Re: [LP18] Il giorno in cui tutto cambiò

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ciao @Emy . Poesia molto diretta e improvvisa, come un flash... un perfetto lampo poetico...
la parte che più mi piace è " tra la folla in strada-notizia corre- paura imperversa"
Sicuramente è  lo stato d'animo degli americani lì, sulle strade della city, di fronte a quei simboli che si stavano sgretolando, assieme alla idea di sicurezza che crollava all'interno dei propri confini.  Non concordo sulla parte " buoni e cattivi in lotta", perché credo che ancora non possiamo dire chi a tutti gli effetti, erano i buoni e i cattivi. Ovviamente senza confondere le vittime dai carnefici, fatto che mi sembra chiaro. Ciao Emy... :sss:
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [LP18] Il giorno in cui tutto cambiò

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bestseller2020 ha scritto: ciao @Emy . Poesia molto diretta e improvvisa, come un flash... un perfetto lampo poetico…
Ciao, @bestseller2020, e bentrovato! Grazie! Non ho avuto molto tempo per scrivere, e quindi è un vero e proprio flash. Le prime due strofe le ho scritte di getto, sai che la maggior parte delle mie poesie sono dirette (anni passati a lavorare come giornalista si riflettono spesso nel mio stile, anche se si sente di più nella narrativa), e ne sono abbastanza contenta. Con la chiusa, francamente, non ero del tutto soddisfatta. A maggior ragione mi dici 
bestseller2020 ha scritto: Non concordo sulla parte " buoni e cattivi in lotta", perché credo che ancora non possiamo dire chi a tutti gli effetti, erano i buoni e i cattivi
In un primo momento ero orientata a mettere il bene e il male in lotta, ma mi sembrava pretenzioso. Altre parole, purtroppo, non mi venivano. Ci dovrò riflettere. Ti ringrazio per il passaggio, per l'apprezzamento e per la critica costruttiva. A rileggerci! :sss: 
Piccoli Grandi Sognatori

 Without faith, without hope, there can be no peace of mind. [cit.]

Re: [LP18] Il giorno in cui tutto cambiò

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Che bello ritrovarti nei Contest, cara @Emy  :)

Ed è bello leggere i tuoi versi, con il loro stile particolare a "telegramma":
Emy ha scritto: Rumore,
si spezza in un silenzio bianco
dinanzi all'orrore.
Terra brucia, mondo tace.
Il "silenzio bianco" è una espressione molto efficace. Dopo "Rumore" vedo meglio i due punti, che precedono sempre una spiegazione.
Emy ha scritto: Sgomento,
bisbigli si rincorrono veloci
tra la folla in strada.
Notizia corre, paura imperversa.
Come nella prima strofa, vedo i due punti esplicativi dopo "Sgomento".
Emy ha scritto: Dal giorno dopo,
nulla fu come prima.
Mondo si spezzò in due,
buoni e cattivi in lotta.
Secondo me, era meglio, come hai detto tu, la tua prima versione, del bene e del male in lotta. Perché questo è, e non sarebbe stato pretenzioso come tu paventavi. È invece il codificare le persone in buoni e cattivi pretenzioso (e impossibile), ma il bene e il male, in questo contesto, puoi legittimamente individuarlo!

Così, mi permetto di suggerirti come cambierei la strofa finale:

Dal giorno dopo
nulla fu come prima.
Il mondo si spartì
tra il bene e il male in lotta.
post_id=21312 ha scritto:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [LP18] Il giorno in cui tutto cambiò

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Ciao, @Emy, che bello ritrovarti! 

Un testo volutamente "rigido", come manifesti omettendo quasi tutti gli articoli, come se fosse difficile far uscire fuori le parole. Mi ha lasciato perplessa l'uso del passato remoto solo per l'ultima strofa, dove avrei invece visto bene il presente storico, ben utilizzato nelle strofe precedenti. Forse è una scelta voluta? 
Un abbraccio! 
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Re: [LP18] Il giorno in cui tutto cambiò

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Emy ha scritto: Rumore,
si spezza in un silenzio bianco
dinanzi all'orrore.
Terra brucia, mondo tace.
Ciao @Emy  questa prima quartina così asciutta irrompe nella pagina proprio come un frastuono che spezza il silenzio.
Non avrei a utilizzato la forma riflessiva (si spezza) . Anche se ha messo la virgola dopo Rumore, quel si spezza pare riferito proprio al rumore stesso. Oppure potresti togliere la preposizione in. Ad esempio 
Rumore,
spezza un silenzio bianco

