Corso My editor - Ilaria Grandi

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Ci terrei a fare una recensione negativa di un corso di editing e revisione manscritti da me acquistato l'anno scorso, ad opera della editor Ilaria Grandi. Qui il link del sito originale:

http://www.myeditor.it/corso-di-editing ... noscritti/

E sulla piattaforma Emagister:

https://www.emagister.it/corso_di_editi ... 679945.htm

Viene pubblicizzato come "corso completo e [font="Open Sans", sans-serif]professionalizzante" della durata di circa un mese, al termine del quale la persona dovrebbe essere pronta a lavorare come editor, *Editato dallo Staff*. Si tratta di un insieme di dispensette, di brani di romanzi e di articoli di giornale copiaincollati (che mi servono a poco direi), più alcuni esercizi che vengono poi corretti dalla editor in questione, che all'epoca pagai sui 280 euro. Ora hi visto che ha addirittura raddoppiato il prezzo e siamo a 600 Euro.[/font]
Se fosse stato pubblicizzato come corso per correttore bozze, ci sarebbe anche potuto stare (anche se 280 euro mi pare un prezzo davvero esagerato per delle dispense da scuola media che si leggono in due giorni e della roba copiaincollata che si trova su qualsiasi blog), il problema è che di editing non viene fatto quasi per nulla accenno se non in due o tre capitoli, non si parla di editing strutturale, contenutistico, non viene insegnato nulla al riguardo, quindi mi chiedo come potrebbe qualcuno lavorare come editor dopo una roba così striminzita e raffazzonata.
*Editato dallo Staff* Potrebbe andar bene per il principiante che deve magari revisionare la sua tesi di laurea, ma non certo per chi vuole editare il suo romanzo (come nel mio caso) o che vuole davvero intraprendere la professione di editor, *Editato dallo Staff*, perché nessuno potrebbe davvero lavorare come editor solo perché ha visionato due articoletti di giornale o perché ha letto un brano di Erri De luca (roba copiaincollata nel corso, tra l'altro sarei curiosa di sapere come ha fatto col copyright, ma vabbé).
Le recensioni positive su Emagister sono poco attendibili, in quanto su quel sito si può lasciare una recensione solo dopo aver completato il corso e aver ricevuto l'"attestato" dal cretore del corso, che poi ti permette di scrivere il tuo parere (cosa priva di senso, perché se io non sono soddisfatta del corso, va da sé che non lo finirò, quindi di conseguenza non potrò postare la recnesione, solo gli utenti soddisfatti possono recensire). E mi chiedo pure quanto siano autentici quei pareri, ma sorvoliamo.
Sorvolo anche su tutte le parti a parer mio inutili del corso e che servono solo come riempitivo, tipo tutta la lunga introduzione sulla figura dell'editor, il marketing del libro (non mi risulta sia compito dell'editor fare promozione) e su come lavorare da freelance (grazie mille per avermi insegnato che si deve aprire una partita IVA, non ci sarei mai arrivata da sola!). Tutta sta roba inutile (che ripeto, alla fine si legge in due-tre giorni, perché sono dispense brevi) al modico prezzo di quasi 300 euro (ora 600).
Ma non è finita qui. La poca professionalità si è dimostrata quando ho fatto le mie rimostranze sul profilo Facebook del corso, perché mi pareva giusto che tutti sapessero con chi avevano a che fare. La signora Ilaria Grandi mi ha prima bloccata senza risposta, poi quando ho scritto da un altro profilo mi ha accusata di averla infamata. Ho fatto notare che, dal momento che si offre un servizio, è giusto ricevere anche pareri negativi in pubblico, dato che non trovo corretto che molti debbano acquistare a scatola chiusa (come nel mio caso). Ad aver saputo primo il pressapochismo del corso, non lo avrei acquistato. 
Ho quindi fatto notare tutte le lacune del corso, spiegando che a parer mio *Editato dallo Staff* va bene al massimo come correttore bozze (due figure che, come ben sa chi se ne intende un minimo, sono decisamente diverse). Lei ha iniziato a millantare i suoi tanti studenti soddisfatti che hanno subito inziato a lavorare nell'editoria grazie al suo magnifico corso e io ho chiesto testimonanze e contatti di tali presunti studenti. Mi hanno quindi risposto alcune persone su FB con testimonianze super positive, ma è bastato un rapido controllo per vedere che questi individui erano tutti amici della signora editor, e che nessuno di questi lavorava in campo editoriale grazie al corso, ma facevanno tutt'altre professioni.
Alla fine sono riuscita, tramite minaccia di andare per avvocati, a far valere il mio diritto di recesso e ad avere il rimborso. Stavo pensando di finirla lì, ma quando ho visto che di recente la signora ha addiruttura raddoppiato il prezzo *Editato dallo Staff* ho deciso di scrivere per evitare che qualcuno buttasse nel water 600 euro.

