[LP16] Conflitto

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Traccia nr.1 Conflitto


[LP16] Conflitto


Carezze di foglie sullo stesso ramo
in un’estate accesa nei colori.
Strette a ridosso, forti anche nel vento.

Ma soffia un altro clima sulle soglie
che fa provare brividi da inganni,
col rischio che ammorbare l’aria è stato
colpevolmente sottovalutato.

Ecco gli afidi che intaccano le tinte
d’intensa clorofilla che traspare
- disarmonia di toni -
Parassiti dal basso: trascurati.

Poi diaccio il verno scuote pianta e fronde.
Stacchi di foglie secche sul terreno,
o marce e ignare di trepide carezze.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [LP16] Conflitto

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ciao @Poeta Zaza


[font="Segoe UI", sans-serif]Carezze di foglie[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]sullo stesso ramo[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]in un’estate[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]accesa nei colori[/font][font="Segoe UI", sans-serif].[/font]
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Colorata rappresentazione della bella stagione. Le verdi foglie, mosse dalle brezze...
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[font="Segoe UI", sans-serif]Ma soffia un altro clima sulle soglie[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]ch[/font][font="Segoe UI", sans-serif]e fa provare brividi da inganni,[/font]
--------------------------------------------------------------------------------------
Ti riferisci agli sbalzi climatici che tanto danneggiano le foglie?
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[font="Segoe UI", sans-serif]col rischio che ammorbare [/font][font="Segoe UI", sans-serif]l’aria è stato[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]colpevolmente sottovalutato.[/font]
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
qui mi sembra l'inquinamento la causa di tale danno
--------------------------------------------------------------------------------------------------
[font="Segoe UI", sans-serif]Ecco[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]gli afidi [/font][font="Segoe UI", sans-serif]che i[/font][font="Segoe UI", sans-serif]ntaccano le tinte[/font]
----------------------------------------------------------------------------------------------
qui ritorni a cause naturali
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[font="Segoe UI", sans-serif]Poi d[/font][font="Segoe UI", sans-serif]iaccio il verno[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]scuote pianta e fronde.[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]Stacchi di foglie[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]secche sul terreno,[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]o [/font][font="Segoe UI", sans-serif]marce e ignare[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]di trepide carezze.[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]--------------------------------------------------------[/font]
Insomma @Poeta Zaza , nei tuoi versi vedo un grido di accusa contro gli uomini, rei di agire contro quella natura, già in conflitto con il suo naturale equilibrio. Noto che vi è un certo indirizzo privilegiato, alla denuncia di stampo ambientalista, più che, un conflitto tra l'estate e l'autunno.
Spero di non aver frainteso. ciao e a presto
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [LP16] Conflitto

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bestseller2020 ha scritto: Insomma @Poeta Zaza , nei tuoi versi vedo un grido di accusa contro gli uomini, rei di agire contro quella natura, già in conflitto con il suo naturale equilibrio. Noto che vi è un certo indirizzo privilegiato, alla denuncia di stampo ambientalista, più che, un conflitto tra l'estate e l'autunno.
Spero di non aver frainteso. ciao e a presto
:)  Caro   @bestseller2020   Ti ringrazio del passaggio e trovo interessante la tua interpretazione, ma no, a questo io non pensavo, scrivendola.
Ho giocato sulle metafore e sulle similitudini per narrare di un singolo rapporto di amicizia, coesione e armonia spezzato dagli eventi.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [LP16] Conflitto

