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Re: Rescissione del contratto

Inviato: mer feb 07, 2024 2:36 pm
da scritturaintensa
pié veloce ha scritto: dom gen 21, 2024 3:33 pm Buongiorno.
Una Casa Editrice mi propone un contratto nel quale è scritto: 
"La durata del contrtatto è stabilita in anni due dalla sottoscrizione dello stesso.
Cosa si intende per "durata del contratto"?
Ci si riferisce a un libro solo o a tutti quelli che l'autore scriverà in 2 anni?

Re: Rescissione del contratto

Inviato: mer feb 07, 2024 3:14 pm
da ElleryQ
Ciao @scritturaintensa, la durata del contratto riguarda il singolo libro per il quale è stipulato. Le uniche clausole che, di solito, includono anche le opere future, sono quelle relative al diritto di opzione, o di prelazione. Solo in presenza di queste clausole, la durata del contratto include anche opere successive, per le quali, comunque, verrà stipulato un ulteriore contratto specifico.

Re: Rescissione del contratto

Inviato: lun feb 12, 2024 7:12 pm
da pié veloce
Buonasera. Una CE mi propone un contratto ma trovo quasta insolita clausola:

È sempre garantita all’Autore la facoltà di riacquisire il pieno ed esclusivo possesso dei propri diritti sull’Opera, mediante semplice comunicazione scritta da inviare all’Editore a mezzo lettera raccomandata. Alla ricezione di detta comunicazione, l’Editore avrà 15 giorni per richiamare l’Opera dal commercio e offrire le copie invendute all’Autore al prezzo di copertina. Il possesso dei diritti sull’Opera si intende riacquisito dall’Autore solo al pagamento delle copie invendute. 

Inoltre:
L’Editore è libero di realizzare, per tutta la durata del contratto, tutte le edizioni che ritenga necessarie. Ogni edizione sarà composta di un numero di esemplari compreso tra 100 e 300, stabilito dall'Editore. L'Editore si impegna a informare l'Autore della tiratura della prima edizione almeno 5 giorni prima dell'avvio delle stampe. L’Editore sarà libero di distribuire le edizioni nel numero di ristampe che stimi conveniente

Re: Rescissione del contratto

Inviato: lun feb 12, 2024 8:01 pm
da ElleryQ
La prima è insolita anche pe me, ma legittima. Secondo la LdA, l'autore ha facoltà di richiedere il ritiro dell'opera dalla vendita, se ha seri motivi di ritenersi danneggiato dalla stessa (per esempio, perché si accorge con ritardo che l'opera è stata editata in una maniera non concordata se non ha riletto le bozze e l'anteprima, o ritiene che i contenuti non rispecchino più il suo pensiero e la sua immagine). Se però i motivi non sono attribuibili all'editore (come quelli tra parentesi), l'autore è tenuto a rimborsare all'editore la mancata vendita delle copie residue. 
Anche la seconda è poco utilizzata nei contratti, ma mi pare ugualmente legittima.