giro verso la donna, che nel frattempo ha abbassato la macchina fotografica, e dico ad alta voce: <<Signori, sono la domestica della villa: abbiate la compiacenza di seguirmi. Per entrare dal retro bisogna girare intorno all'aiuola di rose. Prego, vi faccio strada>>.
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Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

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La maggior parte di voi si sta dirigendo verso il retro della casa proprio attorno all'aiuola di rose come indicato dalla domestica ma a un certo punto, un sibilo proveniente dal retro della jeep arruginita vi allerta. Il giardiniere grida come un ossesso, quasi come se nel suo cervello mille aghi gli stessero torturando l'anima; è in completo delirio e urla:

<<è l'ombra e vi dilanierà l'anima, maledetto il giorno che gliel'ho venduta>>

Poi si accascia al suolo colpito da qualcosa proveniente alle sue spalle da una finestra. A un occhio più attento Amilcare e Oliver scorgono una mano che scosta la testa e un paio di inquietanti occhi gialli che vi scrutano da dentro l'abitazione in quella che si direbbe essere dalla posizione la cucina.

Nel frattempo nel trambusto un uomo vestito da sagrestano si affaccia dalla porta sul retro e grida a voi altri:

<< allontanatevi subito dalla Jeep,  il male dimora in essa e in questa casa...>>

In avvicinamento la giornalista e Mattia possono udire l'arrivo di un forte temporale e del vento che minaccia alcune fronde degli alberi nel vialetto sul retro che dovrete attraversare se vorrete raggiungere il sagrestano, altrimenti c'è sempre la porta principale, per quanto sconsigliatavi dal giardinere, ora apparentemente privo di vita davanti al cancello.

Come decidete di agire?

Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

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Oliver

Stanno seguendo tutti la domestica. Nel frattempo mi sono allontanato dalla macchina.
Mentre cammino a passo lento, scruto a fondo la casa. "Fino ad ora mi è sembrato tutto sotto controllo, è un classico enigma della camera chiusa: abbiamo un genio della scienza isolato dal mondo, coinquilini rattristati e dagli strani comport-." 
Urla e parole deliranti squarciano il mio pensiero. L'occhio cade sul giardiniere. E' stato colpito da qualcosa. Per un attimo il freddo sembra paralizzarmi, poi scatto verso l'uomo, ma un'ennesima visione mi paralizza. Dietro di lui due occhi gialli mi fissano. 
Per qualche secondo non riesco a formulare pensieri e frasi; sono travolto da una forte terrore. Poi ripenso a tutto ciò che avevo studiato, letto e in qualche caso perfino visto negli anni precedenti. Con una voce impostata, filtrata dalle emozioni, dico ad alta voce:
<L'avete visto vero? Lì, sulla finestra della cucina! I-I due occhi.>

Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

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Il tipo vicino a me, sentendo le grida del giardiniere, sembra volersi scagliare in suo aiuto, ma poi anch'egli nota quegli strani occhi che ci sbirciano da dietro la tenda della cucina. Lo trattengo per un braccio.
<<Per quel poveretto penso che non ci sia più nulla che possiamo fare>>
Il resto del gruppo si sta dirigendo sul retro della casa.
Un'improvvisa folata di vento agita i rami di un albero male in arnese. Meglio fare attenzione. Faccio un cenno al mio compagno occasionale: ormai è chiaro che se è qui non è per caso, in qualche modo sarà coinvolto anche lui in questa strana storia. Forse arriverà il momento delle presentazioni, ma non ora.
Cerchiamo di portarci sopravento rispetto all'albero rischiando di calpestare il cespuglio di rose. Qualche spina mi graffia il dorso della mano ma non è nulla. Cerco di avvicinarmi a quel altro strano individuo vestito da chierichetto nonostante l'età, che grida come un ossesso.
Mi chiedo se mai potremo incontrare qualche persona ragionevole che ci possa spiegare cosa sta succedendo.

Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

33
La domestica ci sta guidando sul retro della casa. Poi una serie d'eventi si concatenano uno dietro l'altro.
Un sibilo che proviene da dietro la jeep. Il giardiniere che inizia a delirare di ombra e di anima venduta prima di crollare al suolo come se qualcosa l'avesse colpito alle spalle. L'uomo vestito di nero, che si stava allontanando dalla jeep, dice qualcosa su due occhi che ha visto alla finestra della cucina; Amilcare lo afferra per un braccio asserendo che per il giardiniere non c'è più nulla da fare. Un forte vento si è alzato. Sulla porta del retro un sagrestano ci urla di stare lontano dalla jeep, dimora dello stesso male che permea la casa.
Ma che cosa sta succedendo?
Tutti paiono terrorizzati e sull'area pare essere calata un'atmosfera carica di minaccia: le cose sembrano degenerare alla svelta: è peggio di quanto credessi. Il buon senso mi suggerisce che la cosa più logica da fare sarebbe andarmene da qui, ma se lo facessi, non scoprirei nulla.
Guardo il giardiniere steso al suolo: forse è morto. Ma forse è vivo e può dare delle risposte. Di certo, se ancora c'è vita in lui, non può essere abbandonato.
Corro verso di lui per capire cosa gli è successo e trascinarlo via da dove si è accasciato.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

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Mattia

La situazione, già complicata di suo, pare degenerare ancora di più, con gente che crolla al suolo e sagrestani folli che appaiono dal nulla
“Va bene qualche storiella colorita, ma qua si esagera!” Penso tra me e me, valutando che girare coraggiosamente i tacchi e saltare sul primo treno per casa
Ad ogni modo, deliri vari a parte, c’è un uomo a terra, magari è solo svenuto per un capogiro, o ha qualche strana malattia, o roba del genere che non implica la presenza di roba soprannaturale 
Mi muovo verso di lui, ed una volta accanto provo a capire se è ancora vivo premendogli due dita sulla gola, all’altezza della carotide 
Lo portiamo dentro? Quale che sia la sua situazione, non lo lascerei sotto un temporale dico, accennando alle nuvole nere all’orizzonte 

Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

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Inizio a sentirmi un po' disorientata per questi avvenimenti che si stanno succedendo con grande rapidità. Non ho mai visto un cadavere, ma neanche una persona che crolla all'improvviso a poca distanza da me. Temo che, data la mia scarsa forza fisica, non potrei essere molto di aiuto ai due uomini che stanno correndo verso il giardiniere per portarlo in salvo. Sento parlare di occhi che ci guardano dalla finestra della cucina; in tutta onestà non ho visto nulla, ma non vedo perchè non ci dovrei credere. 
Per il momento preferisco prestare attenzione a quello che ha a che fare con il tempo atmosferico. L'aria inizia a essere colma di elettricità e si alza un vento forte. Alzo gli occhi verso gli alberi e controllo che non ci sia niente che minacci di cadere dall'alto. Presto molta attenzione agli alberi e al cielo in modo da poter avvertire gli altri membri del gruppo in caso di altri pericoli. Al tempo stesso, procedo in direzione dell'ingresso con gli altri, guidati dalla domestica. Sono preoccupata, ma anche curiosa di quello che potrà succedere da qui a poco. 
Tanto la notte capirà: http://www.argentovivoedizioni.it/scheda.aspx?k=capira
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Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

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Dio, che freddo. Calzo il cappello fino agli occhi e mi stringo nel cappotto. Ho dimenticato i guanti a casa di mamma, accidenti, e ho le dita congelate. Nuvole nere hanno oscurato il cielo, e il vento sibila. Pareva che tornasse bel tempo, e invece...

Che succede? Perché Balthazar grida così? Oh, Signore, proteggici tu! Dice cose orribili, e io comincio ad avere paura. Vedo due degli uomini che stanno cercando di capire cosa diamine è accaduto al povero Balthazar. Meglio entrare tutti, prima che un fulmine ci prenda in pieno. Ci presenteremo l'un l'altro e ci chiariremo le idee. Sì, sono certa che dentro la villa tutto apparirà meno cupo.
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Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

37
Oliver è terrorizzato dalla visione degli occhi gialli e non si accorge che alle sue spalle uscito da un finestrino aperto della jeep un serpente a sonagli sta strisciando pronto a morderlo al polpaccio. Serpente che è difficilmente avvistabile anche da Amilcare che era concentrato nel sincerarsi delle condizioni del giardiniere.

