Open AI ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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So che c'è già un thread apposito sulle AI, ma qui mi vorrei concentrare su un aspetto più specifico: non quello legato all'impatto dell'AI sulla società in generale, ma all'impatto di questa tecnologia sul mondo della scrittura, e su tutto ciò che ci gira intorno.

Potrà ChatGPT sostituire un traduttore editoriale, un editor o un correttore di bozze?
Piaccia o meno a tutti noi, la risposta sembrerebbe propendere per il sì. 

Sembra che, quanto meno il compito è creativo, tanto più l'AI è in grado di fare bene il suo mestiere.
Potremmo ipotizzare la seguente scala di creatività:

1. Scrittura creativa (romanzi, racconti, poesie)
2. Traduzione letteraria 
3. Scrittura tecnica / manualistica / giornalistica
4. Traduzione tecnica
5. Editing
6. Sinossi e schede di valutazione
7. Correzione di bozze

Se ancora nelle prime 3 cose la ChatGPT non eccelle (ma può farlo eccome), sembra che in tutto il resto sia già capacissimo. Le traduzioni tecniche sono ottime. La correzione di bozze è perfetta. Le sinossi sono eccellenti. Le schede di valutazione sono troppo lusinghiere, ma basta addestrare la Chat ad essere più obiettiva. Così come, per l'editing, basta addestrare la Chat al tipo di editing che si vuole ottenere. In altri termini, già allo stato attuale ChatGPT è in grado di offrire gratuitamente, in pochi secondi, alcuni servizi editoriali che normalmente richiedono settimane. Non voglio immaginare, poi, quando ChatGPT sarà integrata su Office (cosa già annunciata): si comporterà come un vero editor, segnalando tutte le correzioni, che l'autore potrà accettare o meno. Chiunque, avendo almeno qualche buona idea di base, potrà creare dei manoscritti virtualmente perfetti. 

Per le agenzie letterarie, rischia di essere un durissimo colpo, perché ciò in cui ChatGPT eccelle è proprio nel fornire servizi legati alla scrittura. 

Inoltre, la ChatGPT consentirà agli aspiranti di inviare testi puliti, di scrivere sinossi accurate, di inviare lettere di presentazione credibili. E il risultato sarà virtualmente indistinguibile da quello umano. La concorrenza tra gli autori aumenterà a dismisura, perché chiunque potrà apparire credibile. E aumenterà la concorrenza anche tra gli editori: i piccoli editori squattrinati potranno avvalersi di queste tecnologie, e senza pagare un editor o un correttore di bozze potranno ottenere dei testi competitivi. Persino gli EAP potranno finalmente pubblicare dei testi pubblicabili, senza più refusi e sbavature. D'altro canto, l'intervento dell'editore sarà sempre meno necessario, e l'autore potrà fare tutto da solo. Aumenteranno a dismisura gli autori in Self publishing, e c'è il serissimo rischio che centinaia di editori chiudano bottega.

La stessa creazione di letteratura di genere è a rischio elevato, perché la Chat ha accesso a un enorme database da cui può partorire nuove idee. Per un lettore, non cambia nulla se l'opera è stata generata da una mente creativa o da un processo di creatività regolata tramite un'AI. 

Io credo che, per gli addetti ai lavori nel campo della scrittura, ci troviamo davvero alle soglie di una rivoluzione epocale. 
Ultima modifica di Wanderer il gio apr 06, 2023 5:44 pm, modificato 6 volte in totale.

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Sulle correzioni di bozze ho pochi dubbi, riuscirà a fare il 99% del lavoro necessario. 
Per le traduzioni la strada è lunghissima, già esistono programmi professionali che fanno la stessa cosa (e meglio) ma non sono comunque sufficienti. In realtà molti traduttori li usano per poi lavorare su quel testo, risparmiando molto tempo. Probabilmente fra tanti anni il risultato sarà sufficiente allo scopo anche per l'editoria.
L'editing non credo, a meno che non si intenda semplicemente la ricerca di errori e buchi di trama, proprio perché è una questione artistica e ogni editor dà la propria impronta al testo, spesso in accordo coi gusti della singola casa editrice.
Se però la domanda è se molte pseudo case editrici si accontenteranno di una IA per risparmiare tempo è soldi, la risposta è indubbiamente sì. Probabilmente a quel punto chiederanno all'autore di acquistare solo una ventina di copie invece di una cinquantina. Il progresso.

