[Agenzia] Valentina Cucinella
Inviato: dom giu 25, 2023 2:53 pm
https://valentinacucinella.wordpress.com/
Vi riporto la mia esperienza, finora molto positiva, con questa agenzia letteraria di Palermo.
Ho contattato Valentina Cucinella in modo informale, dopo una richiesta di amicizia su Facebook e alcuni messaggi privati. Qualche giorno dopo, le ho chiesto se fosse interessata a leggere un'opera di narrativa, che le ho descritto, e lei mi ha risposto positivamente, inviandomi una lunga e-mail in cui mi indicava un costo di lettura di 100 euro e mi spiegava il suo modus operandi, inviandomi anche una bozza generica del contratto di rappresentanza, nel caso in cui il giudizio sull'opera fosse stato positivo.
Per qualche giorno, ho studiato il profilo di questa agente letteraria.
A quanto pare, Valentina Cucinella fa tutto da sola (o quasi) e questo secondo me è un dato positivo, perché è un agente di vecchia scuola, pur essendo giovane. Non ha un sito web particolarmente figo, ma è ben inserita nell'ambiente. Lavora più con piccoli editori e autori esordienti, forse alcuni anche in Self Publishing, e questo potrebbe sembrare un limite, ma è affatto relegata nel getto della microeditoria. Ha anche contatti con Fazi, Einaudi e altri editori di primo piano. Lei è una personalità poliedrica e dinamica, un'autrice, oltre che una giornalista, ed è molto attiva sul fronte della promozione. Partecipa alle principali fiere dell'editoria italiana, e non è affetta dal provincialismo che spesso caratterizza gli operatori editoriali siciliani.
Dopo queste impressioni positive, ci siamo scambiati altri messaggi, ci siamo "studiati", e abbiamo discusso di editing. Lei mi ha presentato il suo punto di vista di agente, secondo cui un'opera va sempre e comunque proposta alle CE già editata, e io ho offerto il mio, secondo cui l'editing va ritagliato sulla cifra stilistica dell'opera e sulla linea editoriale della CE a cui è rivolta. Abbiamo quindi concordato di sentirci per telefono, e nel corso di una lunga telefonata ci siamo conosciuti meglio, superando le rispettive diffidenze iniziali. Le ho descritto meglio l'opera, le sue caratteristiche, il suo target, e abbiamo discusso di editoria in generale, trovandoci in sintonia su molti aspetti. Siamo rimasti d'accordo che le avrei dato conferma sulla valutazione, ma le ho specificato che l'opera era stata già sottoposta a un editing (seppure di base) e a una correzione di bozze (e ringrazio il buon @Cheguevara per l'ottimo lavoro sul testo). Le ho inoltre detto che, se avessi accettato di procedere con la valutazione, non avevo interesse a ricevere una scheda di valutazione, ma solo a sapere se lei fosse interessata a rappresentare l'opera e/o l'autore, senza sostenere ulteriori spese da parte mia. Le ho richiesto quindi una formula "visto e piaciuto", per così dire, in cui le risparmiavo anche tempo nel compilare la scheda. Non perché fossi sicuro del buon esito della proposta, ma perché di una scheda di valutazione fine a sé stessa non sapevo cosa farne, non essendo quello il mio obiettivo, e avendo già impiegato oltre un anno nel perfezionare il testo.
Qualche giorno dopo, l'ho ricontattata, per confermarle la mia volontà di procedere con la valutazione. Per quanto io sia in generale contrario alle valutazioni a pagamento,100 euro è una cifra più che onesta (non so se sia stata declinata in base alla lunghezza dell'opera o meno, ma è possibile, dato che la mia opera è di appena 135.000 battute). In aggiunta all'opera di narrativa, ho inviato anche una silloge poetica, senza alcun costo supplementare.
Dato che l'agente sapeva sin dall'inizio che non avrei sostenuto ulteriori spese per editing, correzione di bozze o altro, temevo che l'interesse per l'opera si sarebbe esaurito una volta ricevuta la tassa di lettura, come spesso avviene. Lo mettevo in conto, ma trattandosi di appena 100 euro ho voluto comunque affrontare il rischio, avendo poco da perdere. Invece, sono rimasto piacevolmente sorpreso.
