[RNT1] Codice Yersinia

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Traccia 1: 1347; Genova durante l'esplosione della peste nera.
Personaggi: Frà Bastiano e Teresa.




Teresa ha le mani sulla tastiera del suo PC. Digita le coordinate geografiche di Genova. Con un clic il programma si avvia. Guarda con ansia l'avanzare della linea verde di caricamento: 100%. Tutte le luci scompaiono...


Non sente più il corpo, è come se solo la mente fosse cosciente e attraversasse il tunnel di vuoto e cerchi concentrici bianchi, che si alternano nel buio come un segnale luminoso. Un pensiero la possiede...”funzionerà la formula “2s2 2p6 3s2 3p4 = [Ne]3s2 3p4?”.

L'impatto con le gelide acque la risvegliano dallo stato di trans: “Porca troia! Sono finita dentro l'acqua del porto. Eppure le coordinate erano giuste! Fanculo!”

Si guarda intorno; la riva è appena qualche metro da lei. Teresa si rilassa, anche se fradicia, sa di essere viva e di essere uscita indenne dallo spostamento cellulare alla base del programma. Numerosi vascelli, con bandiere strane, stanno ferme alla fonda.
Il porto è lì vicino. Qualcuno la guarda camminare sulla battigia e raggiungere i primi edifici fatiscenti. Sente di essere osservata come un essere strano arrivata da chi sa dove: “ Cazzo hanno da guardare! Ho addosso un abito del trecento fatto appositamente: sapevo che non potevo arrivare qui con jeans e maglietta Armani!”.
Teresa raggiunge l'abitato in ricerca di un luogo appartato. Sa che deve leggersi le istruzioni del piano, anche se le conosce a memoria non può correre rischi.  Il tablet si accende: istruzioni... appena arrivati al punto di incontro cercare il partners: descrizione... uomo sui cinquantanni, media statura, 80 chili, indossa   il saio da francescano e risponderà alla parola d'ordine “Codice Yersinia” con la parola “Vaxfull”.

Da tale descrizione sembrerebbe l'uomo che le si sta avvicinando: “ Codice Yersinia”, fa lei; “ VaxFull”, risponde lui, mentre la squadra da cima a fondo.               Lei intuisce qualcosa; è ancora bagnata fradicia e non ha un aspetto decente: “ sono finita in acqua all'uscita...”. Il frate sogghigna: a lui è andata bene finendo su di una balla di fieno. I due prendono a parlare del piano che consiste nel prelevare un campione di sangue al paziente zero. Questo deve essere rintracciato tra gli uomini che stazionano al porto e che provengono dalla Sicilia, in quanto respinti dai porti per essere portatori della peste. Il loro uomo è di origine asiatiche: proviene dalla Mongolia.

Lui lo avvicinerà e gli offrirà dei pezzi d'argento per avere il suo sangue, con la scusa che servirà per curare la peste a qualche ricco Signore. Le sei cure più disparate oramai impazzano nella città impestata: sanguisughe per i salassi, tagli sulle vene per perdere sangue, polvere di smeraldo triturato da ingerire: questa cura solo per chi se la può permettere, impacchi di erbe e escrementi umani, il bagno nelle urine e la stessa urina dei sani da ingurgitare. Per base di appoggio staranno ospiti pellegrini nel convento della città.

Teresa avrà il compito di processare il sangue con un trattamento chimico che lei ha sperimentato affinché non si deteriori durante la smaterializzazione del viaggio temporale.
Frà Bastiano parla della pericolosità di andare in giro per la città. Il primo Governatore Vallerano di Lussemburgo, prepara la fuga da Genova per scampare alla peste.... le lotte intestine tra guelfi e ghibellini, tra nobili e capellazzi per il controllo della città Superba, lascia per le strade molti morti ammazzati.


                                                                                                                         ***

Dal diario di viaggio: “Il piano procede senza intralci. Abbiamo il sangue infettato dalla peste e del ceppo primario con cui costruiremo il VaxFull: il super vaccino contro tutte le malattie. Non è stato difficile trovare il paziente zero... con quella faccia da mongolo... ah ah! Ho eseguito il pacht e già che ci sono, ho messo in un'altra provetta la mia urina assieme al mio sangue mestruale; ci farò delle analisi quando torno. Miseria! Anche il ciclo di mezzo! La suora mi ha dato dei panni di crine e lino che mi ha arrossato la passera... non dovevo depilarmi totalmente: una folta boscaglia, come madre natura ti dona, mi sarebbe tornata utile...quanto ti amo signor Lines!”

