[LP 17] Ho fantasticato di avere un punto di contatto continuato

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Traccia 2


Ho fantasticato di avere un punto 
di contatto continuato con le cose, le persone, 
ma pare che ciò sia impossibile da fare
hai detto un po' stupito,
innervosito, forse, e dispiaciuto 
dalla fragilità infantile
che il desiderio di avere un punto 
di contatto continuato con le cose, le persone, 
svelava agli occhi tuoi.

Forse credevi mi volessi appiccicare  
al tuo collo profumato e ben rasato
ma invece io pensavo a Dio
che cerca con la mano 
il dito indice di Adamo.
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Re: [LP 17] Ho fantasticato di avere un punto di contatto continuato

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@Ippolita ciao.

Sei l'anticonformista per eccezione: te lo riconosco. :)


Carissima, sto procedendo in questo modo nei commenti delle poesie in gioco. Mi rispondo alla mia domanda: Cosa hai visto nella immagine dalle sfumature di azzurro e bianco della traccia due?
Ippolita ha scritto: ma invece io pensavo a Dio
che cerca con la mano 
il dito indice di Adamo.
Ecco cos'hai visto! La creazione Divina. 
Sin qui mi è tutto chiaro. Mentre mi è meno chiaro il discorso che fai nell'apertura
Ippolita ha scritto: Ho fantasticato di avere un punto 
di contatto continuato con le cose, le persone, 
 In effetti, nell'immagine, si coglie l'idea di due essenze ben differenti che  si cercano. Quindi dovrei desumere, che sarebbe il tuo, un punto di riferimento per mezzo del quale far camminare la nostra vita. Un sentiero ben tracciato, una rotta di mare segnalata da un faro...
Ma nel tuo discorso questo punto non si riesce a trovarlo, e da qui, la visione perfetta della conclusione dei versi: nella chiusa:
Ippolita ha scritto: sab giu 12, 2021 6:46 pmma invece io pensavo a Dio
che cerca con la mano 
il dito indice di Adamo.
Magari mi sto lasciando andare alla elaborazione mentale troppo complicata, ben sapendo che te, spesso, attingi alle cose semplici usando l'espressione sentimentale spesso molto elaborata. Mi ricordo bene la tua poesia sul " sasso"... :love: ciao a rileggerti...
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [LP 17] Ho fantasticato di avere un punto di contatto continuato

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Ciao, @Ippolita   :)

Nell'immediato, mi hai fatto venire in mente Battiato e il suo "centro di gravità permanente", perché i tuoi versi ne sono un parallelo:
- il volere mantenere un contatto con ognuno dei conosciuti che ci sia caro in un determinato momento della nostra vita, cioè il non perderlo, 
perché ogni contatto umano positivo ci arricchisce.
Il finale che richiama il patto di Adamo con Dio ne è il degno e alto riferimento.

Per questo, pur nel loro anticonformismo (come dice Bests), ho apprezzato il messaggio dei tuoi versi.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [LP 17] Ho fantasticato di avere un punto di contatto continuato

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Ippolita ha scritto: Ho fantasticato di avere un punto 
di contatto continuato con le cose, le persone, 
ma pare che ciò sia impossibile da fare
hai detto un po' stupito,
Ciao @Ippolita 

Più che il contenuto, mi ha incuriosita la struttura dei versi. Sembra un flusso di pensieri, una riflessione non so come meglio spiegarti ma quel “hai detto” mi ha fatto sentire esclusa dai pensieri. Come se fossi un’intrusa. A chi ti stai rivolgendo?
Non al lettore, immagino. Conoscendo la tua elevata cultura e preparazione ci vedo una sorta di provocazione, un esperimento.
E quale luogo migliore di questo per sperimentare? 
Ippolita ha scritto: innervosito, forse, e dispiaciuto 
dalla fragilità infantile
che il desiderio di avere un punto 
di contatto continuato con le cose, le persone, 
svelava agli occhi tuoi.
Questa mi sembra più criptica. Di chi è il desiderio di avere un punto di contatto continuato con le cose etc? 
Perchè dovrebbe essere segno una fragilità infantile?