Dopo una decina di giorni dall'invio del testo, abbiamo avuto una seconda lunga telefonata. Il giudizio sull'opera è stato positivo, anche in base ad alcuni interessi in comune che l'hanno portata a riconoscersi nella mia scrittura, e la lettura è stata attenta e meticolosa, sia dell'opera di narrativa e sia dei testi poetici. Avendo sgombrato sin dall'inizio il campo dal mio "terrore" per la richiesta di editing (cosa su cui poi ci abbiamo scherzato su), Valentina mi ha indicato punto per punto alcune piccole cose da migliorare e ho trovato giuste le sue osservazioni, che ho già recepito e applicato al testo. Senza lungaggini e formalità, quindi, nei prossimi giorni si procederà con un contratto di rappresentanza, e l'opera sarà proposta in prima istanza a due noti editori. Non grossi editori, e forse nemmeno medi, ma comunque di qualità, e che selezionano soprattutto tramite agenzie (a cui quindi l'autore difficilmente può accedere da solo, o perlomeno senza dover mettere in conto tempi biblici di risposta). Anche le mie opere di poesia verranno proposte, e questo non è da tutti. Gli autori guadagnano briciole sulla poesia, e figuriamoci le agenzie, che si solito nemmeno se ne occupano. Valentina, peraltro, non ha posto alcun veto sulla mia volontà di utilizzo di un nome d'arte, e anche questo non era scontato.
L'impressione è che quindi Valentina Cucinella faccia autentico scouting, lavori con l'autore a 360 gradi, e voglia crescere insieme agli autori che reputa promettenti, investendo il suo tempo con passione e in modo lungimirante, magari anche senza guadagnare grosse cifre. Sono soddisfatto di essermi rivolto a lei rispetto a un'agenzia più prezzolata, che però magari trascura gli autori, fa passare settimane (se non mesi) tra una comunicazione e l'altra, e in cui il rapporto tra autore e agente non è alla pari. Non ho ancora ricevuto il contratto di rappresentanza, ma non mi aspetto nessuna sorpresa sgradita, sia perché avevo già ricevuto una bozza, in cui è tutto trasparente e onesto (l'agenzia percepisce una percentuale sulle royalties, come di consueto, e non ci sono altre spese di promozione o altro), sia perché l'agente ha specificato sin dall'inizio che i contratti sono negoziabili, e lo trovo un atteggiamento più che corretto. Così come gli editori prevedono che i contratti possano cambiare caso per caso, è giusto che possa avvenire anche nel rapporto con l'agenzia letteraria, ed è un buon presupposto al fatto che la stessa agenzia possa negoziare i contratti con gli editori a cui si rivolge.
In definitiva, quella di Valentina Cucinella è un'onesta agenzia letteraria che si occupa di rappresentanza e promozione di autori emergenti. Offre anche servizi editoriali a pagamento (a prezzo onesto), ma non ci lucra e non li concepisce come fine a sé stessi. Le valutazioni a pagamento, quando hanno un esito positivo, sono funzionali alla rappresentanza delle opere, non a battere cassa sfruttando le speranze degli esordienti, come ormai fanno quasi tutte le agenzie. L'editing viene effettuato soltanto quando è ritenuto necessario (e quando l'opera non viene ritenuta in partenza una schifezza ineditabile) o quando viene richiesto dall'autore, magari perché vuole pubblicare in Self publishing. In un caso come il mio, dopo la piccola spesa per la valutazione, l'agente non pretende altro e aiuta l'autore a migliorare il testo in modo funzionale ad essere proposto agli editori. Magari non viene offerto un editing integrale gratuito, ma quali e quante agenzie lo fanno? Praticamente nessuna, a meno che non si tratti di personaggi già famosi, su cui un agente letterario decide di investire grosse risorse di tempo, perché sa già di averne un grosso ritorno economico.
Nel mio caso, comunque, è verosimile che nell'esito positivo abbiano giocato questi fattori:
- Il fatto che siamo entrambi di Palermo, quindi sin dall'inizio giocavo in casa;
- il fatto che, pur essendo esordiente, non parto da zero, ma ho buoni contatti, essendo anche traduttore;
- il fatto che ho presentato un testo semi-editato e corretto, su cui c'era poco da intervenire (sarà poi l'eventuale editore a fare un secondo giro di editing).
In definitiva, se dovessi riuscire a pubblicare quest'opera tramite Valentina Cucinella, la mia spesa complessiva sarebbe di 250 euro (150 di editing e cdb esterno all'agenzia e 100 euro di valutazione dell'opera). Mi sembra un compromesso più che accettabile tra spendere migliaia di euro in editing, senza poi magari nemmeno avere certezza di pubblicare, e pretendere di pubblicare con un buon editore senza investire nemmeno un euro.
Ma tutto ciò solo perché la mia opera è breve... quindi, se volete un consiglio: lasciate perdere i mallopponi, e scrivete opere di cento cartelle!