Amilcare a una prima occhiata nota che un proiettile di cerbottana è conficcato nella nuca del giardiniere, probabilmente avvelenato, se lo desidera con opportuna accortezza può prelevarlo e fare un'analisi medica per capire di che tipo di veleno si tratti.

Intanto Grant, il professore è chino sul giardiniere e si accorge che benché sembri privo di sensi, le sue labbra sembrano muoversi impercettibilmente e recitare alcuni versi in una lingua morta, forse latina.

Mattia, non appena porta le due dita all'altezza della carotide, si accorge che il giardiniere respira ancora. L'uomo di origine italiana è vicino al corpo quel tanto che basta per avere la stessa percezione di Grant. Assieme possono provare a decifrare cosa stia recitando il giardiniere, forse un rituale?

Preoccupata dal freddo, dagli accadimenti, e dal temporale, la domestica entra in casa venendo accolta dal prete che le indica in silenzio lo studio con la porta sfondata dove sta giacendo la salma di Gabriel.

Eleanor ha raggiunto ormai l'ingresso quando un fulmine si scaglia e fa crollare un grosso ramo di oleandro che la divide dal resto del gruppo, può decidere se entrare in casa seguendo la domestica o se agire diversamente.

Quel che è certo è che il resto del gruppo se deciderà di entrare dovrà spostare il pesante ramo, oppure passare per la porta principale che il giardiniere per un misterioso motivo aveva sconsigliato.

Come procedete?

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Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

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Oliver Wolf

Dopo essermi destato da quell'infernale immagine, riprendo il passo verso il secondo ingresso della casa. Avanzo con più tensione di prima.
"Questo caso ha potenziale, devo mantenere i nervi saldi e concentrarmi sulle dinamiche sospette. E' lì la chiave."
Vedo la domestica entrare nella casa; all'improvviso un fulmine si scaraventa sulla zona immediatamente vicina. L'altra ragazza, la più giovane del gruppo, rimane dietro il grosso ramo. Mi guardo dietro e vedo il resto del gruppo intento ad aiutare il giardiniere. "Incredibile. Al di fuori delle motivazioni, nessuno di loro, io compreso, ha ancora potuto fare una minima congettura su questo caso. Non abbiamo ancora visto il corpo e siamo già divisi; siamo già tagliati fuori."
<No, così non va bene.> Dico a bassa voce.
<Ehi! Ragazza! Tu e la domestica avete intenzione di continuare senza gli invitati qui dietro? Inoltre c'è bisogno di cure per quell'uomo a terra.> Mi rivolgo alla ragazza e alla domestica (Eleanor e a Lula).

Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

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<<No, così non va bene>>  brontola il tizio vicino a me, e non posso che dargli ragione.
C'è ben poco che possiamo fare per il giardiniere in queste condizioni. Chi lo ha colpito voleva certamente uccidere e noi ci stiamo solo esponendo a altri rischi senza riuscire nemmeno a provare a coordinarci.
Dobbiamo toglierci di qui prima che qualcunaltro si faccia male.
Prelevo il piccolo proiettile conficcato nella nuca del giardiniere.
<<Non possiamo rimanere qui. Se riuscite portatelo dentro, ma purtroppo non credo di poter fare molto per lui.>>
Torno verso l'ingresso posteriore. Un grosso ramo è caduto sul vialetto e qualcuno sta cercando di spostarlo a mani nude.
<<Fate attenzione a non ferirvi le mani. L'oleandro è una pianta velenosa.>>

Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

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Il giardiniere non è morto: è privo di sensi. Ma non è una perdita avvenuta naturalmente, questo è sicuro: dopo quello che è appena successo, comincio a sospettare che ci sia qualcosa di più grosso di quello che immaginavo. Che cosa sei andato a scoprire, La Fontaine?
Accanto a me, uno degli uomini che è arrivato come me alla villa, quello di nazionalità italiana, sta sentendo il battito del giardiniere poggiandogli le dita sul collo per sincerarsi del suo stato. Quello che mi colpisce non sono tanto le sue pulsazioni, quanto le sue labbra che si muovono: non si tratta di un tremito, ma sta cercando di dire qualcosa.
Mi avvicino per cercare di sentire meglio. Questa non è la lingua corrente e neppure un'altra lingua contemporanea: sembrano dei versi recitati in un linguaggio antico, che non viene più usato da tempo.
Mi rivolgo all'uomo accanto a me. <<Li senti questi versi?>>
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