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Poeta Zaza ha scritto: [font="Segoe UI", sans-serif]Carezze di foglie[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]sullo stesso ramo[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]in un’estate[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]accesa nei colori[/font][font="Segoe UI", sans-serif].[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]Strette a ridosso,[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]forti anche nel vento.[/font]
Molto bella questa immagine delle foglie che resistono attaccate al ramo anche quando il vento le scuote.
Poeta Zaza ha scritto: [font="Segoe UI", sans-serif]Ma soffia un altro clima sulle soglie[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]ch[/font][font="Segoe UI", sans-serif]e fa provare brividi da inganni,[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]col rischio che ammorbare [/font][font="Segoe UI", sans-serif]l’aria è stato[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]colpevolmente sottovalutato.[/font]
In questa quartina se più criptica. C’è qualcosa di sinistro nell’aria e l’armonia potrebbe correre il rischio di spezzarsi.
quel “colpevolmente sottovalutato” mi fa capire che ci sia un intento malvagio da parte di qualcuno.
Poeta Zaza ha scritto: [font="Segoe UI", sans-serif]Ecco[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]gli afidi [/font][font="Segoe UI", sans-serif]che i[/font][font="Segoe UI", sans-serif]ntaccano le tinte[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]d’intensa clorofilla che traspare[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]-[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]disarmonia di toni [/font][font="Segoe UI", sans-serif]-[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]Parassiti dal basso: trascurati.[/font]
Ecco che si svela l’arcano. La pianta è ammalata, ci sono dei parassiti (bello quell’intaccano le tinte) che hanno infestato le foglie e qualcuno non ha guardato con attenzione (il colpevolmente sottovaluto)
Poeta Zaza ha scritto: [font="Segoe UI", sans-serif]Poi d[/font][font="Segoe UI", sans-serif]iaccio il verno[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]scuote pianta e fronde.[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]Stacchi di foglie[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]secche sul terreno,[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]o [/font][font="Segoe UI", sans-serif]marce e ignare[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]di trepide carezze.[/font]
Ma ecco che l’inverno con il suo ghiaccio azzera ogni conflitto.

versi molto belli @Poeta Zaza. Complimenti 💐

Re: [LP16] Conflitto

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Poeta Zaza ha scritto: [font="Segoe UI", sans-serif]Poi d[/font][font="Segoe UI", sans-serif]iaccio il verno[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]scuote pianta e fronde.[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]Stacchi di foglie[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]secche sul terreno,[/font]
[font="Segoe UI", sans-serif]o [/font][font="Segoe UI", sans-serif]marce e ignare[/font] [font="Segoe UI", sans-serif]di trepide carezze.[/font]
Girando per la campagna limitrofa a Ravenna a caccia delle immagini poi usate nelle due parti del video postato, e poi riguardandomele, mi sono reso conto di quanto poco in genere si osserva la natura (o almeno io) che abbiamo intorno, sempre persi dietro alle aspettative di futuro o alle idealizzazioni della nostra mente (anche quelle relative alla natura stessa, il che diventa paradossale: sognare la natura senza guardare la natura intorno  che è vivida e reale e pulsante di vita). Ovviamente non è questo il caso, intendo questa specifica poesia, dove lo sguardo è particolarmente attento e significativo per come sa rivestire quelle immagini di eleganza e di significati universali. La chiusa finale è stupenda. C'è la vita e la morte, e la delicatezza di non menzionare direttamente nè l'una né l'altra. Bravissima.

Re: [LP16] Conflitto

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Bob66 ha scritto: questa specifica poesia, dove lo sguardo è particolarmente attento e significativo per come sa rivestire quelle immagini di eleganza e di significati universali.
Sono partita dall'osservazione della natura quale metafora e similitudine per narrare del conflitto innestatosi su un rapporto di amicizia.  Tu e chi ha  commentato prima di te mi avete fatto capire che i miei versi si prestano a rappresentare ambedue i mondi
- l'albero e le foglie nelle stagioni e i climi diversi dei rapporti umani -  con una indipendenza di visione, traslandone, come dici tu, significati universali.  :arrossire:

Grazie mille, @Bob66   :)
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Re: [LP16] Conflitto

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Se mi perdoni il parallelismo, fatto senza malizia ma con tutto l'apprezzamento: questi versi sembrano scritti da Umberto Saba, tanto è sciolto e naturale quell'endecasillabo, che si ritrae in settenario per quel virtuoso "disarmonia di toni" dove il ritmo della poesia e contenuto della poesia divengono la medesima cosa. La stessa andatura della poesia è sempre avvolgente, come le immagini evocate di un'estate durata solo una terzina e il ribaltamento cominciato quasi immediatamente con un refolo sinistro, siano parte dello stesso sistema circolare aiutato da consonanze e assonanze che si rincorrono in quello che mi ricorda un eterno e triste ritorno.

