vi racconto di un editore....

1
del quale, per evitare problemi, non farò il nome.

Guardo il loro sito, piccolo editore locale ma attivo da molti anni e con distributore nazionale (diciamo quello considerata più importante), e con pubblicazioni di alcuni autori italiani di livello top.
Hanno una collana che sembra essere perfetta per il mio romanzo.

Scrivo alle 16 e qualcosa. Alle 21.20 dello stesso giorno mi risponde il titolare dicendo di essere interessato, proponendo telefonata per l'indomani.
Perplesso ma curioso, faccio la telefonata.
Dice di aver letto tutto il pomeriggio, circa 60 pagine (su più di 400); si capisce che è scritto bene, dice, e l'argomento lo interessa personalmente. Mi propone pubblicazione in autunno '24.
C'è un problema tuttavia: devo dirgli entro quella sera stessa se accetto. Il fatto è che gli è saltato un romanzo dall'elenco da inviare al distributore per la programmazione autunnale, e il mio gli sembra adattissimo. E' un'occasione più unica che rara ma... devo confermarglielo subito, perchè il giorno dopo deve mandare la lista.

Resto piuttosto sconcertato da tanta solerzia e passione per una roba scritta da me, ma cerco di tenere i nervi saldi e chiedo se cortesemente mi può inviare una bozza di contratto per farmi un'idea più precisa.
Lui, quasi offeso, bofonchia qualcosa sulle royalties, "contratto standard" dice. Io sono più interessato a eventuali obblighi in capo all'autore, dico. E' per caso previsto un contributo dell'autore o un numero di copie da acquistare? No no, assicura. Poi passa un po' al passivo aggressivo:
"Piuttosto sono io che chiedo a lei: ha profili social? l'autore deve impegnarsi a fare promozione, non esiste più l'autore che scrive e si chiude nella torre d'avorio. E' disposto a fare presentazioni in giro per l'Italia?".
"Guardi, compatibilmente con il mio lavoro, volentieri. Nel senso però che gli eventi non li organizzo io, ma voi".
"Bene, aspetto la sua telefonata entro sera".
"Scusi, ma la bozza di contratto?"
"Adesso sono dal grafico, gliela mando in serata".

E' sparito completamente.

Re: vi racconto di un editore....

3
In primo luogo ricordo che gli editori sono sommersi da proposte editoriali (e se ne lamentano continuamente) quindi mi pare strano che, per tappare un buco apertosi improvvisamente, si rivolgano ad una proposta ricevuta poche ore prima. Figurati se in archivio non hanno altre proposte buone ma che non passarono la selezione... diciamo i "primi dei non eletti"...

Poi sto fatto che l'autore deve contribuire alla promozione va bene se si parla di presentare il libro a vari eventi, ma non nel comprarne copie o anche lavorare sui social per promuoverlo. Ognuno faccia il suo lavoro e la promozione è compito dell'editore. E poi l'autore che potrà mai fare in termini di promozione visto che al massimo può coinvolgere parenti e amici? A meno che l'autore non sia famoso di suo (uno sportivo, un attore, un politico) la sua promozione ha un raggio limitatissimo...

Cmq non firmare nulla se prima non lo hai letto bene... e capito meglio...

Re: vi racconto di un editore....

4
EmilyR ha scritto: In primo luogo ricordo che gli editori sono sommersi da proposte editoriali (e se ne lamentano continuamente) quindi mi pare strano che, per tappare un buco apertosi improvvisamente, si rivolgano ad una proposta ricevuta poche ore prima. Figurati se in archivio non hanno altre proposte buone ma che non passarono la selezione... diciamo i "primi dei non eletti"...

Poi sto fatto che l'autore deve contribuire alla promozione va bene se si parla di presentare il libro a vari eventi, ma non nel comprarne copie o anche lavorare sui social per promuoverlo. Ognuno faccia il suo lavoro e la promozione è compito dell'editore. E poi l'autore che potrà mai fare in termini di promozione visto che al massimo può coinvolgere parenti e amici? A meno che l'autore non sia famoso di suo (uno sportivo, un attore, un politico) la sua promozione ha un raggio limitatissimo...

Cmq non firmare nulla se prima non lo hai letto bene... e capito meglio...
Figurati se accetto una proposta del genere, tranquilla :)
L'ho raccontato soltanto perchè tra le varie follie del panorama editoriale italiano questa mi sembrava nuova...

Re: vi racconto di un editore....

6
Invece, non so perché, ma ho come l'impressione di aver già letto qualcosa del genere. Ho il vago ricordo di una utente che aveva raccontato qualcosa di analogo.   :umh:
Stessa formula: fretta nella decisione, fastidio dinanzi alla richiesta del contratto, invito all'autore a partecipare attivamente alla promozione, perché "non può più stare nella torre d'avorio"... stesse parole.
Non ricordo quale fosse la CE, ma ho questa forte sensazione di déjà vu. 
Mah! Magari mi sbaglio e ricordo male. 
Comunque, se il tizio non fosse già scomparso da sé, com'era presumibile, avresti fatto benissimo a scappare tu, @Angelo
Rispondi

Torna a “Discussioni varie sul mondo editoriale”