Vi riporto la mia esperienza, finora molto positiva, con questa agenzia letteraria di Palermo.
Ho contattato Valentina Cucinella in modo informale, dopo una richiesta di amicizia su Facebook e alcuni messaggi privati. Qualche giorno dopo, le ho chiesto se fosse interessata a leggere un'opera di narrativa, che le ho descritto, e lei mi ha risposto positivamente, inviandomi una lunga e-mail in cui mi indicava un costo di lettura di 100 euro e mi spiegava il suo modus operandi, inviandomi anche una bozza generica del contratto di rappresentanza, nel caso in cui il giudizio sull'opera fosse stato positivo.
Per qualche giorno, ho studiato il profilo di questa agente letteraria.
A quanto pare, Valentina Cucinella fa tutto da sola (o quasi) e questo secondo me è un dato positivo, perché è un agente di vecchia scuola, pur essendo giovane. Non ha un sito web particolarmente figo, ma è ben inserita nell'ambiente. Lavora più con piccoli editori e autori esordienti, forse alcuni anche in Self Publishing, e questo potrebbe sembrare un limite, ma è affatto relegata nel getto della microeditoria. Ha anche contatti con Fazi, Einaudi e altri editori di primo piano. Lei è una personalità poliedrica e dinamica, un'autrice, oltre che una giornalista, ed è molto attiva sul fronte della promozione. Partecipa alle principali fiere dell'editoria italiana, e non è affetta dal provincialismo che spesso caratterizza gli operatori editoriali siciliani.
Dopo queste impressioni positive, ci siamo scambiati altri messaggi, ci siamo "studiati", e abbiamo discusso di editing. Lei mi ha presentato il suo punto di vista di agente, secondo cui un'opera va sempre e comunque proposta alle CE già editata, e io ho offerto il mio, secondo cui l'editing va ritagliato sulla cifra stilistica dell'opera e sulla linea editoriale della CE a cui è rivolta. Abbiamo quindi concordato di sentirci per telefono, e nel corso di una lunga telefonata ci siamo conosciuti meglio, superando le rispettive diffidenze iniziali. Le ho descritto meglio l'opera, le sue caratteristiche, il suo target, e abbiamo discusso di editoria in generale, trovandoci in sintonia su molti aspetti. Siamo rimasti d'accordo che le avrei dato conferma sulla valutazione, ma le ho specificato che l'opera era stata già sottoposta a un editing (seppure di base) e a una correzione di bozze (e ringrazio il buon @Cheguevara per l'ottimo lavoro sul testo). Le ho inoltre detto che, se avessi accettato di procedere con la valutazione, non avevo interesse a ricevere una scheda di valutazione, ma solo a sapere se lei fosse interessata a rappresentare l'opera e/o l'autore, senza sostenere ulteriori spese da parte mia. Le ho richiesto quindi una formula "visto e piaciuto", per così dire, in cui le risparmiavo anche tempo nel compilare la scheda. Non perché fossi sicuro del buon esito della proposta, ma perché di una scheda di valutazione fine a sé stessa non sapevo cosa farne, non essendo quello il mio obiettivo, e avendo già impiegato oltre un anno nel perfezionare il testo.
Qualche giorno dopo, l'ho ricontattata, per confermarle la mia volontà di procedere con la valutazione. Per quanto io sia in generale contrario alle valutazioni a pagamento,100 euro è una cifra più che onesta (non so se sia stata declinata in base alla lunghezza dell'opera o meno, ma è possibile, dato che la mia opera è di appena 135.000 battute). In aggiunta all'opera di narrativa, ho inviato anche una silloge poetica, senza alcun costo supplementare.
Dato che l'agente sapeva sin dall'inizio che non avrei sostenuto ulteriori spese per editing, correzione di bozze o altro, temevo che l'interesse per l'opera si sarebbe esaurito una volta ricevuta la tassa di lettura, come spesso avviene. Lo mettevo in conto, ma trattandosi di appena 100 euro ho voluto comunque affrontare il rischio, avendo poco da perdere. Invece, sono rimasto piacevolmente sorpreso.
