Costruttori di Mondi

Qualche giorno fa, in un'altra comunità letteraria, ho posto il seguete quesito: ci sono agenzie letterarie che fanno editing senza spese alle opere selezionate per la rappresentanza, pur di esordienti che siano?

Per qualche motivo, ho sollevato un'ondata di scandalo e una gran levata di scudi, come se la cosa fosse inconcepibile o così rara da essere ai confini con la realtà. Mi è stato detto che non sarebbe in ogni caso "vero editing" (ma solo revisione), e che l'editing se lo deve pagare l'autore perché è un servizio che l'agenzia offre, ed è l'autore a cercare l'agenzia e non viceversa. Alcuni si sono sentiti quasi offesi dall'idea di dover lavorare "gratis" per l'autore (chiamasi rischio d'impresa).

In realtà, in un'editoria sana, *dovrebbe* essere  l'agenzia a occuparsi di perfezionare insieme all'autore l'opera che ha scelto di rappresentare, senza spese per l'autore. Troppo spesso avviene il contrario: la rappresentanza viene subordinata all'acquisto di uno o più servizi editoriali, con tutte le conseguenze del caso.

Che ne pensate?

Avete esperienze dirette o notizie certe di agenzie letterarie che non fanno pagare l'editing?

Chiaramente, non parlo di agenzie di soli servizi, ma di agenzie che rappresentano autori.

@Wanderer, io sono d'accordo con te. La prassi, in realtà, dovrebbe essere questa e probabilmente in origine lo era. Oggi le agenzie serie preferiscono scegliere romanzi già quasi perfetti da proporre agli editori, più che spendere in editing; tanto più che le CE hanno i loro standard interni e un proprio editing lo faranno a prescindere.
In ogni caso, per quanto la mia esperienza con Lorem Ipsum non sia stata positiva, il loro editing era gratuito. Nel mio caso suppongo fosse una specie di risarcimento, ma so che in altri casi l'editing è stato fatto prima di proporre il manoscritto.

Wanderer wrote: In realtà, in un'editoria sana, *dovrebbe* essere  l'agenzia a occuparsi di perfezionare insieme all'autore l'opera che ha scelto di rappresentare, senza spese per l'autore. Troppo spesso avviene il contrario: la rappresentanza viene subordinata all'acquisto di uno o più servizi editoriali, con tutte le conseguenze del caso.

Credo che il problema di fondo sia il fatto che l'"editoria sana" in questo Paese è riservata agli autori VIP, che assicurano un ritorno economico tale che anche gli eventuali costi di editing sostenuti dall'agenzia rappresentano un investimento redditizio. Tranne questi pochi casi, come ben sai le agenzie puntano a guadagnare sull'autore, non certo sulle vendite. Motivo per il quale un esordiente dovrebbe evitarle, a meno di essere uno a cui non importa di buttar via soldi.

Cheguevara wrote: Credo che il problema di fondo sia il fatto che l'"editoria sana" in questo Paese è riservata agli autori VIP

Questa in realtà è un po' una contraddizione in termini, ma in effetti è proprio come dici tu.