                                                                                                                          ***
La mattina del rientro è arrivata: Teresa prepara le sue poche cose. Ma sull'uscio si sono presentati la suora assieme a due gendarmi. La strattonano e trascinano nella ampia sala del convento dove tra i vari notabili vi è anche Frà Bastiano.
L'accusano di aver trasgredito il severo ordine di rispettare la quarantena. L'hanno vista abbandonare il suo vascello alla fonda e raggiungere la riva a nuoto.
Per tale reato vi è l'impiccagione: tuona il Diarca. Teresa è frastornata, cerca lo sguardo di Frà Bastiano: “Io sono in viaggio con lui!”
Ma Frà Bastiano nega; lui l'ha solo raccolta fradicia e bisognosa di aiuto, ma non sapeva che era scappata da un vascello in quarantena. Teresa non capisce il voltafaccia e nel trambusto pure la suora si mette ad accusarla:”Vulvae salubre est si decaveltur!”.
Teresa capisce che la guardona la spiava durante la pulizia intima.
Ribatte: “Vulvam sine peccatum”.
“Malum pytonissam!” oramai sta nella bocca di tutti: persino in quella di Frà Bastiano, che a questo punto le si avvicina: “Dammi la provetta del sangue del paziente uno e ti prometto che non ti farò impiccare!”. Teresa non capisce: chiede il perché di questa congiura contro di lei.

“Come hai fatto a pensare che ti avrei lasciato in mano la chiave per la liberazione del mondo dalle malattie? Voi essere umani, infedeli e peccatori contro Onnipotente, con la liberazione dalla sofferenza vi innalzerete allo stesso piano divino. Presuntuosi che pensano di scampare al torchio della correzione attraverso la prova del dolore. Mai e poi mai! Io sono stato chiamato a far fallire questo piano  contro Dio e porterò sino alla fine questa prova! Dio lo vuole!”.

Teresa non crede a ciò che ha sentito: “Ma non sarà che voi del Vaticano vi volete impossessare del sangue e fare voi il vaccino per poter ricattare il mondo? Senza rinuncia al peccato niente salvezza contro le malattie? Volete strumentalizzare tale vaccino a vostro uso e consumo?”.
Frà Bastiano approfitta del momento in cui Teresa ha le braccia bloccate dai gendarmi. Le infila le mani tra i vestiti trovando la provetta e appropriandosene: a questo punto scappa.
Lei intuisce che lui sta andando verso il punto dove la procedura lo riporterà indietro. Lei deve trovare una soluzione al più presto: è il momento di tirare fuori il suo tablet. Per un stupido gioco aveva registrato un video di pochi secondi dove un suo amico, vestito da santone, proclamava di essere San Giorgio protettore di Genova, e che la donna che lo suscitava dal paradiso era la sua amata e beata Vergine Maria.
Con uno strattone si libera dalla presa ed estrae il tablet. Questo si accende sul video: “ Io sono San Giorgio! Protettore di questa città!...Questa donna è la Beata vergine Maria...”
Con un urlo di stupore tutti si inginocchiano a Teresa; qualcuno prende a battersi il petto.
Per Teresa è il momento di scappare; nessuno si oppone alla fuga. Il tempo stringe, il varco si aprirà tra dieci minuti. Una folle corsa verso il porto, su quel tratto di battigia. Affronta le gelide acque nel mentre che imposta il suo tablet con le coordinate del rientro e l'avvio del programma di trasferimento. Un clic sul filo del secondo... e poi il buio e i cerchi bianchi che si sovrappongono come un segnale luminoso.


                                                                                                                               ***

Teresa non ha perso tempo correndo subito al bagno per togliersi gli indumenti fradici.
Sulla scrivania è in bella mostra il blister sigillato del campione del sangue del paziente uno.
Teresa ha rifilato a Frà Bastiano il campione delle sue urine miste al suo mestruo: se la ride assai....
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [RNT1] Codice Yersinia

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Comincio col completare il tuo racconto con la descrizione dei personaggi che hai scelto, utile per i lettori:

Fra' Bastiano. Francescano di origine Andalusa. Ama studiare, capace di sorprendere il suo interlocutore con una cultura profonda e multidisciplinare. Acuto, sferzante e schivo, preferisce la solitudine e nel tempo libero dalla preghiera si rifugia tra i suoi libri. Vive in un tormento interiore, come se aspettasse un segno e interpreta la sua vocazione come l'attesa di trovarsi di fronte a "una prova".

Teresa. Un chimico; appassionata di tutte le scienze sperimentali. Intelligentissima, ha poche amicizie e passerebbe tutto il tempo in un laboratorio a fare esperimenti. Dotata di un humour tipicamente inglese, con le sue battute riesce a gelare le persone. Le piace fare scherzi a chi non le va a genio, utilizzando le sue conoscenze riesce a improvvisare effetti sorprendenti e dagli esiti imbarazzanti per le sue vittime. Odia la stupidità ed è appassionata di fantascienza.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [RNT1] Codice Yersinia

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bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmTeresa ha le mani sulla tastiera del suo PC. Digita le coordinate geografiche di Genova. Con un clic il programma si avvia. Guarda con ansia l'avanzare della linea verde di caricamento: 100%. Tutte le luci scompaiono...


