Re: [MI150] Tick Tick il tempo passa

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Shinobi ha scritto:
Quando recuperò la visione, si trovava sul molo di Safe Harbor, seduto su una panchina. Il mare mosso al tramonto e gli strilli dei gabbiani gli riportarono alla mente ricordi di gioventù.
Si sentiva benissimo, leggero.
Quante cose doveva ricostruire daccapo, ma in fondo, aveva tutta la vita davanti. Controllò l’orologio da taschino per l’ennesima volta, prima di alzarsi.
Il banco vince.
Anch'io, come @Almissima, ho gradito molto l'atmosfera da bisca clandestina. Quello che non mi è chiaro è il finale: ho inteso il "Porto Sicuro" come metafora della salvezza ormai raggiunta, e leggo invece che ha vinto il banco. 
Speravo che, almeno per una volta, l'azzardo avesse un senso, e invece...

Grazie per essere qui con noi, @Shinobi.
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Re: [MI150] Tick Tick il tempo passa

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@ippolita in realtà ho infilato lì per li 'Safe Harbor', perché è l'ambientazione del romanzo su cui mi sto arrovellando, luogo di primo attracco su questo nuovo pianeta-foresta di Amazonia e una citazione a Porto Seguro, prima località in cui gli europei sono arrivati in Brasile. Era una auto-citazione non comprensibile in realtà :)
In realtà l'inversione delle cabine da parte di Cipolla è stata una sorta di azzardo/scommessa.
Mi sono fatto ingolosire dal colpo di scena alle ultime righe, tanto da renderlo confuso  :facepalm: :lol:
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