Re: La morte di Amazon

26
Silverwillow ha scritto:
Gli editori hanno dei preconcetti verso chi fa invii spontanei: danno per scontato che se valessi davvero qualcosa avresti trovato un agente, o avresti vinto un concorso prestigioso.
Questa è un'amarissima verità.
Il problema è che anche gli agenti hanno dei preconcetti verso chi fa invii spontanei, quindi è un circolo vizioso  :facepalm:
Silverwillow ha scritto: I miei ultimi libri li hanno letti soprattutto amici e conoscenti, quindi immagino che molti di loro leggeranno anche il prossimo. Che esca con una CE o in self farà poca differenza.
Leggo tra le righe molta rassegnazione... ma il Self non dovrebbe essere adottato con questo spirito, e dovrebbe fare la differenza! 
Silverwillow ha scritto:
Impossibile in questo caso. Il romanzo è uno spin-off di un altro già pubblicato... La cosa migliore sarebbe stato pubblicarlo con lo stesso editore, ma visti i rapporti con detto editore ho dovuto lasciar perdere  
Ti riferisci all'ultimo editore con cui hai pubblicato? Pensavo ti fossi trovata bene... 

Re: La morte di Amazon

27
Wanderer ha scritto: Il problema è che anche gli agenti hanno dei preconcetti verso chi fa invii spontanei, quindi è un circolo vizioso  :facepalm:
Siamo probabilmente OT, ma è vero. Su WD ci siano stati casi (uno che ricordo) di buoni agenti che hanno accettato autori sconosciuti. Un altro autore ha trovato un buon agente dopo aver pubblicato con una big dietro invio spontaneo. Un'autrice ci è riuscita arrivando in finale al Calvino. Sono casi rari, ci si può sperare ma non si può farci conto.
Chi ha buone disponibilità economiche può partecipare a corsi e seminari dove incontrare editor, agenti, ecc. Non c'è garanzia, ma più cose puoi fare e più gente conosci più le probabilità aumentano. È come poter comprare 100 biglietti della lotteria anziché uno: succede che vinca chi ne aveva solo uno, ma statisticamente è molto meno probabile.
Wanderer ha scritto: Leggo tra le righe molta rassegnazione... ma il Self non dovrebbe essere adottato con questo spirito, e dovrebbe fare la differenza! 
Non è rassegnazione, è realismo: se pubblicare male è inutile e dannoso, allora meglio il self.
Wanderer ha scritto: Ti riferisci all'ultimo editore con cui hai pubblicato? Pensavo ti fossi trovata bene... 
Eh, con quattro editori diversi faccio confusione anch'io :lol:  . L'ultimo editore è quello della serie fantasy, e mi sto trovando bene. Purtroppo pubblica appunto solo fantasy, romance e thriller, altrimenti avrei mandato lì anche il nuovo.
Quello che dicevo è il penultimo, che al di là dei problemi con editing, cover, contratto, ecc. sto promuovendo da sola, mandando a mie spese il libro ai blog, ai concorsi e cercando di organizzare presentazioni. Può darsi che il marchio faccia una prima impressione migliore che se mandassi un libro autopubblicato, ma alla fine ciò che valutano dovrebbe essere solo la qualità del libro...
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: La morte di Amazon

28
Silverwillow ha scritto: Quello che dicevo è il penultimo, che al di là dei problemi con editing, cover, contratto, ecc. sto promuovendo da sola, mandando a mie spese il libro ai blog, ai concorsi e cercando di organizzare presentazioni. Può darsi che il marchio faccia una prima impressione migliore che se mandassi un libro autopubblicato, ma alla fine ciò che valutano dovrebbe essere solo la qualità del libro...
Sì, ricordo che ne avevi parlato nel thread dedicato. Peccato. Ma secondo me non dovresti sbracciarti troppo. Se l'editore non fa bene il suo mestiere, una volta che ha investito nell'opera, dovrebbero essere soprattutto problemi suoi... se poi ci sono i presupposti, dovresti valutare di rescindere il contratto. Comunque, capisco che questo tipo di esperienze possano indurre verso il Self e Amazon, anche se personalmente non opterei mai per questa soluzione, che a mio avviso priva le opere letterarie di "dignità di stampa", mentre è adatta per opere tecniche, manuali, e così via. 
Rispondi

Torna a “Discussioni varie sul mondo editoriale”