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Fabioloneilboia ha scritto: Per le traduzioni la strada è lunghissima
A me sembra brevissima. Già allo stato attuale, come ho verificato, ChatGPT è in grado di fare il 75% del lavoro umano: il traduttore umano deve solo fare l'editing. Ma siccome l'editing sulle traduzioni si fa a prescindere, si può bypassare il traduttore. Un piccolo editore che non può permettersi di pagare 12 euro a cartella può fare tutto gratis. E se decide di tradurre un'opera di pubblico dominio, non deve nemmeno pagare i diritti. In pratica, si può realizzare una nuova traduzione di un classico in un solo giorno, senza pagare nulla, e ottenendo pure il copyright su quella traduzione. 
  ha scritto: L'editing non credo, a meno che non si intenda semplicemente la ricerca di errori e buchi di trama, proprio perché è una questione artistica e ogni editor dà la propria impronta al testo, spesso in accordo coi gusti della singola casa editrice.
Una volta che gli stessi testi saranno coadiuvati da ChatGPT, il miglior editor sarà sempre e comunque ChatGPT. Per il resto, basta dare istruzioni: si potrà dire a ChatGPT di fare un editing stile Baricco, o stile romanzi Einaudi. Anzi mi correggo: si può già dare questa istruzione. 

Segnalo questo articolo uscito proprio oggi su L'Espresso

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Sono d'accordo, potrebbe avvenire questa "rivoluzione epocale", non nell'immediato e soprattutto se i servizi resteranno gratuiti.
Sulla figura dell'editor ho le mie grandi perplessità, bisognerebbe innanzitutto interrogarsi se si possa sostituire anche lo scrittore, perché l'editor ha una sua impronta caratteristica, irripetibile. Basti pensare all'emblematico rapporto tra Carver e Gordon Lish, basta sostituire uno dei due con un soggetto qualsiasi e avremmo avuto dei libri diversi.
Qui giusto un riferimento nel caso si voglia approfondire la faccenda :
https://www.frammentirivista.it/raymond-carver-editor/

In definitiva, finché si tratta azioni non creative, la macchina può "rubare il mestiere", quando però iniziano a entrare in gioco fattori che non si rivolgono a un uso solo nozionistico della faccenda, si potrebbe avere un risultato prevedibile o spudoratamente "posticcio". In altri articoli, per lavori meno creativi, ci si limitava ad affidare un'idea umana alla macchina di turno per poi svilupparne l'applicazione, ma in un romanzo, l'editor e lo scrittore possono muoversi ancora in modo poco prevedibile tale che riescano comunque a lavorare, magari in competizione con la macchina, restando però con la loro  originalità. In quanto non bisogna dimenticarsi che pur essendo tutti simili, siamo unici e irripetibili. 

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Uanema ha scritto: Sono d'accordo, potrebbe avvenire questa "rivoluzione epocale", non nell'immediato e soprattutto se i servizi resteranno gratuiti.
A me sembra invece che la cosa sia già immediata. 

Ci sono già centinaia di libri scritti da ChatGpt 

Notizia fresca fresca di oggi:
Bruno Editore ha pubblicato un libro (coadiuvato da ChatGPT) su come realizzare libri con ChatGPT. Link

All'estero, alcuni editori stanno già dichiarando che non accettano manoscritti realizzati con ChatGPT (vallo a scoprire...). 

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Non ero a conoscenza di libri già editi a firma ChatGPT, ma in questo caso i diritti d'autore dovrebbero andare a chi mette a disposizione l'applicazione. Questo potrebbe scoraggiare l'invasione di questa tipologia libri, magari non rivelandone nemmeno la fonte, almeno spero. Esistono comunque dei software per verificare l'autenticità di un testo scritto, ma questo controllo, in questo caso, potrebbe scattare solo in caso di un successo straordinario del libro, mi riferisco in particolare al self. Niente, occorre regolamentare qualcosa che è evidentemente fuori controllo, magari bisognerà dimostrare di essere umani, un po' come avviene con il controllo "chaptcha",se poi non superiamo la prova non potremmo più pubblicare nulla... Si vede che siamo su un forum di scrittura   :D