Dopo una decina di giorni dall'invio del testo, abbiamo avuto una seconda lunga telefonata. Il giudizio sull'opera è stato positivo, anche in base ad alcuni interessi in comune che l'hanno portata a riconoscersi nella mia scrittura, e la lettura è stata attenta e meticolosa, sia dell'opera di narrativa e sia dei testi poetici. Avendo sgombrato sin dall'inizio il campo dal mio "terrore" per la richiesta di editing (cosa su cui poi ci abbiamo scherzato su), Valentina mi ha indicato punto per punto alcune piccole cose da migliorare e ho trovato giuste le sue osservazioni, che ho già recepito e applicato al testo. Senza lungaggini e formalità, quindi, nei prossimi giorni si procederà con un contratto di rappresentanza, e l'opera sarà proposta in prima istanza a due noti editori. Non grossi editori, e forse nemmeno medi, ma comunque di qualità, e che selezionano soprattutto tramite agenzie (a cui quindi l'autore difficilmente può accedere da solo, o perlomeno senza dover mettere in conto tempi biblici di risposta). Anche le mie opere di poesia verranno proposte, e questo non è da tutti. Gli autori guadagnano briciole sulla poesia, e figuriamoci le agenzie, che si solito nemmeno se ne occupano. Valentina, peraltro, non ha posto alcun veto sulla mia volontà di utilizzo di un nome d'arte, e anche questo non era scontato.
L'impressione è che quindi Valentina Cucinella faccia autentico scouting, lavori con l'autore a 360 gradi, e voglia crescere insieme agli autori che reputa promettenti, investendo il suo tempo con passione e in modo lungimirante, magari anche senza guadagnare grosse cifre. Sono soddisfatto di essermi rivolto a lei rispetto a un'agenzia più prezzolata, che però magari trascura gli autori, fa passare settimane (se non mesi) tra una comunicazione e l'altra, e in cui il rapporto tra autore e agente non è alla pari. Non ho ancora ricevuto il contratto di rappresentanza, ma non mi aspetto nessuna sorpresa sgradita, sia perché avevo già ricevuto una bozza, in cui è tutto trasparente e onesto (l'agenzia percepisce una percentuale sulle royalties, come di consueto, e non ci sono altre spese di promozione o altro), sia perché l'agente ha specificato sin dall'inizio che i contratti sono negoziabili, e lo trovo un atteggiamento più che corretto. Così come gli editori prevedono che i contratti possano cambiare caso per caso, è giusto che possa avvenire anche nel rapporto con l'agenzia letteraria, ed è un buon presupposto al fatto che la stessa agenzia possa negoziare i contratti con gli editori a cui si rivolge.
In definitiva, quella di Valentina Cucinella è un'onesta agenzia letteraria che si occupa di rappresentanza e promozione di autori emergenti. Offre anche servizi editoriali a pagamento (a prezzo onesto), ma non ci lucra e non li concepisce come fine a sé stessi. Le valutazioni a pagamento, quando hanno un esito positivo, sono funzionali alla rappresentanza delle opere, non a battere cassa sfruttando le speranze degli esordienti, come ormai fanno quasi tutte le agenzie. L'editing viene effettuato soltanto quando è ritenuto necessario (e quando l'opera non viene ritenuta in partenza una schifezza ineditabile) o quando viene richiesto dall'autore, magari perché vuole pubblicare in Self publishing. In un caso come il mio, dopo la piccola spesa per la valutazione, l'agente non pretende altro e aiuta l'autore a migliorare il testo in modo funzionale ad essere proposto agli editori. Magari non viene offerto un editing integrale gratuito, ma quali e quante agenzie lo fanno? Praticamente nessuna, a meno che non si tratti di personaggi già famosi, su cui un agente letterario decide di investire grosse risorse di tempo, perché sa già di averne un grosso ritorno economico.
Nel mio caso, comunque, è verosimile che nell'esito positivo abbiano giocato questi fattori:
- Il fatto che siamo entrambi di Palermo, quindi sin dall'inizio giocavo in casa;
- il fatto che, pur essendo esordiente, non parto da zero, ma ho buoni contatti, essendo anche traduttore;
- il fatto che ho presentato un testo semi-editato e corretto, su cui c'era poco da intervenire (sarà poi l'eventuale editore a fare un secondo giro di editing).
In definitiva, se dovessi riuscire a pubblicare quest'opera tramite Valentina Cucinella, la mia spesa complessiva sarebbe di 250 euro (150 di editing e cdb esterno all'agenzia e 100 euro di valutazione dell'opera). Mi sembra un compromesso più che accettabile tra spendere migliaia di euro in editing, senza poi magari nemmeno avere certezza di pubblicare, e pretendere di pubblicare con un buon editore senza investire nemmeno un euro.
Ma tutto ciò solo perché la mia opera è breve... quindi, se volete un consiglio: lasciate perdere i mallopponi, e scrivete opere di cento cartelle!