Re: [MI148] Strano

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@Garrula
 Grazie
Garrula ha scritto: Dalla pioggia?
Dalla pioggia  :facepalm: , è dalla pioggia!
Garrula ha scritto: Questa sospensione mi sembra un po’ troppo retorica.
Capisco il punto, l'intenzione era di sospendere il pensiero solo perché il bambino è trascinato via e non fa in tempo a completarlo. Infatti poi c'è una rapida successione di dettagli telegrafici che lo portano fin sulla panca in chiesa.
Garrula ha scritto: Nel racconto si riconoscono molto controllo e capacità, cercherei solo di sfrondarlo leggermente: troppi fuochi d’artificio rischiano di distogliere l’attenzione dai dettagli preziosi del testo. 
Sì, questo punto mi è chiaro, adesso. Posso solo spiegare che volevo svolgere tutta la narrazione con il sovraccarico di dettagli dalla testa di Strano, che il contesto era parte del suo modo di vedere. Evidentemente per alcuni ho esagerato (e grazie di avermelo detto), ma di solito scrivo più asciutto 
Garrula ha scritto: Nel complesso, ottima prova, alla prossima! :D 
grazie, alla prossima!

Re: [MI148] Strano

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L ha scritto: Il paese è un’erta stretta e lastricata.
È uno spingersi di case incombenti, talmente pigiate tra loro che basterebbe sfilarne via una per vederle ruzzolare tutte a terra.
Che bello "show" in quest'incipit!
L ha scritto: Se potessi, procederei con gli occhi chiusi, completamente cieco di pensieri
"cieco di pensieri" come quando si può assentarsi al presente mentre si cammina; ha una valenza ben più potente del procedere a occhi chiusi su un sentiero che si conosce alla perfezione. Una azzeccata definizione.  
L ha scritto: Già, era così che mi definivano le donne al mio passaggio: lo strano.
Lo strano: giustamente, è così che lo definivano. Ti consiglio di chiamarlo così anche nel titolo: con l'articolo (come si direbbe "il matto" o "lo scienziato").
L ha scritto: se non fosse stato per mia mamma,
Troverei più indicato dire: "la mia mamma" - oppure "mia madre".
L ha scritto: «Tu sei quello Strano?»
Mi riallaccio a quanto sopra per suggerirti di scrivere:

Tu sei lo Strano?
L ha scritto: Cosa strana le labbra di un essere umano, che cambiano forma, ma tornano sempre uguali a prima.
Ti suggerirei:
Cosa strana le labbra di un essere umano: cambiano forma, ma tornano sempre uguali a prima.
L ha scritto: La forma delle sue scapole ossute era come la linea dolce delle colline, il collo la corda dei panni tra due finestre socchiuse
Un'altra bellissima immagine poetica.

D'altronde, so che tu sei sia scrittore in prosa che in poesia. 
Benvenuto al MI, @L'illusoillusore 

Tantissimi complimenti perché hai fatto un'ottima prova.  :)

Zaza
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [MI148] Strano

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@L'illusoillusore, solo un illusionista poteva inventarsi il geniale e temporaneo escamotage con il quale la madre utilizzava il loop delle scale escheriane per ingannare il figlio e distrarlo dal loop della maledizione delle piccole cose!
Sei bravissimo e a me è piaciuto veramente tutto senza riserve, dalle descrizioni del paese alla storia, mentre sappiamo come qualche esitazione in un paio di dialoghi sia dovuta a una mancata rilettura. Personalmente, infine, ho trovato affascinante ciò che gli altri non hanno trovato tale, a partire dal barocco sino agli appesantimenti, ma naturalmente queste sono impressioni e sensazioni personali.
Per concludere, una sola parola: bravissimo!
Se leggi bene questa riga non hai bisogno degli occhiali da vista

Re: [MI148] Strano

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@Macleobond
Grazie davvero per il tuo giudizio.
Riguardo allo stile sono ovviamente gusti personali (e su quelli non si discute), ma qui mi sono divertito apposta perché l'io narrante non è un terzo neutrale: è lo strano, che le cose le vede alla sua maniera, ovvero dettagliate, esagerate. 
Accetto e rifletto su ogni punto di debolezza segnalatomi (sono qui per quello), ma sono abbastanza convinto che se avessi utilizzato una prosa secca e asciutta il racconto non avrebbe funzionato. 

Grazie ancora e a rileggerci!

Re: [MI148] Strano

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ciao @L'illusoillusore . Certo scrivi bene, ma, questo racconto manca di mordente. Lo puoi leggere per passare il tempo, ma se cerchi una lettura che stimoli, ahimè... Io sono sempre sincero; costi quello che costi. L'ho trovato troppo sui generis, la solita trama basata sui ricordi e le stranezze sui comportamenti. Comunque ripeto che hai padronanza nella scrittura, ma non so per il succo.... vediamo alla prossima. Ciao a rileggerti
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [MI148] Strano

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Mirabile! @L'illusoillusore il modo di raccontare, la percezione delle descrizioni, dei particolari. Tutto. Mi verrebbe solo da dire che sette decenni non sono poi così tanti per un essere umano; si può rimanere ancora molto in forma (dipende sempre dalle vicissitudini della vita e dalla parte del globo in cui si è nati) se pensiamo poi che il mondo è governato, e lo è stato in passato, da chi ha superato di gran lunga questa età.
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