Un'altra cosa che mi piace della poesia (che non son poche le cose che mi piacciono della poesia) è come l'idillio apparente e superficiale della prima terzina viene ribaltato in un patto che viene meno - non tanto da azioni esterne, quanto dall'incapacità dell'accorgersi del lato oscuro - dei parassiti, di tutti meandri sconosciuti se si guarda solo 
 Poeta Zaza ha scritto:Carezze di foglie sullo stesso ramo
 e quindi tutti quei riferimenti a ciò che è "altro" dello "stesso" ramo è tutto ciò che esce fuori tutti meandri "trascurati" "sottovalutati" "traspare" o "inganni"; c'è una visione di una natura bifronte che è attentamente foggiata in una scelta di parole certosina, ma non pesante. La poesia stessa si rivela di verso in verso e il passaggio della stagione, il conflitto fra le stagioni, si sfalda come si sfalda quello "stesso ramo" in un Novembre consegnandoci l'ultima immagine.

Non trovo una critica da fare a questa poesia, mannaggia ( <3 ). Bella bella bella! 
https://www.alkalina.net/

http://maxbarberio.com/

Re: [LP16] Conflitto

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Stacchi di foglie secche sul terreno,
o marce e ignare di trepide carezze.
Cara @Poeta Zaza è una bella poesia. Gli ultimi due versi sono terribili perché le foglie finiscono sul terreno secche, o marce e ignare.
La foglia secca ha terminato il suo cammino, ha vissuto, ma la foglia marcia e ignara delle carezze del primo verso lascia un senso di disperazione per qualcosa che non ha neanche conosciuto, per quel tipo di foglia non c'è stata una stagione di carezze, forse è marcita prima del tempo di raggiungere la nuova estate, perché gli afidi l'hanno compromessa insieme a un clima diverso a suo tempo colpevolmente sottovalutato (qui con un'assunzione di responsabilità)
I versi finali si riallacciano al primo verso, attribuendogli un maggiore peso.
Strette a ridosso, forti anche nel vento.
Bellissimo verso, considerato che parli di amicizia.
Anche questo: Parassiti dal basso: trascurati. Quel dal basso risalta, quanto erano lontani dalle belle foglie del ramo, non sembrava potessero far danni ed ecco l'errore. È un verso secco, che esprime molto dispiacere. Non servono altre parole.
Davvero una bella poesia. Brava :sss:
"Fare o non fare, non c'è provare." Yoda - Star Wars

Re: [LP16] Conflitto

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ElmoInverso ha scritto: Cara @Poeta Zaza è una bella poesia. Gli ultimi due versi sono terribili perché le foglie finiscono sul terreno secche, o marce e ignare.
La foglia secca ha terminato il suo cammino, ha vissuto, ma la foglia marcia e ignara delle carezze del primo verso lascia un senso di disperazione per qualcosa che non ha neanche conosciuto, per quel tipo di foglia non c'è stata una stagione di carezze, forse è marcita prima del tempo di raggiungere la nuova estate, perché gli afidi l'hanno compromessa insieme a un clima diverso a suo tempo colpevolmente sottovalutato (qui con un'assunzione di responsabilità)
I versi finali si riallacciano al primo verso, attribuendogli un maggiore peso. Bellissimo verso, considerato che parli di amicizia.
Anche questo:[font="Segoe UI", sans-serif] Parassiti dal basso: trascurati.[/font] Quel dal basso risalta, quanto erano lontani dalle belle foglie del ramo, non sembrava potessero far danni ed ecco l'errore. È un verso secco, che esprime molto dispiacere. Non servono altre parole.
Davvero una bella poesia. Brava :sss:
Grazie delle tue parole, @ElmoInverso   :)
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o scorre o si lega alle dita.