Non sente più il corpo, è come se solo la mente fosse cosciente e attraversasse il tunnel di vuoto e cerchi concentrici bianchi, che si alternano nel buio come un segnale luminoso. Un pensiero la possiede...”funzionerà la formula “2s2 2p6 3s2 3p4 = [Ne]3s2 3p4?”.
@bestseller2020 ciao!   Incipit che rispetta il suggerimento fornito. Mi ricorda un po’ Matrix per certi aspetti e lo trovo non troppo originale ma ben riuscito.
bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmL'impatto con le gelide acque la risvegliano dallo stato di trans: “Porca troia! Sono finita dentro l'acqua del porto. Eppure le coordinate erano giuste! Fanculo!”
Questo passaggio, al di là dell’espressione “grezza” della donna, mi fa capire che ella è perfettamente consapevole di utilizzare una sorta di macchina del tempo. Dunque è abituata a scorrazzare per i secoli. Lo stupore è solo dato dal fatto di aver sbagliato a impostare la macchina.
bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmCazzo hanno da guardare! Ho addosso un abito del trecento fatto appositamente: sapevo che non potevo arrivare qui con jeans e maglietta Armani!”.
Di nuovo il turpiloquio... Teresa dovrebbe avere un humour inglese, potevi giocarti meglio questa caratteristica. Per ora mi sembra solo un po’ maleducata. Inoltre questo è un infodump bello e buono...
bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmIl tablet si accende: istruzioni... appena arrivati al punto di incontro cercare il partners: descrizione... uomo sui cinquantanni, media statura, 80 chili, indossa   il saio da francescano e risponderà alla parola d'ordine “Codice Yersinia” con la parola “Vaxfull”.
Allora. Qui mi trovo spaesata. Come diavolo può funzionare il tablet? Magari sono solo note e non c’è bisogno di internet ok. Però Teresa stava smanettando sul pc... a meno che non avesse preparato anche una apposito “zaino”  per il suo “viaggio organizzato nel tempo” . Insomma, tutte queste elucubrazioni mi hanno fatto perdere tempo e distolta dal continuum del racconto.
bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmQuesto deve essere rintracciato tra gli uomini che stazionano al porto e che provengono dalla Sicilia, in quanto respinti dai porti per essere portatori della peste. Il loro uomo è di origine asiatiche: proviene dalla Mongolia.
Il numero esiguo delle battute concesse ti ha costretto a descrivere la missione. L’effetto è del tutto piatto anche se l’idea sottostante la trovo assolutamente geniale.
bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmLui lo avvicinerà e gli offrirà dei pezzi d'argento per avere il suo sangue, con la scusa che servirà per curare la peste a qualche ricco Signore. Le sei cure più disparate oramai impazzano nella città impestata: sanguisughe per i salassi, tagli sulle vene per perdere sangue, polvere di smeraldo triturato da ingerire: questa cura solo per chi se la può permettere, impacchi di erbe e escrementi umani, il bagno nelle urine e la stessa urina dei sani da ingurgitare. Per base di appoggio staranno ospiti pellegrini nel convento della città.
Di nuovo una parte descrittiva che fa un po’ troppo effetto sinossi. La descrizione ė “disgustosa” tuttavia è l’effetto che si prova è quello di lasciare scivolare via lo sguardo senza farsi colpire i sensi. Non so se mi sono spiegata. Magari un dialogo avrebbe reso meglio l’idea. Così fa un po’ wiki.
bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmDal diario di viaggio: “Il piano procede senza intralci. Abbiamo il sangue infettato dalla peste e del ceppo primario con cui costruiremo il VaxFull: il super vaccino contro tutte le malattie. Non è stato difficile trovare il paziente zero... con quella faccia da mongolo..
Questa parte (fino a qui) mi è piaciuta. L’ho trovata coerente col personaggio e anche nell’intenzione. (Sangue mestruale a parte, cosa che in un racconto non avrei mai pensato né voluto leggere 🤮)
bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmMiseria! Anche il ciclo di mezzo! La suora mi ha dato dei panni di crine e lino che mi ha arrossato la passera
Ma daiiii. Ci stai prendendo in giro Betsy? E la suora da dice sbuca? I panni di crine che arrosano la passera non si può leggere!
A parte questo, se il ciclo mestruale non era previsto, mi pare incoerente con quanto hai detto prima. Nella provetta c’era urina mista a sangue e mi pare di aver capito che fosse proprio nelle intenzioni della “chimica” Teresa.
bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmL'accusano di aver trasgredito il severo ordine di rispettare la quarantena. L'hanno vista abbandonare il suo vascello alla fonda e raggiungere la riva a nuoto.
Qui non riesco a capire se anche all’epoca vigesse una quarantena. La mia ė solo ignoranza, te lo sto chiedendo.
bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmpeccatori contro Onnipotente
Contro l’Onnipotente
bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmTeresa non crede a ciò che ha sentito: “Ma non sarà che voi del Vaticano vi volete impossessare del sangue e fare voi il vaccino per poter ricattare il mondo? Senza rinuncia al peccato niente salvezza contro le malattie? Volete strumentalizzare tale vaccino a vostro uso e consumo?”.
Questo è un intervento che “chiarisce” al lettore le intenzioni dell’autore. Lo avrei preparato meglio. È come un fulmine a ciel sereno e mi lascia parecchio perplessa. Che il frate fosse un inviato del Vaticano lo si scopre solo in questo momento. Una donna di scienza che fa “dietrologia”  con discorsi “da popolino” mi convince davvero poco. 


bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmpresto: è il momento di tirare fuori il suo tablet. Per un stupido gioco aveva registrato un video di pochi secondi dove un suo amico, vestito da santone, proclamava di essere San Giorgio protettore di Genova, e che la donna che lo suscitava dal paradiso era la sua amata e beata Vergine Maria.
Wow che fantasia!
bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmTeresa non ha perso tempo correndo subito al bagno per togliersi gli indumenti fradici.
Sulla scrivania è in bella mostra il blister sigillato del campione del sangue del paziente uno.
Teresa ha rifilato a Frà Bastiano il campione delle sue urine miste al suo mestruo: se la ride assai..
Funga rocambolesca con lieto fine. Il lieto fine ė sempre piacevole da leggere!


Se non avessi avuto ben chiare le caratteristiche dei personaggi, la tua versione del viaggio nel tempo mi sarebbe parsa riuscita meglio.  Non ho trovato in Teresa la giusta caratterizzazione. Avere un humour inglese non significa fare del turpiloquio. Inoltre non mi pare che abbia l’attitudine di una scienziata. 
Anche il frate l’ho trovato decisamente sottotono. 
Quella che mi è sembrata molto interessante è invece l’idea di fondo. Anche se trovare un vaccino per la peste nera è un po’ anacronistico ma poteva essere intrigante.
Ci sono tanti buchi nella storia che spesso tendi a coprire con descrizioni che rimangono piatte e lasciano molti dubbi il lettore rimane “appeso” alle domande che si affacciano nella testa e il risultato è che la lettura appare poco scorrevole.

La prova è molto complessa per tutti e comunque ti sei cimentato e documentato e per questo ti faccio i complimenti.