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Mattia

Si, li sento, e spero di capirli dico, avvicinandomi anche io alla bocca dello svenuto ma adesso, la cosa migliore credo sia entrare e capire cosa fare. E magari anche cosa sta succedendo in questo posto
detto questo, con le orecchie e gli occhi bene attenti al minimo movimento strano, faccio cenno di caricarci in spalla il giardiniere e seguire il sagrestano ed il resto della compagnia 
Non so te, ma io mi sentirei più sicuro in gruppo. E non lo dico solo perché iniziano a volare freccette narcotiche ed apparire strani occhi misteriosi 

Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

42
Non conosco nessuno qua attorno, sono capitata qua per caso, ma il mio senso del dovere e la mia volontà di aiutare gli altri prevalgono sul fatto che ho a che fare con degli sconosciuti. Mi rendo conto che il capannello di uomini è troppo lontano perchè io possa fare qualcosa, quindi allungo le maniche della giacca che ho addosso per coprirmi le mani (in modo che le mani non vadano a contatto diretto con le foglie) e provo a usare tutte le mie forze per spostare il grosso ramo quel tanto che basta per far passare gli altri (master, se devo fare una prova di forza o qualsiasi altra cosa dimmelo che lancio i dadi). 
Mentre provo a spostare il ramo volto per un attimo la testa verso l'interno della casa e lancio un urlo, sperando che la domestica mi senta e torni sui suoi passi per aiutare. 
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Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

43
Don Dubois mi invita a entrare, ma io temporeggio: qualcuno, dal gruppetto di uomini chini su Balthazar, accenna al fatto che non li ho aspettati. Credo sia quel ragazzo col trench di pelle nera. 
Mentre faccio cenno al padre di attendere un momento sulla soglia, odo un grido alle mie spalle: la ragazza con la macchina fotografica è stata colpita da un ramo del vecchio oleandro! No, forse è illesa, ma devo controllare ed eventualmente darle una mano.
Mentre mi dirigo verso di lei mi rivolgo al giovane:

<<Ehi, sono qui! Vi stavo facendo strada. Riuscite a portare dentro il giardiniere? Amilcare, Balthazar è ancora vivo?>>

Il grosso ramo frondoso mi divide dalla ragazza, che per fortuna non si è fatta niente. Non è possibile spostarlo: per noi due è troppo pesante. 
Don Dubois mi chiede quanto deve aspettare ancora e mi mette fretta. Mi rivolgo allora alla donna:

<<È stata colpita? Se se la sente, può passare sotto il ramo: vedo lo spazio sufficiente per camminare carponi, facendo attenzione ai rami spezzati. Altrimenti può aspettare che uno di quei signori venga a spostare il ramo. Devo entrare nella villa, il padre si sta spazientendo. Io mi chiamo Lula, e lei?>>

Raggiungo di nuovo Don Dubois, che senza dirmi una parola mi conduce di fronte alla porta sfondata dello studio del caro signor Gabriel.
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Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

44
Mattia è l'unico che si accorge, grazie alla sua accortezza, della presenza del serpente a sonagli proprio un istante prima che morda Oliver.
Mattia può tentare dunque di intervenire.

Il giardiniere sta recitando alcuni versi in una lingua antica, dunque vi è impossibile decifrarli; non appena termina quella che sembra una supplica si accascia nuovamente stavolta privo di vita e un forte fragore fa schizzare i vetri della jeep verso di voi (Amilcare, Oliver e Grant) dovete fare una prova per schivarli.

Eleaonor puoi provare con una prova di forza ad alzare il ramo se lo desideri, o cogliere il suggerimento di Lula di passarci sotto, se vuoi. 

Intanto Lula è all'interno della casa e può notare che il prete possiede una rivoltella in mano e che all'ingresso ci sono altre due persone.

