[LP16] Deviar d'amore

1
viewtopic.php?p=16027#p16027



Traccia uno: Conflitto.




Stai sempre a palpitare voce del cuore
tu che mi conduci soave e dolce,
nel perdermi del ricordo
fuso nel fuoco del crogiolo,
che segue il passo
sicuro nel lungo viaggio
per vie libere da inciampi
senza mai rimpianti,
mentre un pensiero fugge
libero dalla mente,
lo senti crescere,
sfondare le tue resistenze,
forte come un desiderio acceso
non conoscere freno,
irrompere come un demone,
travolgere l'animo,
corrompere e ridere di te,
portarti al bivio
e come ti conviene,
dove hai paura di sbagliare,
nelle pene finire
o il cielo toccare
la mente o il cuore
dal deviar d'amore.
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [LP16] Deviar d'amore

2
bestseller2020 ha scritto: Stai sempre a palpitare voce del cuore
tu che mi conduci soave e dolce,
nel perdermi del ricordo
fuso nel fuoco del crogiolo,
Molto bello l'incipit.
Tu ti rivolgi alla voce del cuore.
La punteggiatura in poesia non è certo obbligatoria, ma in questo caso metterei il vocativo tra due virgole e toglierei l'altra, così:

Stai sempre a palpitare, voce del cuore,
tu che mi conduci soave e dolce
nel perdermi del ricordo
fuso nel fuoco del crogiolo.
bestseller2020 ha scritto: Senza mai rimpianti,
mentre un pensiero fugge
libero dalla mente,
lo senti crescere,
sfondare le tue resistenze,
forte come un desiderio acceso
non conoscere freno,
irrompere come un demone,
travolgere l'animo,
corrompere e ridere di te,
ti porta portarti al bivio
Cosa te ne sembra con il presente al posto dell'infinito? Non scorre ancora meglio?

A parte i miei suggerimenti, che spero incontrino il tuo favore, devo dirti che sei stato bravo a descrivere il conflitto, in amore, tra la mente e il cuore, quando la paura di sbagliare è tanta, perché ci sono in ballo l'inferno o il paradiso.  :)  @bestseller2020
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [LP16] Deviar d'amore

6
bestseller2020 ha scritto: Stai sempre a palpitare voce del cuore
tu che mi conduci soave e dolce,
nel perdermi del ricordo
fuso nel fuoco del crogiolo,
che segue il passo
sicuro nel lungo viaggio
per vie libere da inciampi
senza mai rimpianti,
mentre un pensiero fugge

La poesia è bella e bello è l'incedere finale. Nella parte iniziale mi confondono i cambi di soggetto senza interruzione del filo narrativo. Ad esempio non sono sicuro a quale soggetto sia legato "che segue" , e comunque userei la punteggiatura o qualche stacco per dare fiato alla lettura.

libero dalla mente,
lo senti crescere,
sfondare le tue resistenze,
forte come un desiderio acceso
non conoscere freno,

Mi piace molto la successione di verbi all'infinito, danno un bel ritmo incalzante e in crescendo verso il finale, però siccome fanno tutti capo a quel "lo senti", non riesco a collegarci, a differenza di tutti gli altri verbi, quel "non conoscere". Cioè, voglio dire che se leggo insieme, come teoricamente dovrei poter fare, "lo senti non conoscere" mi suona male. Ma magari è solo una mia impressione.

irrompere come un demone,
travolgere l'animo,
corrompere e ridere di te,
portarti al bivio
e come ti conviene,
dove hai paura di sbagliare,
nelle pene finire
o il cielo toccare
la mente o il cuore
dal deviar d'amore.
Comunque piaciuta. Gran bel ritmo, quel finale. Se letta come si deve, credo renda molto bene. Ciao.

Re: [LP16] Deviar d'amore

8
bestseller2020 ha scritto: Ti chiederei semmai una spiegazione su " lo senti non conoscere"; questa frase non c'è nella poesia, e quindi mi chiedo cosa intendi, dato che sono duro di comprendonio ... :D
Ma no, figurati. Probabilmente sono io quello duro a capire. Provo a spiegare meglio cosa intendevo: la mia impressione è che tutti i verbi all'infinito della parte finale si rifacessero a un unico soggetto e cioè "(tu) lo senti". Quindi se riporto quel soggetto davanti a ogni verbo che vi fa riferimento, funzionerebbe più o meno così:
bestseller2020 ha scritto: lo senti crescere,
(lo senti) sfondare le tue resistenze,
forte come un desiderio acceso
(lo senti) non conoscere freno,
(lo senti) irrompere come un demone,
(lo senti) travolgere l'animo,
(lo senti) corrompere e ridere di te,
(lo senti) portarti al bivio
e come ti conviene,
dove hai paura di sbagliare,
nelle pene (lo senti) finire
o il cielo (lo senti) toccare
la mente o il cuore
dal deviar d'amore.
Ecco, in quest'ottica - ma, ripeto, forse ho interpretato male -  "(lo senti) non conoscere" mi suona male.
Spero di essermi spiegato  :) Poi chiaramente si fa per dire, dato che esiste sicuramente anche la licenza poetica e quindi si tratta in ogni caso di un particolare privo di importanza. Mai dare troppo peso alle mie osservazioni :P .Ciao.