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Re: [LP16] Conflitto

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Bella e triste, Zaza. 
Anche se, come leggo in una tua risposta, il senso sotteso ha a che fare con l'amicizia e i suoi crucci, le foglie hanno da sempre stimolato i poeti, quale tu sei, ad assimilarle alla sorte degli uomini. Penso, ad esempio, all'elegiaco greco Mimnermo:
"Al modo delle foglie che nel tempo
fiorito della primavera nascono
e ai raggi del sole rapide crescono,
noi simili a quelle per un attimo
abbiamo diletto del fiore dell’età (...)"; o a Ungaretti, in Soldati
"Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie".
Particolamente bella l'immagine delle foglie strette l'una all'altra e capaci così, perché ancora nel loro rigoglio, di sopportare gli schiaffi del vento.
Grazie, @Poeta Zaza.
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: [LP16] Conflitto

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 Ciao @Poeta Zaza 
Ho letto in tuo commento che intendi narrare di un singolo rapporto di amicizia, coesione e armonia spezzato dagli eventi.
Trovo la similitudine delle foglie molto calzante in questo caso; io rimasi turbato fin da bambino dalla poesia di Ungaretti “Soldati”, dove a spezzare l’armonia delle foglie era il vento d’autunno, la morte. Ma anche l’amicizia talvolta può dare delle immagini simili alle foglie, come l’umanità che convive sullo stesso ramo, ci si fa coraggio nelle avversità nonostante il vento, le vicissitudini della vita. Molto bella questa immagine, direi struggente. Forse ci si culla un po’ troppo nella fiducia che si ha uno dell’altro? Nell’aria sono sempre possibili gli inganni, le illusioni, i tradimenti. Vengono sottovalutati.
L’immagine degli afidi che intaccano l’armonia delle foglie mi piace, mi da l’idea di qualcosa di davvero infido, estraneo alla natura delle foglie e nel caso degli uomini penso a una forza malefica, il male stesso che si insinua nelle menti.
Il male noi lo chiamiamo gli eventi, i casi della vita, i cambiamenti che ti fanno pensare e agire diversamente. L’armonia è spezzata. Le foglie cadono. Cadono perché hanno compiuto il loro tempo, perché sono state sopraffatte dal male?
I motivi potrebbero essere entrambi, ma cadono.
Un finale molto triste. Sembra che questo sia l’inevitabile andamento delle vite e lo è, io sono pessimista per natura, però c’è tanta tristezza in questa fine assoluta, senza appello.
E quell’”ignare di trepide carezze” è qualcosa che fa davvero male. Fa sentire che l’uomo alla fine, per quanto attorniato da figli, nipoti, pronipoti e quant’altro, l’uomo alla fine è solo. Sia che abbia vissuto per l’amicizia sia che abbia vissuto per la famiglia. Alla fine si muore soli.
La poesia mi è piaciuta. Perdona il mio elementare commento.
 
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [LP16] Conflitto

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Alberto Tosciri ha scritto:  Ciao @Poeta Zaza 
Ho letto in tuo commento che intendi narrare di un singolo rapporto di amicizia, coesione e armonia spezzato dagli eventi.
Trovo la similitudine delle foglie molto calzante in questo caso; io rimasi turbato fin da bambino dalla poesia di Ungaretti “Soldati”, dove a spezzare l’armonia delle foglie era il vento d’autunno, la morte. Ma anche l’amicizia talvolta può dare delle immagini simili alle foglie, come l’umanità che convive sullo stesso ramo, ci si fa coraggio nelle avversità nonostante il vento, le vicissitudini della vita. Molto bella questa immagine, direi struggente. Forse ci si culla un po’ troppo nella fiducia che si ha uno dell’altro? Nell’aria sono sempre possibili gli inganni, le illusioni, i tradimenti. Vengono sottovalutati.
L’immagine degli afidi che intaccano l’armonia delle foglie mi piace, mi da l’idea di qualcosa di davvero infido, estraneo alla natura delle foglie e nel caso degli uomini penso a una forza malefica, il male stesso che si insinua nelle menti.
Il male noi lo chiamiamo gli eventi, i casi della vita, i cambiamenti che ti fanno pensare e agire diversamente. L’armonia è spezzata. Le foglie cadono. Cadono perché hanno compiuto il loro tempo, perché sono state sopraffatte dal male?
I motivi potrebbero essere entrambi, ma cadono.
Un finale molto triste. Sembra che questo sia l’inevitabile andamento delle vite e lo è, io sono pessimista per natura, però c’è tanta tristezza in questa fine assoluta, senza appello.
E quell’”ignare di trepide carezze” è qualcosa che fa davvero male. Fa sentire che l’uomo alla fine, per quanto attorniato da figli, nipoti, pronipoti e quant’altro, l’uomo alla fine è solo. Sia che abbia vissuto per l’amicizia sia che abbia vissuto per la famiglia. Alla fine si muore soli.
La poesia mi è piaciuta. Perdona il mio elementare commento.
 
