Costruttori di Mondi

Avete qualche informazione su questa casa editrice? Al momento ho due proposte :
1) echos - ho appena ricevuto la bozza del contratto, ma non li ho ancora sentiti telefonicamente . ho letto qualcosa postata in precedenti conversazioni 
2) affiori. 
Casa editrice gratuita , senza richiesta di acquisto copie. 

ciao @Ro'_plath, ho pubblicato a gennaio con Affiori. Contratto senza sorprese. L'editore precisa subito che non hanno distribuzione e che si appoggiano a librerie di fiducia. Copertina accattivante. Editing che si è rivelato più una correzione di bozze, ma su questo punto si è ampiamente discusso sul forum e buona parte delle piccole case editrici funzionano così. Purtroppo c'è stato un episodio con loro al Salone del Libro. Ero riuscito a organizzare una presentazione durante il Salone, vado a Torino e il giorno fissato scopro che l'editore non ha portato il mio romanzo in fiera. Mi è stato detto per ragioni di spazio. In pratica, avendo lo stand con 3/4 di libri della Giulio Perrone e 1/4 di Affiori, dei titoli di quest'ultimo hanno fatto una selezione. Mi ha sorpreso il fatto di non essere stato avvisato della scelta di escludere il mio titolo, considerato che li avevo allertati con abbondante anticipo della presentazione che ci sarebbe stata al Salone organizzata dalla Federazione degli Scrittori.

Grazie mille per il tuo riscontro. Onestamente questo è uno dei punti "deboli" non avendo un mio personale pubblico di lettori. Mi sono presa un po' di tempo per pensarci. 

Ciao @Ro'_plath
Ma echos ti ha chiesto di acquistare copie nel contratto ?

In tal caso non porti neanche il dubbio e scegli affiori. 

Da quanto ho visto non è il massimo, ma è pur sempre una costola della Giulio Perrone che è molto conosciuta. 
L'idea di affidarsi a librerie amiche può essere meglio di una distribuzione nazionale malfatta, ma bisogna vedere se in effetti lì i libri si trovano a scaffale. 

Certo l'episodio citato da @Andrea Mauri è da incubo (lo dico dopo aver organizzato un paio di presentazioni mie, la cosa peggiore che avrebbe potuto capitarmi sarebbe stata l'assenza di copie). 

Usano una forma "impropria" di vendita. L' autore deve impegnarsi a promuovere la vendita dell' opera avendo in dotazione 50 libri in conto deposito, che saranno da saldare dietro rendicontazione periodica. Le copie invendute dovranno essere saldate all' editore.

Io sono alla mia prima esperienza con questo tipo di contratti ed in genere in questo mondo e sono abbastanza confusa.
Sarà che al momento i riscontri sono stati da Eap palesi, da ce con acquisti copie e da chi fa crowfunding  Quindi mi riservo di attendere ancora un po'... 

Se l'invenduto deve essere pagato all'editore si tratta assolutamente di eap. Il conto deposito all'autore può andare bene solo se è una scelta dell'autore e con eventuale invenduto rendibile.

Invece Affiori, da quel che ho letto qua e là, per un esordio mi sembra valida. In linea con quanto offre una Micro ce di qualità, col vantaggio ulteriore del nome (Perrone) noto. 

Sineddoche wrote: Wed Jun 05, 2024 7:44 pm L'idea di affidarsi a librerie amiche può essere meglio di una distribuzione nazionale malfatta, ma bisogna vedere se in effetti lì i libri si trovano a scaffale. 

Ho controllato solo in una libreria vicino casa. Hanno libri di Giulio Perrone e zero libri di Affiori. Quindi non so che cosa intendono per librerie amiche. Forse amiche solo di Giulio Perrone.

Discussione interessante, ma ritengo che vada spostata altrove. Questa è una lista di case editrici free 

@Ngannafoddi ha ragione, la sezione corretta è "Dubbi Editoriali".
Per cortesia fate più attenzione quando inserite le discussioni.
L'ho spostata nella sezione apposita.

Scusate, approfitto per intervenire anch'io avendo, credo come molti altri, ricevuto una proposta di pubblicazione da "Affiori" dopo aver partecipato al concorso della Perrone.

Ho controllato il loro catalogo. "Affiori" è stata fondata nell'aprile del 2023 e ad oggi conta circa 110 titoli. Un numero spropositato per una CE autonoma e microscopica, anche se costola della Perrone, che un po' richiama alla mente il protocollo "Infuga" e similari.

Sono sinceramente un po' scettico.

@Bardip Fai bene a essere scettico 🫤 

Altro punto sospetto: ho finito adesso di leggere la discussione su "l'Erudita" qua sul forum, altro marchio tristemente famoso sempre costola di Perrone, e ho notato che le ultime risposte risalgono al 2023.
Non ho trovato riferimenti o sezioni dedicati all'Erudita sul sito della Perrone, però Affiori è stata fondata nel 2023.
Il dubbio che abbiano fatto sostanzialmente un restyling viste le troppe opinioni negative accumulate si fa sempre più presente.

