tempi duri

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A radio 3 hanno recentemente intervistato una nipote di Valentino Bompiani che rammentava di essere entrata nella casa editrice insieme a Eco; con un certo livore (sono faccende di famiglia...) ha deprecato come i "grandi gruppi editoriali" rispondano ormai solo a logiche di mercato: "i nuovi autori, se non hanno successo alla prima pubblicazione, sono automaticamente espulsi"; solo le case medie/indipendenti - a suo dire - svolgono ancora la funzione precipua dell'editore, come faceva il nonno: promuovere i contenuti. Per questo a un certo punto Eco fondò La nave di Teseo, e lei stessa uscì dalla Bompiani (che sappiamo essere GEMSGIUNTI).

Re: tempi duri

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@liberanos avevi postato nella sezione delle case editrici, dove ogni topic riguarda una singola casa editrice; ti ho spostato nella sezione idonea.
Ho anche corretto l'informazione erronea: Bompiani non c'entra nulla con Gems; dal 2016 è entrata nel gruppo Giunti.
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
https://www.instagram.com/marcellonucciarelli/
https://www.linkedin.com/in/marcello-nu ... -bbb4805b/

Re: tempi duri

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liberanos ha scritto: A radio 3 hanno recentemente intervistato una nipote di Valentino Bompiani che rammentava di essere entrata nella casa editrice insieme a Eco; con un certo livore (sono faccende di famiglia...) ha deprecato come i "grandi gruppi editoriali" rispondano ormai solo a logiche di mercato: "i nuovi autori, se non hanno successo alla prima pubblicazione, sono automaticamente espulsi"; solo le case medie/indipendenti - a suo dire - svolgono ancora la funzione precipua dell'editore, come faceva il nonno: promuovere i contenuti. Per questo a un certo punto Eco fondò La nave di Teseo, e lei stessa uscì dalla Bompiani (che sappiamo essere GEMSGIUNTI).

Peccato che in realtà la Nave di Teseo (che ha acquisito anche il marchio Baldini + Castoldi) non abbia per nulla le caratteristiche di un editore né medio né indipendente, ma è un grosso editore nato da rivalità interne alla grossa editoria e da logiche di potere politico-economico-mediatico, così come Solferino.

Re: tempi duri

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Giusto per aggiungere pepe alla discussione sperando di non risultare troppo OT. 
Avete notato quanto sia stato pompato l'esordio di Jacopo De Michelis? 
Oltre che essere nipote del famoso ministro e lavorare per Guanda, il Corriere in un articolo ha paragonato il suo romanzo "La stazione" a una svolta epocale nel genere giallo quali Eco con "Il nome della rosa" e Faletti. Certo un bel biglietto da visita a pochi giorni dall'uscita e difatti è già alto in classifica.
Tanto per parlare di logiche di mercato...
...almeno poteva avere il buon gusto di usare uno pseudonimo.
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