Il sagrestano spiega alla domestica che stava tenendo sotto tiro quelli che lui riteneva i responsabili della morte di Gabriel:

Napoleon La Fontaine, nipote di Gabriel e Miss Sarah Brown, la nuova segretaria.

Se lo desidera Lula può interrogare tutti e tre le persone e cercare di farsi spiegare cosa è accaduto al povero Gabriel.

Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

45
Oliver
Spoiler: Tiro su combattere (Prova Schivare) - 69 

Dopo aver cercato di avvisare gli altri della situazione, vedo una ragazza richiamare la domestica per poi cercare di spostare il ramo. 
Senza neanche pensarci mi avvicino al ramo, quando a un tratto sento un rumore forte dietro di me, neanche troppo vicino. "Dio, che diavolo c'è adesso?" 
Stringo le mani mi volto e...
Una scarica di vetri mi arriva addosso, di riflesso provo a coprirmi con le braccia per parare il volto. 

Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

46
Boom.
Istintivamente mi getto a terra senza nemmeno rendermi conto di cosa stia accadendo.
Dopo un attimo rialzo lo sguardo e impreco.
<<Vogliamo smettere di fare gli eroi a tutti i costi, Ve lo avevo detto che in questo modo finiva male.>>
Mi accorgo che qualcosa gocciola dalla mia guancia. Prendo il fazzoletto per tamponare la ferita e mi accorgo che una scheggia di vetro è ancora conficcata lì. Riesco a estrarla, ma ho bisogno di uno specchio e dell'acqua per sciacquare la ferita.
<<Spostate quel c...zo di ramo e mettiamoci a riparo una buona volta>>

Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

47
Spoiler
Prova per schivare: 79
Mai sentita una lingua del genere. Che possa essere...
Dopo l'ultima parola pronunciata vedo che il respiro del giardiniere si blocca e le labbra rimangono immobili. Esito dinanzi a quello che è appena accaduto: è morto. No, maledizione, no: non può andarsene così, ci sono delle risposte che ancora deve dare. Devo rianimarlo, forse c'è ancora una possibilità di salvarlo.
Sento qualcuno imprecare, ma devo restare concentrato. Mi appresto a posare le mani sullo sterno dell'uomo, pronto a fare il massaggio cardiaco.
L'istinto però mi fa gettare in avanti a terra non appena sento il botto. Che cosa sta succedendo?
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Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

49
Eleanor
spoiler
Prova di forza: 33
<<Sono Eleanor!>> urlo di rimando alle mie spalle, ma la domestica è già scomparsa nei meandri della casa. Chissà se mi ha sentita. Fa niente, avrò modo di presentarmi di nuovo più tardi.
Afferro il ramo di oleandro e provo a spostarlo. Non che sia mai stata brava nel sollevamento pesi, ma la situazione è straordinaria, per cui proviamo. 
Insomma, ci riesco. Il ramo si sposta di quel tanto che basta per liberare l'ingresso. Vedo del trambusto fuori, vetri che esplodono, sguardi atterriti e rabbiosi, imprecazioni.
<<Da questa parte!>> grido di nuovo per attirare l'attenzione degli altri. Entro in casa quel tanto che basta per permettermi di tenere la porta ferma se ce n'è bisogno, per consentire agli uomini di entrare con comodità. Non appena il primo della fila si avvicina, mi sposto verso l'interno. Se sento delle voci, vado in quella direzione per raggiungere la domestica.

(master, spero non siano troppe azioni in un round unico, dimmi tu!)
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Re: [1]Campagna - Il mistero di La Fontaine

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Lula

Quella donna si chiama Eleanor... bel nome. Mi ricorda qualcosa, ma non saprei dire che.

Padre! Perchè quella rivoltella puntata contro Napoleon e Miss Brown? Se li ritiene colpevoli, almeno ne spieghi il motivo. 
Mi perdoni, ma lei è il primo che dovrebbe spiegare a noi tutti perché si trova qui, e se ha visto cose strane. Stanno per entrare delle persone, per lo più sconosciute, ma che forse ci potranno aiutare a capire cosa è accaduto al nostro povero signor Gabriel. Mentre le aspettiamo, perché non cominciate a raccontare cosa avete visto?
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