Quindi sì, fate molta attenzione a questi *Editato dallo Staff*, (che sono sbocciati come funghi in tempo di pandemia) *Editato dallo Staff* magari ingenuo e sprovveduto e spera davvero di trovare un lavoro *Editato dallo Staff*.
Personalmente non affiderei mai il mio manoscritto a qualcuno che ha fatto solo quesot corso, ma forse mi sbaglio io.

Ochio!

Re: Corso My editor - Ilaria Grandi

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@kat88 Non ho mai frequentato corsi di alcun genere, quindi il mio parere non deriva da esperienze dirette. Fatta questa premessa, ritengo che i vari corsi che proliferano nel settore (editing-correzione di bozze-scrittura creativa-storytelling e simili) servano solo a rimpinguare la cassa di chi li gestisce. Non c'è corso che possa sostituirsi al talento, e talento ce ne vuole non soltanto per scrivere, ma anche, a maggior ragione, per occuparsi degli scritti altrui. Credo che le doti di partenza, indispensabili per chi si propone di diventare editor, ma anche correttore di bozze - free lance o dipendente di una casa editrice - siano l'ottima conoscenza della lingua scritta e parlata, l'occhio clinico in grado di individuare d'acchito refusi ed errori di vario genere, e l'esperienza diretta come autore. Come si può pensare di valutare, consigliare, correggere gli altri in un'attività che non si è mai praticata direttamente?
E comunque, prima di poter soltanto pensare di tuffarsi nelle acque agitate dell'editoria, sarebbe bene assicurarsi di avere con sé il salvagente costituito dalla passata lettura di decine, centinaia, migliaia di libri, sperando di essere stati capaci di assimilare tutto l'assimilabile.  
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Corso My editor - Ilaria Grandi

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@kat88 Hai fatto bene a riportare la tua esperienza, perché può servire anche ad altri.
Purtroppo i corsi di editing (o altri ruoli editoriali) spuntano come funghi, e per chi non è esperto è difficile valutare cosa sia valido e cosa no. Se qualcuno vuole fare l'editor come lavoro, l'unica cosa è fare una scuola seria e accreditata, che rilascia un diploma di frequentazione. Questi corsi organizzati alla buona sono una scommessa: puoi trovare qualcuno bravo così come un mezzo truffatore (come è successo a te).
Purtroppo, di nuovo, queste persone screditano anche il lavoro di chi invece lo fa seriamente, inducendo a diffidare di tutti. Per te è finita bene, visto che almeno hai avuto un rimborso, ma questa cosa che chiunque abbia un minimo di esperienza in qualcosa pretende di insegnarla non va bene. Insegnare una professione richiede competenze specifiche, e prima di iscriversi a qualsiasi corso vanno controllate. Si dovrebbe sapere esattamente chi ci sta insegnando, che qualifiche ha, in cosa consiste il corso e cosa si guadagna alla fine. Se questi punti non sono chiari, forse meglio pensarci due volte. Capisco che non è sempre facile, ma nel dubbio forse è preferibile lasciar stare.
Nessuno insegna davvero a scrivere (i più grandi autori classici hanno imparato dai loro predecessori, non da corsi). Si può insegnare l'editing, ma è sempre qualcosa di soggettivo. Si impara di più facendo un editing vero con una CE (possibilmente serio, e non è scontato  :P   ) di un proprio romanzo che attraverso corsi.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Corso My editor - Ilaria Grandi

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Silverwillow ha scritto: Purtroppo, di nuovo, queste persone screditano anche il lavoro di chi invece lo fa seriamente, inducendo a diffidare di tutti.
(y)
Silverwillow ha scritto: Si impara di più facendo un editing vero con una CE (possibilmente serio, e non è scontato  :P   ) di un proprio romanzo che attraverso corsi.
Grande verità.
E, cosa ancora meno scontata, l'editing è un processo di arricchimento comune.  Perché se è vero che un buon editor ha conoscenze tecniche che utilizza nella professione e cerca di trasmettere agli autori, è altrettanto vero che il confrontarsi di continuo con autori che hanno esperienze, età, estrazione sociale e provenienza geografica diverse è fonte di stimolo e di accrescimento anche per l'editor.
Banalissimo esempio: sto finendo di editare il romanzo di un autore avvezzo a usare vocaboli ricercati; molti sono fuori contesto, alcuni sono semplici regionalismi, ma ne ho già trovati cinque o sei, usati in maniera perfettamente appropriata, che non avevo mai sentito nominare in vita mia.
E c'è molto di più dell'arricchimento lessicale, credetemi.
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
https://www.instagram.com/marcellonucciarelli/
https://www.linkedin.com/in/marcello-nu ... -bbb4805b/