Re: [LP16] Deviar d'amore

10
Ciao @bestseller2020 
  
Presumo che il “lungo viaggio” sia la vita perché l’amore palpita quasi ogni giorno in cuore, o così dovrebbe essere penso; perché la mia concezione d’amore potrebbe essere estesa anche oltre l’amore terreno e allora sarebbero ulteriori patemi d’animo, quelli si davvero infiniti e irrevocabili.
Ma non sono esperto di amore né di poesia, interpreto le parole alla lettera anche se per istinto mi piace andare oltre.
Mi fa pensare il verso “per vie libere da inciampi”.
Certo non va letto estrapolato dal contesto, ma alla fine io posso presumere che alla fine della vita i ricordi d’amore si fondono e sembrano trasformarsi in una via tutta in discesa, facile e bella da percorrere? I vecchi hanno quasi sempre bei ricordi delle loro storie d’amore, anche se non tutti. Forse con il passare degli anni i dolori, gli ostacoli appaiono attenuati?
“e come ti conviene, dove hai paura di sbagliare, nelle pene finire o il cielo toccare”
Questo mi ha molto colpito. Tutto dipende da noi allora? A seconda di come può piacerci, farci comodo? Possiamo toccare il paradiso o finire nelle pene dell’inferno a seconda dei nostri atteggiamenti? A questo punto mi viene da pensare che il libero arbitrio dato all’uomo sia solo apparentemente una libertà. Secondo me è una condanna. Se il destino di un amore dipende solo dalle nostre menti materiali saremo sempre infelici.
Ma io sono pessimista, non farci troppo caso…
 
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [LP16] Deviar d'amore

11
bestseller2020 ha scritto: Stai sempre a palpitare voce del cuore
tu che mi conduci soave e dolce,
nel perdermi del ricordo
fuso nel fuoco del crogiolo,
che segue il passo
sicuro nel lungo viaggio
per vie libere da inciampi
senza mai rimpianti,
mentre un pensiero fugge
libero dalla mente,
lo senti crescere,
sfondare le tue resistenze,
forte come un desiderio acceso
non conoscere freno,
irrompere come un demone,
travolgere l'animo,
corrompere e ridere di te,
portarti al bivio
e come ti conviene,
dove hai paura di sbagliare,
nelle pene finire
o il cielo toccare
la mente o il cuore
dal deviar d'amore.
Wow. Nello scorrere furibondo dei versi, che vanno letti in apnea, imiti senza dubbio lo scroscio potente di una cascata, o le rapide d'un fiume. Il senso, pur attorcigliandosi tra le sillabe, ne esce chiaro, e ancora più chiara mi appare la passione che "irrompe" davvero "come un demone". Sia che la voce del cuore ci accompagni nella dolcezza del ricordo, sia che tenti di frenare un pensiero irrequieto che spinge fino ai confini del lecito, l'uomo non ha mai pace, ma è eterno teatro di conflitti laceranti.
Mi è piaciuta parecchio la tua poesia: come già ti dissi in occasione dei tuoi "Campi di grano", non temi di riversare sulla carta il fragore delle emozioni. 
Ciao e grazie, @bestseller2020.  
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: [LP16] Deviar d'amore

14
Questa è una bella poesia sul conflitto tra la mente e il cuore. Due strade che si sviluppano quasi senza toccarsi fino a che il cuore è incerto, ha un'esitazione: ed ecco che la mente prende il sopravvento, devia dal percorso e impone una scelta. Ma è anche il sentimento talvolta fragile che si giustifica dietro la sua ombra.
Il ritmo è incalzante fino alla fine, io non l'ho rispettato. :P L'ho letta più lentamente cercando di cogliere meglio le sfumature. Gli ultimi sei versi sono bellissimi. Sei sempre rapido, come se il soffermarsi fosse espressione di un prolissismo inutile, hai il tocco di un sasso che scheggia sulla superficie dell'acqua. È una tua peculiarità. Bella poesia, bravo Besty :D
"Fare o non fare, non c'è provare." Yoda - Star Wars
Rispondi

Torna a “Poesia”