Rumore,
si spezza un silenzio bianco

Il resto del tono di questi versi crea un’ atmosfera forte. 
Sembra l’inquadratura di una bocca che elenca cose terribili pur restando inespressiva. Ho avuto la sensazione di trovarmi in mezzo a una folla composta nel dolore ad ascoltare in silenzio il suono delle parole.  Mi è davvero piaciuta. 👏 



 

Re: [LP18] Il giorno in cui tutto cambiò

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@Emy ho letto il tuo lampo, il tono così asciutto è adeguato alla gravità di ciò che è successo e il passaggio dal "mondo che tace" ai "bisbigli" che seguono le sgomento è l'esatto istante in cui il mondo si è diviso. Il bisbiglio è forse la prima forza vocale riemersa dalla macerie.
Un riassunto in pochi versi, come se non ci fosse il tempo per dire di più, come se avessi lo spazio solo per esprimere l'essenziale e le emozioni istintive (orrore, sgomento, paura) risaltano da questi versi con forza. Brava. :sss:
"Fare o non fare, non c'è provare." Yoda - Star Wars

Re: [LP18] Il giorno in cui tutto cambiò

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@Emy bentrovata nei contest di CdM. :) 

Nella tua poesia ho trovato il tentativo apprezzabile di lavorare sulla forma. Ci presenti delle istantanee telegrafiche che esprimono una necessità di sintesi. Le prime due strofe si aprono con una parola isolata a cui fa da contrappunto il resto della strofa, c'è la ricerca di un ordine, l'elemento su cui lavorare secondo me è il rapporto di quest'ordine con il testo pensato come un'unità. È quella che viene definita significanza, dove la forma si fa contenuto e tiene assieme il testo.
La poesia per essere incisiva richiede una forma, che le conferisce bellezza, ma anche forza; che si ottiene con l'originalità. E vale sia per la forma che per il conteuto. L'originalità conferisce autenticità e dunque verità a un insieme di parole. Per capirci questo non vuol dire che le tue non siano vere ma che la loro autenticità si misura nel loro lampo (è un po' questa la funzione di questo contest), ovvero nella scintilla creativa che contengono. Forma e contenuto si trovano se la poesia allude a questi due elementi armandone le conflittualità, le linee di faglia che un insieme di parole condensa.
Per toccare qualche punto specifico fai un uso particolare degli articoli in poesia. In questa trovo corretta la loro assenza nei primi versi delle strofe, un po' incerta negli altri casi e decisamente poco opportuna nel penultimo verso. In quest'ultimo caso l'effetto rischia di essere quasi tribale inserendo un aspetto che nell'economia del componimento non mi sembra utilizzabile.
Un altra incertezza l'ho trovata nell'ultimo verso con una contrapposizione buoni-cattivi che richiama una morale troppo semplicistica.
Nonostante queste incertezze apprezzo il tuo tentativo di asciugare il linguaggio perché rivela comunque una sensibilità poetica. A volte la soluzione non sta tanto nel togliere un articolo ma nel pensare ogni elemento in relazione all'insieme. Sulla sintesi ci sei, e questo dà incisività alla poesia. A mio avviso occorre un lavoro di limatura sulla struttura delle frasi e una prossimità maggiore tra la forma e il contenuto. L'uso di una metafora o di qualche altro espediente formale ti avrebbe evitato quella debolezza nell'ultimo verso che rimane come un blocco grezzo da cui andrebbero trovate e estratte le parole e le immagini più efficaci.

Re: [LP18] Il giorno in cui tutto cambiò

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Ciao @Emy
la tua poesia è un "lampo" di tensione e di orrore che ben descrive l'atmosfera dell'11 settembre, anche con quelle espressioni "contratte", come congelate
Emy ha scritto: Notizia corre, paura imperversa.
Una bella prova, anche se, su
Emy ha scritto: buoni e cattivi in lotta.
non sono tanto d'accordo (eravamo in lotta già prima; magari senza sapere chi di preciso fosse il buono e chi il cattivo).
Ciao :)
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