Re: [RNT1] Codice Yersinia

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Ciao  @bestseller2020  ci si risente.
La scienziata Teresa che hai scelto per tornare indietro nel tempo conserva molto del suo modo di fare “moderno”, diciamo così. Come atteggiamento mi ha ricordato alcune presentatrici, tuttologhe e giornaliste d’assalto che imperversano nelle tv, non tanto nel linguaggio, ancora si contengono seppure a stento, ma negli atteggiamenti.
Secondo me in quel XIV secolo, se ci limitiamo solo a quello che ci è dato sapere ufficialmente, in un frangente come la peste nera sarebbe stato opportuno per una donna, specie proveniente dal futuro, fare di tutto per passare inosservata. Da moltissimi particolari che trapelano sarebbe stata notata immediatamente e la cosa non sarebbe passata liscia anche se, per potere superiore, parlava bene la lingua dell’epoca. Ma non basta.
Ricordo una giornalista americana di grido, la solita giornalista stangona anglosassone sa tutto lei che tentò di fare un servizio giornalistico infiltrandosi nei territori occupati dai talebani, diversi anni fa.
Si era messa daccordo con donne del luogo e vestita con un niqab nero ultraortodosso che la copriva da testa a piedi, reticella agli occhi e guanti neri alle mani. Pensava di essere perfettamente irriconoscibile ma fu fermata immediatamente, lei e solo lei, appena entrata nella città talebana. Non bastava l’abito. Non aveva l’atteggiamento, l’immedesimazione di una donna del luogo. Camminava a passi veloci, non a passi lenti. Era sfrontata in mezzo alla strada, non sottomessa e umile rasentando i muri, guardava in faccia tutti, non abbassava lo sguardo davanti agli uomini… e via di particolari insignificanti ma essenziali, vitali in quel mondo. Fu catturata e so che comunque non le fu fatto del male. Per sua fortuna era capitata in una fazione religiosa che rispettava le donne, anche quelle come lei. 
Nel XIV secolo, limitandoci a quello, era la stessa cosa in Europa. C’era un codice non scritto di comportamento, chi andava oltre veniva pericolosamente notato ed era meglio passare inosservati, anche tenendo conto dei vari fanatismi religiosi cristiani che ci mettevano poco, nella loro crudele ingenuità e intransigenza, a mettere qualcuno sul rogo.
Del tuo racconto ho molto apprezzato i riferimenti storici, i vari tipi di cura che pensavano fossero efficaci contro la peste, la situazione politica, le lotte fra fazioni avversarie.
Teresa mi da però l’impressione di essere troppo “presa” e innamorata solo del suo tempo, tanto è vero che non rinuncia al tablet e mi sono chiesto se c’era connessione. Ma tutto può essere possibile, per come la vedo io. I riferimenti al ciclo, se devo davvero essere sincero, con tutti i particolari annessi, non mi hanno entusiasmato. Al limite si poteva far risaltare la cosa, a livello particolari, in un testo più lungo; in un testo corto l’impatto è troppo dirompente, almeno per come la vedo io, che non è detto che poi io abbia ragione… questione di gusti.
Il frate non mi piace molto, mi da l’impressione di un uomo incolore anche nel suo ambito naturale e che catapultato indietro nel tempo, dove il suo abito aveva un certo potere, si sia montato la testa. Mi ricorda certi anonimi politici di provincia che immessi nella stanza dei bottoni cominciano a farneticare inebriati da delirio onnipotente.
Quel suo “Dio lo vuole”, il Deus Vult dei Crociati è in sincronia con l’epoca e frate Bastiano sa che avrà il suo effetto mentre se lo avesse detto nella sua epoca di provenienza sarebbe stato denunciato. Avrei messo in risalto questa interessante dicotomia.
Il suo voltafaccia nei confronti di Teresa è dato soltanto dal volerle impedire di trovare un rimedio per tutte le malattie da portare nella loro epoca? Impedire quindi un mondo migliore? Può essere plausibile se quello che faranno in quel secolo influenzerà i secoli futuri, ma io faccio fatica ad assimilare questo perché credo che anche tornando indietro nel tempo quello che faranno non avrà nessuna conseguenza se non in un altro degli infiniti futuri, non in quello di provenienza dei protagonisti.
È una teoria naturalmente, con tutti le possibili varianti e incongruenze che pure ci sono state nella storia, a volerle cercare.
Poi i riferimenti che Teresa fa verso il Vaticano, all’ipotesi di complotto rivolta al frate davanti a testimoni… penso che qualcuno l’avrebbe subito accusata di essere indemoniata.
I riferimenti al super vaccino contro tutte le malattie… i riferimenti al prelievo di sangue dal tipo straniero che viene dalla Sicilia, mischiare il sangue del ciclo con le urine… Il linguaggio di Teresa, il pressapochismo e il voltafaccia del frate… Mi ha dato l’impressione che i due non si siano resi conto che erano andati indietro nel tempo per uno scopo, qualunque fosse, hanno dato luogo a tutto il meglio e il peggio del loro carattere e atteggiamento ordinario, come se fossero andati alle Canarie invase da una tempesta di sabbia, un po’ scomode ma tutto sommato funzionali e perfettamente compatibili ai loro scopi.
Il video con il santone vestito da San Giorgio è davvero divertente, un’ottima trovata. Però tieni conto di una cosa: quando i primissimi televisori circolarono nei luoghi più remoti d’Italia, negli anni Cinquanta, non tutti riuscivano a comprendere la consequenzialità delle immagini, il loro significato.  In certi casi ci volle del tempo per abituarsi. Pensa nel 1300…
Teresa ha troppa voglia di scherzare e il frate è davvero inaffidabile. Penso che non si stimino abbastanza, non abbiano nessuna fiducia l’una dell’altro.
Va bene, forse esagero. Tieni conto che faccio lo stesso anche con quello che scrivo io, a volte ci lavoro tanto ma difficilmente sono soddisfatto. È difficile esserlo.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [RNT1] Codice Yersinia