Re: Corso My editor - Ilaria Grandi

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Cheguevara ha scritto: @kat88 Non ho mai frequentato corsi di alcun genere, quindi il mio parere non deriva da esperienze dirette. Fatta questa premessa, ritengo che i vari corsi che proliferano nel settore (editing-correzione di bozze-scrittura creativa-storytelling e simili) servano solo a rimpinguare la cassa di chi li gestisce. Non c'è corso che possa sostituirsi al talento, e talento ce ne vuole non soltanto per scrivere, ma anche, a maggior ragione, per occuparsi degli scritti altrui. Credo che le doti di partenza, indispensabili per chi si propone di diventare editor, ma anche correttore di bozze - free lance o dipendente di una casa editrice - siano l'ottima conoscenza della lingua scritta e parlata, l'occhio clinico in grado di individuare d'acchito refusi ed errori di vario genere, e l'esperienza diretta come autore. Come si può pensare di valutare, consigliare, correggere gli altri in un'attività che non si è mai praticata direttamente?
E comunque, prima di poter soltanto pensare di tuffarsi nelle acque agitate dell'editoria, sarebbe bene assicurarsi di avere con sé il salvagente costituito dalla passata lettura di decine, centinaia, migliaia di libri, sperando di essere stati capaci di assimilare tutto l'assimilabile.  
Sì esatto. Ormai sta diventando una corsa allo spremere l'autore esordiente o il giovane che aspira a lavorare nell'editora. Un po' come quegli editor che hanno anche canali su Youtube e che insistono che, per essere considerati da una CE, si debba per forza pagare fior di quattrini per farsi editare il testo da loro. Ho avuto una discussione al vetriolo con una di questi giusto qualche tempo fa, spiegandole che far editare o meno un testo prima di inviare il manoscritto è a discrezione dell'autore, ma in generale l'editing è compito della casa editrice che decide d'investire, quindi spacciarlo come step necessario è segno di poca onestà intellettuale. Capisco che debbano tirare acqua al loro mulino, ma questo sfruttamento spudorato anche no... gli editor davvero seri non hanno bisogno di farsi questo tipo di pubblicità...

Re: Corso My editor - Ilaria Grandi

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Silverwillow ha scritto: @kat88 Hai fatto bene a riportare la tua esperienza, perché può servire anche ad altri.
Purtroppo i corsi di editing (o altri ruoli editoriali) spuntano come funghi, e per chi non è esperto è difficile valutare cosa sia valido e cosa no. Se qualcuno vuole fare l'editor come lavoro, l'unica cosa è fare una scuola seria e accreditata, che rilascia un diploma di frequentazione. Questi corsi organizzati alla buona sono una scommessa: puoi trovare qualcuno bravo così come un mezzo truffatore (come è successo a te).
Purtroppo, di nuovo, queste persone screditano anche il lavoro di chi invece lo fa seriamente, inducendo a diffidare di tutti. Per te è finita bene, visto che almeno hai avuto un rimborso, ma questa cosa che chiunque abbia un minimo di esperienza in qualcosa pretende di insegnarla non va bene. Insegnare una professione richiede competenze specifiche, e prima di iscriversi a qualsiasi corso vanno controllate. Si dovrebbe sapere esattamente chi ci sta insegnando, che qualifiche ha, in cosa consiste il corso e cosa si guadagna alla fine. Se questi punti non sono chiari, forse meglio pensarci due volte. Capisco che non è sempre facile, ma nel dubbio forse è preferibile lasciar stare.
Nessuno insegna davvero a scrivere (i più grandi autori classici hanno imparato dai loro predecessori, non da corsi). Si può insegnare l'editing, ma è sempre qualcosa di soggettivo. Si impara di più facendo un editing vero con una CE (possibilmente serio, e non è scontato  :P   ) di un proprio romanzo che attraverso corsi.
Esatto. Sicuramente sono stata ingenua anch'io, perché ho visto solo dopo che i corsi di editing più seri e strutturati hanno ovviamente durata e costi maggiori, perché appunto non si può insegnare qualcosa di complesso come l'editing in un mese, però speravo almeno di avere qualche dritta utile, non una fuffa del genere.

Re: Corso My editor - Ilaria Grandi

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@kat88 , il tuo post è stato editato dallo staff perché conteneva frasi che avrebbero potuto arrecare danno sia a te, che al forum. La responsabilità indiretta dei gestori di contenuti sfocia purtroppo nel penale e preferiamo tutelare voi utenti e noi stessi con qualche piccolo accorgimento.
Il tuo messaggio si comprende ugualmente anche senza parole potenzialmente infamanti (come del resto ti ha già fatto notare su altri canali la diretta interessata) e la tua esperienza oggettiva è senza dubbio di grande utilità e monito anche così.
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