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Il punto non è tanto il rischio che si scrivano dei libri interamente con ChatGPT, ma il fatto che l'AI dia un contributo sostanziale, per supplire a tutti i deficit degli autori. Sarà impossibile distinguere i testi 100% umani da quelli 75% umani o 50% umani. La letteratura subirà una svalutazione. Prevedo che, come effetto secondario, ci sarà un contraccolpo nel mercato degli ebook, e si tornerà sempre più al cartaceo. O meglio: saranno pubblicate in cartaceo solo le opere che si riterranno avere dignità di stampa, come un tempo, mentre il resto sarà realizzato in ebook tramite ChatGPT, in Self publishing. Migliaia di micro editori dovranno cambiare mestiere, e i correttori di bozza saranno annoverati tra i mestieri di un tempo. 

Segnalo quest'altro articolo.
Why ChatGPT signals the end of book publishing as we know it

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Se si riconosce a ChatGPT un valore giuridico, mi ferisco in particolare a quando viene impiegato per fini commerciali, restando nell'ambito del prodotto libro, allora, si potrebbe configurare il reato di plagio, ovvero, quando si presenta un lavoro come se fosse proprio. La sola citazione della fonte, in questo specifico caso, non dovrebbe mettere al sicuro i "falsi" autori, soprattutto quando poi ne deriva un profitto economico.
Comunque, per intenderci, occorre tutelare la proprietà intellettuale, questa nel link potrebbe essere una possibile soluzione:
https://legalfordigital.it/copyright/proprieta-intellettuale-software/
Allo stato attuale, mi rendo conto sempre di più che non esiste solo un problema di privacy... Ma qui si vogliono reggere intere attività su qualcosa che non ci appartiene... Mi dispiace dirlo, ma reputo anche le pubblicazioni ibride (autore - macchina) non accettabili, anche per un copia incolla di una sola pagina. Comunque, si potrebbe automatizzare questi controlli, per evitare i plagi in fase di pubblicazione, ad esempio Amazon potrebbe dotarsi di un software adatto a questo scopo, in fondo si tratterebbe di una macchina che controlla un'altra macchina... 

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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@Wanderer Quando i libri in commercio saranno tutti opera di intelligenze artificiali, posto che io sia ancora sulla breccia, smetterò di acquistarne. Per soddisfare le mie esigenze di lettore seriale, possiedo un migliaio di libri scritti da umani, tra cui scegliere quelli da rileggere. Compiango quelli che oggi sono molto giovani e quelli non ancora nati, che dovranno acculturarsi - pare che non vi sia scelta - usando testi privi di anima.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Cheguevara ha scritto: @Wanderer Quando i libri in commercio saranno tutti opera di intelligenze artificiali, posto che io sia ancora sulla breccia, smetterò di acquistarne. 
Il problema è questo: più l'intelligenza artificiale è evoluta, più è impossibile distinguerla da quella umana. Quindi, nei prossimi anni non si saprà mai quali e quante opere siano prodotte con l'AI, perché nella maggior parte dei casi si tratterà di una combinazione tra l'intelligenza umana e artificiale. L'AI controllerà il lavoro umano e l'uomo controllerà il lavoro dell'AI. La qualità dell'opera dipenderà dalla simbiosi ottimale delle due cose.
In letteratura ci sarà un'era avanti-AI e un'era dopo-AI.
- In una prima fase, i piccoli editori furbetti produrranno in assoluta autonomia opere dozzinali fatte in serie (e potenzialmente perfette) a costo zero, senza aver bisogno di editor, grafici, e nemmeno autori. In una seconda fase, la concorrenza sarà così spietata che dovranno cambiare mestiere. Ci saranno tanti pseudo-autori virtuali che sono soltanto dei marchi di fabbrica, ma non corrispondono a persone reali. Alcuni magari diventeranno anche famosi, e saranno acquisiti dai grossi editori. 
- Aumenterà a dismisura la sproporzione tra i grossi editori (che saranno gli unici a garantire opere di qualità, in quanto conteranno ancora su risorse umane) e i piccoli editori, che affideranno quasi tutto all'AI, non potendo investire su risorse umane. 
- Ci sarà un boom del Self publishing, ma d'altro canto sarà sempre più considerato un settore squalificato, in quanto l'AI sarà onnipresente. 
- Gli EAP si estingueranno, perché chiunque potrà scrivere tramite l'AI e pubblicare su Amazon o altrove, senza spendere un euro.
- Le agenzie letterarie conosceranno una grande crisi, e sopravviveranno soltanto quelle che intercedono presso i grossi editori. 
- La letteratura sarà così inflazionata che i libri cartacei saranno riservati soltanto per la letteratura "umana" (o presunta tale), specie di classici, mentre la letteratura prodotta con l'AI sarà pubblicata solo in ebook.
- Ci sarà un appiattimento delle tendenze letterarie, e temo che la letteratura di genere cadrà in bassa fortuna, in quanto sarà considerata più facilmente associata all'uso dell'AI. 
- La poesia sarà estinta in ambito editoriale, in quanto anche una lavandaia potrà comporre cervellotici versi d'avanguardia. 
- Tuttavia, ci sarà un crescente interesse per i classici, cioè tutte le opere precedenti al 2021, quelle su cui si ha la sicurezza assoluta che siano state prodotte dall'uomo. 