Anche la chiusa michelangiolesca è di grande effetto perché l’immagine fa parte della nostra cultura, ma non sono riuscita a coglierne fino in fondo il senso. O meglio mi pare di avvertire una nota di disprezzo (scusa la parola forte ma al momento non mi viene in mente un sinonimo adeguato) per la persona (un uomo immagino) alla quale ti stai rivolgendo.
Comunque una prova interessante. 🌺🌸

Re: [LP 17] Ho fantasticato di avere un punto di contatto continuato

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bestseller2020 ha scritto: Cosa hai visto nella immagine dalle sfumature di azzurro e bianco della traccia due?
Carissimo Best, soprattutto ho visto il punto in cui le due "onde" colorate si toccano: da qui "il punto di contatto continuato". 
L'interlocutore fraintende l'io lirico, pensando che il contatto debba essere fisico e pressante. In realtà, e qui la conclusione, l'io lirico ha in mente un contatto non invasivo, come quello della mano di Dio che cerca Adamo. 
Non saprei dirti come mi è venuto in mente: è il mistero del Lampi, che mi affascina oggi come la prima volta.
Grazie, @bestseller2020!
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Re: [LP 17] Ho fantasticato di avere un punto di contatto continuato

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@Ippolita
Ippolita ha scritto: Non saprei dirti come mi è venuto in mente: è il mistero del Lampi, che mi affascina oggi come la prima volta.
penso che sia giusto affidarsi alla reazione istintiva di quello che per prima intenzione colpisce... l'emotività è un ottimo mezzo per farsi condurre
<3  <3  <3
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [LP 17] Ho fantasticato di avere un punto di contatto continuato

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Ippolita ha scritto: Forse credevi mi volessi appiccicare  
al tuo collo profumato e ben rasato
ma invece io pensavo a Dio
che cerca con la mano 
il dito indice di Adamo.
Un malinteso, un peccato di ostentazione della propria superiorità? la poetessa pensava a concetti divini. Il contatto con il tutto e solo divino, un uomo è un uomo. Altro non riesco a dire, colgo soltanto la parte narrativa del testo, mi dispiace.

Re: [LP 17] Ho fantasticato di avere un punto di contatto continuato

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Poeta Zaza ha scritto: volere mantenere un contatto con ognuno dei conosciuti che ci sia caro in un determinato momento della nostra vita
Esatto. Ma l'interlocutore forse capisce che il contatto di cui parla l'io lirico vuole essere fisico e continuo, quasi una coperta di Linus.  
Grazie mille, Mariangela: felice che tu abbia apprezzato.
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Re: [LP 17] Ho fantasticato di avere un punto di contatto continuato

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@Monica ha scritto: Sembra un flusso di pensieri, una riflessione non so come meglio spiegarti ma quel “hai detto” mi ha fatto sentire esclusa dai pensieri.
Come se fossi un’intrusa. A chi ti stai rivolgendo?
Non al lettore, immagino. 
@@Monica, mi dispiace moltissimo che ti sia sentita un'"intrusa". Nella poesia compare la dinamica autore - io lirico - interlocutore - destinatario. 
Io, Ippolita, sono l'autrice del testo, ma non necessariamente m'identifico ogni volta con l'io lirico. Qui l'io lirico è una "lei"; il suo interlocutore un "lui", cui appartiene il collo profumato e ben rasato; tu, Monica, che leggi, sei il destinatario: quindi niente affatto "esclusa", ma parte integrante del testo. 
Grazie mille per le tue considerazioni!

Ciao, @Alba359! Dispiace a me che il senso non sia uscito fuori. 
Non ostentazione, ma equivoco, come giustamente dici. L'io lirico non intende con "punto di contatto" un'adesione fisica ininterrotta, come invece pensa di capire l'interlocutore, bensì un toccarsi come quello dell'affresco. 
Grazie mille per il tuo parere.
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