[LP27] Eppure le notti

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    Traccia 1. "Alla povera mia fragilità" (Marina Cvetaeva)


Non sappiamo più riconoscere le stelle
non trascorriamo notti a osservarle
non le amiamo, non le vediamo
non sappiamo niente di loro
le abbiamo tradite mille volte.

Eppure le notti sono profumate
e i prati invitano a sdraiarsi
la sabbia è tenera
e potremmo giacere supini
fissando quegli occhi lucenti
brividi di aquiloni lontani.

Che miseri siamo!
Se abbandoniamo le stelle
come sapremo dove vivono gli immortali,
dove nascondono il nettare e i melograni?

Rispondi che questa è la vita moderna
ma così io non so più se è pesante o
se è leggera la legge che mi governa.
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Re: [LP27] Eppure le notti

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@Ippolita ciao.  Ben tornata tra noi.




Non sappiamo più riconoscere le stelle
non trascorriamo notti a osservarle
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A dire che siamo in un'era futuristica. Mandiamo satelliti in orbita a catturare i mondi lontani. Le immagini di luminose galassie ci affascinano. Abbiamo tra le mani quello che i nostri avi mai avrebbero pensato esistesse. Eppure, gli antichi sapevano orientarsi con le stelle. Noi al buio, non sapremmo neanche distinguere una stella da un pianeta. Ci perderemmo.
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non le amiamo, non le vediamo
non sappiamo niente di loro
le abbiamo tradite mille volte.
------------------------------------------------------------------------
La ragione della loro esistenza la possiamo presumere. Ma credo che tu intendessi dire un'altra cosa.  Forse parli del destino scritto nelle stelle.

Eppure le notti sono profumate
e i prati invitano a sdraiarsi
la sabbia è tenera
-------------------------------------------------------------------------------
Questa mi pare una scena che vivi ogni anno quando vai al mare per le vacanze. 
----------------------------------------------------------------------------------
e potremmo giacere supini
fissando quegli occhi lucenti
brividi di aquiloni lontani.
---------------------------------------------------------------
Questa invece mi pare una visione sentimentale e giovanile della vita.
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Che miseri siamo!
Se abbandoniamo le stelle
come sapremo dove vivono gli immortali,
dove nascondono il nettare e i melograni?
-------------------------------------------------------------------------------
Sono certo che gli immortali per te, nella tua rappresentazione, non sono Dei pagani. Quelli che la mitologia racconta. Sono certo che parli di Paradiso.

Rispondi che questa è la vita moderna
ma così io non so più se è pesante o
se è leggera la legge che mi governa.
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Sì! Questa è la vita moderna. Tutto sembra più facile e raggiungibile. Eppure ci siamo allontanati da tali orizzonti. Che dire? Mi è molto piaciuta perché semplice ma articolata, con un messaggio chiaro sulla idea dei nostri risultati fantastici che spesso sono una sconfitta cocente. Ciao  <3
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [LP27] Eppure le notti

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Ciao @Ippolita   :)

Io vedo la tua poesia divisa in due. 
La prima parte la trovo prosastica e didascalica. La seconda parte ispirata e poetica.
Da qui la seconda parte che mi piace, e tanto:
Ippolita ha scritto: Che miseri siamo! 
Se abbandoniamo le stelle
come sapremo dove vivono gli immortali,
dove nascondono il nettare e i melograni?

Rispondi che questa è la vita moderna
ma così io non so più se è pesante o
se è leggera la legge che mi governa.
:)  :)   :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [LP27] Eppure le notti

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Ippolita ha scritto: Eppure le notti sono profumate
e i prati invitano a sdraiarsi
la sabbia è tenera
e potremmo giacere supini
fissando quegli occhi lucenti
brividi di aquiloni lontani.
Qui ci ho letto il senso.
Come fa l'umanità a perdere di vista la spiritualità dell'universo? come è possibile vedere intorno a noi tanta bestialità se abbiamo le stelle?
Ippolita ha scritto: Che miseri siamo!
Se abbandoniamo le stelle
come sapremo dove vivono gli immortali,
dove nascondono il nettare e i melograni?
Miseri, giusto, non sono misere le guerre, tutte le conseguenze e noi umani che le combattiamo?
Poeta Zaza ha scritto: ma così io non so più se è pesante o
se è leggera la legge che mi governa.
Ecco è questo il problema, qual'è, in realtà, la legge che ci governa?  per un certo verso porti a galla un quesito a cui pochi saprebbero dare la risposta esatta. È il denaro? il successo? Dio...?
La risposta è sempre scomoda.
la tua poesia mi ha scombussolato, ho cominciato a pensare e questa è sempre un'ottima cosa.
Piaciuta moltissimo, complimenti @Ippolita 