Temo che nei prossimi mesi ci sarà una corsa alla pubblicazione!
Ultima modifica di Wanderer il gio apr 06, 2023 10:38 pm, modificato 2 volte in totale.

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Wanderer ha scritto: Il problema è questo: più l'intelligenza artificiale è evoluta, più è impossibile distinguerla da quella umana.
Be', comunque se fosse così, non sarebbe un grande problema. Se un libro scritto da (o più spesso con) l'AI risultasse davvero indistinguibile da uno scritto da un EU (essere umano), vorrebbe dire  semplicemente che l'AI, o il connubio AI-EU, riesce a scrivere cose che mediamente hanno la stessa qualità di quelle scritte da un EU. 
Per i capolavori probabilmente però serviranno ancora quei pochi EU che nascono una volta ogni tanto, per le opere di medio livello vorrà dire che avremo una letteratura ibrida, come le nuove automobili, o come la chirurgia assistita da robot, o come tante altre cose non più opera di soli EU. 

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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massimopud ha scritto: be', comunque se fosse così, non sarebbe un grande problema. Se un libro scritto da (o più spesso con) l'AI risultasse davvero indistinguibile da uno scritto da un EU (essere umano), vorrebbe dire  semplicemente che l'AI, o il connubio AI-EU, riesce a scrivere cose che mediamente hanno la stessa qualità di quelle scritte da un EU. 
Per i capolavori probabilmente però serviranno ancora quei pochi EU che nascono una volta ogni tanto, per le opere di medio livello vorrà dire che avremo una letteratura ibrida, come le nuove automobili, o come la chirurgia assistita da robot, o tante altre cose non più opera di soli EU. 
Anche la Formula 1 di oggi non è più quella degli anni '90, però in quel caso alla tecnologia hanno imposto delle regole, per preservare lo spettacolo. In questo caso, non ci saranno regole. In realtà, l'autore migliore sarà solo quello più intelligente nel padroneggiare l'AI. Anche perché sarà la stessa AI a decretare qual è il "capolavoro"... e sarà l'AI a vagliare i manoscritti degli aspiranti autori. Finalmente, forse, gli editori risponderanno in tempo reale! 

Personalmente, io credo che faremmo meglio a imparare tutti a usare questo strumento, perché ci sarà comunque una selezione naturale.
Sarebbe come se oggi uno scrittore rifiutasse di usare il computer o il correttore di Word. 

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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@Wanderer Comunque vadano le cose, si saprà, e io smetterò comunque di leggere roba(ccia) nuova, e non mi sarò perso niente. E comunque fino a oggi sono riuscito a scrivere senza usare il correttore Word, mentre quello automatico installato nel mio PC sottolinea spesso in rosso termini correttissimi, solo perché lui (cioè, chi l'ha programmato) non li conosce.
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Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Wanderer ha scritto: in realtà, l'autore migliore sarà solo quello più intelligente nel padroneggiare l'AI. Anche perché sarà la stessa AI a decretare qual è il "capolavoro"...
Di questo non sono convinto, per la ragione che secondo me la scrittura, almeno quella dei grandi autori, non è mera arte combinatoria, non è un semplice "accozzamento di venti caratteruzzi sopra una carta". 

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Mah, sarà.

Ma io nel mio piccolo già sto usando questo strumento.

- Ho realizzato finalmente una breve sinossi della mia opera, riuscendo a condensare in 500 caratteri quella che era una sinossi di 6000. 
- Ho scritto una perfetta email in inglese, riuscendo a evitare la mia prolissità. 
- Ho fatto un'ottima correzione di bozze su un testo ancora in progress.