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bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmTeresa ha le mani sulla tastiera del suo PC. Digita le coordinate geografiche di Genova. Con un clic il programma si avvia. Guarda con ansia l'avanzare della linea verde di caricamento: 100%. Tutte le luci scompaiono...
Partiamo tutti come in un fantasy, ma poi il testo deve risecchiare la storia: questa è la sfida.
La partenza è ottima.
bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmL'impatto con le gelide acque la risvegliano dallo stato di trans: “Porca troia! Sono finita dentro l'acqua del porto. Eppure le coordinate erano giuste! Fanculo!”
l'ammaraggio invece... :D
Va bene, parte gli scherzi. l'hai descritto benissimo e è un'ottima idea
bestseller2020 ha scritto: sab lug 10, 2021 10:59 pmSi guarda intorno; la riva è appena qualche metro da lei. Teresa si rilassa, anche se fradicia, sa di essere viva e di essere uscita indenne dallo spostamento cellulare alla base del programma. Numerosi vascelli, con bandiere strane, stanno ferme alla fonda.
Il porto è lì vicino. Qualcuno la guarda camminare sulla battigia e raggiungere i primi edifici fatiscenti. Sente di essere osservata come un essere strano arrivata da chi sa dove: “ Cazzo hanno da guardare! Ho addosso un abito del trecento fatto appositamente: sapevo che non potevo arrivare qui con jeans e maglietta Armani!”.
Teresa raggiunge l'abitato in ricerca di un luogo appartato. Sa che deve leggersi le istruzioni del piano, anche se le conosce a memoria non può correre rischi.  Il tablet si accende: istruzioni... appena arrivati al punto di incontro cercare il partners: descrizione... uomo sui cinquantanni, media statura, 80 chili, indossa   il saio da francescano e risponderà alla parola d'ordine “Codice Yersinia” con la parola “Vaxfull”.
purtroppo ce lo diremo tutti a vicenda: pochi caratteri, poche descrizioni rifinite. Io non sono riuscita a visualizzare nel modo giusto il suo arrivo.
Le acque del porto battono sulle banchine, rudimentali, ma sempre di contenimento, anche nel medioevo. Se c'è la riva a pochi metri, non è finita nelle acque del porto.
infatti poco dopo lo dici, e si capisce che è arrivata cadendo in mare, deve camminare per arrivare al porto.
il turpiloquio, il mestruo, e la suora che spia, hanno stupito un pò anche me, ma la lettura è stata scorrevole lo stesso.
In Buona sostanza devo dirti che la trama è intrigante, cè avventura, azione, personaggi giusti, descrizioni discrete. il complotto del vaticano e la fuga di Teresa sono indicative, l'idea è bella ma va risistemato, come il problema del video sul tabel, che poi era caduto in acqua con lei credo. Con più spazio andava specificato che lei l'aveva protetto in qualche modo.

Ma il paziente zero, un tartaro a Genova a quel tempo come ci è arrivato?
 Caffa è assediata dai guerrieri mongoli ( i tartari) I commercianti della città, protetti dai genovesi,  stanno per soccombere quando i Tartari, sterminati dalla peste, catapultano i loro cadaveri all'interno delle mura. A caffa si ammalano praticamente in sincronia.  Se un tartaro fosse salito sulle navi dirette a Messina non credo si sarebbe salvato. Ma il paziente zero era da cercare a Caffa, o al limete tra i Mongoli asssedianti.
Va bèh non ci giro intorno troppo che io non sono nè una storica ne altro. Mi sono informata perchè ho scelto la tua stessa traccia e mi è balzata agli occhi questa cosa. non farci caso.
Alla fine, io ti prego di utilizzare il fuori concorso per farne un racconto rifinito, La trama è da romanzo, basta solo togliere un pò e aggiunere altro  la Tua fantasia non è da poco.
Ci si legge in giro @bestseller2020 

Re: [RNT1] Codice Yersinia

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@Alba359 ciao e grazie del passaggio. hai detto bene; tutti ci diremo la stessa cosa: con i pochi caratteri si finiva alle sinossi... :D  :P  :D
Mi sono ritrovato alle 11 di sera con un racconto da tredicimila caratteri e da lì la sforbiciata...
Poi, parlando del mongolo, non si può negare che qualcuno di loro fosse finito a servizio del signore genovese...è un racconto che ho impostato per farne qualcosa di divertente e il turpiloquio non è che normale dialettica delle persone di oggi... io, di educande, non ne vedo più in giro da almeno trentanni... :P :arrossire: :love3: ciao a presto e ci vediamo al fuori contest con molto piacere..
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [RNT1] Codice Yersinia

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@@Monica ciao. dai su che dici? ma facciamoci due risate, è un racconto sarcastico satirico irriverente: insomma, una comica.. :P

Guarda che poi il campione del sangue mongolo serviva per il Vaxfull, una cura per tutte le malattie, qui ti sbagli parlando di anacronismo.. non era per curare la peste... oggi è estinta in gran  parte del mondo e comunque è curabilissima... L'idea del turpiloquio mi è piaciuta nel pensare che a fare un viaggio del genere  a una donna possono succedere anche queste situazioni... nel 1.300 non c'erano i vellutati Lines...
Ti ripeto... facciamoci una risata... ciao bella... 
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [RNT1] Codice Yersinia

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@bestseller2020  Divido il tuo racconto in due metà: 
- la prima parte mi ha fatto divertire;  :D 
- nella seconda parte, hai avuto una trovata di dubbio gusto con quanto appare sul tablet, che tra l'altro non poteva essere celato all'inizio nel vestito fradicio di Teresa e comunque, bagnato, non avrebbe più dovuto funzionare.
Trovo poco rispettata, come coerenza con la descrizione del tipo,  la personalità di Fra' Bastiano.

