Pitch

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Ciao, 
spero sia la sezione giusta dove iniziare una discussione di questo tipo.
Ho svolto dei pitch durante un festival (pagando), con quattro editor di case editrici diverse: uno di loro ha detto subito che non era interessato al romanzo in questione (il più onesto), un'altra mi ha detto che mi avrebbe chiesto il romanzo in lettura segnandosi il mio indirizzo mail (mai ricevuta nessuna mail da quasi due anni!), le altre due mi hanno lasciato i biglietti da visita con il loro indirizzo mail personale dicendomi di inviare loro il mio romanzo perché interessate. Passato quasi un anno, non ho ricevuto risposta. Una di queste case editrici, sul loro sito alla sezione manoscritti, avverte che, passati sei mesi, il romanzo è da considerarsi rifiutato. 
Non so se qualcuno di voi ha esperienza con questi pitch, ma da sola mi chiedo: se la "politica" di invio manoscritti è la stessa, cioè tu mandi e io non ti rispondo perché il mio silenzio parla per me ed è un rifiuto, che senso ha avuto andare lì e pagare per questi mini colloqui? Sarebbe bastato mandare il romanzo comodamente da casa.
Ricevendo il loro biglietto da visita con mail personale e richiesta del manoscritto, mi sarei aspettata almeno un "no" via mail, senza pretendere motivazioni, per carità, ma almeno una risposta sì. Dopo questa esperienza ritengo inutile, prossimamente, pagare e andare a svolgere i pitch. Mi chiedo se qualcuno di voi ha fatto questo tipo di esperienza e se è andata diversamente.

Re: Pitch

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@Robin90 Pagare, oltre che inutile, è dannoso per il portafogli. Pagare per un pitch, pagare per una valutazione, pagare per un editing (a meno che non sia con l'obiettivo di autopubblicarsi), pagare per accedere a un concorso. Scrivere, anche se da dilettante, comporta lavoro: è l'autore che dovrebbe essere pagato, invece oggi tutto il mondo della piccola editoria, agenzie comprese, ruota intorno all'aspirante autore, che deve metterci i quattrini. E' immorale, punto.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Pitch

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Ciao @Robin90
Concordo con @Cheguevara. Non ho esperienza di pitch ma so che alcuni vengono svolti gratuitamente. Mi vengono in mente, ad esempio, i pitch organizzati dall'agenzia United Stories circa un anno fa. Si doveva mandare un'idea in forma di sinossi e un breve estratto e agli autori selezionati veniva organizzato un pitch. Io non ho partecipato perché l'agente in questione aveva già letto il mio manoscritto tramite un altro canale, però ricordo che non si doveva pagare nulla.
In generale non mi attira molto l'idea del pitch, ma per una questione caratteriale (avrei paura di impicciarmi nel discorso con l'ansia del tempo che scorre...), ma immagino che ce ne siano di seri.
Forse anche quello a cui hai partecipato tu è serio e magari se all'editor scatta la scintilla può darsi che sia un buon modo per entrare in contatto con gli editori. Ci vorrà anche una buona dose di fortuna, immagino.
Ciao e in bocca al lupo per il tuo romanzo!

Re: Pitch

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Grazie @ivalibri e @Cheguevara . Concordo anche io, anche se l'ho capito tardi! Il mio era un festival, non so se quindi la quota era da pagare all'organizzazione per poi invitare le case editrici. Detto questo, però, ammesso che sia stato serio all'interno del festival, non credo che il comportamento conseguente di alcuni di loro lo sia stato. Per me è un'esperienza che non ripeterò più, almeno non pagando e non con loro.

Re: Pitch

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E fai bene, diverse agenzie o editori organizzano incontri per pitch, cui si accede gratuitamente. Anche alcune fiere e festival lo fanno e di solito viene effettuata una preselezione, in maniera tale che accedano ai colloqui solo persone che potenzialmente hanno idee o esperienze interessanti per la CE o agenzia che partecipa. Molte ne organizzano di gratuiti, ma se fanno pagare, in genere richiedono una quota minima; giusto per le spese di segreteria e pre valutazione, specificando una lista di CE e agenzie, in maniera tale che l'autore interessato possa informarsi (se non si tratta di nomi notissimi) e scegliere l'editore o l'agente che desidera incontrare. In questo modo, anche l'autore effettua una sorta di sua pre selezione, scegliendo di proporsi solo a chi crede adatto al suo pitch, o a chi ritiene essere qualitativamente e professionalmente valido.
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