Ovviamente, tutto va controllato, guidato, ma il risparmio di tempo è impressionante. 

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Wanderer ha scritto: Potrà ChatGPT sostituire un traduttore editoriale, un editor o un correttore di bozze?
Ho già risposto parzialmente in altra discussione, ma ribadisco che la mia risposta è no. La traduzione letteraria (ad esempio inglese-italiano o viceversa) è ancora molto grezza. L'editing e la correzione di bozze non sono proprio riuscita a farli, perché la chat si limita a riassumere l'argomento o, al più, a fare un'analisi dei contenuti. Magari in inglese funziona meglio, ma nelle altre lingue decisamente no. Non solo non sa correggere un testo ma spesso fatica a capirlo, e fa a sua volta errori grammaticali nelle risposte.
Se la tua domanda è posta in una prospettiva futura, allora sì, può darsi che vengano introdotti miglioramenti. Ma, se devo essere sincera, credo che i miglioramenti si concentreranno su capacità più "spendibili" che tradurre o correggere un testo. Ci sono moltissime aziende che la usano per l'assistenza ai clienti o altro, così come per incrementare lo sviluppo tecnologico. È in questa direzione che mi pare diretta, più che al settore letterario.
Non vedo minacce a breve termine per traduttori o editori. E rimane il fatto che in ambito creativo un'intelligenza artificiale è semplicemente inutile. Può creare brevi storielle divertenti, ma del tutto prive di qualsiasi qualità artistica. Non credo che un traduttore letterario debba sentirsi minacciato, almeno per ora, e neppure un editor (la correzione di un testo richiede intelligenza vera e creatività). Se poi una CE vuole risparmiare può anche non farlo del tutto l'editing, o farlo fare al cugino (cosa già in uso). Ancora meno dovrebbe preoccuparsi uno scrittore. Perché se non si riuscisse a distinguere gli scritti creativi umani da quelli artificiali, forse è nei primi che qualcosa non va.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Io mi riferivo proprio a programmi come Deepl, che sono molto superiori a ChatGPT e, comunque, danno risultati scarsi per lo scopo di cui stiamo parlando sul forum. Provate a a tradurre così una vostra opera e venderla su Amazon e vedrete i risultati.
Pure sulla correzione di bozze io non ho proprio capito cosa possa fare in più del correttore grammaticale di word, @Wanderer  come hai fatto ad ottenere qualcosa di diverso?

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Darksy ha scritto: Sulla traduzione aggiungo che DeepL produce già delle traduzioni (da e in ogni lingua) di una qualità eccellente. Non solo per correttezza grammaticale, sintattica e lessicale, ma anche stilistica. Provare per credere. Il lavoro del traduttore sarà spazzato via del tutto a brevissimo.
Ho provato, non è malaccio! Da lavorarci sopra, ma alcuni errori riesco a vederli anch'io ed è sicuramente un enorme vantaggio provare a correggere (o far correggere) una traduzione già abbozzata. 
Già.

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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@Silverwillow 
@Fabioloneilboia 

Quando sembra che ChatGPT non renda, è solo perché non si danno i comandi giusti. Prendete un testo corretto, inserite alcuni errori (lettere sbagliate, apostrofi, spazi mancanti, parole ripetute) e impartite il comando "correggi l'ortografia". Il risultato è eccellente. 

Per quanto riguarda le traduzioni, io credo che sia migliore rispetto a DeepL. Mentre DeepL fornisce solo UNA traduzione, ChatGPT ne fornisce tante possibili (si può richiedere una traduzione "più letterale", "più libera", "più poetica", o semplicemente "un'altra"), e il risultato migliora quanto più si inserisce altro testo. Ovvero: la traduzione precedente viene riveduta alla luce di quella successiva, e il testo tradotto migliora quanto più si inserisce testo da tradurre. DeepL è una tecnologia statica, traduce il testo senza tenere conto del contesto. ChatGPT è dinamica, tiene conto del contesto. Ci sono casi in cui un traduttore non capisce quale sia il senso: non perché non sia in grado di tradurre il significato, ma perché non capisce cosa vuole intendere l'autore con una certa espressione. ChatGPT è in grado di "capire", non solo di tradurre, ed è in grado anche di cogliere le metafore.