Anch'io ho partecipato, senza successo, al Premio Walter Mauro e da poco sono stato contattato da Affiori. Le librerie indipendenti in cui distribuiscono sono 130, ma scrivono anche che "ogni libreria ha la completa libertà di ordinare i titoli Affiori che reputa idonei al proprio catalogo". Quindi non è detto che poi il proprio libro si trovi effettivamente a scaffale in quelle 130 librerie.
Io non aderirò alla proposta, ma solo perché ho in mano un testo a cui tengo molto e che credo possa ambire a miglior collocamento.
Se però avessi un testo di cui non sono molto convinto e fossi proprio alle prime armi, credo che accetterei per cominciare a farmi conoscere e a capire come muovermi per la promozione ecc. In passato, proprio per questo motivo, con un testo mediocre ho infatti pubblicato addirittura con una EAP, e avendolo fatto con consapevolezza non lo rimpiango.
Credo che per fare gavetta Affiori possa essere una buona soluzione, non essendo EAP (perlomeno, loro scrivono che non chiedono alcun contributo all'autore, sotto nessuna forma: si attendono testimonianze dirette su questo punto) e avendo comunque una buona comunicazione su Instagram rispetto ad altre micro CE attive da più tempo. Suggerirei però di chiedere quante e quali di quelle 130 librerie si trovano nella propria zona/provincia, altrimenti poi diventa difficile pure l'autopromozione!

@superju  Credo che per fare gavetta Affiori possa essere una buona soluzione, non essendo EAP (perlomeno, loro scrivono che non chiedono alcun contributo all'autore, sotto nessuna forma: si attendono testimonianze dirette su questo punto) 

Confermo, nessun contributo richiesto per la pubblicazione, nessun obbligo di acquisto copie, nessun tetto di copie vendute per il pagamento delle royalties.

Ringrazio tutti per i suggerimenti. È un testo a cui tengo davvero tanto, forse il primo ed unico a cui terrò in questo modo. 
Lo sto mandando un po' in giro e qualche  riscontro lo ha ottenuto. Parliamo sempre di piccole realtà, non certo grandi Ce. 
Una mi piace anche molto, ma pubblica prevalentemente in digitale ed il mio testo mi sembra un po' lontano dalle loro corde.  Ho partecipato a diversi concorsi, anche troppo prestigiosi forse e mi sa che mi tengo il testo nel cassetto qualche altro mese, in attesa di esito 
Attendo qualche feroce stroncatura prima.

@Ro'_plath mi sembra una scelta saggia. Hai visto che più o meno il target della Micro riesci a raggiungerla, e ci riuscirai anche un domani. Se pensi che il tuo scritto possa ambire a qualcosa di più è giusto provarci! 

Aggiorno a beneficio di chi leggerà:

Ha fatto seguito un colloquio telefonico col direttore editoriale della linea Affiori. La conversazione è iniziata con qualcosa di simile a "nella mail scrivo tutto quello che c'è da sapere, se ha domande me le faccia".
Ho fatto le domande che mi sono venute in mente e alla fine della chiamata mi è stato assicurato che a breve mi sarebbe stato girato il contratto per una consultazione.
Ad oggi, poco più di 10 giorni, ancora niente.

Aggiornamento: contratto mai arrivato nonostante gli accordi. Ho sollecitato ma senza ricevere risposta.

Evidentemente devo aver fatto alcune domande particolarmente scomode durante il colloquio telefonico, e sono stato etichettato come "scocciatore" o qualcosa del genere.

Per quello che mi riguardare, beware!

Io ti consiglio di aspettare almeno un mesetto, prima di "archiviarla", tieni conto che è anche estate.

Io ho inviato a giugno e sono stato contattato da Affiori appena dopo Ferragosto.
Dopo uno scambio di mail abbastanza laconico da parte loro avremmo dovuto sentirci telefonicamente,
ma il referente mi ha paccato due volte su due senza farsi sentire più (parlo della settimana scorsa) .

Peccato, sarei stato curioso di capire come avrebbero appoggiato il fare gli eventi fuori dalle librerie
e se era possibile farlo ordinare a librerie fuori dal loro circuito convenzionato.

Se si fa vivo vi aggiorno, ma non capisco sto eclissarsi ancora prima di sapere se sono un rompiscatole o no.  

@alce ho pubblicato con loro a gennaio. In merito alle presentazioni, a me hanno chiesto di organizzare le prime due o tre non in libreria, ma in altri spazi dove avrei portato le copie per venderle. Dopo le due o tre presentazioni, puoi proporre una libreria. L’editore la contatta e se arrivano a un accordo economico si fa, altrimenti nulla da fare. 