A rileggerci.  :ciaociao:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [RNT1] Codice Yersinia

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ciao carissimi @Poeta Zaza e @Alberto Tosciri . Vi ringrazio per i vostri commenti a cui devo ribattere.

Scusa Mariangela, ma perché il tablet non doveva funzionare? solo perché Teresa è caduta nell'acqua? Anche @Alba359 ha posto la stessa questione. Ma se nella storia funziona vuol dire che Teresa ha preso tutte le precauzioni. Magari è un tablet subacqueo fatto al caso per la spedizione, come a Bond lo dotavano di tutta la tecnologia possibile. D'altronde non si parla di un viaggio a Ladispoli ma uno nel passato e quindi, Teresa è stata dotata di tutta la tecnologia... la questione è che ho dovuto tagliare e tagliare, e quindi i retroscena sono saltati: però! un poco di immaginazione, per dinci!!! :P

Ad Alberto, invece, voglio chiarire l'idea sui personaggi. Teresa è una che ha voglia di scherzare. Il racconto è in tono scherzoso. Due persone messe insieme per un progetto che rappresentano il millenario scontro tra il mondo della scienza e la posizione dogmatica della Chiesa Pontificia. Niente di nuovo all'orizzonte, quindi. La motivazione di Frà Bastiano è quella che esattamente è stata assunta per millenni dalla Chiesa e quindi ne è degno rappresentante, però in buona fede. Lui vuole a tutti gli effetti, non bloccare lo sviluppo umano, ma assumerne il controllo per poterlo gestire, come una sorta di secolarizzazione. Poi su Teresa, in effetti ho scherzato tanto, specie su quei particolari intimi. Però, ho voluto rappresentare  un aspetto di questo viaggio  in una epoca buia, ricordiamoci che siamo nel 1,347, dove l'ignoranza del popolo, della stessa Chiesa, fa da cornice all'evento fantastico, dove la viaggiatrice si ritrova senza i suoi amati Lines, e costretta a sopportare dei panni di crine e lino, sopra il suo inguine ( sarò delicato) depilato... da provare...
Credo che poi Teresa un certo umor inglese lo dimostri, considerato che non lo è, e che è italiana, e secondo le statistiche, tra la fascia che va dai quindici anni e i quaranta, la parola " cazzo", viene detta almeno cinque volte al giorno, che aumenta a trenta, in ambienti di lavoro. Con la parola "cazzo" le donne si sono portate allo stesso piano degli uomini: una sorta di liberazione femminista ... 
E poi, per finire, che Zaza trovi di dubbio gusto un video dove un si manifesta una scena comica con tanto di citazione della Beata vergine... ma dai!!
siamo nel terzo millennio, non vorrai scatenare una guerra di religione per questa fesseria? a me mi è piaciuta un sacco...
ciao a tutti ragazzi cari.... e grazie ancora.
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [RNT1] Codice Yersinia

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@bestseller2020 ciao, ti lascio un mio commento.