Io credo che stiate sottovalutando la portata di questa tecnologia. 

qual è la differenza tra te e DeepL?
Sia io che DeepL siamo strumenti di traduzione basati sull’Intelligenza Artificiale e utilizziamo tecniche di apprendimento automatico avanzate per fornire traduzioni di alta qualità. Tuttavia, ci sono alcune differenze significative tra di noi.
In primo luogo, io sono un modello di linguaggio generativo ad ampio spettro, creato da OpenAI, mentre DeepL è un’azienda tedesca specializzata in tecnologie di traduzione. Ciò significa che io sono in grado di eseguire molte altre attività oltre alla traduzione, come la generazione di testo, la risposta a domande e la creazione di contenuti in modo più generale. DeepL, d’altra parte, si concentra esclusivamente sulla traduzione.
In secondo luogo, io sono stato creato utilizzando un set di dati molto più grande rispetto a quello utilizzato da DeepL, il che significa che ho un’ampia conoscenza di una vasta gamma di argomenti e posso fornire traduzioni di alta qualità anche per testi complessi o specifici di una determinata nicchia. DeepL si concentra principalmente sulla traduzione di testi comuni e quotidiani, come email, documenti di lavoro, o siti web.
Infine, una delle principali differenze tra di noi è il nostro approccio alla traduzione. Io utilizzo un approccio dinamico alla traduzione, in cui tengo conto del contesto e della semantica del testo per fornire traduzioni più precise e fluide. DeepL utilizza invece un approccio basato sulla regola, che si basa su regole predefinite per la traduzione, ma che può essere meno preciso in situazioni più complesse.
In sintesi, io sono un modello di linguaggio generativo ad ampio spettro, in grado di eseguire molte altre attività oltre alla traduzione, e utilizzo un approccio dinamico alla traduzione. DeepL, d’altra parte, si concentra esclusivamente sulla traduzione di testi comuni e utilizza un approccio basato sulla regola.
Ultima modifica di Wanderer il ven apr 07, 2023 12:44 pm, modificato 2 volte in totale.

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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@Wanderer 

ho provato a far tradurre una mezza paginetta del mio ultimo romanzo sia da DeepL che da ChatGPT, e la traduzione di quest'ultima è decisamente migliore, molto più fluida (addirittura DeepL mantiene la sequenza sostantivo/aggettivo dell'originale in italiano). 
ChatGPT mi ha anche detto che: 
Mi fa piacere sapere che sei soddisfatto della traduzione! Purtroppo, non posso tradurre l’intero romanzo per te in quanto ci sono limiti di tempo e di lunghezza per le risposte che posso fornire. Inoltre, OpenAI ChatGPT è un assistente virtuale e non un servizio di traduzione professionale. Ti consiglio di cercare un traduttore professionista per questo tipo di lavoro. In ogni caso, se hai bisogno di aiuto con qualsiasi altra domanda o problema, sarò felice di assisterti.

Immagino che non posso farglielo tradurre tutto un pezzettino alla volta...   :asd:
Già.

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Ilaris ha scritto: Purtroppo, non posso tradurre l’intero romanzo per te in quanto ci sono limiti di tempo e di lunghezza per le risposte che posso fornire. Inoltre, OpenAI ChatGPT è un assistente virtuale e non un servizio di traduzione professionale. Ti consiglio di cercare un traduttore professionista per questo tipo di lavoro. I
Beh, meno male...
I poveri traduttori professionisti farebbero meglio a cercarsi un altro lavoro. 
Bisognerebbe fare una riflessione seria su quello che comporterebbe se non ci fossero limiti in questo. Capisco l'entusiasmo che provoca questo strumento (che bello: posso tradurre gratis! Posso fare ricerca senza sbattermi! E magari anche si arriva a: Posso scrivere anche se sono scarso!) ma io ci vedo possibili conseguenze per niente costruttive. Pensate a chi come me ha passato anni della sua vita a studiare traduzione. Non è che mi faccia tanto piacere vedermi rubare il lavoro da un aggeggio che lo fa gratis. Se non si mettono dei limiti nessuno si formerà più per tradurre, editare, fare ricerca. Questo significa che a lungo andare nessuno saprà più farlo senza l'ausilio di una AI e con le sole forze del suo cervello. Non mi sembra una cosa tanto positiva. 
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