Re: [LP27] Eppure le notti

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bestseller2020 ha scritto: sab set 24, 2022 10:37 pmEppure, gli antichi sapevano orientarsi con le stelle. Noi al buio, non sapremmo neanche distinguere una stella da un pianeta. Ci perderemmo.
Raffaele carissimo, grazie per il bel commento. Qui sopra centri con esattezza il punto.
bestseller2020 ha scritto: sab set 24, 2022 10:37 pmEppure le notti sono profumate
(...)
la sabbia è tenera

Questa mi pare una scena che vivi ogni anno quando vai al mare per le vacanze. 
Le stelle al mare si vedono meglio, è vero, perché non c'è luce artificiale. Ma in particolar modo avevo in mente una sera nel deserto, in Egitto: ci portarono all'interno, in un luogo adibito a planetario all'aperto. Uno spettacolo grandioso. Una distesa immensa di stelle, da togliere il fiato. Non avrei mai immaginato che a occhio nudo si potessero vedere così tante stelle, e distinguerne il colore.
bestseller2020 ha scritto: sab set 24, 2022 10:37 pmQuesta invece mi pare una visione sentimentale e giovanile della vita.
Con "occhi lucenti", però, intendevo proprio le stelle, non occhi umani.
bestseller2020 ha scritto: sab set 24, 2022 10:37 pmSono certo che gli immortali per te, nella tua rappresentazione, non sono Dei pagani. Quelli che la mitologia racconta. Sono certo che parli di Paradiso.
Con l'espressione "gli immortali" volevo intendere più che altro tutto lo spirituale che ci circonda e le meraviglie che cela. Per chi crede, esso rimanda a Dio, certo. Così è per me.

Di nuovo grazie, @bestseller2020<3
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Re: [LP27] Eppure le notti

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@Ippolita 
Ciao. Non ho dubbi sulla risposta. Quel poco di leggerezza che rimane in questa vita ce la dobbiamo inventare e le nostre poesie ce lo confermano.
Molto esplicita, questa tua, a differenza di altre che hai scritto, più stimolanti forse dal punto di vista creativo. La mia impressione è che sia un po' troppo (si fa per dire) costruita sulla traccia (e qui apro una parentesi per dire, a contest finito, che non mi fa impazzire l'idea di dover riportare un verso altrui; avrei preferito qualcosa di più libero, tipo rimanere sul tema o sulle sensazioni personali). D'altra parte non posso che condividere il tono dolente e tra l'altro credo che abbiamo toccato entrambi lo stesso punto che ritengo cruciale in questi tempi di facili\banali idealizzazioni sempre più astratte, ovvero l'attenzione per il mondo che ci circonda, e intendo quello che percepiscono i nostri sensi, non la cultura mediatica della globalizzazione dove esiste solo ciò che è statisticamente rilevante.  Ciao Ippolita, a risentirci  :sss:

Re: [LP27] Eppure le notti

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@Poeta Zaza@Alba359, mille grazie per le vostre utili considerazioni. Scusatemi per il ritardo con cui vi rispondo.
Bob66 ha scritto: @Ippolita 
Ciao. Non ho dubbi sulla risposta. Quel poco di leggerezza che rimane in questa vita ce la dobbiamo inventare e le nostre poesie ce lo confermano.
Molto esplicita, questa tua, a differenza di altre che hai scritto, più stimolanti forse dal punto di vista creativo. La mia impressione è che sia un po' troppo (si fa per dire) costruita sulla traccia 
Caro @Bob66, hai ragione in pieno: ho effettivamente costruito la poesia partendo dall'ultimo verso. Devo dire che è stato un "esercizio" che mi è piaciuto molto, anche se concordo con quello che scrivi sul fatto che è un testo poco stimolante. 
Grazie sempre per le tue attente letture, un abbraccio.
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