hai optato per una interpretazione scanzonata e divertente della traccia. Non era vietato nella stessa quindi accettiamo il tuo terreno di gioco.
Proviamo a fare una lettura del testo partendo dal suo registro ironico; intanto questo non permette di ignorare il processo di immedesimazione da parte del lettore. Altrimenti il racconto non prende vita. Parliamo di quell'ambito condiviso tra chi scrive e chi legge, può essere un ambito molto sottile o più ampio. Questo dipende dalla condivisibilità dei contenuti. Partirò dagli aspetti più opinabili: il primo è il linguaggio con cui fai esprimere Teresa, che è decisamente colorito e in alcuni passaggi quasi volgare. Personalmente lo troverei più plausibile in bocca a un adolescente sfrontato. Ci può stare che la tua lettura del personaggio sia diversa, un po' meno che tu confonda questo linguaggio con dell'humour inglese che dovrebbe basarsi su un'ironia pungente e raffinata. Dunque questo dettaglio non rispetta a pieno il profilo del personaggio come descritto nella traccia. Potevi mantenere lo stesso un registro ironico utilizzando un humour diverso.
Andiamo su altri punti, più sfumati e opinabili. Qui ci muoviamo su quel terreno che dovrebbe essere di condivisione tra autore e lettore, una zona sfumata ma che deve esserci e alcune osservazioni nei commenti precedenti dovrebbero accenderti una spia a riguardo.
Questione tablet. Anche io ho pensato che avere un tablet che si accende dopo vederla uscire dall'acqua è poco plausibile. Ovviamente poi questo non troverà campo nel quattordicesimo secolo. Ma sono aspetti aggirabili, un tablet può essere impermeabile e funzionare anche in mancanza di connessione.
L'attenzione nel fornire dettagli intimi. In un contest dove molti hanno lamentato il numero esiguo di caratteri disponibili trovare il tempo per dettagli un po' troppo pruriginosi può risultare una stonatura, soprattutto per il tono più che leggero che sfiora una goliardia adolescenziale. Ricordando la questione del campo comune con il lettore: queste scelte identificano un certo pubblico.
Ricerca del paziente uno. Qui ho faticato a comprendere il lavoro di Teresa. Cosa se ne fa del "paziente uno"? Sarebbe improbabile trovarlo a Genova. È vero che l'epidemia è partita dall'oriente ma è altrettanto improbabile che il presunto "paziente uno" abbia viaggiato fino in occidente. Questo perché la peste funziona in maniera diversa dal Covid. Non si tramanda da uomo a uomo ma tramite delle pulci trasportate dai topi. Avrebbe dovuto cercare la "pulce uno", perché in ogni città sono i topi e le loro pulci ad aver tramandato il virus per tutti gli scali commerciali dal mar Caspio all'Italia. Anche qui nulla vieta che contro le leggi della probabilità un mongolo abbia comunque viaggiato fino a Genova portando con se la malattia.

Facendo una sintesi hai una soglia di credibilità che puoi spendere verso il lettore ma troppo spesso hai preteso da lui che accettasse delle scelte improbabili facendo così tendere la valutazione di un lettore medio verso una scrittura spesso superficiale. manchi di cura per i dettagli e questo rende un testo comunque simpatico una sequenza di gag.
Aristotele sosteneva che in un racconto è più importante la verosimiglianza della realtà. Ovvero funziona più un dettaglio falso ma credibile che uno vero ma improbabile. Questa osservazione è alla base di tutta la successiva arte drammatica occidentale. Altri aspetti classici con cui valutare un'opera sono la sua esemplarità e l'universalità delle situazioni evocate. Tutti elementi che battono proprio sul patto con il lettore, ovvero sulla credibilità di ciò che legge. E vale anche per un registro ironico, che segue meccanismi a volte anche più complessi. Dunque nonostante il fatto che i dettagli esaminati potrebbero essere come li hai voluti raccontare tu, troppo spesso sfidano la credibilità del racconto.

Detto questo il racconto nel suo andamento scanzonato ha dei passaggi divertenti, ottima la trovata di San Giorgio che parla dal tablet. Rimane comunque un racconto simpatico che strappa qualche risata. È vero che tu hai annunciato di voler scrivere qualcosa di leggero e divertente però in un commento dobbiamo andare a vedere il bicchiere mezzo vuoto e dare spunti utili a chi scrive. Se mi fossi limitato a complimentarmi per il racconto divertente non sarebbe stato un commento utile.
Diciamo che anche volendo scrivere un testo ironico si poteva lavorare meglio sui dettagli.

Re: [RNT1] Codice Yersinia

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Ciao @bestseller2020 
Un bel racconto. Denso, intelligente, strutturalmente molto articolato, forse troppo. 
La sforbiciata che dici di aver dato per rientrare nel numero di caratteri ha danneggiato lo spessore dei personaggi.
Li ho visti agire senza tregua, secondo le spiegazioni che hai disseminato generosamente, ma non ho sentito battere il loro cuore.
Qualcuno diceva "Show, don't tell" Non è una cattiva regola. I dialoghi a volte aiutano.
Concordo con @MonicaX1974  quando parla di effetto sinossi, del resto alle undici di sera, con quindicimila caratteri per le mani, difficile fare meglio.
Ci rifletterei perché il materiale è molto buono. Potrebbe venirne fuori qualcosa di notevole.
A rileggerti!
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/gia ... /mens-rea/
https://www.facebook.com/profile.php?id=100063556664392
https://emanuelasommi.wixsite.com/manu

Re: [RNT1] Codice Yersinia

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ciao @Anglares . Chissà perché mi venne voglia di far parlare Teresa in quel modo... :D In certi momenti non riesco a frenarmi!
Accetto le tue considerazioni in quanto sincere ripetendo che mi sono voluto divertire... Lo riscriverò, se sarà possibile, senza volgarità :asd:


ciao @aladicorvo e grazie anche a te per il commento. ciao a presto.. :sss:
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
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