Salve a tutte e tutti,
ho pubblicato con Affiori in passato. Confermo che non mi sono stati chiesti contributi per la pubblicazione. L'editore si è preso diciamo la responsabilità di stampare tutto a sue spese. Questo è di certo positivo.
Gli aspetti negativi sono nella distribuzione, che nelle librerie è inesistente. Anche a me era stata prospettata una lista di librerie indipendenti amiche di Affiori che avrebbero potuto ordinare il libro. Chi tra queste lo abbia realmente fatto, resta un mistero: ho chiesto più volte informazioni alla casa editrice, ma mi è stato risposto che era troppo complesso risalire all'informazione... Ho cercato quindi di fare ordinare il mio libro dalle librerie indipendenti della mia zona, ma è stato tutto molto frustrante. Il canale di distribuzione è inesistente, (ora non cito referenze precise, anche perché non le ricordo) e soprattutto Affiori non è stata assolutamente collaborativa, le mie sollecitazioni di scrivere ai librai per dare loro informazioni su come ordinare il mio volume sono rimaste praticamente inevase e così quelle due o tre librerie a cui lo ho portato mi hanno fatto il favore di tenersi il libro in conto vendita su accordo personale fra noi.
Insomma, il libro si trova solo sulle piattaforme di ecommerce online varie. Oppure l'autore deve ingegnarsi a venderlo “porta a porta”, ad amici, parenti, organizzando presentazioni efficaci. Altre fonti di vendita non le vedo realizzabili: non c'è ufficio stampa, non c'è promozione, non c'è distribuzione.

Il catalogo di libri stampati da Affiori è veramente lungo qualcuno lo faceva già notare in questo forum. Mi domando come Affiori vada avanti. Probabilmente si regge proprio sulla buona volontà degli autori che piazzano i propri volumi in giro in conto vendita, vendendo ad amici e parenti "col porta a porta".
A volte conviene comprarsi direttamente un po’ di copie. In questo caso il prezzo che fa l'editore è più conveniente rispetto alla percentuale che resta in conto vendita (qui funziona che si ordinano delle copie, si vendono tutte, e si restituiscono i soldi all'editore tenendo la propria percentuale). Ma sappiamo bene che organizzare presentazioni su presentazioni ha dei costi: tempo, benzina, copie omaggio per chi presenta il volume. Insomma, per l'autore va a finire in perdita.  I libri Affiori hanno poi dei prezzi di copertina elevati, e venderli non è facile, il mio ha avuto una prezzatura che mi ha decisamente limitato e che mi è stata decisa all'ultimo, col libro ormai quasi pronto per andare in stampa e devo dire che è stato un errore non aver puntato i piedi sul prezzo di copertina, al costo di rinunciare alla pubblicazione.

Dunque, per un esordiente può andare anche bene come primo esperimento. Non è editoria a pagamento. Io però mi sono pentito, non ero un esordiente totale (ero al primo romanzo, ma con altre pubblicazioni di scrittura creativa alle spalle), mi sono lasciato convincere dal nome Perrone che sta affianco ad Affiori. A conti fatti, il libro è circolato poco, se non grazie alle presentazioni da me organizzate e alle vendite online. Spesso mi dico che sarebbe stato meglio aspettare un'altra opportunità più strutturata e gratificante, ammesso che sarebbe arrivata o sarei riuscito a cercarla e trovarla. Ma ogni  tanto mi rinatto da solo, “dai almeno così il romanzo è uscito e  non hai pagato per pubblicarlo”. Insomma, ombre e luci.

Ciao a tutti, ho pubblicato da poco con Affiori, la domanda che vorrei farvi è semplice: terminate le famose 150 copie della prima stampa, a qualcuno di voi ha avuto la seconda ristampa?

Ho organizzato delle presentazioni ma non sono arrivato a vendere 150 copie. Per disorganizzazione della casa editrice, ma anche perché in fondo non hanno creduto nel mio lavoro, non hanno portato il il libro al Salone di Torino, il luogo dove ogni editore potrebbe vendere parecchio, se fosse interessato. Hanno fatto una selezione dei libri da portare perché lo stand è in comune con Giulio Perrone e lo spazio è poco. Non so cosa accadrà a più libri più liberi a Roma a dicembre. 

Ho ricevuto una proposta di pubblicazione da loro un paio di anni fa e non ho neppure risposto. Il motivo? Ho controllato il loro catalogo, troppi titoli e  nessuna distribuzione. Ho verificato alla Feltrinelli della mia città e non c'era neppure un loro libro nelle librerie della catena e probabilmente sarebbe stato arduo ordinarne qualche copia. Accertato questo è facile ritenere che non ci sia da parte loro l'interesse a curare il libro, se non a occuparsi della stampa. Quindi si sarebbe tratto di un libro  nato morto.
Resta la domanda di fondo, che senso ha fare editoria in questo modo?