Wow! Altro che elementare, è un grande e profondo commento per i miei versi! Grazie, caro @Alberto Tosciri  :)
Di sabbia e catrame è la vita:
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Re: [LP16] Conflitto

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Ciao Zaza, hai chiaramente delineato il conflitto fra la situazione delle foglie verdi felici sull'albero:

Carezze di foglie sullo stesso ramo
in un’estate accesa nei colori.
Strette a ridosso, forti anche nel vento.

e le diverse insidie che ne turbano la pace, come l'inquinamento:

Ma soffia un altro clima sulle soglie
che fa provare brividi da inganni,
col rischio che ammorbare l’aria è stato
colpevolmente sottovalutato.

gli insetti:

Ecco gli afidi che intaccano le tinte
d’intensa clorofilla che traspare
- disarmonia di toni -
Parassiti dal basso: trascurati.

l'arrivo dell'inverno:

Poi diaccio il verno scuote pianta e fronde.
Stacchi di foglie secche sul terreno,
o marce e ignare di trepide carezze.

In verità hai voluto (credo) fare una metafora della vita dell'uomo (accennando alla tecnologia, il virus, la vecchiaia e la morte) e mi è piaciuta particolarmente la tua interpretazione che il bello della vita è "stare insieme", e che tutto ciò che ci separa è ostile alla vita. L'immagine più felice è quella delle foglie che "si accarezzano" sull'albero, e non è casuale la ripresa finale della "perdita delle carezze". Fra l'altro è una parola, oltre che metaforica e significativa, anche evocativa (richiama il fruscio delle foglie al passaggio del vento). 
Ovviamente mi è piaciuta anche la forma "simil-sonetto" e l'impegno di fare endecasillabi regolari (e un settenario) che a mio giudizio non è mai un impegno sprecato, perché dà musica. 
Non ti faccio critiche perché l'atmosfera e il poco tempo dei contest secondo me non agevolano il risultato poetico; però magari l'avevi scritta prima e l'hai riciclata qui: e allora te le faccio. 
"Carezze di foglie sullo stesso ramo" potrebbe essere "Carezze delle foglie sopra il ramo"
"colpevolmente sottovalutato" non descrive, ed è quasi riduttivo
"Ecco gli afidi che intaccano le tinte" -> Ecco gli afidi intaccano le tinte
Collegherei meglio "che traspare" (uno si aspetta "traspare da, o attraverso") e rivedrei "trascurati"  (suggerisce che il contadino dovrebbe fare un trattamento antiparassitario; rovinando però l'atmosfera di vago idillio). 
L'ultimo verso dovrebbe essere endecasillabo, sia perché essendo ultimo lascia una risonanza, sia perché altrimenti si pensa che tu non sia stata capace di farlo  :D.
Complessivamente mi è sembrata carina, ma la metafora sottintesa per me la valorizza incredibilmente e perciò posso dire che mi è piaciuta.
Ciao

Re: [LP16] Conflitto

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Gianfranco P ha scritto: hai voluto (credo) fare una metafora della vita dell'uomo (accennando alla tecnologia, il virus, la vecchiaia e la morte) e mi è piaciuta particolarmente la tua interpretazione che il bello della vita è "stare insieme", e che tutto ciò che ci separa è ostile alla vita. L'immagine più felice è quella delle foglie che "si accarezzano" sull'albero, e non è casuale la ripresa finale della "perdita delle carezze". Fra l'altro è una parola, oltre che metaforica e significativa, anche evocativa (richiama il fruscio delle foglie al passaggio del vento). 
Grazie del passaggio, delle tue note tecniche e di questa interpretazione che cito sopra - mi piace molto - , @Gianfranco P  :)
La mia era questa:
Sono partita dall’osservazione della natura quale metafora e similitudine per narrare del conflitto innestatosi su un rapporto di amicizia:
- l’albero e le foglie nelle stagioni e nei climi diversi dei rapporti umani.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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